Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Sylvia Naberrie    05/04/2015    6 recensioni
Soraya Keto, ex Padawan del maestro Sifo-Dyas, è tornata al Tempio Jedi, stavolta da Cavaliere.
È venuta ad assistere alle Prove degli Iniziati e solo uno di loro sarà il suo futuro allievo.
Ma non tutto sarà rose e fiori. Il Consiglio manderà Soraya ad indagare nel sistema Hutt sulla scomparsa di una famiglia di mercanti, in una disperata caccia al tesoro in pianeti dove la criminalità è all'ordine del giorno.
Riusciranno Soraya e la sua Padawan a portare a termine la missione?
Genere: Angst, Science-fiction, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dreams and Revenge'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 13
"LA CAVA"


La giornata iniziò con il solito fracasso provocato dalla guardia. Tutti i bambini si alzarono, compresi Nihall e Noal, che si misero in fila per andare a fare colazione.
Nihall si sedette vicina a Noal, ma una guardia si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
"Tu. Vieni con me, hai la visita medica", disse costringendo Nihall ad alzarsi.
La zabrak lo seguì in una stanza tutta bianca con tanti strumenti scientifici e medici. Un uomo con un camice bianco le si avvicinò. La guardia uscì lasciandola là dentro, chiudendo la porta.
"Mettiti lì sopra", ordinò l'uomo indicando il lettino in un angolo della stanza. Nihall vi si andò a sedere.
L'uomo prese una torcetta e le si avvicinò.
"Apri la bocca"
Nihall obbedì e quello la visitò. Poi fu il turno delle orecchie e infine le misurò la respirazione e la pressione. Poi senza dirle niente, si sedette sulla scrivania e scrisse i valori trovati.
"Come ti chiami?"
"Nihall, signore"
"Il cognome voglio", disse quello brusco.
"Tah'Ja"
"Quanti anni hai"
"Tredici"
Nihall non poteva far a meno di ripensare alle domande che le aveva posto il Consiglio poco prima di diventare ufficialmente la Padawan della sua maestra. Quei giorni ora sembravano così lontani...
"Da dove vieni?"
"Nar Shaddaa"
Il tizio scrisse tutte le risposte e poi la spinse in una bilancia.
"Mmmh... sei proporzionata alla tua età. E hai anche dei muscoli sviluppati...", disse tastandole le braccia. Nihall ripensò a tutte le ore passate ad addestrarsi con la maestra.
"Cosa facevi prima di venire qui?"
"Io... aiutavo i miei genitori mercanti. Trasportavo le merci", mentì Nihall dicendo le prime cose che le venivano in mente. L'uomo la guardò qualche secondo e poi scrisse un biglietto.
"Questo dallo alla guardia della tua camerata. È il luogo dove verrai smistata", disse porgendole il foglietto. Nihall lo prese e uscì.
La guardia si trovava poco distante dalla porta e stava facendo vestire i bambini pronti per andare chissà dove. La zabrak gli porse il foglietto.
"Sei nel posto giusto. Vai a cambiarti, dovete andare a lavorare", rispose quello.
"Lavorare dove?", si azzardò a chiedere Nihall.
"Alla cava"

Un camioncino bianco li venne a prelevare. Tutti i bambini salirono e presero posto.
"Noal, l'altro giorno ho visto entrare nel palazzo dei bambini in un furgoncino simile a questo. Erano incatenati e tutti pieni di lividi. Da dove provenivano?", chiese Nihall.
"Dalla cava. A volte ci diamo il cambio con altri gruppi"
Nihall rabbrividì. Quei bambini tutti tumefatti venivano dal luogo dove si stava dirigendo lei. Poi, all'improvviso le venne un'idea.
Si concentrò sul paesaggio e sul percorso che il furgoncino faceva, memorizzando oggetti e paesaggio. Arrivati in una collinetta dall'aspetto desertico, il furgoncino si fermò.
Una guardia li fece scendere e intanto distribuiva picconi. Un'altra guardia li divise in coppie per lavorare con le pietre. A lei e Noal venne assegnato un enorme masso da distruggere. I due iniziarono a lavorare sotto il sole cocente per molte ore, senza fare nemmeno una pausa.
"Quando arriverà la mia mamma a portarmi via?", chiese distrutto il piccolo.
"Presto. Presto ci salveranno", disse Nihall colpendo con forza il masso.
"Non voglio aspettare... voglio la mia mamma"
"Ehi tu! Lavora!", ordinò una guardia avvicinandosi a Noal. Nihall si fermò a guardare.
"Sono stanco...", si lamentò il piccolo.
"Sei stanco eh?", disse fra sé e sé la guardia, stringendo nella mano lo scudiscio. Nihall capì troppo tardi cosa stava per succedere.
La guardia alzò il braccio e frustò Noal che all'ultimo momento riuscì a ripararsi il viso.
Delle lunghe ferite apparvero sulle sue braccia di bambino e il piccolo urlò per il dolore. La guardia stava per alzare di nuovo il braccio, pronto a colpire, quando Nihall si frappose tra lui e Noal.
"No!", gridò, sperando ingenuamente che quel patetico ordine potesse fermare la guardia. Ma quello calò di nuovo il braccio e colpì Nihall all'orecchio.
La ragazza gridò dal dolore mentre nell'orecchio le risuonò un lungo fischio, e d'istinto vi mise una mano.
Guardandola, poi, la vide sporca di sangue. L'uomo poi la prese per i capelli, facendo attenzione a non toccare i suoi corni, e la spostò più al centro per poterla frustare meglio e davanti a tutti, come monito a chi disubbidiva agli ordini o interferiva nelle punizioni. E via così, colpendola alle spalle e alla schiena, per cinque volte, ognuna scandita dalle grida della ragazza.
Le frustate le lasciarono scie di sangue per la tunica e si sparsero per il terreno desertico degli spruzzi di sangue, che circondavano il corpo disteso della ragazza come delle perle scarlatte.
"Così impari a metterti in mezzo, bastarda", disse l'uomo con disprezzo, dandole un calcio sul ventre e infine allontanandosi.
Noal le si avvicinò impaurito.
"V...vat...ten...e", gli intimò Nihall dolorante e insanguinata. Il bambino dispiaciuto ritornò a lavorare.
Nihall a terra gemette dal dolore.
Mai, in vita sua, aveva provato un dolore simile. Sentiva un fuoco nella schiena, dove la guardia l'aveva frustata. E il sole cocente non aiutava di certo.
Alla fine, date le sue condizioni, fu riportata dentro il palazzo, affinché un medico le curasse le ferite.
Passò tutta la notte in infermeria.

