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Autore: Somriure    14/03/2015    1 recensioni
La triste e noiosa vita di Harry, costretto per una malattia a vivere in ospedale, sarà stravolta dall'arrivo di un ragazzo problematico, dagli occhi grandi e azzurri, Louis.
Riuscirà Harry ad aiutare Louis?
Riuscirà Louis a fidarsi di Harry e ad aprire completamente il suo cuore?
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Dal testo:
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Quando l'ultimo spicchio di sole scivolò dietro i palazzi londinesi io e Louis ci sdraiammo nuovamente sul suo letto.
Cercai di allungare la mano verso di lui ma si irrigidì. Così decisi di accontentarmi dei suoi capelli. Non volevo in alcun modo spaventarlo e se aveva bisogno di più tempo glielo avrei dato.
-Hazza, cosa siamo noi ora?- chiese lui dopo un po', quando il buio era ormai entrato nella piccola stanzetta rendendo tutto più scuro.
-Possiamo essere qualunque cosa tu voglia Lou.- risposi baciandogli la tempia.
Allora lui si voltò e mi guardò negli occhi.
-Posso essere il tuo ragazzo?- mormorò timoroso.
-Ne sarei onorato mio dolce Louis.-
Per la terza volta in quella giornata le nostre labbra si unirono rendendomi il ragazzo più felice del mondo.
-
anorexic!Louis leukemic!Harry
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Zayn

Era il 20 Dicembre, quella mattina mentre facevo la dialisi il dottor Payne mi comunicò che avevano trovato un rene disponibile e che mi avrebbero operato l'indomani sera. Finalmente sarei guarito anche io, ormai non ci speravo più.

La prima persona che avvisai fu Perrie, la mia Perrie, che alcuni giorni prima mi aveva rifiutato perché non era d'accordo alle relazioni medico-paziente. Ma con il mio nuovo rene non ero più un suo paziente quindi avrei avuto una speranza anche io.

Per tutto questo tempo mi ero sentito come se fossi sott'acqua, incapace di muovermi e di rilassarmi liberamente, ora finalmente stavo risalendo a galla respirando a pieni polmoni, pronto a vivere tutte le cose belle che la vita aveva da offrirmi.

Prima di potermi rilassare del tutto per accogliere il mio nuovo rene dovevo risolvere una questione molto importante. Infatti tra pochi giorni sarebbe stato il compleanno di BooBear e volevo assolutamente pensare a qualcosa di speciale per il mio migliore amico.

Louis non stava vivendo un bel periodo, era peggiorato tanto. Anche se mangiava tutto quello che aveva nel piatto, inspiegabilmente continuava a dimagrire e nessuno riusciva a capire il perché.

Il suo corpo era ancora più scheletrico e le sue ossa erano diventate così fragili che si rompevano in continuazione, infatti aveva costantemente qualche arto ingessato. Non aveva alcuna energia quindi era costretto a stare a letto e se proprio doveva muoversi veniva attentamente scortato in sedia a rotelle da un infermiere. Le visite ormai le faceva in camera sua e i suoi medici, come noi, erano estremamente preoccupati.

Decisi di farmi aiutare da Harry per la sua sorpresa. Intanto la loro storia andava a gonfie vele. Ero felicissimo, Louis si meritava veramente una persona buona come Harry.

Neanche il riccio (che ormai riccio non era più) stava passando uno dei suoi momenti migliori. Il donatore che avrebbe dovuto donargli il midollo aveva avuto un incidente d'auto, fortunatamente era fuori pericolo, ma lo scontro ravvicinato con la morte gli fece capire che la vita era sfuggente e non poteva rischiare di rimanere senza sangue. Neanche le spiegazioni di medici gli fecero cambiare idea, quindi Harry dovette continuare con la chemio.

Arrivato in camera di Harry notai che stava scherzando con sua sorella Gemma.

-Buongiorno pomodoro pelato- scherzai -Buongiorno anche a te Gemma!-

-Ciao stupido Zayn!- mi apostrofò Harry.

-Harold un nuovo rene mi aspetta! Domani sera mi aprono!- esclamai.

-Che bello Zayn! È una fantastica notizia! Vedrai a te andrà tutto bene!-

-Lo credo bene Harry! Il mio donatore è morto stamattina!- dissi con fare ovvio!

