Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Maudwin    08/04/2015    1 recensioni
Da quel giorno i suoi occhi rimasero sempre bianchi.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole era quasi sorto. Mad si preparava a scendere all'anfiteatro, quel giorno avrebbe dovuto combattere solo per il divertimento del Governatore. Era sempre così: i figli minori delle famiglie povere venivano mandati ad ammazzarsi a vicenda solo per consentire agli altri componenti di tirare avanti.
Mad si legò i capelli verdi in una lunga treccia. Prima di uscire per la colazione strinse la medaglietta di suo fratello con la mano sinistra. Lo faceva sempre da quando era morto, era un gesto che le dava coraggio.
 
Giunta in mensa trovò Cam, il suo migliore amico, al solito posto. Quel giorno il primo a combattere sarebbe stato lui. Mad era la seconda. Odiava andare per seconda, odiava gli allenamenti, odiava le ferite provocate dalle lame ma sopratutto odiava uccidere.
Il suo soprannome era La Morte Bianca, perché appena arrivata si era fatta una reputazione come assassina più veloce durante gli scontri. Grazie all'eredità di sua madre, che era una Ninfa dell'aria, durante i duelli i suoi occhi diventavano completamente bianchi, quasi fosse cieca, e nessuna emozione traspariva più dal suo viso. Era una maschera, una specie di protezione da tutte le atrocità che doveva commettere per la sua sopravvivenza.
 
Il metodo con cui si svolgevano gli scontri era molto semplice: i ragazzi dai dieci anni che venivano portati ad addestrarsi venivano divisi in base alla loro regione di provenienza. Lei e Cam provenivano entrambi dal Selatan. Ogni sera prima di andare a dormire venivano estratti i turni, l'avversario lo si scopriva la mattina, se il tuo compagno di fazione vinceva, il tuo avversario sarebbe stato il secondo mentre se perdeva ti saresti scontrato con la persona che lo aveva battuto. Non facevano mai scontrare due ragazzi provenienti dalla stessa regione, lo consideravano crudele, come se il resto non lo fosse.
 
Cam combatteva già da qualche minuto. lui e il suo nemico erano perfettamente alla pari, Mad però sapeva che il suo migliore amico avrebbe trovato il modo per spuntarla, come sempre.
Sbirciò dall'altra parte dell'anfiteatro per vedere contro chi le sarebbe toccato combattere. Era un ragazzino mingherlino, probabilmente era appena arrivato. Recitò mentalmente una preghiera per lui.
Chiuse gli occhi per prepararsi al suo turno, dopo qualche minuto una sonora ovazione proruppe dal pubblico. Il primo scontro era terminato. Aprì gli occhi convinta di trovare il suo amico vincitore.
In piedi c'era il suo rivale.
Sentì una scossa partire dal cuore, la vista era annebbiata dalle lacrime, ma l'immagine del cranio del suo amico spaccato dalla mazza dell'avversario era impressa a fuoco nelle cornee.
Non capiva più nulla, le avevano portato via la sua casa, i suoi genitori e suo fratello e ora anche il suo migliore amico. L'unica cosa che sapeva era che doveva vendicarli, tutti loro.
Senza nemmeno accorgersene scavalcò la recinzione che la separava  dal campo di battaglia, atterrò in piedi e corse con la spada alzata verso colui che aveva osato strapparle ciò che lei aveva di più caro al modo, anzi ormai l'unica cosa che aveva al mondo.
Mozzò di netto la testa del suo nemico e, nel momento stesso in cui sentì il tonfo del corpo che cadeva, riprese il controllo delle sue emozioni e del suo corpo che fino a quel momento si era mosso senza aspettare il suo ordine.
Vide le guardie del Governatore che le si lanciavano contro e sapeva che prima di morire aveva ancora una cosa da fare.
Corse verso gli spalti colpendo chiunque cercasse di ostacolarla. Con un balzo raggiunse il palco reale e con un rapido e fluido movimento infilzò la spada nel petto del Governatore. Un colpo solo, diretto e preciso al cuore.
Per la prima volta mentre uccideva i suoi occhi erano rimasti del colore delle foglie, per la prima volta il pubblico poteva vedere le sue emozioni.
"Che sciocco", pensò guardando la vita che fuggiva dagli occhi castani della sua vittima, "che sciocco pensare che le sue guardie lo avrebbero protetto da me, avrebbe dovuto scappare".
Vide il sangue macchiare i preziosi vestiti mentre estraeva la sua spada. Lasciò cadere l'arma a terra. Ora aveva ottenuto ciò che voleva, era giunto il momento di consegnarsi al fuoco purificatore. Ora aveva ottenuto la pace che cercava da così tanto tempo.
Non sentì nemmeno la lama che le perforava lo stomaco, vide solo i freddi occhi del figlio del Governatore puntati nei suoi e seppe che la sua ora era giunta.
Abbandonò la sua terra in pace con sé stessa, da quel giorno i suoi occhi rimasero sempre bianchi.
 
 
 
N. D. A:
Hola bella gente, siamo qui con la mia prima originale.
Ringrazio chiunque leggerà questa OS e chi deciderà di lasciarmi un commento (accetto anche quelli negativi, che servono sempre a migliorare). Ringrazio il mio Beta, a cui ho stressato la vita per farmela correggere, e la dedico alla Laura che mi ha ispirata per il personaggio della protagonista.
Byee :) 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Maudwin