Maschera bianca

Mia era tornata al teatro dove
era stato ucciso Federico. Non
voleva andarsene senza scoprire
la verità.
Sul volto di suo fratello era
stata rinvenuta una maschera
bianca. Ma era una maschera
che Mia non aveva mai visto
in teatro. Copriva interamente
il volto, la bocca disegnata era
rivolta verso il basso, sulle
guance vi erano due righe
fucsia. Mia aveva tolto la
maschera per scoprire il
volto del fratello e aveva
notato che sul collo del
ragazzo c'erano due buchi,
come un morso. Un morso
di vampiro. La fanciulla
era così tornata in teatro
sperando di scoprire di
più. Ma, nonostante fosse
lì dentro da ore, ancora non
aveva scoperto nulla.
Salì sul palco e camminò fin
dietro le quinte, con il cuore
in gola. Non si sentiva per
niente tranquilla, come se
non fosse sola. Aveva la
netta sensazione che ci
fosse qualcuno che la
stesse guardando o seguendo.
Si voltò di colpo, le era
sembrato di sentire dei
passi alle sue spalle, ma
non c'era nessuno.
Scosse le spalle, continuando
il suo percorso, fino a raggiungere
il deposito dei costumi.
C'erano alcuni attrezzi di
scena sparsi ovunque.
Mia si fermò di colpo sentendo
questa volta qualcuno.
Si voltò e lo vide. Era un
uomo, o forse un vampiro
vestito di scuro.
Con uno scatto fulmineo
fu dietro la ragazza e le
ferì il fianco senza dire
nulla facendola sanguinare.
Mia urlò di dolore cercando
di allontanarsi, ma il vampiro
la bloccò iniziando a leccare
il liquido rosso che colava
da quel taglio.
-Dolce come te Mia, la
morte di tuo fratello non
ti ha insegnato nulla?
Smetti di ballare- furono
le ultime parole che la
ragazza sentì prima di
svenire.