-Oh ti prego non dirlo!- esclamarono Gemma e Harry inseme.

-Ok. Ok tranquilli.-

-Harold, ero venuto qui per un'altra cosa però!-

-Dimmi!- esclamò.

-Tra 4 giorni è il compleanno di Lou.-

-Veramente! Non me l'ha detto!- esclamò lui con gli occhi emozionati.

-Lo so, non ama parlarne.- dissi tristemente. -Pensavo di preparargli una sorpresa!-

-Ma certo è un'ottima idea. Avevi già pensato a qualcosa?-

-Mh in verità volevo affidarmi a te! Sei molto più bravo in queste cose.-

-Beh, modestamente! Mh vediamo, fammi pensare.. Ma certo! Che ne dici di rintracciare le sue sorelle! Lou non fa che parlare di loro, gli mancano tantissimo! Se poi non le troviamo possiamo sempre fare qualcosa tra noi!-

-Cavolo finto riccio! Perché non ci ho pensato io!?-

-Sono un genio in queste cose!- esclamò Harry atteggiandosi. Gemma alzò gli occhi al cielo.

-Però come facciamo? Il padre non me le lascerà mai, sapendo oltretutto che le porto da Louis.-

-Beh ho pensato anche a questo. Zayn vai ora a Doncaster; se parti subito potrai arrivare in tempo, prima che la più grande esca da scuola, così ti organizzerai con lei. Gemma ti accompagnerà. Vi inventerete qualcosa! Verrei io ma sono minorenne e non mi lascierebbero venire, ma voi potete.-

-Ok piccolo genio! Chiedo il permesso a Payno e poi andiamo, Gemma tu verrai?

-Ma certo ragazzi, potete contare su di me!- disse la ragazza dai capelli color glicine.

Dopo molte raccomandazioni finalmente il dottor Payne mi lasciò andare, così io e Gemma partimmo per Doncaster. Lei era molto simpatica e insieme escogitammo un piano a nostro parere infallibile per cercare di “rapire” le bambine.
Dopo quattro ore arrivammo a destinazione.

Arrivati davanti alla scuola di Lottie aspettai il suo arrivo appoggiato ad un albero. Gemma era vicina a me. Ero preoccupato che qualcosa potesse andare storto.

Finalmente dopo 20 minuti suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni. Una flotta di ragazzi adolescenti uscì di corsa dall'istituto urlando e schiamazzando. Come avrei riconosciuto Lottie? Sperai vivamente che fosse lei a trovarmi.

Ad un certo punto una chioma bionda con due oceani al posto degli occhi, molto simili a due occhi che già conoscevo fin troppo bene, lasciando la mano di un ragazzo, saltò di gioia avvicinandosi a noi. Era Lottie.

L'ultima volta che l'avevo vista era ancora una bambina, mentre ora ecco qui davanti a me una giovane donna che aveva preso ancor più le sembianze del Louis di una volta.

-Zayn!- esclamò lei con le lacrime agli occhi! -Credevo di non rivederti mai più! Che ti è successo! Sei dimagrito! Stai bene?- mi rattristai pensando a cosa avrebbe provato quella ragazza quando avrebbe rivisto il suo amato fratellone, lui si che era dimagrito.

-Beh in effetti no! Ho un problema ai reni ma domani dovrebbero operarmi quindi presto starò meglio.- dissi.

-Stai scherzando?- disse lei preoccupata.

-Purtroppo no ma, come ho detto, presto tutto questo finirà.-

-Menomale!- esclamò. -Chi è lei? La tua fidanzata?- chiese con uno sguardo furbetto indicando Gemma.

-Ehm no!- dissi un po' imbarazzato. -Hai tempo per parlare? Devo dirti un bel po' di cose.-

-Ma certo! Papà tornerà questa sera tardi quindi ora sono libera!-

Così ci avviammo verso un bar lì vicino. Io e Louis ci fermavamo sempre lì prima di scuola per la nostra cioccolata calda la mattina. Salutai calorosamente Josh il barista che mi chiese di Louis, io alzai semplicemente le spalle, non mi andava di spiegargli la situazione; Lou odiava farsi vedere debole dagli estranei.

