Ufficialmente il Natale era l’idiozia più strana che si
potesse pensare.
Se poi ad organizzarlo era Rufy,
peggio ancora!
Se poi la ciurma progettava uno
scherzo totalmente cretino alle tue spalle…peggio ancora e ancora!
Non aveva fatto in tempo a capire il pericolo, lui, il
grande spadaccino, si era fatto fregare come un pollo, doveva capire che c’era
qualcosa di insolito in quello strano rametto appeso
all’albero della nave.
Che ne sapeva lui del vischio e del
rischio che rappresentava unito alla sadicità dei suoi compagni e ai poteri di
Nico Robin!!
Così non aveva potuto reagire quando si era ritrovato Sanji
davanti, perplesso quanto lui, e quando Robin aveva fatto fiorire sulla loro
testa una mano, mano che aveva afferrato i capelli per dirigere le loro teste dove voleva.
Uno scherzo più imbecille non si poteva, e lui e Sanji si
erano ritrovati a baciarsi.
Zoro sentiva ancora la faccia in fiamme per quello che era
successo.
L’avrebbero pagata cara tutti loro!
Il Natale era un’idiozia, gli scherzi di Natale erano un’idiozia,
il vischio era la Più GROSSA IDIOZIA.
-Zoro?- lo chiamò qualcuno.
Zoro si voltò e vide sulla soglia Sanji.
-Ti volevo dire…- disse il cuoco avvicinandosi e chiudendosi
la porta alle spalle -Che mi è piaciuto-
E si ritrovò di nuovo a baciarlo.
Quando si staccarono Sanji indicò qualcosa sopra le loro teste.
-Vischio- ringhiò Zoro.
Ma il mattino dopo, abbracciato sotto le coperte con il
cuoco, avrebbe ammesso che anche le tradizioni idiote potevano
in qualche modo essere utili, e fra queste sicuramente rientrava il Natale con
tutti i suoi problemi…e i regali inaspettati.