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Autore: G RAFFA uwetta    27/03/2015    2 recensioni
Questo è il risultato di un risveglio movimentato.
Dal testo: "Una presa decisa al polso ti blocca un attimo prima che svolti l'angolo. Due occhi allegri e scuri ti perforano la mente e sembrano sondarti l'animo. Avvertono il lieve disagio causato dalla vicinanza e comprendono finalmente l'origine dei tuoi dubbi."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Incanto Patronus'
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Il bacio etero

Ti trovi seduto a sorseggiare caffè in un locale elegante della Londra babbana. Le tazzine di finissima porcellana, i cucchiaini d'argento, la luce soffusa sono così lontani dal mondo pacificamente irrequieto che si respira nella cucina di casa. Perfino il cozzare delle posate risulta fastidioso e ridondante mentre i bisbigli degli avventori giungono smorzati e quieti attraverso le note di una musica velata.

Nervoso ti costringi a fissare il liquido nero.

Sei lì per comprendere, per capire come rimediare, per cercare di riallacciare i rapporti con tuo figlio.

L'uomo seduto di fronte ti osserva divertito e saputo. Paziente aspetta una tua mossa. Vi conoscete da tempo, benchè non siete mai stati strettamente amici, lo rispetti come collega.

Hai esposto i tuoi dubbi, le tue incertezze, le tue paure verso un mondo che credevi esistesse in maniera marginale invece ti ha investito con tutto il suo fulgore. Sconcertato ti chiedi dove hai sbagliato, dove hai mancato, se davvero porti dentro di te tutte le maldicenze che i tuoi parenti si divertivano ad elencare.

Cresciuto all'ombra della morte non ti sei mai posto il problema della sessualità, troppo occupato a rimanere vivo. Anche dopo che tutto era finito ti sei lasciato trascinare dagli eventi accettando nella tua vita la persona che tutti si aspettavano sposassi. Hai lasciato che tutto scorresse tranquillo vivendo un vita serena senza troppi sobbalzi.

Ora una crepa ha ghermito le fondamenta del tuo fatiscente castello rischiando di farlo crollare.

Tuo figlio, il tuo primogenito, ha dichiarato di amare un uomo, ed è stato terribile il rumore di vetri infranti, di cigolii sospetti, di schianti improvvisi mentre desolato e impotente osservavi sgretolarsi ogni tua certezza.

Tra la nebbia di quel polverone emerge statuaria una verità appena pronunciata dal tuo confidente: la parola gay è un termine classista non una malattia genetica.

Frustato ti alzi e lasci il locale senza avere il coraggio di guardarlo in faccia.

Una presa decisa al polso ti blocca un attimo prima che svolti l'angolo. Due occhi allegri e scuri ti perforano la mente e sembrano sondarti l'animo. Avvertono il lieve disagio causato dalla vicinanza e comprendono finalmente l'origine dei tuoi dubbi.

Due labbra morbide improvvisamente si allineano alle tue saggiandole e, imperiose, aprendole. Ti stanno baciando e tu, con il cuore che balza in gola, rispondi famelico.

Hai sempre pensato che baciare fosse un esercizio di stile, un mezzo per ottenere il sesso. Invece baciare è coinvolgere i sensi, un treno che ti investe non laciandoti scampo. Non è importante saper baciare ma donare attraverso di esso le emozioni.

I baci con tua moglie sono sempre stati circostritti, un impiego minimo di energie, un inizio e una fine ben studiati a tavolino. Invece questo è fuoco nelle vene, lava che scorre bollente, che scioglie e brucia, lasciando un'incandescente scia dietro di se. Il bacio diventa importante per la persona con cui lo condividi, non per la sua identità sessuale.

Ingordo aderisci il corpo tremante al petto solido dell'uomo e cascate di scintille fanno tremare e accaponare la pelle ormai umida. Ti perdi in lussuosi viaggi dove membra virili ti avvolgono e proteggono dandoti quella serenità che avevi creduto di aver raggiunto con tua moglie.

Come è iniziato il bacio finisce lasciandoti smarrito e confuso addossato a quel muro di un'anonima via. Tra le ciglia tremolanti e il fiato duro e nebuloso lo osservi allontanarsi con un'espressione soddisfatta.

Il suo compito è terminato ed ora ti ritrovi orfano a girovagare per strade sconosciute cercanto di ricostruire i pezzi che un bacio è stato in grado di sbricciolare.

Ricordi ancora quando chiuso nello stanzino del sottoscala desideravi una tua famiglia. Attraverso la porta chiusa allungavi le orecchie per carpire le frasi degli sdolcinati film che tua zia guardava alla tv. La tremolante luce azzurrina che filtrava dalle fessure ti cullava nei tuoi avventurosi sogni dove, come un eroe d'altri tempi, sposavi l'amore della tua vita. Avevi scordato l'impotanza che davi alle eclatanti peripizie per conquistarti l'amore della giovane. Scorribante notturne in foreste incantate. Duelli e scontri per far vedere la prestanza fisica. Affrontare pericolose bestie per mettersi in luce. Attraversare l'inferno in fiamme per salvare l'incauta principessa.

Bloccato in mezzo al traffico ti rendi conto che davvero hai visuto tutto questo, solo che non avevi compreso chi fosse il soggetto. Allucinato e spaurito rivedi al rallentatore quell'unico ricordo che, come dopo aver ricevuto un Oblivion, avevi rimosso. Il buio tremolante sotto il mantello; l'odore dei disinfettanti che graffiava la gola; l'ansia che scorreva sotto pelle; il lieve sfiorare di pallide labbra addormentate; la paura dietro il gesto folle; il terrore di averlo ucciso; il disgusto di comprendere che forse gli amici non avevano così torto; la gioia e il sapore della libertà distrutti dagli eventi successivi.

Capisci solo ora che poteva essere amore invece ti sei lasciato corrompere da un bacio etero.

Note dell'autrice: Questo racconto è nato perchè mi stò appassionando alla storia VAIOLO DI DRAGO dove la nuova generazione cresce con i dubbi e le speranze di ogni adolescente. Essendo una drarrysta convinta dovevo per forza parlare di loro due, sognandoli inseme anche solo per un secondo. Credo possa considerarsi un regalo in ritardo per Lady.

 

   
 
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