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Autore: Malia_    24/12/2008    23 recensioni
“Hai paura?” I suoi pensieri giunsero nella mia testa per torturarmi, sinceramente non volevo rispondere, non volevo sapere cosa sarebbe successo, ero terrorizzato.
Mi dimenticai di respirare per un attimo che mi sembrò interminabile e cercai di scacciare le immagini che stavano invadendo la mia mente. Bella indifesa seduta su un letto che mi guardava implorante, Bella che cercava di spogliarmi, Bella che non aveva paura di me.. Bella, Bella, Bella..
(Seguito di Eclipse)
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più libri/film
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Malia va in vacanza..ma pubblica uguale. Ormai Midnight è agli sgoccioli...è sì. Prima o poi doveva finire.. comunque ecco qui un altro capitolo. Certo non dei più romantici...ahahahah :-P Malia non sa proprio che fare e si diverte a confondere le idee. No mano mano credo che le cose si stiano chiarendo..insomma vi lascio leggere!!!! Un bacio..correggerò poi eventuali errori scusate.



Aro Volturi: Monster.


La guardai rivestirsi e sedersi sul letto, tremante.
- Tu sei un mostro..-. Sospirò abbassando lo sguardo sul pavimento, circondandosi le spalle con le braccia cercando conforto in se stessa.
Sorrisi. Le tracciai i contorni del gomito con un dito e la sentii rabbrividire scossa. Si divincolò guardandomi con odio.
- Animale..-. Continuò ringhiando leggermente e stringendo i denti.
Scoppiai a ridere malignamente. Quella donna ormai parlava a vanvera. Amazzoni..belle, potenti, ribelli e mie. Mi alzai leggermente afferrandola e attirandola a me cercando le sue labbra. Non si divincolò, accettò il mio bacio in silenzio.
-Vedo che hai capito come comportarti..-. Ridacchiai trattenendola sul letto.
E così.. i Cullen erano pronti per attaccare e i Denali con loro. Interessante..peccato, veramente peccato che Edward e Bella non avessero voglia di collaborare. Poco male, lo scambio era stato abbastanza soddisfacente… Zafrina aveva saputo essere convincente.
- Hai fatto un ottimo lavoro con lei..-. Sussurrai sui suoi capelli lunghi. Che profumo..
Un brivido le corse lungo la schiena e singhiozzò tristemente. Il potere di quella donna era fantastico.. togliere la vista a Bella per non farle capire la nostra complicità era stata una mossa furba.
- Cosa vuoi che faccia..- Mormorò tagliente.
- Sai bene che devi riferirmi tutte le loro mosse. Non puoi mentire, lo scoprirei comunque solo toccandoti lo sai..-. Scivolai con le dita lungo il suo collo e le toccai un fianco con insistenza.
La strinsi facendola gemere di dolore. I patti erano chiari, non erano ammessi errori.
- Stronzo fino al midollo eh?-. Sghignazzò poi irritata.
Una vampira da adorare senza dubbio. Crudele e spietata, come me, uguale a me. Ma molto presa di Edward Cullen.. un punto debole da sfruttare. Avrebbe fatto di tutto per aiutare lui e Bella, perciò si era alleata ai Volturi senza la minima resistenza.
- Non sei stata da meno..-. Le accarezzai il seno con forza, aspettando una risposta.
- Costretta da te.. lasciali in pace Aro. Hai noi Amazzoni ora, hai promesso..-.
Si strinse a me affondando il viso nel mio petto nudo e io passai le dita tra i suoi lunghi capelli neri.
