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Autore: weareasecretcantbeexposed    24/03/2015    2 recensioni
Louis si sta disintossicando dopo che era entrato nel tunnel della droga.Lo fa più per suo nipote Ash che per sé stesso,in realtà.
Harry lavora in un negozio per animali chiamato "Da Harry" e si vede nel suo futuro come un veterinario.
Louis deve regalare un cane a suo nipote per il compleanno e decide di andare nel negozio del quartiere.
Eighteen!Louis Twenty!Harry
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tu non puoi aiutarmi



Il giorno dopo, Louis stava facendo una tema su Manzoni e i promessi sposi al computer quando sentì qualcuno bussare alla porta della sua camera
"Avanti!"urlò, la voce un po stanca.Si era appena alzato infatti, dal suo solito sonnellino pomeridiano
"Ciao Lou".
Gli parve di sentire la voce di Harry, ma non ci fece molto caso, visto che aveva anche un mal di testa piuttosto feroce.
"Lou, sono venuto a scusarmi per ieri"
Louis aggrotto le sopracciglia e tolse gli occhi dallo schermo del pc per poi dedicare la sua intera attenzione a quella voce, che proveniva proprio da Harry.
"Oh...ciao"
il ragazzo, davanti alla porta, congiunse le mani imbarazzato e si morse per un attimo il labbro inferiore
"Comunque, non devi scusarti...é  stata colpa mia, ho reagito male"
Louis tolse il portatile dalle gambe incrociate e invitò Harry ad accomodarsi vicino a lui, sul letto.
Harry si sedette e si guardo un po intorno.La stanza del ragazzo era abbastanza vuota, le pareti erano di un azzurrino smorto e gli unici mobili presenti erano il letto, un armadio, e una scrivania, con una piccola poltrona 
"Lo so, non é granché..."sospirò il liscio, vedendo lo sguardo indagatore del riccio vagare per le pareti della stanza
"In realtà non é male, il fatto é che non è molto colorata o allegra..."
Louis si morse il labbro.Quella camera, a pensarci bene, lo rappresentava a pieno.Era spoglia, come lui, spogliato di ogni amore e di ogni piacere che la vita può dare.Scolorita, come l'autunno e Louis lo era, da quando la droga gli aveva aspirato ogni aspettativa di una vita serena.Era triste, come lui la maggior parte del tempo.Ecco perchè lui ci passava un sacco di tempo, a quanto pare lo capiva meglio una stupida stanza che l'intera popolazione mondiale.
"Già"borbotto il liscio
Harry sospirò
"Louis, io sono venuto per dirti che tu sei importante per me, anche se da poco.Non voglio che ecco, tu ti senta sbagliato o a disagio con me capito? Ricordati che nessuno é sbagliato a questo mondo"
Louis aveva poggiato la schiena alla parete e si era accucciato, lo sguardo perso nel vuoto.
Quanto si sbagliava, Harry.
"Lou..."
"Harry non voglio tornare su questo argomento"
"Ma-"
"Harry ho detto di no!"
Harry odiava vedere le persone che amava stare male e in generale cercava di capire la motivo del malessere, per risolverlo.Cosi ci provo di nuovo
"Tu mi piaci louis okay? E vorrei capire perchè tu ti senta cosi sbagliato, cosi a pezzi.Veramente,é importante per me saperlo.Vorrei aiutarti Lou..."
Louis senti un nodo formarsi in gola e un senso di colpa imposseessarsi del suo corpo.Harry voleva aiutarlo e lui lo trattava male.Si sentì ancora di più scorretto.
"T-tu non mi puoi aiut-tare"
"Okay Lou, okay."
"Mi puoi abbracciare?"chiese timidamente il liscio e Harry lo accontento, sdraiandosi insieme a lui e tenendolo tra le braccia, la testa sul suo petto.
Louis poco dopo si addormento, un po piu sereno e Harry lo bacio in fronte prima di assopirsi pure lui.

Louis era cosi debole certe volte,che avrebbe preferito chiudersi in una stanza buia e non uscire piu.Odiava farsi vedere debole,nella sua parte piu vulnerabile e nascosta,ma purtroppo questa usciva nei momenti piu opportuni.
Harry finora era stato l'unico che l'aveva amato in questa sua parte piu chiusa.


