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Autore: Heyale    23/03/2015    6 recensioni
Teresa e Thomas non sono mai diventati più di semplici pive, non è mai cambiato nulla qui, nella Radura. I novellini continuano ad arrivare, io continuo a mappare il Labirinto e il mondo gira ugualmente per tutti. Insomma, per lo meno finché non si unisce a noi una nuova Fagiolina, e Alby decide di affidarla a me.
Punto uno: non ne so il motivo.
Punto due: devo cercare di, come dice sempre Newt, essere meno bastardo di quanto io sia in realtà.
Punto tre: non voglio essere il caspio di tutore della caspio di ragazza.
Punto quattro: rivedere il punto due.
Dal testo:
"Minho!" Thomas mi raggiunge di corsa, dandomi una pacca sulla spalla. "Mi hanno mandato a dirti che si è svegliata."
"Che gioia. L'andrò a prendere domattina, penso. Se ne avrò voglia" faccio una breve smorfia.
"Dovrai almeno far finta di essere meno bastardo di quanto tu sia, cacchio" sbotta Newt, sedendosi di fianco a me.
"Un Dolente sarebbe stato più gentile di te. Persino quando ha tentato di ammazzarmi" lo guardo male. "Newt, mi conosci, non voglio pesi sulle spalle."
"Guarda che hai solo una cintura e uno zaino" ridacchia, dandomi una spallata. Ah ah, simpaticone.
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minho, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chiamami Velocista cap.11
CAPITOLO OTTO


Ho passato quattro giorni infernali cercando che Kath mi parlasse dopo il nostro ultimo incontro, ma non c'è stato niente da fare. Ho provato in tutti i modi, ho perfino chiesto a Newt di parlarle, ma senza alcun risultato. E la cosa peggiore è che tutt'ora sono ignaro del motivo di tutto ciò.
Stando a ciò che mi ha detto Teresa, era del parere di staccarsi da me anche durante la Mutazione e dopo, quando ancora mi parlava. E' solo cambiato tutto dai suoi ricordi, e posso capire un distacco generale, ma che poi diventi personale, beh, ammetto che mi dà parecchio fastidio.
Il motivo non lo so nemmeno io, ed è quasi frustrante stare quasi male senza una ragione fondata. Non è orgoglio, non è pentimento, non è compassione, non è nostalgia. E' solo...Kath che non mi parla e a me dà fastidio. Nome originale e preciso, non trovate?
Insomma, sono quattro giorni che la vedo solo durante la cena, e nemmeno mi saluta. Direi che è stata piuttosto brutale nel "non parliamo più a Minho e lasciamolo per i caspi suoi". E mi dà fastidio il fatto che mi dia fastidio la faccenda. Non pensavo di essere incaspiato fino a questo punto.
"Minho, ci sei?" la voce di Thomas mi riporta alla realtà, mentre freniamo di colpo davanti ad una parete chiusa.
"La Sezione due doveva essere aperta, oggi" mormoro, scrutando il muro. Già, è sigillato. Strano. "Thomas, le altre Sezioni come sono?"
"Tutte chiuse. Anche la sette."
"Vorrei sapere che caspio succede!" grido, facendo sobbalzare tutti i Velocisti dietro di me. Prendo tutto il fiato che posso, urlando come a voler parlare al Labirinto. "Ci manchi solo tu a prendermi per il culo! Prima la ragazzina, e adesso tu! Chiunque mi stia sentendo, andate a fancaspio!"
"Minho, calmati" Thomas appoggia una mano sulla mia spalla, facendomi schiantare contro la realtà.
"Andiamo via da qui" sbotto, girandomi di scatto. "Torniamo domani, forza. Qualcosa non va."
"Ehm, Minho?"
Mi giro verso Jack, che mi sta guardando come se avesse paura: "Dimmi."
"Le uscite...si sono chiuse. Il Labirinto sta cambiando."
Mi guardo velocemente attorno, constatando che sì, siamo nella sploff. Siamo immensamente nella sploff.
"Correte, razza di pive!" urlo, mettendomi di punta per guidare tutti fuori da questo casino. Siamo quasi nel cuore del Labirinto, se tra un'ora saremo fuori, giuro che chiederò a Thomas di sposarmi. Con tanto di anello e Newt come testimone di nozze. Il problema, però, è arrivare nella Radura.
"Muovetevi!" grido di nuovo, sprecando gran parte del fiato rimasto. Mi sembra di correre per la prima volta in tutta la mia vita: sento solo il rumore del battiti del mio cuore che martella fino a far male, il respiro assente e le gambe che ormai vanno in automatico anche se potrebbero cedere da un momento all'altro. In testa ho solo tutti gli schemi scritti in fretta sui fogli delle Mappe, e piano piano so che stiamo arrivando all'uscita, anche se i muri continuano a muoversi proprio per confonderci. Chissà se i Radurai si stanno preoccupando.


