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Autore: Mentos E CocaCola    16/04/2015    2 recensioni
Lei è una ragazza con la passione del pugilato, una brutta storia alle spalle che influenza la sua vita e le sue decisioni.
Lui è un ragazzo con la passione del canto, deve fare il doppio gioco per proteggere chi ama, ma l'unica persona che non può proteggere è se stesso.
Due ragazzi completamente diversi ma accomunati dallo stesso destino.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Siamo tutti?- bisbigliò Tony nel nostro nascondiglio.
-Charlotte sta controllando il corridoio e la mensa, tra poco sarà qui- dissi, abbassandomi sul viso il passamontagna.
-Aspetta, manca qualcun altro-
E proprio in quel momento la porta del nascondiglio si aprì facendoci sobbalzare.
Scartabellai tutte le scuse che mi venivano in mente, ma la più convincente era “corso di yoga alle 2 di notte”.
-Non preoccupatevi sono io-
Rimasi a bocca aperta.
-Payne?!- esclamai sconcertata.
Cosa ci faceva lui lì? Non era il cagnolino della figlia del direttore della cucina?
-In persona Playcastle- disse tirandosi su il cappuccio che gli lasciava solo metà della faccia visibile.
-Tradisci così la tua ragazza? Non penso che sia una cosa carina da parte tua- dissi ironica.
-Meg, Liam finge di stare con Evelyn proprio per far cadere i sospetti su di noi, non sai che sacrificio gli tocca fare- spiegò Tony.
Mi vennero in mente le dolci effusioni, le tettone di quella putroccola e i vestitini che doveva aver lavato un milione di volte, altrimenti non si spiegava quella gonna di tre centimetri e mezzo.
-Oh sì, che sacrificio!-
Liam alzò gli occhi al cielo.
-Per tua informazione Playcastle, mi interessano le ragazze con un briciolo di buonsenso, non credere che a causa degli ormoni a mille stare tutto il giorno con una che conta anche le calorie dell’acqua sia divertente-
Scoppiai a ridere sotto il suo sguardo stupito.
-Sul serio? Io le modificherei tutte le etichette, tanto per quanto è stupida non se ne accorgerebbe. Tutta la scuola dovrà comprarsi dei tappi per le orecchie per preservare i timpani dalle sue grida disperate-
Vidi la sua bocca sorridere.
-In effetti non sarebbe male, potrei cominciare da domani…subito dopo aver comprato i tappi, naturalmente- disse divertito.
-Naturalmente-
Scoppiammo a ridere entrambi.
Un momento…stavo scherzando da trentacinque secondi con Liam Payne? E stavo anche per compiere un vandalismo con lui.
Forse non era…come credevo, avevo conosciuto una persona diversa e non il vero Liam Payne?
Lo guardai per un attimo e per la prima volta notai che con quel cappuccio calato sugli occhi, la barbetta, la felpa nera attillata che gli risaltava le spalle e le braccia era proprio affascinante.
Che? Margaret Playcastle cosa hai detto?
Cosa ho detto?
Che Payne è un tipo affascinante!
E aggiungerei tenebroso, ha quasi l’aria di un membro di una confraternita segreta  che lotta per la giustizia.
Fa parte di un gruppo di vandali che vogliono nascondere topi e scarafaggi in cucina, non è un gran che come “confraternita segreta che lotta per la giustizia”.
Tossicchiai un pochino e lo guardai, dato che il viso era rivolto verso di me credevo proprio he mi stesse guardando anche lui.
-Ho qualcosa sulla faccia?- gli chiesi.
-Direi di sì…un passamontagna, perché?-
-Niente-
Che figura di cacca, volevo solo sapere perché mi fissava, magari mi stava rivalutando come io stavo facendo in parte con lui.
In parte, sia chiaro.
Non avevo la più minuscola intenzione di scordarmi quel lato narcisistico, borioso e irrispettoso che aveva manifestato nel più delle occasioni.
Le mie riflessioni sull’incappucciato furono interrotte da Charlotte che era tornata dalla sua ispezione.
-Tutto tranquillo- disse a Tony.
Liam si intromise prima che Tony potesse parlare.
