Serie TV > Robin Hood (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: eugeal    16/04/2015    0 recensioni
Lo sceriffo è tornato e Nottingham è salva.
Durante l'assedio, Marian ha scoperto un lato di Guy di Gisborne che non conosceva.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Guy di Gisborne, Marian, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'From Ashes'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Guy allungò la mano verso il muso dello stallone nero e sorrise quando il cavallo afferrò delicatamente la mela che aveva sul palmo, iniziando a masticarla rumorosamente.
Lo guardò mangiare per qualche secondo poi ne prese una anche lui, sedette su una balla di fieno e la addentò senza sbucciarla.
Il cavallo si avvicinò sbuffando, interessato al frutto e Guy gliene offrì un altro.
- Allora è qui che ti eri nascosto. - Disse Marian, entrando nella stalla e Guy alzò lo sguardo verso di lei.
- La cuoca continua a guardarmi come se fossi un demone uscito dall'inferno e gli altri servitori stanno sempre ben attenti a non restare mai soli con me in una stanza. Almeno i cavalli sono una compagnia più piacevole.
La ragazza prese una mela dal cestino e si accomodò accanto a Guy sulla balla di fieno, sorridendogli comprensiva.
- Almeno non andranno in giro a spettegolare. Hanno troppa paura per rischiare di provocare la tua ira. Manterranno il segreto.
- Per quanto ancora? - Chiese Guy, sospirando. - Non so cosa fare, Marian. Se lo sceriffo dovesse scoprire che sono vivo si riprenderebbe Locksley e finirebbe per costringermi a distruggere la mia confessione. L'unica alternativa sarebbe quella di consegnarla comunque al re, anche se ciò significherebbe la mia fine. Quel documento accusa lo sceriffo di tradimento, ma condannerebbe anche me.
- Il re potrebbe concederti la grazia...
- Ne dubito. Ho cercato di ucciderlo, non è una di quelle cose che si è inclini a perdonare. Nella migliore delle ipotesi potrebbe risparmiarmi la vita, ma poi finirei a marcire nelle segrete di qualche castello. A parte te e tuo padre, dubito che qualcun altro muoverebbe un dito per intercedere per me e, scusa se te lo dico, voi non siete esattamente influenti rispetto agli altri nobili.
Marian lo guardò, preoccupata, e si chiese come potesse essere tanto calmo nel parlare di un futuro tanto oscuro.
- Tutto questo per aiutare noi...
Guy le rivolse un sorriso ironico.
- Da morto non avevo molto da perdere, di certo non mi aspettavo di sopravvivere alla lettura del mio testamento.
Marian gli sfiorò una mano.
- Troveremo una soluzione.
Gisborne finì la mela con un ultimo morso e permise al cavallo di prendergli il torsolo dalla mano.
- Vorrei solo riuscire a pensare più chiaramente... Mi sento sempre così stanco e confuso...
La ragazza lo guardò ansiosamente e pensò che era troppo pallido e aveva cerchi scuri sotto gli occhi.
- Non dormi abbastanza, vero?
- Mi sembra di non fare altro, eppure quando mi sveglio sto peggio di prima.
- Per gli incubi?
Guy annuì.
- Sono sempre più orribili e ora ho anche il terrore di poter fare male a qualcuno senza rendermene conto...
Marian alzò una mano per sfiorargli il viso, poi lo attirò a sé con delicatezza, facendogli appoggiare la testa alla sua spalla.
- Chiudi gli occhi. - Sussurrò. - Ci penserò io a tenere lontani i brutti sogni.
- No. Non voglio che succeda ancora come ieri sera. Non posso rischiare di farti del male.
- Non accadrà. Ti sveglierò subito, lo prometto. Fidati di me, Guy.
Gisborne si appoggiò a lei con un sospiro.
- L'ho sempre fatto, sai?
Marian gli accarezzò i capelli piano e fu contenta che Guy avesse chiuso gli occhi e non potesse vedere il rossore che le aveva colorito le guance.
Era vero, lui si era fidato anche troppo e lei spesso se ne era approfittata, ingannandolo e tradendolo per aiutare Robin Hood.
Non sarebbe più successo, lo aveva deciso la notte dopo l'assedio di Nottingham, e ora era ancora più determinata a mantenere quella promessa che si era fatta.
Ascoltò il respiro di Guy diventare più profondo e regolare mentre scivolava nel sonno e si chiese quando esattamente i suoi sentimenti fossero cambiati fino a farla diventare così protettiva nei confronti del cavaliere nero.