"Eccoli, sono vivi!" Chuck ci indica, appena un metro fuori dalle porte del Labirinto, sorridendo come solo lui sa fare.
Il cuore mi si alleggerisce appena, notando che tutti quanti ci stavano aspettando: Alby, i Medicali pronti ad accoglierci con eventuali bende, Frypan con qualche biscotto, Teresa, Newt, Katherine. Non è un miraggio, e questa concezione mi consente di accelerare un'ultima volta e buttarmi sull'erba bagnata, rotolando rovinosamente. Sembro un accidenti di involtino di carne avvolto nella pancetta in questo momento, ma poco importa. Sono fottutamente vivo contro ogni aspettativa.
Chiamate Thomas e un'agenzia matrimoniale.
"Minho!"
Una voce mi chiama -ma dai?-, ma è distante. Molto, molto distante.
E ora la figura appare nella mia visuale, prima puntata al cielo, ora sui suoi occhi. Katherine. Katherine, con uno sguardo quasi terrorizzato. Katherine, con un sorriso a rompere la tensione. Katherine, con i capelli mossi e sparsi per tutte le spalle. Katherine.
"Mi hai fatto morire di paura!" sbotta, passandomi un asciugamano bagnato sulla fronte. Forse è un miraggio. Forse sono morto e non me ne rendo conto. C'è qualche strana figura alata in giro?
"Perché mi parli solo quando sono in punto di morte?" le chiedo, sghignazzando col poco fiato che mi è rimasto. "So...tutto. So che hai chiesto ad Alby di essere affidata a qualcun altro, so che pensi di essere un peso. Me l'ha detto Teresa."
"Non credo ti dia fastidio" sorride passando un'ultima volta l'asciugamano sul mio viso. "Magari se proviamo in due lo convinciamo."
"Potremmo ricominciare, invece" l'ho davvero detto? Sono stato io a dire questo? Okay, stanotte mi do in pasto ai Dolenti.
"Ricominciare a fare...?"
Le porgo la mano, facendo un sorriso alquanto sghembo: "Piacere, mi chiamo Minho. Sono un Velocista."
Kath ricambia il sorriso, ridendo appena, stringendo la mano: "Mi chiamo Katherine, sono nuova. Piacere mio."


Mi sono ammorbidito?
Okay, sì, peggio del burro al sole.
Peggio dei biscotti che Chuck lascia aperti dopo averne rubati.
Peggio di...un peluche!
Sì, sono rincaspiato più che mai. Ma in fondo anche io ho un lato umano, e non posso dii certo nasconderlo per sempre. Quindi tanto vale farlo uscire per un po', cercando, come dice Newt, di essere meno me stesso possibile. E' una delle peggiori offese mai ricevute, a pensarci bene. Devo fargliela pagare, a quel pive. E' quasi peggio di sentirsi chiamare Cretiminho. Il che è tutto dire.
"Dormiamo sotto le stelle, Velocista?"
Mi giro di scatto verso Kath, che si stende accanto a me.
"Come vuoi. Io già ci sono."
"Magari il cielo è l'unica cosa infinita che abbiamo, no?"
Dobbiamo dormire o emanare leggi filosofiche?
"Anche la nostra permanenza qui non scherza" ridacchio, dandole un buffetto sulla guancia. "Buonanotte, pive."
"Buonanotte, Velocista."





"Io direi che possiamo fare una festa."

"Per me dovremmo appendere i fiocchi blu e rosa, di questo passo un Raduraio si unirà naturalmente a noi."
"Io dico di farci mandare degli alcolici."
"Chi comprerà gli anelli?"
Sbuffo per l'ennesima volta, guardando male Thomas e Newt: "Comprateli per voi gli anelli, i fiocchi e gli alcolici. Non vedo perché dobbiate fare i coglioni in una maniera così teatrale."
"Ma finalmente hai cominciato ad essere gentile con una ragazza!" sbotta Newt, come se fosse uno scandalo. "E' ovvio che dobbiamo festeggiare!"
Mi sento ferito. Nel profondo. L'orgoglio e i miei sentimenti.
"Senti, razza di stronzo, vedi di correre e tacere per una volta" sbotto, svoltando un angolo. Anche oggi, come da routine, stiamo vagando a vuoto. Dopo aver verificato che nell'insenatura strana non c'è effettivamente un caspio di interessante, abbiamo continuato a correre in cerca di altre aperture simili, ma per il momento siamo ancora a mani vuote.
"Non vi siete ancora baciati?" domanda Newt di punto in bianco, come se fosse confuso.
Adesso lo incaspio per bene. Lo incastro nel muro e lo lascio marcire qui. E gli appendo un biglietto dietro con scritto: Da Minho, per i Dolenti, con amore.
"Newt ha ragione, Minholino" sghignazza Thomas. Minhoche? Osano anche darmi soprannomi adesso? I Dolenti mi adoreranno senz'altro.
"Se ci ascoltassi magari potresti anche essere simpatico all'altra metà dei Radurai."
Ma questi due pive non hanno di meglio da fare che ferire senza pietà i miei sentimenti? Lo so di non essere esattamente l'amico che tutti vorrebbero, ma almeno potrebbero evitare di ricordarmelo ogni santo minuto.
"Sei più dolce di Gally e Alby messi insieme, Newt" borbotto, facendo marcia indietro. "Sarà meglio tornare. Per oggi abbiamo finito, pive."
"Non ti si può proprio parlare, Minholino!"
"Fottiti, Thomas" e cominciamo a correre in direzione della nostra cara, sicura, Radura.



