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Autore: fedetojen    16/03/2015    2 recensioni
Corea: era Joseon 1890.
E se un giorno, vieni catapultata in un altra era, completamente diversa dalla solita città di San Francisco? E' questa la storia di Chiara, una ragazza che frequenta l'ultimo anno di liceo, si ritroverà in un altra era.
Spero vi abbia incuriosito :D
Genere: Avventura, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Spazio autrice: ed eccomi qui con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia e che possiate recensire dicendomi cosa ne pensate!! Buona Lettura!
 
Capitolo 8
 
POV Jimin
 
Dopo essermi arreso, nella ricerca della principessa questa sera, mi distendo sul pavimento cercando di dormire.
Mi è difficile addormentarmi, sapendo che la principessa non è nelle vicinanze, e soprattutto, non è sotto la mia protezione.
Mi continuo a chiedere cosa l’abbia spinta a tanto. A mentirci, ad andarsene e rimanere con qualcuno che neppure conosce.
Forse proprio perché non lo conosce, se n’è andata? Non lo so. Continuo a girarmi a destra e a sinistra, senza riuscire a chiudere occhio.

“Non prendi sonno vero?” di scatto mi volto e guardo sulla soglia della porta, Jin che si avvicina a me e si siede.

“No. Continuo a farmi domande” dico pensieroso.

“Me le faccio anch’io. Ma credo che per questa volta dobbiamo lasciarla fare…”

“Come?”

“Se accade qualcosa, si renderà conto di aver preso la decisione sbagliata e ritornerà da noi. Ma comunque dobbiamo starle dietro” dice Jin sospirando e chiudendo gli occhi.

“Tu dici?” chiedo speranzoso.

“Si” dice serio Jin.

“Domani mattina prenderò i cavalli, così andremo più veloci nelle ricerche” dice alzandosi e lasciandomi solo.

Mi sdraio a terra e cerco di restare calmo, ma proprio non ci riesco. Mi sforzo di addormentarmi e di riposare, e dopo molto, ci riesco.
La mattina seguente, vengo svegliato da un rumore e alzandomi con calma, esco la spada e spalanco la porta.

“Taehyung! Miseriaccia!” dico abbassando la spada.

“Ahaha scusami! Non volevo spaventarti, sono venuto a dirti che ti aspettiamo fuori, ok?”

“Ok, arrivo subito” dico, mentre esce di casa. Una lavata veloce, e subito mi avvio fuori dai ragazzi. Tutti mi aspettano sui loro cavalli, io li raggiugo salendo sul mio e aspetto notizie.

“Ho perlustrato la zona della foresta e ci sono delle tracce che portano oltre il piccolo villaggio, situato alla fine della foresta” dice Jin avvicinandosi con il suo destriero. Annuisco.

“Allora andiamo. Non perdiamo altro tempo!” dico incitando il mio cavallo a incalzare il passo. Arriviamo in poco tempo al villaggio posto dopo la foresta, con foga scendo e mi dirigo verso un contadino più avanti.

“Buongiorno, mi scusi vorrei chiedere se da qui sono passati due giovani, un ragazzo e una ragazza” chiedo inchinandomi per rispetto, prima.

“Si, il giovane ha pagato una somma per il mio cavallo  migliore. Quel cavallo è il più veloce tra tutti, e credo siano andati molto lontani”

“Grazie” dico inchinandomi e raggiungendo gli altri.

“Novità?” chiede Suga preoccupato, lottando contro il cavallo che iniziava a disobbedire ai suoi ordini.

“Sapete tutti cosa c’è, oltre quella montagna più in là….” dico aggiustandomi sulla sella.

“Varrà la pena percorrere tanta strada a vuoto?” Jungkook non sembrava dell’opinione di continuare il viaggio.

“Potrei andare da solo, per vedere la situazione e-”

“Ci andremo insieme. Stasera fatti trovare pronto, appena il tramonto cala, partiremo” dice Jin andandosene per primo.

“Sicuro Jimin?” chiede Hoseok.

