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Autore: AlexVause    24/03/2015    3 recensioni
Cosa accadrebbe se Emma si mettesse a studiare magia, assieme a Malefica, nel mausoleo di Regina?
Il ritrovamento di un diario appartenuto a Cora porterà nuove avventure nella famiglia dei Reali.
Swan Queen
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Malefica, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
 
Il mattino seguente Regina si svegliò fra le braccia di Emma.
Si erano baciate e coccolate tutta notte sino ad addormentarsi.
Alzò lo sguardo verso la sveglia situata alle spalle della bionda. Le sei.
Lentamente e senza far rumore si alzò dal letto, seppur controvoglia, ma era necessario nel caso Henry si fosse svegliato.
In punta di piedi andò verso la porta della camera e ne aprì uno spiraglio. Dei passi la pietrificarono. Henry era sveglio.
Il ragazzino assonnato, occhi ancora chiusi, attraversò il corridoio per andare in bagno chiudendosi la porta alle spalle.
Regina tirò un sospiro di sollievo. Chiuse la porta della camera di Emma dietro di sé e raggiunse la propria stanza.
Malefica dormiva ancora beatamente. Buon segno.
La donna si recò nel proprio bagno personale, si fece una doccia e si vestì pronta per andare a cercare la pagina perduta.
Dolcemente prese Malefica in braccio e la portò a dormire con Emma.
- Ciao mamma.
Biascicò Henry, salutando la madre che usciva dalla camera dello Sceriffo.
- Buongiorno.
Sorrise la donna.
- Ho portato il terremoto nella camera di Emma, almeno è sotto controllo. Tu torna a letto che è presto ed è Sabato.
- E tu dove vai?
Chiese il ragazzino con la voce impastata dal sonno.
La madre gli poggiò una mano sulla schiena accompagnandolo nella sua camera e rimboccandogli le coperte.
- Vado al mausoleo a cercare una cosa. Torno per pranzo. A dopo.
Lo salutò con un bacio sulla fronte per poi farsi un caffè e uscire.
 
Regina era completamente immersa nei libri di magia, ma della pagina mancante ancora nessuna traccia.
Ripose in un raccoglitore alcuni fogli scritti dalla madre. Lo squillo del telefono la fece sbuffare per poi alzare gli occhi al cielo infastidita quando vide il nome sul display.
- Qual buon vento Snow.
Rispose l’Evil Queen sarcastica.
- Ho una proposta.
- Sentiamo.
- Domani é il compleanno di David e vorrei organizzare qualcosa di diverso dalle solite feste al Granny’s.
- Un brivido mi è sceso lungo la spina dorsale mettendomi terrore puro addosso. Ciò significa che hai in mente qualcosa.
Una risatina divertita fece sorridere Regina, nonostante si facesse sentire infastidita.
- Divertente. Comunque sì ho in mente una cosa che può coinvolgere le nostre famiglie e farci divertire…e perché no…anche i cittadini di Storybrooke.
- Il terrore è divenuto più intenso or ora.
- Gara di torte. Ci dividiamo in due squadre e come obbiettivo sarà preparare la torta Margherita…che è la preferita di David. Non è meraviglioso?
Regina alzò un sopracciglio.
- Meraviglioso. Certo.
Il tono dell’ex Sindaco era piatto.
- David sarà il giudice e vincerà la torta più buona.
- Come no, giudice imparziale.
- E la torta verrà servita ai clienti del Granny’s. Sarà una grande soddisfazione render felici tutti quanti divertendosi, non credi?
La curva del sopracciglio si accentuò.
- Devo rispondere?
- Accetti?
- Posso rifiutare?
- Henry ne sarebbe deluso. Parteciperebbe pure lui.
- Prego?
Domandò incuriosita la mora.
- È stata una sua proposta.
- Non sono io la manipolatrice della famiglia?
- No, è vero, è un’idea venutagli ieri mentre giocavamo con Malefica. Dai ti prego.
La supplicò la figliastra.
- Essere parte di questa famiglia prevede grandi sacrifici…e va bene.
Un urletto di gioia si udì dall’altro capo del telefono che costrinse Regina a scostare il cellulare dall’orecchio.
- Lo dici tu a Emma?
- Sì…a presto.
Le due donne riagganciarono. Regina sbuffò.
- In cosa diamine mi sono cacciata.
Guardò l’orologio. Le 11.45. Era meglio tornare a casa. Avrebbe ripreso la ricerca più tardi.
 