-Allora Zen, cosa devi dirmi?- chiese la ragazzina con un sorriso sulle labbra.

-Ho notizie di Louis.-

A quelle parole Lottie quasi si strozzò con la bevanda che stava sorseggiando, sgranando i suoi bei occhi blu.

-Boo.. tu.. tu hai ritrovato il mio BooBear!?- chiese ancora incredula.

-Sì piccoletta.-

-Come.. come sta?-

-Non bene, anzi, piuttosto male.- dissi io tristemente.

-Come.. come sarebbe a dire? Che vuol dire che sta male? Parla Zayn!- esclamò lei preoccupata.

-E' anoressico Lottie, una forma molto grave. È ricoverato nel mio ospedale, ci siamo rincontrati lì.-dissi io tristemente. Lottie rimase allibita. Io continuai.

-Domenica, come saprai, è il suo compleanno. E avevamo pensato di farvi venire in ospedale per trovarlo. Lui parla moltissimo di voi, gli mancate tanto.-

-Anche lui ci manca tanto, come l'aria. Io e Fizzy parliamo costantemente alle gemelline di Louis e della mamma, non vogliamo che loro, che sono piccole, si scordino delle due persone più importanti della loro e della nostra vita.-

-Brave Lottie, state facendo una cosa speciale.-

-Certo che veniamo domenica! Sono emozionatissima, e lo saranno anche le altre!- esclamò lei battendo le mani per l'emozione. -Ma.. ma come faremo? Mio padre non ci lascerà mai uscire con te, mi dispiace Zayn.- disse la ragazza bionda abbassando lo sguardo.

-Qui entrerà in gioco Gemma, lei e la sorella di un amico speciale di Louis.- dissi con eloquenza facendole un occhiolino. -Farete finta di essere amiche e poi direte a vostro padre di andare al bowling o non so dove insieme, portandovi anche le bambine. Invece prenderete un treno che in un'oretta vi porterà a Londra.- spiegai.

-E' perfetto!- esclamò la ragazza. -Allora ci vediamo domenica!-

-Ovvio, a domenica!-
 

_.-._.-._.-._.-._


L'operazione andò bene. I medici mi diedero molti farmaci anti-rigetto che spesso mi rendevano un po' rimbambito, ma per ora stavo bene. Erano passati tre giorni dall'operazione e quattro dall'incontro con Lottie.

Oggi quindi era il compleanno del re delle feste. Avevamo proibito ad ogni persona che conosceva Louis in questo ospedale di fargli gli auguri perché volevamo renderla una sorpresa molto speciale.

Mi trovavo fuori dall'edificio insieme ad Harry, aspettavamo le cinque ragazze che sarebbero arrivate a momenti. Il piano aveva funzionato, Gemma era riuscita a rapire le ragazze senza molti problemi, infatti Troy, il padre di Louis, non era molto interessato ai suoi figli. Per lui era importante solo la scuola.

Harry vicino a me era molto nervoso, dondolava convulsamente da un piede all'altro.

-Ehi Harry, che problema c'è?- chiesi alzando la testa per osservarlo meglio dalla mia sedia a rotelle.

-Non lo so. E se avessimo fatto uno sbaglio? E se Louis non volesse vederle? E se non riuscisse a reggere l'emozione?- chiese lui con la voce spezzata, cercando di trattenere delle lacrime nervose.

-Tranquillo Harry, andrà benissimo! Lou non fa che parlare di loro, gli mancano tantissimo e poi avremo i suoi medici accanto per tutto il tempo quindi non succederà nulla, e se dovesse succedere beh, siamo pur sempre in un ospedale, lo faranno star meglio in poco tempo.- dissi cercando di tranquillizzarlo.

-E' che sono tanto preoccupato. Non riesco a vederlo in questo modo! Zay, se non facciamo veramente qualcosa tra qualche giorno Lou non ci sarà più!- esclamò lui asciugandosi le lacrime, che ormai scendevano copiosamente, con il pompon laterale del suo berretto.

