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Autore: Liberty89    17/03/2015    3 recensioni
Ciò che l’eroe dei mondi non credeva possibile era il declino mentale che potesse subire una persona, che per troppo tempo era rimasta in stretto -strettissimo in realtà- contatto con l’Oscurità, anche a distanza di mesi. Sapeva che la gente tendeva a impazzire e fare cose che normalmente non avrebbe fatto, quando si faceva corrompere dal potere oscuro, ma non pensava davvero che qualcuno potesse dare i numeri.
Piccola (credo) fan fiction nata dalla visione di un'immagine su facebook, che narrerà le avventure di Capitan Riku e Mr. Paopou.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Riku, Sora, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Ben ritrovati appassionati di avventure mirabolanti! Approfittando del tempo libero e della connessione in biblioteca, eccomi qui con un aggiornamento infrasettimanale ù.ù È rarissimo, ma ogni tanto può capitare ù.ù
Ma torniamo a noi! Avevamo lasciato i nostri (super)eroi alle porte della battaglia con il Generale Scar, il terribile messo dell'Oscurità secondo i neuroni scoppiati di Capitan Riku. Non è un capitolo lunghissimo, ma spero possa piacervi comunque :3
Prima di lasciarvi alla lettura, ringrazio pandora tsubasa per aver messo la fic tra le seguite! E ovviamente, ringrazio tutti i lettori silenziosi, tutti quelli che commentano e anche chi mi sostiene da dietro le quinte :3 Grazie a tutti quanti! <3
Ora vi lascio, ci vediamo a fondo pagina ù.ù Buona lettura!


Episodio 6: Messaggio segreto - La grande battaglia!


Rinunciando ancora una volta alle sue preziose -poche e quasi sconosciute a dirla tutta- ore di sonno, Sora si era diretto all’isola dei bambini per avvertire l’amico in visita delle intenzioni di Capitan Riku. Lo trovò ancora placidamente addormentato nella baracca sulla spiaggia e quasi gli dispiacque disturbarlo. Il maggiore scattò seduto non appena lo sentì avvicinarsi, ma si rilassò quando lo riconobbe e lo salutò con un piccolo sorriso.
Aggiornato sulle novità, il giovane gunblader inarcò un sopracciglio. -Generale Scar, eh?- ripeté dopo aver sentito il proprio “nome di battaglia”. -Certo che il tuo amico ne ha di fantasia.-
-Non credevo ne avesse così tanta, davvero.- sospirò Sora. -Leon, io non voglio farti rischiare… Forse è meglio se ritorni a Radiant Garden.-
-Non esiste.- affermò categorico il guerriero. -Non posso lasciarti in balia di questa follia, sei esausto. Non me ne vado senza averti aiutato in qualche modo.-
Il custode liberò un altro sospiro, appoggiandosi alla parete della baracca. -Grazie Leon.-
Il maggiore sorrise, scompigliandogli i capelli. -Prego, gli amici servono a questo, no?-
-Giusto… E se Riku viene a cercare il Generale Scar?-
-Ci inventeremo qualcosa.-

Lasciata l’isola dei bambini, Sora si affrettò a tornare a casa per poi avviarsi al bivio dove incontrava sempre il migliore amico per andare a scuola. Camminare al fianco di Riku in tutta tranquillità, per un po’ diede al castano una parvenza di normalità che aveva quasi dimenticato. Parlare di compiti in classe, partite di blitzball e altre cose normali, per qualche minuto fece dimenticare a Sora tutta quell’assurda storia e le sue improponibili componenti -calzamaglia aderente e mezzo di trasporto.
Ovviamente quell’idillio non poteva durare troppo e a decretarne il rigor mortis -il decesso era avvenuto dopo i primi due minuti- fu un biglietto ripiegato che l’eroe dei mondi si ritrovò nella mano libera dalla cartella.

Questa notte agiremo, Mr. P., l’appuntamento è in spiaggia alle ore 20:00.
La battaglia con il Generale Scar non può più attendere, le Destiny Islands contano su di noi.

C.R.

Ps: il biglietto prenderà fuoco tra pochi minuti.

Strabuzzando gli occhi e trattenendo un urlo in falsetto, il quindicenne non ebbe altra scelta che fare il messaggio a brandelli e buttarlo nel primo cestino vuoto che incontrò, per fortuna ci riuscì qualche secondo prima che una magia Fire lo riducesse in cenere.
Con un sospiro di stanco sollievo, Sora tornò a concentrarsi sul cammino e sul proprio amico che non aveva fatto la minima piega. Infatti l’argenteo continuava a guardare dritto verso l’orizzonte, mettendo un piede avanti all’altro, come se nulla fosse accaduto, e il castano quasi lo invidiò. Quasi. Non ci teneva poi molto a diventare pazzo.