Emma era intenta a preparare il pranzo.
L’auto di Regina si udì arrivare e poco dopo la donna entrò in casa salutando i presenti.
- Tu che prepari il pranzo? Cos’hai rotto?
Chiese la donna entrando in cucina.
- Uffa, una persona non si può sdebitare per l’ospitalità preparando il pranzo?
Si giustificò Emma sorridendo…sorriso che insospettì terribilmente l’Evil Queen.
- Hai rotto uno dei miei bicchieri in cristallo vero?
L’accusò la mora puntandole l’indice contro.
- Benvenuti nell’isola cinica. Un abitante: tu! Penso sia triste Regina che tu non riesca accettare un semplice atto di gentilezza, senza tramutarlo in una cosa brutta e cattiva.
Regina incrociò le braccia al petto. Gli occhi ridotti a due fessure.
- Ok, Malefica ha rotto il vaso in porcellana nel tuo studio.
Confessò Emma chinando il capo mortificata.
- Dovevo starci più attenta, lo so. Dai…sputa fuori la bile, coraggio.
- Emma…niente di grave.
Disse Regina sorridendo divertita.
- Prego?
- È una bimba. Sono cose che accadono.
- Beh questo è vero…
Balbettò poco convinta la Salvatrice.
- Stasera andiamo fuori a cena. Pago io.
Si offrì l’Evil Queen, accarezzando i capelli del figlio seduto al bancone.
- Cos’hai fatto a Regina? Dove l’hai nascosta? Le hai fatto del male?
Emma fece quelle domande a raffica dopo essersi avvicinata alla mora e averla afferrata per le braccia scuotendola.
- Sto bene. Solo…mi piace quest’atmosfera familiare.
- Oh…allora ok.
Emma scrutò la donna di fronte a sé.
- No…aspetta…non è solo questo il motivo.
La guardò torva la bionda.
- E va bene…mi hai scoperta. C’è dell’altro.
- E cioè?
- Tua madre.
- L’hai eliminata?
Chiese Emma preoccupata.
- No.
- La vuoi eliminare?
- Sempre, ma non è questo il punto.
- E arrivaci!
- Se la smetti d’interrompermi…
Emma sorrise facendole cenno di proseguire.
- Domani è il compleanno del nonno e ho proposto a nonna di fare una gara di torte. Ti ha chiamata allora!
Esclamò Henry al settimo cielo.
- Esatto.
Rispose Regina sorridendo al figlio.
- Hai detto sì?
Chiesero Emma e Henry all’unisono.
- Ho detto sì.
Emma strinse Regina in un abbraccio lasciando stranita la mora a quella dimostrazione d’affetto davanti al figlio che sorrideva contento.
- Ci divertiremo un sacco vedrete!
Esclamò il ragazzino correndo verso il telefono per chiamare Snow.
- Perché sono del pensiero che questa cosa non piaccia solo a me?
Sbuffò Regina rassegnata.
 
Emma e Regina erano sedute sul divano a guardare Henry che costruiva castelli di mattoncini assieme a Malefica che rideva felice.
- Henry, a che ora domani?
- Nonna ha detto di trovarsi al Granny’s verso le 15.
- Uhm…
- Uhm?
Chiese Emma incuriosita.
- Domattina torno al mausoleo. Rincaso per pranzo e poi andiamo al Granny’s?
- Per me va bene. Quindi non hai trovato nulla…
- Macché.
Rispose frustrata Regina.
La mora aprì il diario della madre per rileggerlo nuovamente alla ricerca d’indizi che aiutassero.
Mise le gambe sul divano ed Emma le circondò le spalle con un braccio per dare una posizione più comoda a Regina.
- Hai letto o fatto qualcos’altro prima che l’incantesimo si attuasse?
Emma fissava la calligrafia di Cora e la frase che leggendo aveva creato tutto quel disastro.
- No, mi sono limitata a leggere.
- Ricordi se Malefica ha fatto qualcosa?
La bimba a quella domanda si voltò incuriosita.
- No, stava camminando per la stanza come se fosse immersa nei propri pensieri o intenta a curiosare in giro.
Regina si ammutolì.
- A che pensi?
Chiese Emma rompendo irrompendo nel flusso di pensieri della mora.
- Che se non troviamo la pagina non so proprio come rimediare a ciò che è successo.
 