-Lo so, Harry.- mormorai tristemente -Lo so. Solo che noi non possiamo fare un bel niente! Secondo me qui non si tratta neanche più di un disturbo alimentare, lui mangia! L'ho visto io. L'hai visto tu e l'hanno visto i medici. Secondo me è qualcosa di più grave. Ora sta facendo dei controlli specifici, vedremo se quelli ci aiuteranno a capire cos'è che non va al nostro Boo.- dissi. Harry annuì debolmente.

Finalmente ecco le ragazze che si avvicinavano a noi. Erano cambiate tantissimo. Non solo Lottie, ma anche Fizzy era cresciuta diventando una piccola donna, e le due gemelline, che l'ultima volta che le avevo viste camminavano a malapena, ora saltellavano emozionate davanti alle sorelle più grandi.

Appena Fizzy mi vide arrossì immediatamente.

-Non mi avevi detto che saremmo andate a trovare Zay! Mi sarei vestita più decentemente!- sussurrò all'orecchio di Lottie che scoppiò a ridere. Io feci finta di non sentirla per non metterla in imbarazzo. La piccola aveva da sempre avuto una cotta per me e, a quanto pareva la cosa non era cambiata.

Dopo aver salutato tutte loro e aver presentato Harry alle ragazze, entrammo dentro.

Io e Harry decidemmo di organizzare la festa in camera di quest'ultimo. Così l'avevamo addobbata con festoni e palloncini di tutti i colori. Io avevo dipinto un lunghissimo striscione con scritto Happy B-Day BooBear che avevamo appeso davanti alla porta. C'erano sulla scrivania del ragazzo schifezze da mangiare di ogni genere, anche se eravamo più che sicuri che Louis non avrebbe toccato nulla.

Lottie non aveva detto alle sorelle il motivo della visita, voleva che l'arrivo di Louis fosse una sorpresa anche per loro, quindi quando Fizzy lesse lo striscione lanciò un urlo.

-Boo? Sta per arrivare Boo? Lui è qui?- chiese con le lacrime agli occhi dalla gioia battendo le mani. Questa informazione fece scatenare anche Daisy e Phoebe che iniziarono a saltellare per la stanza urlando e ridendo. Era una scena molto dolce, decisi di riprenderla per farla poi vedere a Lou.

Quando la situazione si placò io ed Harry decidemmo di spiegare la situazione alle bambine.

-Louis è molto debole,- iniziò Harry.-probabilmente è molto cambiato da come ve lo ricordate voi, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Dovete stare attente e prenderlo con le pinze.-

-Sì,- continuai io -cercate di non farlo rattristare, mantenete le vostre risposte sul generico. Non potrebbe sopportare di sapere che c'è qualcosa che non va e che lui non può essere lì con voi per aiutarvi.-

-Ma certo!- disse Lottie tristemente.

-Ma che malattia ha?- chiese ingenuamente la piccola Daisy.

-Mh, diciamo che non ha molta voglia di mangiare.- spiegò Harry tranquillamente alla bambina.

-Quindi è magro magro?- constatò Phoebe.

-Si tesoro, quindi cercate di essere delicate con lui.- risposi sorridendo alle dolcissime bambine.

-Ok Zayn. Ma almeno glielo posso dare un bacetto?- chiese la bimba.

-Ma certo tesoro!- esclamai. -Dovete riempirlo di bacetti!-

-Ora lo chiamo, così lo faccio venire qui, va bene?- disse Harry.

-Sì!- esclamarono in coro le quattro testoline bionde.

Così il ragazzo compose il numero di Louis e lo mise in vivavoce.

Dopo parecchi squilli, proprio quando Harry stava per riattaccare, la voce di Louis riecheggiò nell'aria.

 

-Pronto Hazza- disse debolmente.

-Ehi tesoro! Dormivi?-

-No... Sì- disse sbadigliando, procurando a noi tutti una risata che però dovemmo soffocare per non far saltare il piano.

-Sempre il solito!- disse ridacchiando. -Che fai, non vieni da me?-

-Oggi è domenica Hazza, non c'è Scrubs*!-

-Ah bene, quindi tu mi vieni a trovare solo per vedere Scrubs!- disse Harry fingendosi offeso.

-Ma certo! Che non lo avevi capito?- disse Louis emettendo una debole risata. -No sul serio Harry, oggi sono tanto stanco, vieni tu!- il ragazzo dagli occhi verdi si rattristò, ma poi continuò.