Quando Louis si sveglio,fece una specie di suono gutturale con ancora gli occhi chiusi e si strinse ancora di piu a Harry,intrecciando le proprie gambe con le sue.Harry emanava un buon profumo e anche se lavorava a stretto contatto con i cani odorava di buono.Louis sprofondo col naso nel maglioncino del riccio che nel frattempo si era svegliato e guardava Louis sorridente.Gli piaceva che l'altro si stringesse cosi tanto a lui,come se fosse un posto tutto loro.

"Louis svegliati, devi finire il tema"
Louis apri gli occhi e si trovo davanti quelli di Harry.
Verde e blu si incontrarono.
Il verde, che scaldava il blu, che era debole.E il blu, che non voleva essere scaldato.Un incrocio, perenne, di due colori che non si fondevano mai.


Quella fu la prima volta in cui Louis ebbe ardentemente il desiderio di baciarlo.



"Allora, su cos' é questo famoso tema?"
"Ehm, Manzoni e i promessi sposi"
Harry si illumino
"Uh io amo la letteratura! "
"Almeno uno..."sospiro il liscio
"Posso leggerlo?"
"S-si"
Louis gli passo un foglio protocollo, in cui si riconosceva un po la scrittura storta e sbilenca del diciottenne.Harry si risedette sul letto e, con le sopracciglia aggrottate, comincio a leggere il testo
"Ecco...ti sei concentrato troppo sui contenuti secondo me.Devi, diciamo, comunicare anche i sentimenti e gli ideali che Manzoni voleva esprimere con questo romanzo"
"Ma che linguaggio forbito, signor Styles"
I due ragazzi risero.
"No dai sono serio, se vuoi ti aiuto"
Louis quasi non salto addosso al riccio, ma gli scappo un"te l'ho detto che ti amo?"seguito da un ghigno provocatorio di Harry.
Stupido riccio.



Harry sa che non dovrebbe assolutamente farlo.O per lo meno, é scontato.
Troppo.
E lui non é mai stato scontato. 
Ma pensa, che Louis é veramente bellissimo, anche con la schiena spezzata sulla sedia.
Gli occhi dell'amore che ci fanno vedere tutti distorto.
Harry sa, purtroppo, che l'amore non é nato per essere vissuto.O per lo meno, non sempre.
Harry acchiappa le opportunità con un retino per le farfalle.Le acchiappa e le modifica, a lui la scelta.
Harry, certe volte, sente di essere di troppo e Louis se ne accorge perchè lui abbassa il capo e si morde il labbro.
Louis in quei casi vuole solo scomparire. 


"Lou"
Silenzio.
Harry stava sul letto, sopra le coperte azzurrine, a gambe incrociate.
Leggeva un enciclopedia sugli animali.
Voleva sapere come svolgeva il lavoro dell'altro. 
"Lou"
Altro silenzio.
Harry scese dal letto e si chinò vicino alla scrivania.Si accorge che Louis si é addormentato su un libro.
E' veramente buffo, pensa, perchè ha un espressione molto corrucciata e Harry vorrebbe solo tirargli le guance infossate.
Non lo fa.
Prende l'iphone dell'altro e apre la fotocamera.
Gli fa mille foto, impostandone una come bloccaschermo.

Harry é curioso.Non gli importava come.Cadeva sul terriccio del giardinetto sotto il piccolo condominio in cui abitava e picchiava forte il sole.Si asciugava le due-tre lacrime che gli erano scese per la sbucciatura, poi andava da sua madre
"Ma', perchè il cielo é blu?"
E mille altre domande, che Harry non seppe mai, sua mamma Anne se le scrisse.Almeno le più buffe.

Harry è contro le ingiustizie.Lo é sempre stato.E' più un anima buona, fatta per amare, dentro un corpo alto e robusto.