-Perfetto, prima vanno i ragazzi con le torce, poi quelli con i sacchi e …-
-Payne, vieni qua e ti metti a fare il capo? Ti ricordo che non sei tu la mente di tutto questo-
Mi voltai verso il ragazzo che aveva appena parlato, non lo avevo riconosciuto a causa della benda nera ma dal tono della voce ero sicura di conoscerlo.
-Juan sei sempre il solito…non lo capisci che lo faccio per il bene del gruppo?-
Guardai Lot disperata: quel barlume di luce che avevo creduto di aver visto in Liam Payne si stava affievolendo.
Mi avvicinai di fretta a Juan che si stava avvicinando minacciosamente a Payne e dato che era più basso di lui di tutta la testa sembrava il più indifeso al momento.
-Calmati Juan, lascialo parlare che t’importa? E poi…siamo una squadra, dobbiamo restare uniti-
Lui mi guardò per un attimo.
-Forse hai ragione…ma io quello proprio non lo sopporto-
Guardai Payne che discuteva con Tony sbracciando come un condor ubriaco.
-Credo che la cosa si reciproca-
-Meglio così. Sta lontana da tipi come lui. Sa fare molto male-
Guardai Payne di nuovo. Non era che Juan stava esagerando? Sì, ok, Liam era il tipico ragazzo popolare, ma in fondo sembrava a posto e poi non credo proprio che mi sarei avvicinata così tanto a lui per scoprire se Juan aveva ragione.
Ops…dimenticavo il matrimonio!
-Playcastle tu che vuoi fare? Tenere la torcia, entrare in cucina o stare di guardia?- mi chiese Payne.
-Mi piacciono  gli animali- dissi con un sorrisetto per poi prendere un sacco che squittì.
-Perfetto, allora noi due entreremo in cucina-
Oh bene, anzi perfetto direi: io e Liam Payne da soli nella stessa cucina dopo che avevamo dichiarato a vicenda di non sopportarci.
Ok, che non litigavamo da 65 secondi, ma poteva sempre scoppiare la bufera soprattutto da quando aveva capito che simpatizzavo per Juan.
Uscimmo silenziosamente dal nascondiglio con il fiato sospeso, tutti si muovevano furtivamente, perfino Charlotte che di solito faceva più rumore di un mammut sembrava avere del DNA da spia.
Tutti tranne me che cercavo disperatamente un modo per tenere fermo quel sacco che sicuramente conteneva topi e scarafaggi grossi come cavalli.
-Vuoi fare silenzio Playcastle?- mi chiese brusco Payne. Lo guardai truce.
-Potevate pure addormentarli…sembra che stiano facendo una rissa qui dentro-
Lui rise.
-Esagerata!-
Tony si avvicinò a noi.
-Bene ragazzi potete entrare, di guardai restiamo io e Charlotte-
Entrammo con le pile accese.
Raggiunsi la dispensa e svuotai il mio sacco per bene per poi raggiungere Payne che in quel momento svuotò il suo.
-Bene, possiamo andare- dissi avvicinandomi in fretta alla porta. Non mi andava molto a genio stare in quella stanza con  due sacchi di topo e scarafaggi. Ma sinceramente quello che più mi preoccupava era Payne: le parole di Juan non facevano altro che tornarmi in testa e più cui pensavo più volevo uscire da quella cucina.
-Aspetta un attimo-
Mi voltai verso di lui.
-Hai dimenticato qualcosa?-
-No, voglio solo parlare un attimo dato che questa sarà l’unica volta in cui saremo io e te da soli. Volevo chiederti scusa per come mi sono comportato sin dal primo momento…in effetti ti consideravo la responsabile di questo matrimonio e non una vittima come me-
-Ok, scuse accettate ed ora nemici come prima?- gli chiesi aprendo la porta e scappando via letteralmente, trascinando con me Charlotte.
Le parole di Juan stavano facendo effetto e poi me lo aveva detto lui stesso di stargli lontano finchè avrei potuto…giusto?

RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE MI HANNO RECENSITO FINO AD ORA...SPERO TANTO CHE AUMENTERANNO...
ALLORA COME VI SEMBRA CHE STIA ANDANDO AVANTI LA STORIA? QUANTO VI STA ANTIPATICA LA GALLINACCIA ROSA...EHM VOLEVO DIRE EVELYN, SCUSATE.
E JUAN? IO LO ODIO MUAHAHAHAHAH!
FATEMI SAPERE:))

 
  
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