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Autore: Malia_    15/12/2008    27 recensioni
“Hai paura?” I suoi pensieri giunsero nella mia testa per torturarmi, sinceramente non volevo rispondere, non volevo sapere cosa sarebbe successo, ero terrorizzato.
Mi dimenticai di respirare per un attimo che mi sembrò interminabile e cercai di scacciare le immagini che stavano invadendo la mia mente. Bella indifesa seduta su un letto che mi guardava implorante, Bella che cercava di spogliarmi, Bella che non aveva paura di me.. Bella, Bella, Bella..
(Seguito di Eclipse)
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più libri/film
Capitoli:
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AIUTTTOOO.. cioè  è tutto il pomeriggio che cerco di connettermi.. odio il mio gestore di internet... perdonooooo!!! Vi posto subito il capitolo...
A chi vuole sapere se torneranno Ed e Bella... certo che sì....ovvio. Aspettatevi il colpo di scena!!!!!!


Rosalie Hale: Just.. a wall.


- Ha avuto un senso tutto questo?-. Mi diressi verso lo specchio della nostra stanza e mi sistemai il mascara che era appena colato.
Emmett scoppiò a ridere – Acida.. non cambierai mai eh?-. Aprì l’armadio e tirò fuori dei vestiti puliti – abbiamo fatto un bel bagno di sangue..-. sentenziò tutto contento.
Storsi la bocca per nulla convinta.
- Oh un bel bagno di sesso represso.. tutta la famiglia si è data alle gioie coniugali.. morti di fame...-.
Mio marito rise ancora di tutto gusto. – Rose.. se il sesso non è nelle tue prerogative non puoi pretendere che gli altri non lo facciano per te..-.
Il mio orso si tolse la t-shirt sporca e io mi girai improvvisamente dandogli le spalle. Gesto totalmente involontario.. ma ormai lui era abituato ai miei strani comportamenti, perciò non sembrò farci caso.
Lo osservai muoversi dallo specchio.. il suo riflesso mi fece sorridere. Quanto era bello il mio scimmione.
- Come mai ridi tutta assorta..? Non è che finalmente ti sei innamorata di me..?-. Emmett si chinò per slacciarsi le scarpe e ridacchiò divertito.
- Con il cervello che hai? Sarei caduta piuttosto in basso..-. Lo squadrai altezzosa sistemandomi i capelli dietro l’orecchio.
Si avvicinò lentamente e mi abbracciò con gentilezza. – Ma come siamo dolci questa mattina, gattina..-. Mi irrigidii contro di lui ma il calore della sua pelle mi attirò come una calamita e poggiai la testa sul suo torace.
- Tanto noi sesso non lo facciamo, puoi anche fare un giro in macchina..-. Ripresi scontrosa dandogli uno spintone e facendolo sbilanciare all’indietro.
- Ok Ok.. meno male che sei di buon umore oggi..micetta-. Ma sorrideva..sembrava non gliene importasse nulla. Mi arrabbiai. Possibile che fosse sempre così buono, così calmo e sempre sorridente? Gli avevo detto no e lui aveva semplicemente fatto spallucce.
Si stiracchiò e si tolse i jeans per cambiarseli. Lo guardai torva mentre si sedeva e si rilassava.
L’immagine dell’idiota contento della sua esistenza proprio non mi piaceva su di lui, così forte e profondamente animale. Mi diressi veloce nella sua direzione e puntai i piedi di fronte alla sua testa divaricando le gambe.
- Non ci credo..-. Mormorai affondandogli la mani tra i capelli ricci e alzandogli il capo – guardami e dimmi che non mi vuoi..-.
Le sue pupille dorate brillarono divertite e allungò di scatto le braccia stringendole intorno alla mia vita, bloccandomi ogni movimento. Mi attirò a sé con foga e mi accarezzò i fianchi energicamente.
- No, si, forse.. tanto non te lo direi..-. Iniziò a confondermi le idee.. al solito.. mi chinai e gli premetti violentemente le dita sulle labbra. Mi baciò i polpastrelli ad uno ad uno e io rabbrividii colta alla sprovvista.