Leon, all’anagrafe Squall Leonhart, guerriero esperto nell’uso del gunblade, dall’alto dei suoi ventisei anni*, poteva dire di aver visto abbastanza stranezze e particolarità da non stupirsi più di tanto di fronte a delle novità. Dovette però ricredersi profondamente quando, a mezzanotte sotto la luce candida e brillante della falce lunare, si ritrovò davanti a Capitan Riku e alla sua sfortunata spalla, e comprese che in realtà di cose che potevano sorprenderlo ce n’erano ancora fin troppe.
-Sora… cosa diavolo ti sei messo?- riuscì a chiedere dopo un paio di tentativi andati a vuoto che gli valsero una buona imitazione di un pesce.
-Qui non c’è nessun Sora!- replicò l’argenteo, battagliero. -Stai per incontrare la tua ora Generale Scar! Capitan Riku e Mr. Paopou sono qui per fermarti!-
Non visto dal migliore amico, l’eroe dei mondi si sbatté una mano sulla faccia coperta dalla maschera a forma di stella.
-Impugna la tua arma Generale!- proseguì Riku, estraendo la propria.
Nel vedere la fionda blu con l’elastico rosso e nel trovarsene in mano una identica solo gialla e con l’elastico arancione, il custode della Catena Regale avrebbe tanto voluto buttarsi in mare legato a uno scoglio, perché scavarsi una fossa in cui seppellirsi non sarebbe bastato. Ma probabilmente nemmeno tutto l’oceano di quel mondo sarebbe stato sufficiente per lavar via la sua vergogna sempre più indelebile.
Perplesso, Leon obbedì all’ordine e impugnò il Revolver con entrambe le mani, accettando in silenzio la sfida del ragazzo impazzito. Visto che Sora stava al gioco, lo avrebbe fatto anche lui, confidando nel celere arrivo di un’idea che potesse fermare quel teatrino.
La sua buona stella, però, doveva essersene andata in vacanza con quella del custode castano, perché si ritrovò bersagliato da una pioggia di biglie a cui non sapeva bene come rispondere, senza fare del male al sedicenne. Scure come la notte che aveva attorno, le sfere di vetro erano piccole e difficili da scorgere e lo colpirono ripetutamente alle gambe e qualche volta sulle spalle. Nonostante tutto, doveva ammettere che Riku era un tiratore eccellente e preciso, di cui riuscì finalmente a deviare numerosi attacchi grazie alla lama del gunblade posta di traverso. Sora contribuiva con scarsi tiri, fingendo entusiasmo e spirito combattivo, dando prova di una notevole dote recitativa.
-Cosa aspetti Generale Scar? Non contrattacchi?- domandò Capitan Riku, aprendo una nuova borsetta di proiettili di vetro.
-Se è questo che vuoi, Capitano.- rispose Leon, puntando in avanti la propria arma. -Morfeo.- bisbigliò premendo il grilletto.
Intuendo la direzione del dardo, l’argenteo si voltò immediatamente verso il suo partner per proteggerlo col proprio corpo.

Mr. Paopou si levò la maschera a forma di stella e deglutì, gettando un’occhiata ansiosa all’amico prono a terra a cui sfilò la mascherina. -Era proprio necessario sparargli?- domandò, accucciandosi accanto a lui.
-Era solo una magia per farlo dormire.- spiegò il gunblader, chinandosi a sua volta per mostrare che non c’era alcun proiettile sulla schiena del presunto eroe. -Visto?-
Sora sospirò di sollievo. -Scusa, non è che non mi fidi di te…-
-Non preoccuparti.- replicò il maggiore, prendendo l’argenteo tra le braccia e tornando in piedi. -Lo porto nella baracca?-
-No, seguimi. Nel Luogo Segreto abbiamo i sacchi a pelo e due lanterne.- rispose il custode, avviandosi verso la grotta nascosta dai cespugli. -Finalmente potrò vedere se ha un bernoccolo o due da accusare per la sua pazzia…- mormorò poi, dando un rapido sguardo al ragazzo beatamente addormentato con la mano ancora stretta sulla fionda.
Lo osservò con dolcezza e un piccolo sorriso. Nonostante lo scoppio di quella vena folle e le sue terrificanti conseguenze -soprattutto la calzamaglia- Sora sapeva che quel ragazzo era ancora Riku, il suo migliore amico, e avrebbe fatto di tutto per aiutarlo a tornare come prima, gli voleva bene e non poteva lasciarlo in quelle condizioni.
In più, dubitava seriamente di sopravvivere molto a lungo con questa doppia vita.






Rieccoci. Battaglia epica, neh? Oh, andiamo quando mai vi ricapiterà di vedere Riku e Sora sfidare il più esperto gunblader con una fionda e delle biglie? Roba che manco i peggiori vicoli di Topolinia o Paperopoli (?). Poi, avete presente l'Ispettore Gadget e i suoi biglietti che esplodevano dopo cinque minuti? Ecco da dove arriva il biglietto per Mr. Paopou che prende fuoco ù.ù
Parlando di Leon, avrete notato l'asterisco che ho lasciato di fianco alla sua età. Ebbene, facendo ricerche sulla wikia (trovate qui la scheda di Leon) ho scoperto che ai tempi del primo Kingdom Hearts, Leon aveva 25 anni, quindi visto che la matematica non è un'opinione ed è passato un anno, facciamo insieme 2+2 che non fa pesce ù.ù
Bene benissimo! Nel prossimo episodio saprete cos'è successo a Riku: bernoccolo oppure ricaduta causata da residui di Ansem?
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia divertiti! Alla prossima!
See ya!
  
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