Sì, decisamente uno scambio equo. Le reclinai il capo violentemente e forzai le sue labbra per cercarle la lingua. Si abbandonò con passione, portando il suo respiro a unirsi con il mio. Mi voleva.. le piaceva che io fossi così violento e smisuratamente crudele. Ammisi che in qualche modo quell’amazzone sapeva soddisfarmi, non aveva paura ed era in grado di affrontare i miei sbalzi d’umore.. solo che la sua impulsività la portava a provare sentimenti forti e violenti che io mi guardavo dal voler sentire. Come l’attrazione per Edward Cullen.. Tenerezza, mio dio, era una cosa che io mal sopportavo. Ridicola, da deboli..avevo profondamente odiato mia sorella per quel che mi aveva fatto. Aveva tradito suo fratello comportandosi come una sciocca. Amore, che sentimento stupido, privo di qualsiasi intelligenza logica e razionale.
- Edward Cullen..-.sussurrai facendola sussultare – meriterebbe di morire per il suo affronto..-.
Ma..Bella no, no..il suo potere mi aveva affascinato, immune a tutti gli attacchi mentali, l’avevo torturata sperando di farla cedere, ma mi ero solamente illuso.. però lo dovevo ammettere, mi ero divertito a sentirla urlare il nome di suo marito. Sciocca vampira neonata..
- Non ucciderai nessuno Aro altrimenti assaggerai la mia furia e quella delle amazzoni-.
Risi.. sì, mi piaceva. Sapeva minacciare bene, ma non abbastanza. Mi scoprii e la afferrai con violenza gettandola sotto di me. Aveva un non so che di tremendamente eccitante quella situazione, eppure era estremamente pericoloso fidarmi di lei. La guardai minaccioso e la schiaffeggiai con foga.
- Mi piace picchiarti..-. Un ghigno mi trasfigurò il viso e ricominciai a percuoterla con più forza di quanto non avessi fatto in precedenza. Era divertente vederla succube e implorante solamente per affetto e amicizia. Questa era la punizione per qualunque legame fosse più forte della sottomissione.
- Allora..ti sottometterai ai miei ordini? Non vuoi che i tuoi amici soffrano,no?-. Stavo godendo come un pazzo. Povera piccola..picchiata da un ricattatore.
- Sei solo un figlio di puttana..-. Gridò soffocata dai miei schiaffi. Le strappai i vestiti di dosso e continuai a pestarla divertito. Avrei voluto prendere qualcosa per farle più male ma non avrei sentito neanche un gemito provenire da quelle labbra.. ne ero consapevole. La cosa da un lato mi infastidiva rendendomi più violento, dall’altra mi eccitava, troppo. Una femmina in grado di tenermi testa.. non l’avrei uccisa, l’avrei utilizzata fino a che non mi avesse supplicato di lasciarla andare. Ma l’avrebbe mai fatto? Ero curioso.
- Dai avanti.. un po’ ti farà male no? Su..stupida, dimmelo. Dimmi che non vuoi più soffrire, non hai fatto altro per tutta la tua esistenza.. sola, sempre sola.. chi ti ha mai amato? Nessuno..-. Scoppiai a ridere sadico. “Forza, urla, fammi sentire il tuo dolore”.
Mi ricordò la mia sorellina, così inerme a innamorata, in difesa del suo amato. Lei doveva essere mia, soltanto mia e lui me l’aveva portata via, aveva osato toccare la mia Didyme, la donna che io amavo, mia sorella, il mio unico amore. Odiavo Marcus, ma era ormai condannato all’inferno perenne e senza scopo, come me, per l’eternità. Adesso poteva capire il mio dolore, lui che mi aveva portato via l’unico essere in grado di amarmi.
- Stronzo..-.  Rispose strillando. Digrignai i denti. Le avrei spaccato la testa. Portai le mie mani sul suo collo pronto per staccarglielo, proprio come era successo tanto tempo prima..quella notte. Attaccai.. ma lei mi bloccò improvvisamente ribaltando la situazione.
Mi inchiodò la testa sul cuscino e io ringhiai di rabbia repressa, l’avrei ammazzata. Ora..
- Come osi..-. Sbraitai fissandole i seni che si mostrarono di fronte al mio volto.