“Sì, ritorniamo a casa” dico andando per primo.
 


POV Chiara
 
Superammo una grande montagna, e ci ritrovammo davanti ad un immenso villaggio, o….è un regno? Non saprei dire, ma è molto grande.
Il passo del cavallo rallenta, così da farmi sistemare e stringere la presa intorno al busto del ragazzo che dopo qualche minuto ferma il cavallo e scende.

“Venga” mi dice porgendomi le mani. Le accetto e scendo quasi cadendo di faccia a terra!

“Stia attenta” dice ridendo il giovane.

“Cercherò di esserlo” dico ridendo anch’io.

Continuavo a guardarmi intorno e la gente sembrava quasi diversa.
La loro fisionomia cambiava rispetto a quella del villaggio, dove ero con i sette ragazzi.
Camminiamo a lungo e finalmente entriamo in un grande giardino, dove troviamo molte guardie a fare la guardia ad una grande casa nella quale entreremo tra poco.
Le guardie ci guardano e subito dopo spostano lo sguardo altrove.
Appena entrammo nell’enorme palazzo, una guardia mi scortò ad una camera.

“Aspetti qui, tra poco verrà l’imperatore a ricevervi” mi dice prima di andarsene inchinandosi per poi sparire.

Mi guardo intorno: la vista è bellissima, alberi e villaggi che spiccano dalla piccola finestra.
Tante persone che lavorano e si scambiano informazioni felici, in una lingua a me incomprensibile.
Appena sento la porta aprirsi mi volto e vedo il ragazzo di prima, che è vestito in modo completamente diverso.
Ha una specie di tunica, che somiglia a quella dell’imperatore che vidi quando Jin mi portò con se e Jimin.

“Lee Hyon-su che scherzo è mai questo?” chiedo divertita avvicinandosi a lui.

“Mi dispiace principessa ma non è nessuno scherzo, io sono l’imperatore del Giappone” appena sentii così, spalancai la bocca esterrefatta da quella notizia.

“E perché mi hai portato qui?” chiedo con le braccia conserte.

“Semplice: il mio popolo ed io, non vogliamo che ci sia un’imperatrice straniera, vogliamo che sia giapponese” dice serio.

“Quindi per ora vi avviso che lei, mia principessa, è mia prigioniera”

“Si inchini di fronte al suo nuovo imperatore” dice severa la guardia affianco a lui, arrivata poco dopo, impugnando una spada contro di me.

“Non è necessario” dice Hyon-su verso la guardia, che abbassa il capo, e ritrae la spada nella fodera.

“Ma che storia è mai questa?” chiedo avvicinandomi a lui, imbestialita.

“Calmati. So di averti mentito, ma dovevo”

“Dovevi? DOVEVI?!? Lasciami sola!” dico voltandomi verso la porta che dava al grande giardino.

Ormai sera, e sola nella mia stanza decido di uscire, e prendere un po’ di aria.
Guardai le stelle, ma qualcosa catturò la mia attenzione: non erano le stelle, ma qualcuno sopra il grande muro, che mi divideva dall’enorme regno.
Mi avvicinai e subito riconobbi qualcuno.

“Jin!” dico sottovoce.

Appena mi vede, sgrana gli occhi e richiama qualcuno con un fischio.
Poco dopo, un’altra sagoma è vicino a lui, e con fare veloce scende dal muro grazie ad un albero lì vicino e si avvicina a me.
È all’oscuro e mi è difficile riconoscere chi sia, ma appena si sposta verso la luce, riconosco chi sia dal taglio di occhi.

“Jimin…” dico sottovoce, più a me stessa che a lui.

Di scatto s’inchina, portando la testa in basso, evitando il mio sguardo.
Il cuore va a mille, tremo per la sorpresa e subito mi avvicino inchinandomi vicino a lui e alzandogli il volto.

“Guardami” gli dico cercando di alzargli il volto ma oppone resistenza.

“Mi avete disubbidito” ruggisce contro, mentre a quelle parole, le mie mani si staccano dal suo viso.
   
 
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