CAPITOLO QUATTORDICESIMO
IL “BIANCO” CONSIGLIO
(che tanto Bianco poi non fu…)
Alla
fine, incidente più, incidente meno, nel bene o nel male (più probabilmente nel
male) il Bianco Consiglio ebbe inizio.
Certo,
non era proprio l’assemblea di nobili cortesi ed eroici guerriero che tutti gli
amanti del fantasy adorano immaginare, dato che (in ordine, cito):
a-
C’era
un ibrido Elfo-Uomo-Nano (bravi! Era proprio il nostro Andael!) che era stato
presentato come SenzaNome, amichetto di Lady Ikar (al sentire questo appellativo
nel dettaglio, Ikar si era quasi strozzata per non mettersi a bestemmiare
pesantemente contro divinità varie in maniera assai poco signorile.), il quale
ibrido sghignazzava sadicamente (imitando alla perfezione un Balrog con la
pertosse, se rendo l’idea.) ogni volta che qualcuno indicava lui o la sua
“lady” come (di nuovo cito letteralmente, essendo io narratrice esterna agli
eventi… più o meno) “Amici giunti nell’ora del bisogno”.
b-
C’era
un cavallo (nientemeno che) seduto fra i Rappresentanti degli Uomini che,
peraltro, prendeva con grande serietà il suo ruolo, ovvero fare le veci del suo
padre (leggersi anche: Boromir) e ruminare con noncuranza una pagina di chissà
che antico manoscritto miniato. Ehm.
c-
C’era
Vanamir, ancora mezzo (mezzo?) sbronzo, convinto di trovarsi nella città delle
Fatine Turchine (ok, ok, era decisamente
sbronzo), in procinto di sposare una delle graziose principesse variopinte
(come facessero ad essere sia turchine che variopinte era un mistero che
l’alcool stesso non era riuscito a svelare), che, chissà perché, l’idiota
tendeva ad identificare con Lord Elrond
d-
C’era
Timli… ehm… Gimli, intento a vantarsi delle proprie imprese belliche ai danni
degli Elfi… assieme ad un albero piuttosto stressato (ok che i Nani reggono
l’alcool meglio degli Elfi e di buona parte degli uomini, ma penso che la
quantità di birra ingurgitata da Fimbli… ehm, volevo dire, Gimli fosse
abbastanza da stroncare un Troll maschio adulto di stazza media e con un ottimo
metabolismo)
e-
C’era
Sam, nascosto dietro ad una colonna, che teneva d’occhio la situazione, che
ogni tanto controllava che “Padron Frodo” non corresse inutili rischi, ed
infine…
f-
C’era
Aragorn, finalmente di nuovo in possesso delle proprie facoltà psico-motorie,
che spiegava a Glorfindel un paio di trucchetti su come tenere a bada l’Hobbit
intenzionato a baciarlo… puah!! (ad esempio “sì, e quando si avvicina, tu inizi
a parlamentare e poi lo tramortisci con un’arma di fortuna… al suo risveglio
non ricorderà più nulla… credimi, ho fatto così quando Elrohir mi ha scoperto a
limonare con sua sorella…” e altre gioviali orazioni che al momento non mi
sento di riportare.)
Mentre il
Bianco Consiglio si apprestava a cominciare, nell’atmosfera rilassante e
intellettuale che abbiamo sopra descritto, due loschi figuri si aggiravano nei
dintorni di Gran Burrone.