- Se l’amavi avresti dovuto dirle tutto, e non ucciderla..-. Bisbigliò piano vicino al mio orecchio.
Sapeva, e non capii come ci fosse arrivata, nessuno era a conoscenza del mio segreto. Tremai dalla rabbia. Quella donna aveva più poteri di quanto io non osassi immaginare.
- Sei solo una troia che si vende al miglior offerente..-. Continuai prendendola per le spalle.
Ci fissammo.. la guardai in cagnesco. Quella lurida strega me l’avrebbe pagata cara.
- Pezzo di merda..-.
- Sporca puttana..-.
Le nostre bocche si incontrarono vogliose e io le morsi il labbro inferiore sperando di farle male. Cosa diavolo aveva intenzione di fare? Brutta..
- Accarezzami..-. Mi disse maliziosa strusciandosi su  di me– solo per questa volta-.
La osservai.. sembrava che le mie mani non avessero scalfito un centimetro di quella pelle perfetta. Ero esterrefatto. Unico segno delle mie dita erano le sue labbra gonfie e tumide..
- Nessuno mi ha mai dato ordini..-. Le toccai leggero la bocca e le passai un braccio intorno al collo attirandola a me. Seduttrice e bastarda..il mio specchio. Ammaliare per distruggere.
- Aro.. tu desideri essere venerato e temuto. Sei disgustoso..-. Aggiunse intrecciando le gambe alle mie e scendendo a baciarmi il petto.
- La paura è un ottimo strumento di controllo..cara-. Spiegai godendo delle sue carezze sul mio torace. Desiderio..era da un po’ che non provavo attrazione per una donna, una vampira del suo stampo poi.
Sorrise.. – Grazie della spiegazione, mio signore-. La sua voce era un sussurro appena accennato, era troppo concentrata a tracciare con le unghie dei disegni sconosciuti sul mio petto facendomi rabbrividire.
Sghignazzai.. – Potrei farti ammazzare per questo..-.
- Monotono..-
- Noiosa..-.
Anche permalosi allo stesso modo. Avrei dovuto capirlo..i suoi pensieri e il suo carattere erano ormai dentro di me. Potevo dire di averla afferrata completamente e aver compreso ogni sua più sottile paura. E l’attrazione nei miei confronti era palpabile.. pazza. Così folle da avvicinarsi al capo dei Volturi..
- Voglio farti vedere una cosa..-. Mormorò intensamente. Sapevo che uno dei suoi poteri era mostrare desideri e aspirazioni più profonde, perciò socchiusi gli occhi quando portò le sue dita sulla mia fronte, avevo un brutto presentimento. Le immagini esplosero improvvise nella mia testa e capii immediatamente dove lei volesse arrivare. Amore.. mi stava dicendo che io volevo essere amato. Forse in passato, forse un tempo quando da umano sbirciavo mia sorella mentre si cambiava e provavo attrazione per lei, ma ora..ora odiavo quell’emozione. Scossi la testa sorridendo.. in fondo non era che un’illusione.
- Non ne sarei molto convinto se fossi in te..-. Premette i palmi ancora più forte e i ricordi assalirono nella mia mente.
Traditrice..
Aro perché non puoi accettare che io lo ami..
Mi fai schifo..
Smettila mi metti paura così, fratello...
Morta.. e la mia sorellina era morta uccisa da me tra le mie braccia. Da quel giorno mi ero condannato ad un’assenza di sentimenti perenne, ligio al dovere, alla perfezione e alla giustizia.. se di giustizia potevo parlare.
- Quanto fa male eh? Quanto..-. Mormorò dolcemente tra i miei capelli neri accarezzandoli con gentilezza – non sono l’unica a non essere mai stata amata..-.
Aro io ti odio, non provare ad avvicinarti a Marcus hai capito?
Avevi promesso che mi saresti stata accanto..
Non lo capisci..non ci interessano più i tuoi piani di conquista..
Bugiarda..
