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Autore: Riku_Lucis_Caelum    30/03/2015    2 recensioni
la scrissi un po' di tempo fa ^^ spero piaccia è su Jude/Kidou e un mio pg originale...
nella storia compaiono spesso pg inventati di sana pianta ma... non credo stonino ^^" mi rimetto al vostro giudizio
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jude/Yuuto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai andava alla Raimon molto spesso, si divertiva a giocare a calcio con loro. Si stava ricordando quando
Qualche anno prima era cannoniere della sua squadra e quanto fosse bello.
Alys veniva ogni volta che poteva con lei, e aveva fatto amicizia con le manager della squadra e a modo suo le aiutava, cominciava a prenderci gusto a venire lì, e anche lei come Nevia nella squadra aveva un po’ di spasimanti.
Dopo la scuola mano nella mano con Alys si dirigeva alla volta della scuola media, allegre e motivate più che mai. Per Nevia il calcio era un buono sfogo e per Alys aiutare le manager un buon passatempo.
Ethan invece dopo quel giorno in cui le aveva fatto la scenata di gelosia, aveva ricominciato a comportarsi come sempre. Forse un po’ più distaccato ma almeno non faceva il geloso.
Arrivarono alla scuola e passato il cancello gridarono a squarcia gola.
- Heyyyy!!– urlarono in coro.
I ragazzi si fermarono un attimo e come sempre Mark corse incontro alle due ragazze.
- Bentornate! – sorrise il portiere una volta arrivato da loro.
Nevia corse a cambiarsi e Alys invece andò dalle manager che subito le diedero il benvenuto.
Mentre lei si stava andando a cambiare venne raggiunta da un ragazzo.
- Nevia… posso parlarti un secondo? – domandò una voce alle sue spalle.
La castana si voltò ed era Kevin, un po’ arrossito e con i pugni stretti le stava davanti.
- O…ok dimmi… - si mise ad aspettare.
Lui la prese per la mano trascinandola in disparte anche perché dove erano li potevano vedere tutti e lui si sentiva un po’ in soggezione.
In quel momento li notò Nathan che stava bevendo, affianco a lui c’era Jude.
- Dove vanno…? – bofonchio il blu guardando dubbioso.
Jude si voltò vedendoli, si sentì un po’ strano ma non ci pensò troppo.
In quel momento Silvia si guardò intorno.
- Dov’è Kevin? – domandò alle ragazze.
Alys sorrise guardando la più piccola.
- È corso dietro a Nevia… credo anche di sapere il perché… - rise e buttò un occhio su Jude ancora voltato nella direzione in cui erano andati i due in questione.
Silvia fece due più due, Kevin si era andato a dichiarare!? Un po’ lo sospettava ma, non credeva che avesse il coraggio di farlo, anche se non sembrava era piuttosto timido.
Celia guardò il fratello, si chiedeva se avrebbe fatto qualcosa.
 
Intanto Nevia trascinata da Kevin arrivò davanti alla sede del club di calcio.
- Kevin cosa vuoi dirmi…- disse lei mentre il ragazzo le lasciava la mano.
Il rosa prese coraggio sbuffando.
- Senti a… a me… piaci… - disse con tutto il coraggio che aveva.
Lei rimase un po’ sbalordita, piaceva a lui? Non se ne era minimamente accorta, ci aveva giocato insieme tante di quelle volte eppure… probabilmente il suo essere presa da Jude le faceva perdere la percezione della realtà. Non si rendeva conto di quello che le accadeva intorno.
- io… non mi ero accorta che… che tu… - borbottò imbarazzata.
Il ragazzo le prese una mano tra le sue.
- Dal primo giorno che ti ho vista… è scattato qualcosa… - aggiunse lui arrossendo.
Lei si intenerì e subito la sua mente volò da Jude. Era di lui che era innamorata. Kevin era un bravo ragazzo, un bravo calciatore ma, nel suo cuore c’era un altro.
- Kevin sei molto dolce ma… non posso….- mormorò tristemente lasciando la mano di lui.
Il ragazzo la guardò e sospirò. Era così bella, dolce, sapeva giocare a calcio meglio di qualsiasi ragazza avesse mai conosciuto. Per lui era perfetta. Ma aveva sottovalutato i suoi sentimenti per il suo compagno di squadra. Strinse i pugni voltandosi di scatto.
- Ti ho messa in imbarazzo.. scusa… rimaniamo amici per favore…- Nevia sorrise tristemente.
- Non mi hai messa in imbarazzo… e si certo Kevin… - rispose lei.
Lui annuì ancora voltato e dandole le spalle si avviò verso la stradina che portava ai campi di baseball.
Rimase la a fissare la direzione in cui era andato, e si sentì così afflitta. Kevin era stato coraggioso, lei invece con Jude nemmeno ci aveva provato. Era codarda. Per paura di un rifiuto si asteneva dal farlo. Le stava bene così.
- Vigliacca… - mormorò a se stessa mordendosi il labbro.
Le veniva da piangere. Quello che aveva fatto a Kevin era quello che lei non avrebbe voluto. Si sedette davanti alla sede del club, non voleva farsi vedere da tutti in quelle condizioni. Si sarebbero preoccupati. Così la da sola dava sfogo alla rabbia, alla tristezza, al dolore.
 