L’indomani, Regina rincasò all’ora di pranzo. L’umore era pessimo. Si sentiva impotente e frustrata e ciò la irritava non poco.
Fortunatamente le battute spiritose di Emma e le risate felici di Henry e Malefica riuscirono a risollevarle il morale.
- Mamma?
- Dimmi Henry.
- Perché non tardi un po’ le tue ricerche?
Le chiese il figlio prendendo da parte la madre.
Emma e Malefica stavano colorando alcuni disegni su dei libriccini.
- Che vuoi dire?
Domandò l’Evil Queen incuriosita.
- Io…beh…mi piace questa famiglia.
- Henry…
Il tono di Regina si fece compassionevole.
- Sì lo so che Malefica non può restare per sempre così, ma…
La interruppe Henry.
- …non ti dispiacerebbe.
Emma terminò la frase al posto del figlio.
- Già.
Rispose il ragazzino un po’ sconsolato.
Regina sorrise limitandosi ad accarezzare i capelli di Henry.
- Dai, andiamo al Granny’s.
 
La tavola calda aveva allestito tutto il necessario per la gara. Cioccolate calde e biscotti venivano offerte dai Charming.
L’aria era intrisa di felicità e prima che Regina potesse fare dietrofront e sparire, si ritrovò capitano di una delle due squadre di pasticceri improvvisati.
I nomi dei partecipanti erano stati scritti su dei foglietti, piegati e poi messi in un sacchetto, per essere pescati uno ad uno.
La prima squadra era composta da: Emma, Snow, Ruby e la piccola Malefica.
La seconda squadra invece era composta da: Regina, Henry e Belle.
- Non vi pare che qualcosa non vada in questi gruppi? Mi sembra che ci sia troppa differenza di abilità.
Disse Emma con sguardo indagatore verso Regina.
- Li abbiamo decisi con una leale pesca dei nomi. E comunque, tu hai più persone.
Rispose l’Evil Queen alzando un sopracciglio per poi sorridere.
- Ma una conta come -1!
- Siete pronte? Cominciate a cucinare!
La vedova Lucas, arbitro della gara, diede il via alla competizione culinaria.
- Dovremo farcela comunque.
Emma rassicurò la sua squadra.
- Sì.
Rispose Ruby convinta.
- Lascia fare a noi.
Sorrise Snow.
- Avete fiducia nelle vostre abilità di cuoche?
Chiese la bionda dubbiosa.
- L’unica cosa che m’interessa è mangiare.
Ammise con un sorrisone la cameriera del Granny’s.
- Questo non aiuta affatto.
- Ho sempre preparato i pasti per tutti a casa e siete ancora vivi no?
Constatò con un sorriso Biancaneve.
- Good Point.
Sorrise Emma alzando un pollice.
- Bene. Cominciamo.
Ruby si legò il grembiule dietro alla schiena pronta ad affrontare ogni compito che le fosse stato assegnato.
- Dicono che nella preparazione dei dolci il segreto sia l’esattezza delle dosi. Ciò significa che tutti possono farcela se seguono la ricetta, no?
Disse Snow versando la farina nel setaccio.
- Hai ragione. Se seguiamo tutto alla lettera, non avremo problemi.
Emma sembrò convincersi che in fondo qualche possibilità l’avevano.
- Okay, la quantità è quella giusta.
Annunciò Biancaneve guardando la ricetta mostratale da Emma.
- Ora dobbiamo setacciare.
Muovendo il setaccio, la farina scendeva lentamente nella ciotola sottostante.
Fu un lavoro che occupò più tempo del previsto, e se dapprima le tre ragazze erano energiche e cariche per la preparazione, ora erano decisamente annoiate.
- Ehi, non potremmo saltarla questa parte?
Sbottò Snow notando quanto s’impiegasse a setacciare.
- Non hai appena detto che dovremmo seguire la ricetta?
Le disse la figlia cercando di riprendere la madre.
- Hai ragione.
Una volta setacciata la farina, Emma mise in una ciotola il burro.