Sei solo un pazzo..c’è  molto altro nella vita..
Il dolore tornò forte. Non potevo lasciare che Zafrina mi lasciasse scoperto così. Non l’avevo mai permesso a nessuno.
- Smettila..-. Ringhiai deciso prendendole le mani e cercando di allontanarle.
Ma lei non accennò a spostarsi minimamente e tornò ad accarezzare il mio viso. Aprii gli occhi e la fissai con finta indifferenza. – Hai commesso un errore..-. Le dissi. Non poteva neanche lontanamente immaginare con chi avesse a che fare.
- Quale..-. Le sue labbra furono sulle mie e mi ritrovai a rispondere a quel bacio con più coinvolgimento del dovuto. Maledetta amazzone..
- Ho smesso di provare sentimenti ed emozioni qualche secolo fa..-. Scoppiai a ridere divertito dalla mia confessione. Cosa stava cercando di fare.. convincermi a diventare il vampiro più buono e dolce mai esistito al mondo? Non ero certo da compatire... meglio essere odiato che compreso, meglio essere disprezzato da tutti che capito.
- Aro.. e se fossi io il tuo destino, se accettassi di essere un pezzo della tua collezione e provassi ad amarti?-. Mi alzai sui gomiti e la osservai con gli occhi spalancati.
- Che vuoi in cambio.. sentiamo, che lasci il tuo Edward Cullen con la sua neo mogliettina a rompermi le scatole nei sotterranei? O la sua famiglia a fare danni per Volterra.. non oso immaginare-. Sbuffai facendo una smorfia di mal sopportazione e lei si accovacciò sul mio petto annusando il mio profumo.
- Quello l’hai già promesso..-. Vero.. avevo giurato che avrei fatto scappare quei traditori, ma dubitavo che il damerino vegetariano si sarebbe accontentato di una fuga, e infatti sapevo che presto avrei dovuto affrontarlo. – voglio te Aro, dammi tutto te stesso..-.
Inorridii a quelle parole. Decisamente, stavamo sfiorando l’assurdità. Furba..stava cercando di distruggermi oppure umiliarmi. Dannatamente perspicace e molto molto pericolosa.. non le avrei permesso di sgretolare le mie difese così facilmente.
- Io non appartengo a nessuno..-. Feci infastidito rilassandomi e guardando il soffitto. Non volevo sprecare più di un minuto del mio tempo per pensare a quella proposta impossibile.
-Aro, sono io che voglio essere tua..-. Sottolineò sicura. Una morsa di piacere mi chiuse lo stomaco. Lei voleva essere mia.. fin dove arrivava dunque la sua abnegazione per Edward Cullen? Probabilmente se l’aveva spinta a quel sacrificio..non osavo immaginare.
Cercai di comprenderlo leggendole nella mente, ma trovai solo un profondo affetto, ammirazione e attrazione fisica.
- Lo ami..?-. Le chiesi allora direttamene.
- Io non amo proprio nessuno. Mi eccita, mi piace, ha un non so che di diverso.. è buono, ma allo stesso tempo profondamente vampiro-. Sì, non mi stava mentendo. Stava dicendo la verità, ne era profondamente colpita e le piaceva, ma chiamarlo amore era una parola grossa.
- E verso di me, invece? Volevi venire a letto con me e poi uccidermi eh? Hai avuto un pensiero molto carino. Eviterò comunque di correre il rischio..-. Risi poggiandomi un braccio sulla fronte.
Non rispose, ma la sua bocca continuò a vagare sul mio corpo cercando di farmi desiderare molto di più. Le sue mani si chiusero sulla mia eccitazione e cominciò a masturbarmi con violenza.
- Anche tu però rimani soltanto un uomo..-. Mormorò prima che il piacere mi sommergesse completamente. Aveva torto, io non perdevo mai il controllo solo per quelle fesserie, ma lei.. era lei ad avermi fatto perdere la testa.
   
 
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