Lacrime. 

Lacrime di tristezza, che scendono velocemente dai miei occhi. Cerco di fermarle, ma so che non posso. Sarò a volte dura, può darsi, ma quanto leggo che soffri per le mie azioni non posso rimanere impassibile oltre...basta, questo è ciò che provo, mi si spezza il cuore, i pezzi cadono a terra con un rumore simile al vetro che cade e si frantuma, così questi pezzi si frantumano in pezzi ancora più piccoli. Cerco di rispondere velocemente, trattenendo le emozioni e soprattutto le lacrime, ma non ci riesco. Lasciò che esse mi percorrino le guance, che cadano sulle coperte del letto su cui sono distesa, con il cellulare in mano. Cerco di cancellarle con il lenzuolo, con le mie braccia, con le mani, ma solo dopo un po' ci riesco...perché sono solo una codarda, che cerca di nascondere la realtà. Cerco di fingere di essere un'altra persona, riuscendo a volte, ma ora no...ora butterò giù quest'armatura, non ne posso più. Non sono buona al 100% , ma non posso far soffrire le persone che lo sono. È tutta colpa mia, mi dico, incolto me stessa, disprezzo me stessa, mi odio perché cerco di cambiare i tuoi pensieri quando non ne ho nemmeno il diritto. Che importa se io sono tua amica? Sei tu che devi scegliere. E se sei tu che soffri, soffro anch'io. E se sei tu che cambi, cambierò anch'io. E se sei tu che mandi al diavolo tutto, lo faccio anch'io. 

Ricorda che i tuoi pensieri sono prima di tutti gli altri. Ricorda che non c'è nulla di sbagliato in te. Ricorda che sono io che sbaglio ogni singolo secondo della mia vita. 

No, forse è meglio che tu ricordi un'altra cosa, quella di non soffrire per ciò che dico io. 

Queste sono forse le cose che io non scrivo normalmente, codarda come sono. Le scelte sono tue e fai ciò che vuoi, ma io ho pianto per te un sacco di volte, cosa che non ho fatto per nessun'altra mia amica. 

Così tolgo gli auricolari dalle orecchie e spengo il cellulare, mentre una lacrima solitaria cade sullo schermo di quest'ultimo, ove ho appena finito di raccontare la mia storia.