- Emmett-. Non volevo.. iniziai ad allontanarmi sempre di più fissandolo con un certo distacco.
Non mollò la presa.. mi strattonò con forza e caddi rovinosamente sul suo corpo. Ma mi sorresse e cominciò a cercare il contatto con la mia pelle facendosi largo nella camicetta e nella gonna leggera di cotone con mani frenetiche. Non respiravo.. conscia della sua impazienza e della sua violenza.
Mi sentii stordita dal suo profumo e dalla sua reazione. Non l’aveva mai fatto, non mi aveva mai accarezzata con quel bisogno frenetico e quella necessità dolorosa propria dell’amore. Perché sapeva cosa per me voleva dire.
- Scusa..-.mormorò riprendendosi e mettendomi seduta su di lui immediatamente. Sorrideva teneramente tenendomi per la vita..apparentemente pacifico.
Gli sorrisi stranamente a mio agio e lo osservai imbarazzata.
- Non fa niente..-. Risposi scossa. Non mi era dispiaciuto.. forse era stato troppo veloce, ma era stato emozionante.
- Em?- gli chiesi allora con voce insicura.
- Sì.. micina..-. Mi strinse leggermente a sé e io lo abbracciai.
- Ma secondo te io sono stupida e superficiale..?-. La domanda lo colse alla sprovvista perché mi osservò stranito e mi mise una mano sulla fronte. Sorrisi.. “ Non posso avere la febbre scemo”.
- Direi.. volendo proprio dirla tutta.. che sei l’immagine della stronza per eccellenza.. sai quelle perfide gelose antipatiche.. tipo Crudelia Demon?-.
Scoppiai a ridere mettendomi a cavalcioni su di lui e poggiando la testa sulla sua..
- Mamma mia che immagine che hai di me..-. Gli accarezzai una guancia assorta e gli sfiorai le labbra teneramente – sono la moglie arpia e asessuata..-.
- Oddio Rose.. no dico ma, tu ti guardi allo specchio vero? Sei la donna più seducente, bella .. cioè.. hai eccitato tutte le menti e “non solo quelle” di Forks il primo giorno che ti hanno vista.. Edward non ce la faceva più.. e mi chiedi se sembri un’arpia asessuata?-.
Davvero pensava me ne fregasse qualcosa dei pensieri degli uomini? Forse sì, visto il modo in cui mi vestivo  e mi curavo.
- E tu che pensi di me.. cioè.. dei miei comportamenti-. Lo fissai negli occhi cercando di non fuggire il suo sguardo. Era troppo importante per me sapere cosa il mio orso pensasse. Il timore e la paura che mi trovasse solamente bella mi avevano sfiorato molto spesso, ma.. ogni volta che avevo bisogno di lui, non si tirava mai indietro, si prendeva cura di me e dei miei capricci. Ma se fosse stato innamorato solo della mia bellezza? Se l’avessi attratto solo per quello?
- Ecco.. ti stai facendo le solite pippe mentali.. Rooosseee ci risiamo. Non ti fidi di me?-. no, mi fidavo di lui, ma.. volevo sentirlo complice, volevo sentirlo vicino alla mia sofferenza e non era semplice ammettere di aver bisogno del suo amore così intensamente.
- Siamo sposati da tanto e tu..-. Cosa stavo cercando di dirgli.. Ti sei stufato di me? Ti sei stancato di come sono, sempre insicura,.. di come ti tratto?
- Facciamo l’amore..-. Sbottò lui serio con il viso contratto.
- No, sei pazzo.. ti è andato di volta il cervello..?-. Mi ritrassi con un balzo cercando di mantenere l’equilibrio. Avevo forse paura? L’aveva detto con un tono che non mi era affatto piaciuto.
- Sono stanco Rosie di te e delle tue paure.. sono solo capricci. Sono pur sempre un uomo no?-. Mi afferrò per le braccia e mi spinse contro di lui tenendomi stretta. Non poteva essere il mio Emmett a dire questo, ero scioccata.
- Non è colpa mia lo sai!- gridai cercando di divincolarmi.