La sera prima lo aveva baciato e non sapeva nemmeno lei cosa l'avesse spinto a farlo, lei era ancora innamorata di Robin Hood, no? Anche se le cose tra loro sembravano essersi incrinate negli ultimi tempi, Marian era ancora promessa a lui, non avevano mai sciolto il loro fidanzamento.
Eppure pensare al fuorilegge non la riempiva della gioia ingenua di un tempo, ma di un senso di colpa indefinito sia nei confronti di Robin che in quelli di Guy.
Prima o poi avrebbe dovuto fare chiarezza nei propri sentimenti, capire davvero cosa provava per ognuno dei due uomini, ma per il momento non ne aveva il coraggio.
La situazione era ancora troppo confusa e rischiosa per poter riflettere con calma e Marian decise vigliaccamente che avrebbe aspettato un momento più tranquillo per pensare a ciò che sentiva.
Per ora andava bene così, decise, guardando con tenerezza Gisborne che dormiva appoggiato alla sua spalla, fiducioso.

Allan spronò il cavallo, lanciandolo al galoppo per distanziare il gruppo di cavalieri di Nottingham che aveva superato sulla strada per Locksley.
Non conosceva l'uomo biondo che comandava il gruppo di soldati, ma l'atteggiamento spavaldo e arrogante con cui cavalcava gli aveva lasciato un brutto presentimento.
Allan sperava che quel drappello di soldati non fosse diretto a Locksley, ma intimamente era convinto del contrario e voleva arrivare con un buon anticipo per avvisare Marian, Gisborne e Sir Edward.
Cavalcò più velocemente di quanto non avesse mai fatto in vita sua e fu felice che Gisborne avesse scelto cavalli veloci e robusti per le stalle di Locksley.
Quando arrivò a destinazione si voltò a guardare indietro e valutò di avere qualche minuto prima dell'arrivo dei cavalieri.
Portò il cavallo nella stalla e si stupì di trovarvi Guy e Marian, abbracciati su una balla di fieno.
La ragazza lo guardò con un sussulto, sorpresa dal suo arrivo precipitoso, mentre Gisborne non si mosse finché non fu Marian a scuoterlo delicatamente per svegliarlo.
Guy aprì gli occhi e la cercò con lo sguardo, ancora intontito dal sonno.
- C'è Allan. - Sussurrò Marian. - E sembra piuttosto agitato.
- Che succede? - Chiese Guy, svegliandosi del tutto.
Allan lanciò loro uno sguardo curioso, poi decise che non era il momento più adatto per fare domande inopportune.
- Soldati di Nottingham diretti in questa direzione. Forse non stanno venendo qui, ma nel caso che lo facciano è meglio che tu non ti faccia vedere. - Disse, rivolto a Gisborne.
Marian gli lanciò uno sguardo preoccupato.
- Devo avvisare mio padre.
- Resterò qui. - Disse Guy. - Se dovesse essere necessario fuggirò a cavallo.
Allan si tolse il mantello che indossava e lo diede a Gisborne.
- Mettilo. La stalla è poco illuminata, ma la penombra potrebbe non bastare. Se dovesse entrare qualcuno tira su il cappuccio.
Marian li guardò ansiosamente, poi si affrettò verso la casa.
Allan esitò, indeciso se seguire Marian o se restare con Gisborne.
- Vai con lei. - Sussurrò Guy. - Proteggila.
- Tu sei disarmato.
- Non importa. Nessuno si accorgerà della mia presenza.
Allan annuì e fece per uscire dalla stalla, ma l'arrivo dei soldati lo bloccò sulla soglia e lo spinse a tornare indietro per non attirare l'attenzione.
- Troppo tardi... - Sussurrò a Gisborne, poi entrambi si nascosero vicino alla porta, in un angolo in ombra.
In quel punto, notò Allan, una fessura tra le assi di legno permetteva di sbirciare all'esterno senza essere visti e lui aveva la sensazione che Guy avesse scelto apposta quel punto per nascondersi.
Allan incollò l'occhio alla fessura e vide che da lì si riusciva a vedere la porta principale di Locksley.
Forse, se fossero rimasti in un silenzio perfetto, sarebbero riusciti a udire anche i discorsi dei soldati.
Il giovane lanciò uno sguardo ansioso a Guy, ma Gisborne non lo notò, teso e concentrato a osservare anche lui attraverso la fessura.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Robin Hood (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: eugeal