- Mescolare il burro. Poi, una volta che ha assunto una consistenza cremosa, aggiungere lo zucchero.
Biancaneve lesse le indicazioni nella ricetta.
La bionda prese una ciotolina con dello zucchero e lo aggiunse mescolando.
Una piccola manina sbucò da sotto il tavolo.
- Aiuto! Malefica ha appena aggiunto qualcosa!
Si allarmò la Salvatrice notando granellini scuri nel composto.
 - Cos’hai aggiunto piccola?
La bimba sorrideva mostrando il contenitore a Ruby.
- Noce moscata??
Gridò la bionda dopo aver preso coscienza del guaio.
- Dì la verità Regina, l’hai corrotta per sabotarci.
Emma accusò l’avversaria che la guardò con aria innocente.
- Non ne ho bisogno. E comunque credo si sia offesa per il “-1”.
Sorrise Regina nella sua postazione, indicando la bimba che teneva braccia conserte e broncio irremovibile.
- E ora? Che ne facciamo di questo?
Chiese Ruby indicando il composto.
Le tre ragazze si misero a fissare la ciotola perplesse. Le teste vicine l’una all’altra.
- Che possiamo fare?
Chiese la Salvatrice.
- Non abbiamo altro burro.
Rispose Snow atterrita.
- Noce moscata in una torta margherita...
Regina sembrò voler rigirare il coltello nella piaga per poi scoppiare in una fragorosa risata che fece infuriare Snow, Ruby ed Emma.
- Beh che mi dici della tua?
La sfidò la Salvatrice portandosi davanti alla mora.
- Non so esattamente come dovrei rispondere, ma…
Henry si scostò per mostrare il capolavoro.
- …è più o meno così.
- Una torta a più piani???
Le tre donne guardarono con stupore il dolce perfettamente decorato.
- C’erano degli ingredienti avanzati e così…
Iniziò Belle timidamente.
- Tra parentesi, abbiamo già ultimato la torta Margherita. Belle di sicuro è una che non si fa notare, ma ha svolto i suoi compiti alla perfezione. Henry poi è un abile decoratore.
Si complimentò Regina con il ragazzino e la giovane sposa di Gold, che teneva fra le sue mani la tortiera con sopra la torta della gara. Henry era al fianco della madre, compiaciuto della buona riuscita di quei dessert.
- Emma, dobbiamo ritirarci. Con il composto in questo stato e nessun ingrediente sostitutivo non abbiamo speranze. So che è frustrante perdere contro Regina, ma ci saranno altre occasioni.
- Aspetta Snow.
- Ruby?
- È ancora troppo presto per alzare bandiera bianca.
Bisbigliò la cameriera.
- Troppo presto? Che vuoi dire?
- Guarda Emma…non si è ancora arresa.
- Cacao in polvere?
Dissero all’unisono Ruby e Biancaneve vedendo ciò che Emma teneva fra le mani.
- Che avresti intenzione di fare?
Chiese Cappuccetto Rosso.
- La noce moscata è stata un brutto colpo. Per quanto possiamo desiderarlo, non possiamo più tornare indietro.
Iniziò Biancaneve.
- Perché in cucina non puoi sottrarre…però…
- Puoi aggiungere sapore!
Ruby e Snow avevano finalmente intuito le intenzioni della Salvatrice.
- Sta cercando di nascondere il sapore di noce moscata con quello forte del cacao.
Disse Ruby poco convinta.
- Ma può davvero farlo? Nei dolci il segreto sono le dosi, non si possono aggiungere ingredienti ad occhio.
Constatò la madre della Salvatrice.
- Il segreto sono le dosi? Ti sbagli, mamma. Stai dimenticando qualcosa di fondamentale…dicono che la cosa importante nel cucinare sia l’amore, giusto?
- O la va o la spacca! Ho trovato della cannella. Che ne pensi?
Snow concordò con la figlia
- Bene. Proviamo!
- Qui c’è del miele.
Informò Ruby.
- Ottimo!
- Sta iniziando ad avere un aspetto migliore…ora aggiungiamo la frutta essiccata e avremo finito.

