Come sempre, grazie infinite alla cara alice brendon cullen che con le sue recensioni piene di entusiasmo mi fa venire voglia di continuare a scrivere! Grazie mille cara e Buone feste!! ^_^

Lo guardo uscire di corsa senza dire niente. Poi mi sdraio sul futon, recuperando i miei vestiti e cominciando a risistemarmi.
Cazzo. Sono un’idiota. Sono un’idiota con la i maiuscola.
Se potessi mi prenderei a schiaffi; perché l’ ho fermato? Perché ho avuto paura?
Ed ero stata io a cominciare, sono davvero incoerente!
Dannazione, non è la prima volta… Ho da sempre questo maledetto problema di autocontrollo. E adesso cosa faccio?
Sdraiata a pancia in su fisso il soffitto, come se potesse darmi una risposta.
D’accordo, vado a cercarlo.

Esco silenziosamente dal rifugio e mi guardo intorno, seguendo le sue tracce. Cammino per qualche minuto, e finalmente lo vedo: ha le mani in tasca, la testa china, e lo sguardo fisso sul ruscello che gli scorre davanti. La luna alta nel cielo illumina la scena, dando agli alberi, all’acqua, e a lui un colore azzurro quasi spettrale.
Mi avvicino, e alza la testa per guardarmi.

Arrivo di fianco a lui, e gli prendo una mano; sorride, ma è un sorriso strano, quasi ironico.
“Puoi spiegarmi una cosa?” chiede
“Dimmi”
“Cosa devo fare con te?”
La domanda mi spiazza un po’. Non ricevendo risposta, si spiega meglio.
“Un attimo prima sembri così… Intraprendente, sicura di te… E l’attimo dopo cambi idea in maniera repentina. Quindi: che devo fare?”
Abbasso la testa mortificata; ha ragione, sono davvero un caso difficile.
Mi allontano di qualche passo, poi parlo
“Non devi fare nulla Suigetsu, non è colpa tua. Il fatto è” e qui allargo le braccia, e alzo di più la voce “Che sono schizofrenica! Un momento ti salterei addosso, e il momento dopo ho mille paure che mi bloccano! Sono imprevedibile, persino per me!”
Abbasso le spalle con aria sconsolata, mentre mi guarda perplesso “È così Suigetsu… E non so proprio che farci. Mi dispiace tanto per prima… Te lo giuro”
“Dispiace tanto anche a me. Ma non per il motivo che pensi tu”
A quale motivo starei pensando? Forse che è dispiaciuto perché non l’ ho fatto… Concludere?
“Non è perché hai voluto interrompere. È perché non mi sono fermato quando hai voluto interrompere. Mi hai dovuto chiamare più volte, e ti avevo sentita già dall’inizio! Ma non riuscivo a fermarmi, era… Più forte di me…”
Stringe i pugni e abbassa la testa. “Karin ha ragione… Non so dominare i miei istinti da bestia…”
Karin ha ragione? Ha detto… Karin ha ragione?
Mi avvicino a lui e gli appoggio una mano sulla fronte, con aria preoccupata.
“Che fai?”
“Suigetsu, sei sicuro di stare bene?”
“Certo… Perché?”
“Hai appena dato ragione a Karin! Devi avere la febbre alta, stai delirando!”
Finalmente riesco a strappargli una risata. Rido con lui, poi lo abbraccio forte.
“Siamo due casi disperati, eh?”
“Shhh… Non dire così… Lo sai che non è vero”
“Allora siamo due casi davvero messi male”
“D’accordo, questo ti concedo di dirlo”

Restiamo stretti l’uno all’altra per qualche minuto, ascoltando i nostri respiri. Un uccello notturno fa sentire il suo verso tra l’intrico dei rami.
Poi Suigetsu si stacca e dice “È tardi… Che ne dici di andare a dormire?”
“Sono d’accordo. Ma se cambio idea all’improvviso te lo faccio sapere, ok?”
“Va bene, ma se io cedo troppo all’istinto di russare, sei autorizzata a tirarmi un pugno”

Mano nella mano, rientriamo nel rifugio. Fortunatamente non incontriamo gli altri, le spiegazioni sarebbero state imbarazzanti.
Ci sdraiamo sul futon; appoggio la testa sul suo petto, e lui mi cinge le spalle con le braccia.
Dopo qualche minuto però mi rendo conto di non riuscire a dormire; sono stanca, sì, ma non ce la faccio ad addormentarmi.
Mi muovo leggermente, cercando di non disturbare Suigetsu, ma la sua voce dolce mi fa sapere che è comunque sveglio
“Non riesci a dormire?”
“No…”
“Vuoi che ti canti una ninnananna?”
Alzo gli occhi guardandolo in viso “Lo faresti sul serio?”
Sorride “Certo. Non aspettarti nulla di che, però…”
Mi sporgo verso di lui e lo bacio lievemente.
“Sei un angelo” gli sussurro
Mi sorride in risposta, poi mi accarezza la testa e comincia a cantare.
Le parole della canzone entrano lente e dolci nella mia testa, rilassandomi e facendomi lentamente assopire…
Abbraccio più forte Suigetsu, e sento che ricambia, continuando a cullarmi con la sua voce, e così gentilmente ninnata scivolo in un sonno tranquillo.