- Volevi sapere se ho voglia di farlo con te giusto? Va bene.. sì.. ho una voglia pazzesca di fare l’amore con mia moglie, adesso.. dove? Uhh… anche qui in piedi.. o se vuoi in macchina. Ti piace in macchina?-.
Mi strattonò verso l’uscita.. era scalzo a petto nudo, e sembrava furioso.
- Emmett ti prego..-.
- No, Rosalie “ti prego”. Perché io sono stanco, stufo marcio di dover sottostare alle tue regole..-.
Mi spinse fuori dalla porta e mi trascinò fino all’uscita.
- Prendi le chiavi della macchina..-. Ringhiò deciso. Lo accontentai immediatamente, forse in stato di shock. Non l’avevo mai visto così arrabbiato con me, mai..
Afferrai le chiavi della mia macchina e uscimmo. Mi diressi dritta sul sedile del passeggero lasciando che fosse lui a guidare e mi sistemai in modo da poterlo guardare rannicchiata per tutto il tragitto. Dove saremmo andati?
Osservai le sue mani accendere l’auto e posarsi violentemente sul volante. Trasalii spaventata.. era troppo arrabbiato.
- Em.. dove andiamo?-. Gridai afferrandolo per un braccio. Ma lui non rispose e si limitò a lanciarmi un’occhiata gelida e indifferente.
“No..non anche tu”.
Raggiungemmo il viale alberato prima di imboccare la strada di casa e lui spense di colpo l’auto lasciandomi perplessa, chiuse gli occhi e respirò... poi mi guardò e rabbioso, soffocando un ringhio, si gettò su di me cercando le mie labbra. Cosa dovevo fare? Non volevo respingerlo… era l’uomo che amavo, ma il mio corpo rimaneva paralizzato, immobile.. non volevo.
La sua bocca fu violenta sulla mia, mi morse e mi leccò ripetutamente, dolorosamente.. disperato.
Le sue mani.. percepii quelle dita forti strapparmi la camicia che indossavo e toccare la mia pelle calda, assetate.
- Emmett torna in te..-. Lo supplicai tremando. Cosa sarebbe successo se anche lui mi avesse forzata? Non poteva farmi questo.. non lui.. non il mio orso, sempre così dolce, amorevole.
- Sono anni che mi reprimo.. per ottenere cosa. Mi usi quando vuoi, sono lo stupido tonto di turno che ti venera quando più ti piace. Sì sei solo un’egoista.. una persona priva di spessore.. pronta sempre a giudicare..sono stanco di tutto questo-.
Mi tolse il reggiseno con foga e lo gettò da qualche parte nell’auto. Affondò il viso tra i miei seni e li strinse con foga tra le mani. Trattenni il respiro assimilando le sue parole. Ero veramente così terribile? Cercai di portarmi le mani davanti al viso per coprire la sensazione di disgusto che provai verso me stessa, ma lui non me lo permise.
- Lasciami..!!- Gridai assestandogli un pugno sulla mascella.
- Rosalie.. io..-. lo scostai da me con forza senza degnarlo di uno sguardo.
- Quindi è questo che pensi di me.. sei un bastardo!-. La mia voce risuonava isterica nell’abitacolo.
- Io ti amo Rosie..-. Si avvicinò velocemente bloccandomi ogni movimento.  Il mio seno schiacciato sul suo torace. – Volevo solo farti capire che..-.
- Che soffri, che ti fa stare male questa situazione perenne con me? Non so come fare! Em!-. Tremavo a contatto con lui..lo abbracciai con foga e lo baciai d’impulso.
Rispose con passione alla mia richiesta di conforto e io lo toccai sollevata riconoscendo finalmente in lui mio marito. Gli accarezzai le spalle dolcemente e tracciai con le dita il percorso della nuca verso i capelli che sfiorai sollevata.
- Ti voglio..-. Sospirò sulle mie labbra afferrando il mio viso con delicatezza.
Mi alzai sul sedile per baciarlo e lo stesso fece lui..impaziente. Mi ritrovai così con le ginocchia in mezzo alle sue gambe e con le sue mani immerse tra miei capelli biondi.