Kevin aveva fatto il giro della scuola ed era tornato al campo.
- Eccoti! – le dissero Cammy e Silvia.
Silvia gli andò incontro.
- Stai bene Kevin? – le chiese la ragazzina.
Lui sorrise amareggiato.
- No ma… ho il cuore più leggero…- disse un po’ triste.
Il rosa entrò in campo e si diresse verso Jude.
- Ti sostituisco… è ora che ti riposi…  - gli disse mettendogli una mano sulla spalla.
Jude lo lasciò prendere il suo posto dirigendosi in panchina, quando si accorse che Nevia non c’era.
- Celia… Lei dov’è? – domandò il ragazzino alla sorella.
Lei si guardò intorno ma non la vide.
- Era andata via con Kevin ma non è tornata, si erano diretti alla sede del club credo… - spiegò lei.
Alys si alzò andando dal ragazzino. Gli mise in mano un asciugamano.
- Sbrigati e va da lei… - le disse la bionda seria.
Il ragazzo senza nemmeno farselo ripetere corse in direzione del club. E Alys guardandolo pensò che sembrava un po’ un supereroe.
- Dite che lo capirà…? – mormorò la bionda.
Nelly era stata buona e in silenzio tutto il tempo.
- Forse lo ha già capito… - disse Nelly alla più grande.
Celia guardò il fratello e sorrise, da come correva si capiva che era preoccupato, forse aveva ragione  la sua amica.
 
Come girò l’angolo dell’edificio la vide. Raggomitolata davanti alla porta del club. Le corse incontro andando da lei.
Man mano che si avvicinava la sentì, stava piangendo.
Una volta raggiunta si accucciò davanti a lei, mettendole l’asciugamano aperto sulla testa.
- Che è successo? – mormorò lui.
 Lei alzò lo sguardo, aveva gli occhi pieni di lacrime e ora che lo aveva visto era diventata tutta rossa.
- Ora passa… d… davvero… va via… - mugolò ricacciando la testa tra le braccia conserte.
Lui sospirò. Non ci voleva un genio per capire. Probabilmente Kevin si era dichiarato.
- È stato così terribile… rifiutarlo….? – domandò lui.
Lei annuì singhiozzando. Non poteva dirgli perché piangeva, non poteva dire a lui, a Jude che piangeva perché in quel momento, aveva pensato che lui potesse fare lo stesso con lei.
- Kevin è forte… è venuto da te sapendo già la risposta, questo lo sai vero?... – gli disse il ragazzino.
Lei alzò lo sguardo, aveva le lacrime che le scendevano, sorrise amareggiata.
- Io sono… c… come lui… - mormorò afflitta.
Jude scosse la testa.
- Non è così… tu sei diversa da lui… - sorrise.
Lei allungò la mano verso il viso di Jude. Gli carezzò la guancia, con dolcezza. Era così morbido e caldino che il solo toccarlo così le faceva venire il batticuore.
Il castano le prese la mano mettendola davanti ai suoi occhiali insieme alla propria. Reggendoli da davanti, con l’altra si allentò l’elastico. Li tolse e Nevia lo guardava imbambolata.
Li tenne chiusi qualche secondo, lasciando nelle mani della ragazza gli occhialetti.
- Jude… - sussurrò lei.
Lui aprì gli occhi guardandola nei suoi e lei arrossì ancora di più. E lui le sorrise. La ragazza stringeva gli occhiali nella mano. Fissava Jude senza riuscire a dire ne fare nulla.
Il castano si inginocchiò davanti a lei, con entrambe le mani si avvicinò al viso della ragazza abbassandole l’asciugamano dalla testa avvicinandosi al viso di lei.
- Dimmi perché quel giorno eri qui…? – gli sussurrò.
Lei si perdeva nel suo sguardo, sentiva il cuore battere così forte.
- Perché… i… io… ero… mi ero… - farfugliava non riuscendo a dire molto.
Il più piccolo sorrise intenerito. Ora gli era finalmente chiaro.
- …per me… era ogni sguardo… ?- mormorò lui avvicinandosi di più al suo viso.
Nevia mugolò annuendo. E finalmente le piccole labbra del ragazzino si posarono sulle sue.
Un bacio dolce, innocente. La mano di lui sul viso che lenta scivolava tra i capelli. Il respiro caldo sul volto.
Il sapore dolce di quelle labbra. La pelle calda del viso del suo Jude che sentiva sotto la mano e quegli occhialetti stretti forte nell’altra.
Tanti piccoli baci, a fior di labbra ma che mai aveva immaginato potessero essere così belli.
Si allontanarono guardandosi entrambi un po’ rossi in volto.
- Nevia…  - sussurrò.
E lei sorrise con dolcezza, era la prima volta che la chiamava per nome. L’aveva visto in volto e per lei era stato come innamorarsi di nuovo. Aveva un viso dolcissimo e due occhi splendidi.
- Jude… - disse abbracciandolo da seduta mettendogli le braccia al collo.
Lui la strinse a sua volta. Era un po’ imbarazzante averla tra le braccia, era così indifesa. Ma non riusciva a lasciarla.
- Resta con me Jude… - mugolò nell’abbraccio.
 