Soraya girava per la stanza preoccupata. Era da un'ora che tentava di stabilire un contatto con Nihall, ma la ragazzina non si faceva sentire.
All'improvviso una voce rispose ma non era Nihall.
"Pronto?", sussurrò la voce di un bambino.
"Noal!", gridò Yiram.
"Mamma!", fu la risposta del bambino.
"Noal, amore mio, come stai? Stai bene?"
"Mamma mi sei mancata tanto! Hanno preso papà e Exun e Leah e non sapevo che fare, ho avuto tanta paura..."
"Calmati amore, so tutto. Verremo a salvarvi. Come stai, stai bene?"
"Oggi mi sono preso una frustata sulle braccia", rispose il bambino. Yiram si tappò la bocca, orripilata.
"Amore, ti hanno fatto tanto male?"
"Un po'. Ma non è niente in confronto a ciò che hanno fatto a Nihall", rispose.
Soraya rabbrividì.
"Cos'è successo a Nihall?", chiese preoccupata.
"Chi è?", domandò il bambino non riconoscendo la voce.
"È una Jedi, tesoro. È la maestra di Nihall, loro ci aiuteranno", rispose Yiram.
"Noal, cosa è successo alla mia allieva Padawan?", chiese perentoria Soraya.
"O...Oggi Nihall per difendermi si è presa una serie di frustate. L'hanno portata via per curarle le ferite. Le è... uscito tanto sangue", rispose il bambino impaurito.
Soraya rabbrividì e pregò che la sua Padawan stesse bene. Avrebbe fatto pagare a quegli uomini ciò che avevano compiuto. Frustare dei bambini. Era inconcepibile.
"Noal, ascoltami bene. Dì a Nihall che non appena si sarà rimessa in forze agiremo. Vi faremo uscire di lì. È tutto chiaro?", spiegò Soraya determinata.
"Sissignora"
"Bene. Ora rimetti il comlink dove l'hai trovato e domattina ricordati di riferire a Nihall quel messaggio"
"Va bene, signora"
"Amore mio, verrò presto a prenderti. La mamma ti salverà", disse Yiram con dolcezza.
"Mi manchi, mamma"
"Anche tu, amore mio. Ora va', ci vedremo presto"
Il bambino chiuse la chiamata.











Note dell'autrice

*Si nasconde impaurita*
*Controlla che non abbiano armi in mano*
*Esce dal suo nascondiglio sventolando una bandiera bianca*
Ehm... salve! Ok, prima di uccidermi lasciatemi spiegare ç_ç
Allora... Prima ho avuto una bruttissima influenza intestinale, che mi ha fatto saltare la simulazione della terza prova (valutata). Siccome non avevo voti, tutti i prof mi hanno voluto interrogare ç_ç e infine ho avuto un'altra simulazione, per di più il giorno del mio compleanno -.-
E niente, ecco perché ho tardato così tanto ad aggiornare... Mi perdonate? :'(
Spero di sì ^^
Comunque... So che la mia sorellina mi vorrà male perché ho fatto del male a Nihall... Mi spiace sorellina, doveva andare così xD
Oook... Come al mio solito non so più che dire!
Spero non ce l'abbiate più così tanto con me xD e spero di risentirvi presto ^^
E Buona Pasqua a tutti!!! :D
Vostra

Sylvia Naberrie
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Sylvia Naberrie