- Prendimi..- mormorai rabbrividendo. Basta.. non potevo continuare a gestirlo come se fosse stato un bambolotto pronto a fare tutto ciò che io dicevo. Avrei sopportato per lui..
Le sue dita risalirono sulle mie cosce coperte da una semplice gonna e si avvicinarono pericolosamente al perizoma che indossavo. Dovevo lasciarmi andare, volevo da una parte farlo.. ma sapevo che tutta la paura sarebbe tornata. Mi spostai verso di lui e aprii maggiormente le gambe in modo da circondargli interamente una coscia.
- Toccami.. non lasciarmi il tempo di pensare..-. E lo fece.. mi afferrò saldamente e strappò l’intimo con facilità. Mi osservò cupo e infilò due dita dentro di me. Non mi scostai, provai a sentire le emozioni che il mio orso cercava di farmi provare. Era difficile riuscire a lasciarsi andare.. vedevo altre mani su di me, altri corpi… di nuovo sporcizia.
- Amore.. non ce la faccio..-. Bisbigliai piena di vergogna.
Smise immediatamente di accarezzarmi e si scostò.. sorridendomi dolcemente. Era pentito potevo vederlo chiaramente, probabilmente i sensi di colpa lo stavano sommergendo. E questo solo per colpa mia. Emmett era così forte, bello.. più importante di qualsiasi violenza.. mi vantavo di essere sua, ma non lo ero mai stata. Non riuscivo a superare quel blocco. Desiderarlo era fin troppo facile, guardandolo sul sedile mi resi conto dell’effetto che dopo anni faceva ancora su di me.. “ Wow”.. pensai affascinata osservandolo allargare le gambe e mettersi a proprio agio. Lo fissai di nuovo quando si accarezzò lievemente il petto muscoloso ed enorme chiudendo gli occhi e cercando di sorridere. Mi inumidii le lebbra cercando di reprimere le emozioni che salivano e scendevano dentro di me. La bellezza di Emmett era conturbante e vergognosamente animale. Mi accorsi di volerlo vedere nudo e sentire il calore del suo bacino sul  mio, mi accorsi di quanto volessi toccarlo e ancora di più di quanto desiderassi dargli piacere, sentirlo gemere completamente pazzo di me.
Inspirai forte e presi la mia decisione. Al diavolo il mio passato.. quello splendido vampiro era il mio presente e il mio futuro.
Scivolai sensualmente sulle sue gambe e velocemente gli slacciai i jeans cercandolo.
- Rose.. Rose.. non farmi questo.. basta. Non ti preoccupare.. sto..-. Presi la sua eccitazione dura tra le mani e prima che potesse finire di parlare le mie gambe si aprirono per lui e cominciai a muovermi per farlo entrare dentro di me.
- Oddio..-.Reclinò la testa sul sedile e mi penetrò d’istinto senza pensare.. fino in fondo.
- Ti amo.. e da oggi le cose cambieranno.. te lo prometto..-. Annaspai.. mi mossi su mio marito avanti e indietro sentendolo gemere, felice di avergli donato me stessa.
- Dopo più di 50 anni vorresti farmi credere che..-. Gli tappai la bocca con un bacio e mi portai le mani sul mio seno, mentre mi muovevo veloce su di lui. Gemeva di voglia repressa e io lo guardavo affascinata aspettando il momento in cui sarebbe venuto.
- Vieni da me.. scimmione..-. Gridai nell’istante in cui lo sentii scoppiare. Ci ero riuscita.. per una volta avevo stupito l’amore della mia vita. “Ti amo”.


SPOILER.. ultimo capitolo.. poi si torna a BELLA!!!
PER ORA EMMETT .. il mio amoreeee...

- Lo devo fare più spesso.. dico.. portarti in macchina..-. Le dissi scoppiando a ridere.
Mi guardò dolcemente scostandomi i capelli ricci sulla testa e si sistemò più comodamente sedendosi sul volante.
Rise.. – Ti amo..-. 
   
 
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