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Autore: MauraLCohen    14/04/2015    4 recensioni
[Riassunto del testo]
“A farci sentire in trappola ci pensano già il tempo e lo spazio, quest'ultimo soprattutto ci fa sentire piccoli ed inutili. Vi basti pensare che, in questo momento, nella vostra mente comparirà il nome di qualcuno che non avete vicino, magari sta a chilometri e chilometri di distanza e voi non saprete mai cosa, veramente, esso stia facendo in questo preciso momento. E per quanto vi sforziate potrete solo immaginarlo ed è ridicolo visto “L'universo” che abbiamo dentro il capo. Eppure è così. Limitati dallo spazio, rinchiusi in noi stessi, succubi di un “Universo mentale” che ci appartiene ma che, comunque, ci controlla e ci rende insignificanti. Anch'esso, però, ha un rivale: Il Tempo. Quest'ultimo, infatti, è una canaglia. Nessuno può domarlo e né, tanto meno, controllarlo; Lo si segue e si cerca di stargli dietro ma lui corre veloce, stravolgendo ogni cosa, così come fa un tornado quando irrompe, crudele, in una città.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                    "Il Tempo & Lo Spazio"


 



Ogni tanto mi capita di sentirmi in trappola, imprigionata in quattro mura, come se fossi un criceto. Sentirsi così non è difficile, basta sdraiarsi su di un letto e rivolgere il proprio sguardo al soffitto; Si nota subito che la stanza prende le sembianze di una scatola, con tanto di coperchio. Questo mi spaventa poiché, esso, rispecchia la “non-libertà” che fa da padrona nella nostra vita; Non solo il mondo ci imprigiona in sé stesso ma, noi, a nostra volta, ci chiudiamo in un “Universo” che crediamo ci appartenga ma che in realtà ci domina e ci confonde.

Rivolgiamo per un attimo il nostro pensiero allo “Spazio”: pensiamo ad un nome di una persona che non è fisicamente vicina a noi ed ora chiediamoci: “Cosa sta facendo?” … Sapete rispondervi CON CERTEZZA a questa domanda?

No, nessuno – tranne la diretta interessata – può rispondervi perché la nostra mente non è in grado di “collegarsi” ad un'altra e in pochi fanno caso a questo.

Se voi ora guardate fuori dalla finestra e pensate che il mondo è pieno di persone, tutte diverse, che ogni giorno si alzano e vivono la loro vita e noi non le conosceremo mai tutte e ne, tanto meno, sapremo mai quello che fanno, come vi sentite?

Personalmente è un fatto che mi lascia un po' così! Mi sento estremamente piccola ed insignificante difronte ad un qualcosa di così complesso come “Il mistero dell'Ignoto”.

Il non sapere, l'ignorare un qualcosa, rende “stupidi” e pensare che il mondo sia pieno di cose e persone che non conosciamo e che MAI conosceremo – perché non basterebbe una vita per metabolizzare tutto questo, figuriamoci per scoprirlo – mi fa sentire proprio così: stupida.

Ancora più complesso e strano è “Il Tempo”; Questo, infatti, scorre inesorabilmente facendosi beffa di ogni nostro progetto.

Nessuno è esente dal suo “egoismo” che non si cura di come, la sua ferocia, possa stravolgerci la vita in un minuto.

Ritornate, con la mente, al momento più caro che avete e pensate a cosa sarebbe accaduto se non fosse andato così; Voi ora come sareste? Dove sareste? E, sopratutto, con CHI sareste?

A far andare diversamente le cose sarebbe bastato un secondo: un gesto non compiuto, un saluto non fatto, una parola non detta. Sarebbe bastato davvero poco...

Un qualcosa che di solito a noi sembra del tutto inutile e scontato, può, in realtà, rivelarsi parte fondamentale di ciò che ci è capitato. E, non potendo domare il “Tempo”, ci limitiamo a corrergli dietro dimenticandoci che, così facendo, rincorrendolo e cercando di stargli dietro, lo perdiamo e lo sprechiamo. Dovremmo viverlo... velocemente... ma viverlo: tappa per tappa, passo per passo senza ingannarlo.

Eppure - nonostante esso ci ricordi che nella vita siamo tutti uguali e che nessuno di noi ha sconti di nessun genere – commettiamo sempre l'errore di dire: “A me non capiterà mai!”, “Ma cosa vuoi che succeda?”... Tutto, può succedere di tutto e noi dovremmo imparare a ragionare di più su ogni piccolo gesto, anche quello che, all'apparenza, pare più inutile e stupido.

Provate ad immaginarvi a casa con qualcuno, dovete uscire un attimo per buttare l'immondizia e non chiudete la porta a chiave, nonostante dentro ci sia rimasto quel “qualcuno”.

E' possibile che nei dintorni si aggiri un individuo pericoloso che può far irruenza in casa vostra, vista la porta aperta, e commettere il più atroce dei peccati. O ancora - è questo sopratutto ai più giovani - potrebbe capitarvi di non aver voglia di mettere in carica il telefono perché non potreste mai immaginare che a qualcuno possiate servire davvero e, avendo il telefono scarico, siate impossibilitati dal ricevere chiamate e, di conseguenza, dal prestar soccorso ai più.

Per questo – e per altri, troppi, motivi – penso che sia giusto fermarci per pensare ad ogni cosa, anche la più banale. In fondo la vita come va, va. Ed è importante saperla cogliere e comprenderla senza alcuna remora; Domani è un altro giorno e sicuramente non sarà tutto rose e fiori ma, alla fine dei conti, se pure l'Universo, nella sua immensità, contiene errori e sofferenze, volete che una vita possa esserne esente?!

Ordunque, è giusto vivere ogni cosa che ci capita con la dovuta “filosofia” ricordandoci che il male fa parte del bene. Senza uno non potrebbe esistere l'altro. Pertanto, ambedue coesistono e si completano facendo sì che: il male faccia appezzare il bene e che, quest'ultimo, faccia comprendere l'importanza del dolore per poi assaporare la gioia.

Insomma: il tempo passa e lo fa inesorabilmente, al di là del fatto che noi siamo felici o tristi, quindi che senso ha sprecarlo dietro alle lacrime quando, con un sorriso, che sia vero, che sia finto, la vita “viene” meglio?

 

 

 

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Note dell'autrice:

Et voilà: la mia ennesima follia pomeridiana.
Vi confesso che questa faccenda de: “Il Tempo e lo Spazio” mi perseguita dalla più tenera età; Sono due cose che, anche volendo, non si possono controllare... né ora né mai. Ed io rimango un po' perplessa di questo perché, comunque, anche se non li vediamo “materialmente”, ci conviviamo pur essendo noi a correrli dietro. Pertanto ho voluto provare (ed evidenzio provare) ad esprimere questo mio pensiero perché curiosissima di sapere la vostra.

-LadyforSeiya

   
 
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