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Autore: the_KP_company    02/04/2015    15 recensioni
Mi chiamo Katinnis Everdeen ho 16 anni e sono sopravvissuta miracolosamente ad una cura sperimentale contro il cancro al cervello.
Mi chiamo Peeta Mellark ho 17 anni e un anno fa ho avuto un osteosarcoma un anno e mezzo fa, e mi ha portato via mezza gamba sinistra
[AU] [Leggermente OCC]
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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PROLOGO

                                        Prologo

 

POV KATNISS

Mi chiamo Katniss  Everdeen, ho 16 anni e sono sopravvissuta  miracolosamente ad una cura sperimentale contro il cancro al cervello. Ho una sorella di nome Primrose di 12 anni che soffre d’attacchi d’ asma e porta sempre con se il suo fedele puf  per respirare bene.

Mia madre è un' infermiera quindi per le mie  cure è, come dire, agevolata. Mio padre è morto quando avevo 11 anni in un incidente di lavoro, così da allora vivo solo con mia madre e mia sorella.

Mi è stato diagnosticato il cancro al cervello due mesi dopo il mio primo menarca: “Wow sei appena diventata donna.  Perfetto, ora muori.”

“Mamma, non voglio andare al gruppo di supporto.”Dico a mia madre. Lei è convinta che io sia depressa, quando la depressione è un effetto collaterale del cancro, che a sua volta è un effetto collaterale del morire di cancro.

“Ma dai, tesoro, non sarà mai così brutto. E poi sarà divertente ! Conoscerai gente nuova.” Mi dice lei.

“Mamma, se vuoi che io abbia una vita sociale non mandarmi ad un gruppo di supporto pieno di gente malata.” Provo a dissuaderla dal mandarmi in quel maledetto gruppo; non fa altro che alimentare la mia depressione.

“Katniss, non farmi incavolare e vai al gruppo di supporto, hai 16 anni  e devi vivere la da vita da teenager! “ Solo ora mi rendo conto di quanto io le assomigli, in particolar modo nei momenti di rabbia.

“ Se vuoi che io viva una vita da teeneger, non mandarmi in gruppi per depressi! Procurami documenti falsi per spararmi droga e farmi andare nei locali a bere! Ma no, con te di questo non posso parlare perché io sono la povera malata di cancro che deve fare tutto quello che dice mamma.”

La osservo come faccio sempre. E' una cosa che ho preso da papà, osservare le persone  quando sono deluse,  tristi, arrabbiate , o semplicemente apatiche come lo era mia madre nei suoi momenti  in cui decideva di estraniarsi dal mondo e da se stessa, quando cadeva nel limbo della depressione, dalla quale si è ripresa solo dopo che sono stata ricoverata d’urgenza nel reparto di oncologia. Da quel famoso giorno ha iniziato a seguirmi la dottoressa Coin: un medico specializzato nella neurochirurgia infantile. Quando mia madre e la dottoressa scoprirono che il cancro mi aveva portato via  metà delle cellule del cervello, quando credevano che stessi per morire, la Coin ha avuto l’idea di togliermi il sangue e ri iniettarmelo endovena in modo che le poche cellyule salvate vivessero.

“Katniss” La sua voce soave mi richiama stavolta più dolcemente, forse sperando che non le risponda. “ Su… sali in macchina e quando hai finito andiamo al centro commerciale.” Non posso dire no ormai. Non che io compri qualcosa nei centri commerciali, non mi è mai piaciuto fare shopping.

“Siamo arrivate, scendi e divertiti, ci vediamo qui fuori” dice come se fosse una cosa ovvia. Ma la voglia di entrare nel seminterrato della chiesa mi è passata del tutto. Il “capo” del gruppo di supporto si chiamo Seneca Crane: un tizio asociale, a cui hanno asportato le palle per un tumore ai testicoli, vive nella casa della madre dopo che sua moglie e suoi amici l’hanno lasciato, solo dopo la scoperta del tumore. Passa la sua giornata a giocare ai videogames  e poi a parlare nel gruppo di supporto.

Oggi c’è al gruppo un ragazzo davvero bello, per avere il cancro: è biondo, muscoloso, alto, occhi azzurri da far cadere qualsiasi ragazza ai suoi piedi, labbra perfette da baciare e complessivamente è davvero sexy. Non capisco poi perché continua a fissarmi. Io non sono bella: ho i capelli neri perennemente crespi, la pelle pallida per via del farmaco che prendo, sono magra e bassa.

Durante le sedute non mi piace parlare, preferisco ascoltare. Seneca fa fare il consueto giro delle presentazioni e quando tocca al biondo mi sorprendo dal sapere cos’ ha avuto “Mi chiamo Peeta Mellark, ho 17 anni e un anno fa ho avuto un osteosarcoma e mi ha portato via mezza gamba sinistra” “E dicci, Peeta, come ti senti, vuoi parlarne?” gli chiede Seneca.” Sto bene, vivo la vita come un treno che va solo in salita” Ok lo ammetto questo ragazzo è davvero strano, cioè ha il cancro! Dovrebbe essere triste ... ma non lo è .

“Su Katniss, dicci tu come ti senti oggi.” “ Mi chiamo Katniss Everdeen, ho 16 anni e ho un tumore al cervello, sto così e così”

“Ciao” Stranamente mi ritrovo il biondo davanti. Non capisco cosa ci trovi in me di tanto attraente. “Ciao Katniss Everdeen” “Peeta  Mellark ma mi pare di avertelo già fatto notare, prima sai” “Oh si me ne sono accorta, Biondo” “Ti va andare a vedere un film da me?” ”Senti, Peeta, io non so cosa tu sia, per quanto ne so potresti essere un killer o uno stalker” “Andiamo, Everdeen! Secondo te ho la faccia da assassino?” “No, però…” “Perfetto, sali in macchina?” “Devo prima avvertire mia madre, poi vengo.” Chiamo mia madre e le racconto del ragazzo, sembra entusiasta e mi dice che va bene “Va bene Mellark, vengo con te” “Perfetto”

FINE PROLOGO

N.d.a.

Ciao siamo due scrittrici e abbiamo deciso di unire due storie in una sola storia:

Colpa delle stelle e Hunger Games.

Come avrete capito siamo due fan sfegatate dei due libri..e bhe vi auguriamo una buana lettura

Al prossimo capitolo

Mr_Mrs_Mellark e Kat004

   
 
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