Dedicata alla sorella D.(HelAna) *w* perché mi supporta sempre *w* anche quando i pairing delle mie storie non gli piacciono *w* e perché lei è un genio *w*! Quindi goditela tutta anche se è una schifezzuola *w* love yaaaaaa *si addormenta*






Per tutte quelle mattine in cui Ace sarebbe rimato a letto, accoccolato contro l’ampia schiena di Smoker senza preoccuparsi se l’altro era sveglio o no.
Per tutte quelle mattine in cui Ace stranamente si sarebbe svegliato prima e avrebbe passato il tempo contando il numero delle volte che il petto di Smoker si alzava ed abbassava mentre respirava, che per qualche strano motivo coincidevano al numero di volte che Ace pregava il commodoro di non mandarlo via.

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Per tutti quei pomeriggi in cui Smoker avrebbe sbadigliato e fissato il suo compagno per un momento prima di avvicinarsi e baciare una ad una le lentiggini che erano sparse sulle guance rosse di Ace.
Per tutti quei pomeriggi in cui Smoker avrebbe passato il tempo osservando il suo amante dormire, e con gentilezza avrebbe tracciato i lineamenti del suo viso.
Per tutti quei pomeriggi in cui Smoker avrebbe abbracciato Ace, e il giovane sorridendo avrebbe inalato il profumo dell’altro.
I sui capelli.
La sua pelle.
L’odore di fumo che ogni volta lo faceva rabbrividire.
Per tutti quei pomeriggi in cui Smoker avrebbe spostato le ciocche di capelli che ricadeva sul volto di Ace, fissandolo negli occhi mentre pensava con quante altre persone il giovane pirata sarebbe stato felice, se gliene avesse dato l’opportunità.

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E come tutte quelle mattine e pomeriggi si siano susseguiti nel tempo fino a diventare mesi e anni.
E come tutte quelle parole amare e le sincere scuse dette hanno fatto crescere il loro rapporto, creando un di mare di parole e ricordi indimenticabili.
E come, anche se lo volessero più di ogni altra cosa, non riuscirebbero mai a mettere la parola fine alla loro storia.
E come senza neanche un dubbio erano certi che l’altro fosse felice.
Al sicuro.
O almeno lo speravano.
E ogni volta che le loro labbra si incontrano.
E ogni volta che le loro dita si intrecciano.
E ogni volta che i loro corpi si scontrano.
E ogni volta che le parole tra loro non servono.
E ogni volta che si sfiorano.
O si parlano.
O si guardano.
Il mondo intero trattiene il respiro.
Sperando di poter imitare qualcosa di così violento.
Qualcosa di così speranzoso.
Qualcosa di così disperato.
Qualcosa di così sbagliato.
Qualcosa che allo stesso tempo è così giusto.
Qualcosa di così pericoloso.
E come nessuno, tranne loro due, riescono a raggiungere quel ‘momento’.
Il momento di pura estasi.
Il momento che rende le loro vite non più prive di un significato.
O il ‘momento’ che mostra a tutti che l’amore non sempre è una scusa per farsi del male.
Ma anche se lo fosse, non gli importerebbe, rischierebbero.
E sanguinerebbero insieme.
Perché l'uno senza l'altro non può farcela.