Ritornarono tenendosi per la mano. Kevin subito si voltò vedendoli e sorrise tristemente, anche se comunque era felice che la ragazza che ammirava tanto fosse ricambiata. La accompagnò alla panchina.
- Guardami… - le sussurrò avvicinandosi all’orecchio e lei arrossita annuì.
Come si allontanò subito le manager e la sua amica la accerchiarono aspettando frementi.
- Hem… si… si è tolto gli occhiali e… mi… - avvampò.
Alle ragazze brillavano gli occhi.
- Wow l’hai visto senza! È carino??? – domandò subito Alys.
- E poi?? – disse Silvia tappando la bocca alla bionda.
Mentre Nelly,  Celia e Cammy aspettavano.
- Si è molto… carino… hem… e si ci siamo… baciati… - l’ultima parola la borbottò ma la capirono tutte e aveva tutte un bel sorrisone stampato in faccia.
- Sono contenta, è la prima volta che mio fratello si mostra senza occhiali… a qualcuno a parte me… - disse Celia super esaltata.
Alys era su di giri e abbracciò l’amica.
- E brava Nenè… ce l’hai fatta hihi – la stritolava.
Chiacchierarono e risero e nel mentre guardavano la partita. Jude la guardava più spesso.
Quando finì la partita, era ormai il tramonto e un bel colore arancione dipingeva la scuola.
Mark si diresse da Nevia.
-Va tutto bene adesso? Mi dispiace che non hai giocato… mi hanno detto che avevi mal di pancia… - mormorò sconsolato.
La castana sorrise e rise. Immaginando che era stato Kevin a dire quella piccola bugia.
- Domani torno, giocherò di sicuro… va bene Mark? – domandò. E  di risposta ottenne un mega sorriso.
I ragazzi si diressero agli spogliatoi, tutti tranne Jude che prima andò verso la ragazza più grande.
- Senti se mi aspetti ti accompagno a casa… - gli disse.
Non sapeva che rispondere perché doveva tornare con Alys ma nemmeno il tempo di rispondere che sentì una pacca sulle spalle.
- Hey Nenè io devo andare ce la fai a tornare sola? – disse la bionda che aveva capito tutta la situazione.
Subito Jude guardò Alys, serio e si inchinò.
- La riporto io a casa, va pure tranquilla… - disse il ragazzino serio.
La bionda sorrise. Guardandolo intenerita, certo che per essere delle medie era maturo è. La ragazza annuì.
- Grazie allora te la affido. – sorrise nuovamente abbracciando l’amica e sussurrandole qualcosa all’orecchio a cui lei reagì cercando di calciarla e arrossendo come non mai. Ma Alys era veloce e se ne era scappata ridendo.
Nevia si voltò verso il più piccolo.
- A.. allora aspetto qui… - e a quelle parole annuì e corse dagli altri a cambiarsi.
 
Rimase seduta buona sulla panchina aspettando, aveva salutato le 4 manager che se ne erano andate tutte insieme. E aveva salutato anche Mark e Axel che erano passati davanti a lei. Ovviamente il capitano le aveva gridato gioioso e festante che non vedeva l’ora di rigiocare con lei.
Non ci volle molto che vide Kevin passarle davanti a testa bassa.
- Kevin! – le urlò lei correndogli incontro.
Lui si fermò e arrossì guardandola dirigersi verso di lui.
- Grazie… per la storia del mal di pancia con il capitano… e … s… - non la fece finire mettendole un dito davanti la bocca.
- Non importa… mi ritengo fortunato così… - il rosa sorrise e lento si diresse verso il cancello.
Vederlo la faceva sentire afflitta, lo sapeva quanto l’aveva ferito. Le dispiaceva ma, non poteva prenderlo in giro. Mentre si struggeva sentì una mano intrecciare le dita con le sue.
- Nevia… andiamo ti accompagno… - mormorò il ragazzino che aveva messo la divisa.
Lei si voltò a guardarlo. Sorrise con estrema dolcezza mentre tutto ad un tratto le balenarono in mente le parole che le aveva detto l’amica e diventò completamente rossa, avrebbe fatto invidia al pomodoro più maturo.
Jude la guardò interrogativo. Lei si limitò a scuotere la testa come a cancellare anche solo la minima idea.
Mano nella mano la accompagnava verso la via di casa.
E così una cotta infantile tra una ragazza molto timida e un ragazzino stravagante aveva ormai lasciato posto ad un amore ancora piccolo e innocente. Almeno per ora.
Continua…
   
 
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