Scambiandosi
informazioni del tipo
- Ehi, te
l’avevo detto che dovevamo girare a sinistra!-
- E da
quando in qua tu hai il senso dell’orientamento?-
- Per una
volta potevi darmi ascolto, no?-
- L’ultima
volta che ti ho dato ascolto ci siamo persi sulle montagne quando dovevamo
semplicemente andare a comprare il latte!-
- Ma è
successo l’anno scorso!-
- E da
quel giorno ho smesso di darti retta, e probabilmente devo a questo il fatto di
essere ancora vivo ed in possesso di tutte quante le mie appendici.-
- Potrei
tagliartene un paio seduta stante…-
-… se non
avessi perso la tua arma nella palude.-
- Beh,
che posso dirti, nessuno mi aveva avvisata che ci fosse una palude!-
-
Diamine, un gigantesco pantano verdastro non era un avviso sufficiente?-
- NO!-
- Sei
incorreggibile!-
- E tu
sei un rompipalle.-
- Chiudi
la bocca!-
- Guarda…
c’è una luce…-
- Le cose
sono due. O è un incendio particolarmente pacifico, oppure siamo arrivati.-
- Opto
per l’incendio.-
- Sta’
zitta, Konstantin.-
- Senti…
mi spieghi come
Boromir
(perché voi avevate capito che era lui l’altro interlocutore, vero? No,
aspettate. Non voglio saperlo. Non rispondetemi) sbuffò, agitando una mano per
aria
- Lo sai
che è fatto così. Gli piace e basta. E scemo e basta.-
- No, no,
non in quel senso! Volevo sapere come
-
Innanzitutto: chi ti dice che qualcuno ha detto a Vanamir di venire con me? E,
secondariamente, io non mi sono fatto fregare da due nonnetti e da un cugino
scemo, ok?-
- Capito.
Vanamir si annoiava e voleva prendere una boccata d’aria nuova.-
- Non
proprio. Veramente ha denudato papà in pubblico. Era più sicuro per lui
tagliare la corda.-
-
Denethor tutto nudo? Davanti ai cittadini?-
- Peggio.
Davanti ai dignitari. Vanamir ha usato una sottospecie di incantesimo
compresso. Sospetto che gliel’abbia fornito quell’ex-mago mezzo sbronzo che
vive sotto la bottega del fabbro. Hai presente, no? Quello che ciancia di una
bambina mezza-aquila e di una pupa da sballo.-
- Dai, ma
quand’è successo? Come ho fatto a perdermi lo spettacolo?-
- Tu e
Faramir eravate irrimediabilmente persi.-
- Ah,
vero… lo sterrato!-
- Non
voglio chiedere che cosa significhi.-
- Beh,
avevamo preso una scorciatoia, niente di che…-
- Guarda…
non dirmi che alla fine siamo arrivati!-
- Se vuoi
non te lo dico.-
- Ok. Al
Consiglio… fa parlare me, va bene? Non osare aprire quella tua bocca
combina-casini.-
-
Promesso. Muta come un pesce parlante.-
- Prevedo
una giornata piuttosto dura…-
FINE CAPITOLO QUATTORDICESIMO
Incredibile,
anche questo capitolo è andato!
Spero che
vi sia piaciuto!!
Scusatemi
tutti per aver aggiornato così tardi, ma sto cambiando computer (da un paio di
mesi sto cambiando computer), ma l’altro non ha ancora la connessione quindi...
casino.
Ringraziando...
Illidan: non preoccuparti per Vanamir e
Gimli... non dovrei dirtelo perché è una mezza anticipazione... ma avranno
molte occasioni per darsele, nel futuro di questa storia. Dopotutto è difficile
resistere alla tentazione di schiaffeggiare il nipotino di Denethor... per
quanto riguarda Josper... beh, è un Istari un po’ particolare. Un pochino
stronzo. Sinceramente. Per quanto riguarda Ikar ed Andael... beh... questo
proprio non si può dire! Grazie mille e un bacio!
Cavolovai: dirò ad Andael di non portare
troppa sfiga. Dovrebbe migliorare, con l’andare del racconto (me mentitrice!),
anche perché se va avanti così non ci arriva, alla fine! Un bacione!
Ayay: grazie per la recensione! (e che
nessuno dica ai Valar cosa faccio qui... non
vorrei ritrovarmeli a casa tutti incazzati... sarebbe uno shock un po’
eccessivo per i miei genitori... per non parlare del mio gatto!!). Kiss.