"Oggi Alby mi ha fatto provare un paio di lavori, ma non sono molto brava" lo sproloquio di Katherine continua da quasi un'ora, e anche se io vorrei dormire con tutto il mio -a detta di Newt, infimo- cuore, mi costringo ad ascoltarla e ad essere per lo meno partecipe nelle sue conversazioni che sembrano più un flusso di coscienza.
"Insomma, capisco che ammazzare maiali possa essere divertente, ma...no, non fa per me. Odio il sangue. Tu non odi il sangue, Minho?"
"Non lo sopporto" mormoro, fissando il cielo sopra di me. "Ogni volta che mi taglio sulle braccia o sulle gambe devo trattenermi per non vomitare."
"Già, vale lo stesso per me. Ma le bistecche sono buone."
Non eravamo partiti a parlare di lavori?
"Cosa c'entrano le bistecche?" le chiedo, spostando gli occhi di lato per incrociare i suoi. "Non faremmo meglio a dormire?"
"Non ho sonno, in realtà."
"Ma non mi dire" ridacchio, girandomi sul fianco rivolto verso di lei. "Cosa pensi di fare per rimediare?"
"Immagino che potrei dormire."
La furbizia di questo soggetto mi sorprende ogni secondo di più.
"A quanto vedo però nemmeno tu hai sonno" continua, girandosi come me. In effetti, non ha tutti i torti. Magari la sua furbizia sta migliorando.
"Mi stai tenendo sveglio" mi lamento, cercando di sorridere. Anche se, giustamente, c'è buio. Quindi quello furbo qui sono io.
"Allora ti lascio dormire."
E ci voleva tanto?
"Buonanotte, Velocista."
"Buonan-"
Un bacio si posa sulla mia guancia prima che io possa finire di parlare, lasciandomi interdetto. Ora, perché l'ha fatto? Non vedevo una dimostrazione d'affetto da tre anni. Mi sento strano. E insensibile.
Decisamente meglio dormire.



"Pronti a partire, pive!" esclamo stringendo lo zaino sulle mie spalle, sciogliendo per l'ultima volta i muscoli del collo.
"Ci siamo, non serve che svegli la Radura" mormora Jack, facendo un sorrisetto. "Brutta giornata, Minho?"
"Ho dormito poco" mi giustifico, fissando le porte mentre si aprono. In effetti, non ho proprio dormito. "Coraggio, andiamo!"
E partiamo tutti e quattro verso, nuovamente, le stesse strade. Destra, sinistra, sinistra, destra, sinistra. Sempre uguale, sono certo che non usciremo mai da qui. Prima o poi dovremmo dirlo anche agli altri probabilmente.
"I muri si stanno muovendo!" sbotta Thomas, frenando di colpo. E' già la seconda volta che i Creatori fanno questo giochetto.
"Corriamo lo stesso. Siamo abituati" decreto infine, ricominciando a correre. "Siamo Velocisti, no? Solo uno degli altri Radurai si perderebbe."
"Minho!"
Oh, no. Ditemi che non l'ho sentito. Ditemi che è stata un'illusione.
Ma a giudicare dagli sguardi spaventati di Thomas, Newt e Jack, direi che non sono stato l'unico a sentirla. Questo è ufficialmente l'incubo peggiore da tre anni a questa parte.
"Dove siete?!" continua a gridare, e ormai non ho più scelta.
"Voi uscite di qua" sbotto rivolto ai Velocisti. "Io vado a prendere Kath -ovunque sia-, e vi raggiungo."








Chiedo perdono.
Mi inchino alla vostra ira, perché sì, sono passati venti giorni.
E mi dispiace un sacco, ma mi mancava proprio la voglia di pubblicare, non so perché.
In ogni caso eccomi qui, scusatemi ancora, e spero che il capitolo vi piaccia. Siamo quasi alla fine ♥

Ale xx
  
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