- Se non la mettete subito in forno non farete in tempo, pasticcione!
Le avvertì Regina sorridendo.
Snow si apprestò a prendere lo stampo per la torta. Emma ripose il composto al suo interno. Tutto era pronto, bastava solo metterla nel forno quando una manina fece di nuovo capolino da sotto il tavolo.
- Malefica ha appena aggiunto qualcos’altro!!
Si allarmò Ruby vedendo il gesto della piccola.
- Cos’hai aggiunto stavolta?
Le chiese Emma serrando la bimba in un abbraccio che sembrava più una morsa stritolatrice.
- Mentine.
- Mentine??
- Volevo la menta.
Si giustificò la bimba con un falso broncio per poi correre verso Regina che la prese in braccio.
- Avevo ragione quando ho detto “Teppista”.
L’ammonì Regina guardando seriamente la piccola Malefica.
 
Dopo varie peripezie entrambe le torte erano pronte per essere valutate
- Wow dall’aspetto sembrano davvero buonissime.
David, con una tazza di tè bollente davanti a sé, si apprestò a tagliare una fettina di entrambe le torte ponendole su di un piattino per assaggiarle.
- Sii imparziale, niente favoritismi.
Disse al Principe la vedova Lucas, arbitro della gara.
- Imparziale, tranquilla. Quando si tratta di cucina, non posso mentire.
Rispose David al massimo della serietà.
- Allora? Come sono?
Chiese qualcuno dei cittadini curioso del verdetto.
- Cominciamo da quella di Regina, Belle e il nostro Henry. È fatta molto bene, direi perfetta.  Ogni parte della sua preparazione sembra sia stata seguita con cura. Il suo impasto è morbido e ben cotto. Dal suo gusto è possibile cogliere tutto il riguardo del cuoco verso chi dovrà mangiarla, ma è un sapore che non mi si addice. Troppo classico senza nessuna nota di particolarità.
A quel giudizio Regina rimase senza parole. Non sapeva se offendersi, incassare il colpo ma esserne comunque felice oppure restare perplessa.
- E bravo David. Non pensavo che fossi così un buon critico culinario. Tuttavia…
Disse Regina seria in volto.
- Tuttavia?
Fece eco l’uomo.
- Ha comunque importanza?
Domandò poi la donna sorridendo.
- Regina, non sai proprio quando arrenderti!
Esclamò Emma contrariata. Credeva di avere la vittoria in pugno.
- Se è buona è buona.
Ma la mora sembrò ragionare su qualcosa.
- Oh no! Non dirmi che quella di Emma, Ruby e Snow…
- No no, francamente in termini di gusto non ci siamo proprio. Le mentine, in particolare, spero tanto che fossero un errore…però…
- Però?
Chiesero all’unisono entrambe le squadre.
- In cucina quello che da valore al piatto è anche l’amore oltre che alla tecnica. Ovviamente non posso di certo servire la vostra torta…ucciderebbe i clienti del Granny’s peggio di una pozione di Regina ma, visto il vostro impegno, direi che è quella che mi sta più a cuore.
- E quindi?
Chiesero Regina ed Emma all’unisono mentre Snow era persa nel proprio amore per David.
- Vincete entrambe. Chi affettivamente e chi per tecnica.
- Sei proprio Charming.
Sbottò Regina sbuffando.
- Almeno nessuno litiga.
Disse Emma mostrando la lingua a Regina che scosse la testa e rise.
 