-Ma no dai vieni tu! Fatti accompagnare da Ed!- lo supplicò.

-Ok, ma lo faccio solo per te. Ti porto un cupcacke ok?-

-Ottima idea piccolo! Portamene 15, ti va?-

-15? Non posso portar via da qui 15 cupcacke!-

-E' la volta buona che ti dimettono!- urlai per farmi sentire dal mio migliore amico.

-Chi c'è lì, Zay? Ciao Zayn!-

-Ciao bello!- risposi. -Allora li porti o no questi cupcacke?-

-Non alimenterò le vostre abbuffate notturne!- disse lui con voce estremamente acuta e divertente.

-Quanti te ne servono Lou?- disse una voce a noi sconosciuta dall'altra parte del telefono.

-15 ma..-

-Dai prendili! Ti accompagno!-

-Con chi parli Lou?- chiese Harry geloso.

-Dottor Coop.; sto arrivando, a presto.- disse attaccando il telefono.

-Sta arrivando!- ci comunicò Harry.

-Ma va?! Non l'avevamo capito!- esclamai per prenderlo in giro.

 

Dopo una decina di minuti Louis bussò flebilmente alla porta. Appena Harry l'apri tutti insieme gridammo:

-Buon compleanno Boo!-

Lui strizzò gli occhi per la confusione, ma quando li riaprì trovò quattro testoline bionde che lo guardavano con emozione e felicità.

Louis sgranò gli occhi è spalancò la bocca dalla sorpresa. Nessuno riusciva a dire nulla.

Piano piano Lou mise un piede a terra e poi l'altro, poi lentamente e faticosamente si tirò in piedi. Harry sussultò di fianco a me e cautamente si avvicinò a lui per sorreggerlo in qualsiasi evenienza.

Quando Louis fu in posizione eretta si lanciò tra le braccia delle sorelle maggiori, che ricambiarono il suo abbraccio stringendolo forte. I tre erano pieni di lacrime mentre si sorridevano e si accarezzavano a vicenda. Intanto le piccole cercavano in tutti i modi di entrare in quell'abbraccio di famiglia ma arrivando solo al bacino di Louis non si sentivano molto partecipi. Quando Louis se ne accorse, lasciò per un attimo le sorelle maggiori e, accovacciandosi con gambe tremanti, arrivò all'altezza delle più piccole.

-Voi... voi vi ricordate di me?- sussurrò alle gemelline. Sentì un leggero singhiozzo che proveniva dal riccio e lo vidi che si trovava in uno stato pietoso tra moccolo e lacrime così, dopo aver soffocato una risata e dopo avergli scattato una divertente fotografia, gli porsi un fazzoletto.

-Ma certo che ci ricordiamo di te BooBear! Sei il nostro superfratellone!- disse Phoebe.

-Zay ha detto che possiamo riempirti di bacetti, possiamo?- chiese Daisy.

-Ma certo che potete!- esclamò Louis cingendo i fianchi delle due bambine con le sue esili braccia e chiudendo gli occhi per godersi al meglio quel bel momento.

Daisy iniziò, lasciando sulle guance scavate di Louis dei baci appiccicosi e rumorosi. La potenza che la sorellina ci stava mettendo per compiere quel dolce gesto stava facendo precipitare il corpo delicato di Lou da un lato. Fortunatamente Phoebe si attaccò all'altra guancia ed equilibrò la situazione. Io scattai un'altra foto che avrei dato a Louis insieme a tutte le altre che avrei fatto nel corso del pomeriggio.

Quando le sorelline si staccarono da Louis, lui riaprì gli occhi e provò a rialzarsi in piedi fallendo miseramente vista la sua forte debolezza. Harry prontamente lo tirò su dalle ascelle e lo prese in braccio dolcemente.

-Lui è il mio cavallo alato personale!- esclamò Louis rivolto alle sorelle per farle ridere e per alleggerire la tensione che si era formata.

Harry sorridendo lo posò delicatamente sul suo letto per coprirlo con le coperte.

Immediatamente le sorelle corsero accanto a lui e iniziarono a parlare di ogni cosa ad una velocità impressionate. Ognuna voleva dire qualcosa al fratellone e Louis le guardava incantato ed emozionato passando lo sguardo prima su una e poi sull'altra incapace di rispondere alle miriadi di domande da loro poste.

