Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Prompt:
Calzino



Cap.9 Legolas è un elfo libero

Legolas afferrò i propri capelli biondi, sentendoli lisci sotto le lunghe dita candide e affusolate. Mise la mano in tasca, prese un laccio con una foglia di metallo verde e lo utilizzò per legarsi i capelli in una coda di cavallo. La punta aguzza delle sue orecchie tremò. Legolas si piegò in avanti, avvicinando il viso alla pentola, il vapore acqueo bollente gli accarezzò il viso arrossandogli la pelle pallida. Si raddrizzò, sospirò e si voltò. Prese un contenitore circolare, tolse il coperchio prendolo per un picciolo e guardò il contenuto, appoggiò il coperchio sopra il ripiano e prese i grani di sale tra indice e pollice, gettandoli nell'acqua. Posò il contenitore, rimettendogli il coperchio e socchiuse gli occhi, corrugando la fronte.
"Legolas cucina" brontolò. Si massaggiò il collo e sospirò.
"Legolas lava la casa". Si lamentò ancora. La luce del sole entrava dalle finestre di legno del grande albero. Superò una tavola da stiro di metallo cesellato, con il tessuto di broccato, sopra cui era appoggiato un ferro da stiro d'oro.
"Legolas stira. Legolas pulisci le finestre. Legolas occupati dei cavalli, strigliali e dagli da mangiare, mi raccomando". Continuò a lamentarsi. Si passò le mani sopra il grembiule di cuoio nero e si mordicchiò il labbro. Le sue iridi azzurre brillarono, i suoi occhi erano liquidi e le sue guance erano ancora arrossate. Raggiunse una pila di vestiti sporchi che era alta due volte lui e si massaggiò la fronte.
"Ed ora come li lavo tutti questi?" si domandò. Si piegò, sgranò gli occhi e un sorriso gli comparve sul viso prendendogliene metà ed il suo volto si illuminò. Prese un calzino rammendato con un buco all'altezza dell'alluce con le mani tremanti e se lo premette contro il petto.
"Legolas è un elfo libero!" strillò. Mise le mani sopra la testa, stringendo con più forza il calzino e si mise a saltare. Il grembiule a ogni balzo si alzava e abbassava.