I festeggiamenti passarono tra risate e chiacchiere.
La torta a più piani di Regina, Genry e Belle fece un grande successo. ciò che ne rimase furono solo briciole e crema.
David era intento a raccontare aneddoti di battaglie e vicende vissute nella Foresta Incantata.
Mary Margaret, circondata da Cenerentola, Belle, Aurora e Ariel parlavano di ricami e decori.
Henry, invece, giocava con i suoi compagni di classe e Regina ed Emma si gustavano tranquille una bevanda calda sedute ad un tavolo.
La piccola Malefica, vista l’ora un po’ tarda, sonnecchiava già fra le braccia di Regina.
- È stata una bella gara.
Sorrise Emma divertita.
- Direi proprio di sì. Una evento diverso dal solito. Tutto sommato tua madre ha organizzato una bella cosa. Non dirle che te l’ho detto.
- Ti ho sentita Regina.
Snow si era avvicinata tutta sorridente.
- Sono contenta che anche tu ti sia divertita. So che, sotto sotto, non ti siamo indifferenti.
- Con tutta l’energia che ho sprecato per uccidervi direi proprio che non mi siete indifferenti.
Sorrise Regina con fare malizioso per poi fare l’occhiolino a Emma che rideva.
- Ha. Ha.
Biancaneve fece una linguaccia alla matrigna per poi voltarsi a guardare la figlia.
- Tu non dovresti assecondarla.
- Mamma te la sei cercata.
Disse poi lo Sceriffo dai lunghi capelli color del grano, scoppiando in una fragorosa risata seguita da Regina.
- In effetti, è vero.
Sentenziò Mary Margaret ridendo di cuore.
Era felice che le cose, fra lei e la matrigna, si stavano lentamente sistemando.
Finalmente iniziava a costruirsi con Regina il rapporto che aveva sempre desiderato. Non potevano ancora definirsi amiche, ma era certa che in caso di guai si sarebbero guardate le spalle a vicenda.
La matrigna si alzò prendendo in braccio Malefica.
- Che ne dici, rincasiamo?
Henry, che vide le madri pronte ad uscire, si affrettò a salutare i propri amici.
David si avvicinò raggiungendo la figlia e stringendola in un abbraccio.
- Grazie di aver partecipato. È stata una bella giornata.
L’uomo era sinceramente grato di quelle ore passate con le persone a lui care.
- Grazie anche a te Regina.
- Non ho fatto nulla di che. Ringrazia tua moglie e tuo nipote che hanno organizzato tutto.
Ammise la mora avvicinandosi alla figliastra.
- Per noi è ora di andare a riposare. Grazie a voi della serata.
Regina accarezzò i capelli di Biancaneve sorridendo sincera. Gesto che immobilizzò la figliastra con un groppo alla gola.
Emma, Henry, Malefica e Regina si congedarono lasciando un’interdetta Snow White che si sedette di peso al tavolo.
- Che succede Bianca?
Chiese David preoccupato.
Una lacrima scese sul viso della moglie che sorrise.
- Sono passati quasi quarant’anni da quel gesto e oggi…oggi l’ha rifatto.
- Parli di Regina?
- Sì. La prima e unica volta che mi ha accarezzato i capelli e mi ha sorriso in quel modo è stato per rassicurarmi. Il giorno in cui mi salvò, ero spaventata e lei mi ha rincuorata. Non l’ho mai dimenticato quel sorriso…quel gesto.
David a quelle parole sorrise stringendola a sé.
Molte cose erano cambiate con gli anni e molte altre cambieranno. Ciò che contava in quel momento era la felicità dei presenti. Nessuno avrebbe mai immaginato tutte quelle persone, molte di loro un tempo antagonisti e nemici giurati, ridere insieme e godersi una bella serata.



Nota di Alex: E rieccomi con un capitolo un pò più lungo del solito.
Spero non vi abbia annoiato ma la gara mi ha preso la mano hahaha :D
Grazie a tutti per il vostro sostegno. Alla prox :)
  
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