-Lou lo sai che abbiamo un pesciolino rosso? Si chiama Rufus!-

-Lou la maestra mi ha messo una A- in un test sullo spelling.-

-Ehi Boo lo sai che Lottie esce con un ragazzo con i brufoli?- Lottie diede una botta in testa a Daisy.

-Boo mi racconti una storia?-

-Boo quest'estate vieni al mare con noi?-

-Feeerme ferme ferme!- esclamò Louis. -Com'è questa storia che esci con un ragazzo con i brufoli?- chiese il ragazzo più geloso e protettivo che avessi mai conosciuto alla più grande tra le testoline bionde.

-Non ha i brufoli!- esclamò la ragazza indignata -Comunque sì, si chiama Bryan.- disse la povera Lottie abbassando il capo e diventando tutta rossa.

-Io qui sono sempre l'ultimo a scoprire le cose!- disse il maggiore facendo una finta faccia offesa. -Signorina non scappi lo sai? Devo conoscere questo ragazzo e devo fargli un bel discorsetto; intesi?- continuò aggrottando la fronte per cercare di fare un espressione severa, ma risultò alquanto buffa, così tutti scoppiammo a ridere.

Il pomeriggio passò piacevolmente. Louis era sereno e a suo agio.

-Ehi ma.. guardate questo tavolo pieno di cose da mangiare!- esclamò Phoebe notando solo allora i vari stuzzichini che avevamo posizionato sulla scrivania di Harry.

La piccola scese di corsa dal letto di Lou per perdere con le sue manine una manciata di patatine fritte. Poi tornò seduta al suo posto osservando il fratello maggiore e sbocconcellando di tanto in tanto le sue patatine.

-Lou, sei magro magro! Tieni mangia una patatina!- disse porgendogliene una.

-No tesoro grazie, non mi va!- rispose lui imbarazzato. La sorellina abbassò la testa delusa.

-Ma certo che non la vuole Phoebe! Sono sicura che lui preferisce le cose dolci come me!- esclamò eccitata Daisy correndo a prendere un cupcacke.

-Tieni Lou, prendi questo!-

-No, lui mangerà le mie patatine!- disse allora irata la sorellina spingendo leggermente Daisy.

-No, non è vero! Sono meglio i cupcacke!-

-Pa-ta-ti-ne!-

-No! Cupcacke!-

-Ok, ok bimbe, mangerò sia le patatine che il cupcacke! Però non litigate!- disse allora ridendo Louis.

-Sì!!- esclamarono soddisfatte le bambine.

Louis sotto lo sguardo attento delle bambine lentamente riuscì a finire entrambe le cose. Così loro applaudirono soddisfatte.

Ad un certo punto, guardando l'orario mi accorsi che si erano fatte già le 18:00 di sera; se le ragazze non fossero partite subito non sarebbero arrivate a casa in tempo e avrebbero destato sospetti al padre. Così dopo molti saluti e abbracci, ma anche lacrime, riportai le bionde fuori dall'ospedale dove le aspettava Gemma che le avrebbe riportate a casa.

La giornata era andata meglio del previsto, finalmente avevo rivisto il mio Louis sereno e rilassato. Speravo veramente che questo incontro gli sarebbe stato d'aiuto per credere di più in se stesso e per raggiungere un miglioramento.


*Scrubs per chi non lo conoscesse è un telefilm molto divertente che parla di alcuni dottori che lavorano in ospedale.

Angoletto:
Finalmente sono riuscita a postare il nuovo capitolo, scusate tanto per l'attesa ma sono stata veramente impegnata con la scuola.
Questa settimana partirò con la scuola per Praga quindi non potrò pubblicare prima di sabato! Sorry! :(
Come vi sembra questo capitolo? Nella mia testa era venuto molto meglio ma purtroppo credo di non essere riuscita a renderlo molto bene. :(
Fatemi comunque sapere se vi piace, mi fa sempre molto piacere ricevere un vostro commento :)
Se vi può interessare sto pubblicando questa storia anche su Wattpad.
A presto, Somriure :)

 

  
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