Ed Harry, quando apre la cartella dei messaggi nel cellulare di Louis, sa che é tornato quel bambino che cadeva e si sfasciava le ginocchia.
Gli salta all'occhio subito un numero sconosciuto.Apre i messaggi.
Scorre fino al primo e a quanto pare Louis non ha mai risposto.Risale a un po' di giorni prima.
Una sfilza di frasi uguali, spedite a distanza di poco tempo
"Mi vendichero"
"Sei cresciuto bene, louis"
"Sei bellissimo"
"Ti vedo oggi, perchè sei andato al parco con un riccio?"
"Sono geloso, Lou"
"Avrò la mia vendetta"
Harry li lesse tutti, uno per uno, le dita che picchiettavano sulle labbra rosse, non si sa se naturalmente o per i vari morsi.


Agitazione.Harry era agitato.
Chi poteva essere quel tizio? E perchè parlava di"vendetta"?
Cosa gli nascondeva il ragazzo che gli aveva rubato il cuore?




"Harry che guardi?"non si accorse che Louis si era svegliato.
Merda,pensa.
"N-niente"

Se c'é una cosa che Harry non sa fare é mentire.Non ci riesce, é una cosa innaturale per lui.Se lo fa, se ne esce con scuse improbabili o con balbettii ridicoli.
"Harry..."
Louis si sposto velocemente dalla scrivania al letto, sedendosi accanto ad Harry che non ha neanche il tempo di accorgersene.Vede le dita del riccio buttargli praticamente sulle cosce l'iphone e gli mormora uno scusa.
Louis non sente.
Si limita a fissare lo schermo, che nel mentre lampeggia.Un nuovo messaggio.
"Che ci fa il riccio a casa tua?"
Ed è  qua che Louis  vorrebbe  crollare, perchè si sente perennemente osservato.E Louis odia essere osservato, per questa ha mollato il corso di teatro e si é dato alla scrittura.
Ma odia anche non sapere chi é che lo guarda.
Louis blocca il cellulare e va alla finestra, per poi chiudere le tende.Si gira verso Harry e lo guarda dall'alto in basso.Non é arrabbiato, é solo scocciato.
Sospira.
"Harry io...non so che dire"
Louis si accascia sulla seggiola in cui era seduto mentre dormiva e fissa il vuoto.
"Louis...chi è? "
E Louis non vorrebbe far sembrare che la sua voce sia sull'orlo di una crisi di pianto, ma non ci riesce.Trema piuttosto,e deglutisce.Solo in quel momento si accorge di non avere molta saliva.
"N-non l-lo so"
Harry vorrebbe scomparire.Vorrebbe essere un mago, vorrebbe essere un bambino che é privo di incertezze.
Ma non lo é, purtroppo.
"Sai Louis che vorrei aiutar-"
"Non puoi"un flebile, dubbioso sussurro uscito da una mascella contratta.Due occhi azzurri annebbiati, annacquati.
"Come scusa?"
"Non puoi, nessuno l'ha mai fatto"
Le difese di Louis stavano crollando, se lo sente.Sente che sta per cedere quel po di cuore che gli é rimasto a due occhi verdi e delle labbra carnose.
Non lo fa, o perlomeno, non ancora
"Io..."
"Harry la gente fa promesse.Promesse su promesse. Promisi che avrei studiato.L'ho mai fatto? No.La gente certe vole fa schifo.E' crudele, una vera feccia.Io sono a metà.Non mento,nè faccio niente.Vivo inerme e lascio passare tutto"
"Questo che c'entra Lou?"
Louis sospira.
Tutto il mondo sospira.
Puo sentire una mosca ronzare e il respiro bloccarsi.
"Non c'entra. Era solo un modo alternativo per dirti che mi sono innamorato di te"

SCLERO TIME

Okay,ditemi come vi sentite.Penso che questo sia un capitolo moooolto angst e anche se l'ultima frase può far sembrar che vada tutto bene non è così.
E sì,i nostri Larry si sono ritrovati con i loro cuori,ma devono ancora ritrovarsi con le menti.
Che frase filosofica.
E niente,vi lascio(Louis dorme un sacco in questo capitolo...lol)
Baci,sara-ho aggiornato oggi random-
twitter:@T0MLINSONBRAVE
   
 
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