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Autore: Liberty89    19/04/2015    3 recensioni
Ciò che l’eroe dei mondi non credeva possibile era il declino mentale che potesse subire una persona, che per troppo tempo era rimasta in stretto -strettissimo in realtà- contatto con l’Oscurità, anche a distanza di mesi. Sapeva che la gente tendeva a impazzire e fare cose che normalmente non avrebbe fatto, quando si faceva corrompere dal potere oscuro, ma non pensava davvero che qualcuno potesse dare i numeri.
Piccola (credo) fan fiction nata dalla visione di un'immagine su facebook, che narrerà le avventure di Capitan Riku e Mr. Paopou.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Riku, Sora, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Buongiorno a tutti amici avventurieri (?)! Pensavate che mi fossi dimenticata di Capitan Riku e di Mr. Paopou? Giammai! ù.ù Mi sono voluta prendere del tempo per lavorare ad altre fan fiction, per programmare bene questa, e per riprendere in mano altri progetti che forse un giorno riuscirò a pubblicare seriamente. Ma veniamo a noi!
Eravamo rimasti alla conclusione della grande battaglia contro il Generale Scar: finalmente verrà rivelata la natura della pazzia del grande Riku.
Ultima cosa, se leggendo il titolo vi viene in mente un film di Totò state tranquilli perché è un riferimento voluto ùwù
Detto questo, vi auguro una buona lettura!


Episodio 7: Lo smemorato delle Destiny Islands - Arrivano i rinforzi!


Alla fine l’aveva scoperto.
Il suo migliore amico, il grande Riku, non era caduto di nuovo tra le grinfie dell’Oscurità. Piuttosto, pareva che qualcosa di molto pesante gli fosse caduto sulla testa, lasciandogli due bernoccoli belli grossi come ricordo, nonostante fossero passate molte settimane dall’inizio di quella faccenda. Come fosse accaduto, probabilmente sarebbe rimasto un mistero irrisolto.
La mattina seguente allo “scontro” con il Generale Scar, l’argenteo aveva i ricordi abbastanza confusi da credere al racconto della sua fedele spalla, che lo vedeva vincitore di quella terribile battaglia al chiaro di luna di cui aveva preso le redini, e che si era conclusa con la vergognosa fuga del loro nemico, senza promessa di ritorno per un’eventuale vendetta nei loro confronti. Capitan Riku non poteva che essere soddisfatto e compiaciuto dell’incredibile coraggio dimostrato dal suo partner.
Nella versione ufficiale dei fatti, Leon era tornato a Radiant Garden in cerca di consiglio e di una soluzione magica da parte del saggio Merlino, perché nonostante avessero scoperto l’origine di quella terrificante follia i due castani non avevano saputo che pesci prendere. Di certo non potevano tirargli un altro colpo in testa, visti gli effetti dei primi due non osavano pensare a un possibile sviluppo di un terzo bernoccolo.
Così la vita era ripresa tale e quale a prima per Sora il Martire, tra scuola, ronde notturne fortunatamente prive di imprevisti impossibili da gestire -ogni tanto dovevano nascondersi nei posti più impensabili, ma ormai Mr. Paopou si era affezionato al cane di quella famosa cuccia-, e tristi mattine dei fine settimana passate sui doveri scolastici, i giorni passavano sempre più veloci. Ne erano passati così tanti che l’eroe dei mondi si era dimenticato di aver affidato le sue speranze a un secondo messaggio in bottiglia. La rassegnazione ormai aveva messo radici profonde nel cuore del giovane keyblader.

Quando un sassolino colpì la sua finestra, Sora sobbalzò con tanta violenza da rompere la punta della matita con cui stava scrivendo gli esercizi di matematica. Preso dal panico, il castano corse a guardare l’orologio ma si calmò immediatamente quando vide che era fin troppo presto perché iniziasse la ronda. Una seconda pietruzza rimbalzò piano sul vetro e il custode cominciò seriamente a preoccuparsi: chi poteva essere se non Riku?
Deglutendo, si avvicinò al davanzale e aprì la finestra, quindi guardò giù per poi sgranare gli occhi celesti, incredulo.
-Ehilà Sora!- esclamò a bassa voce Re Topolino, salutandolo con un gran sorriso e un energico gesto del braccio. -Come te la passi?-
-V-Vostra Maestà!- replicò il ragazzo, sporgendosi del tutto. -Cosa fate qui?-
L’altro prescelto gli rivolse uno sguardo perplesso. -Mi hai chiamato tu! Vedi?- disse lui, mostrando la bottiglia e il messaggio al suo interno. -Credo di essere un po’ in ritardo, ma non sono potuto venire prima. Ero dal Maestro Yen Sid e- si zittì quando l’amico sembrò letteralmente precipitarsi fuori dalla sua stanza e poi giù per le scale, fermandosi solamente dopo averlo raggiunto e stretto in un abbraccio spacca-costole degno di Pippo.
-Sono così felice che siate qui!- esclamò il ragazzo con voce disperata.
Confuso, il sovrano si limitò a farsi stringere e a battere amichevolmente una mano sulla schiena del giovane. -Anch’io sono contento di vederti, Sora.- asserì dopo qualche secondo. -Il tuo messaggio mi ha fatto preoccupare, però. Vuoi dirmi cosa sta succedendo?-

Il sovrano di Disney Castle era rimasto a bocca aperta quando ancora non era arrivato a metà del racconto -al punto in cui si era dovuto nascondere dentro un cespuglio su ordine di Capitan Riku- e ora che era finito, la sua mascella sembrava pronta a staccarsi per cadere fragorosamente sul pavimento di legno della stanza di Sora. Ma non lo fece, forse per rispetto dell’imbarazzante silenzio che era calato come un macigno tra i due custodi.
Topolino si destò dal suo stupore con qualche attimo di ritardo, quindi chiuse la bocca, sbatté e palpebre e si schiarì la voce. -Quindi… quanto tempo fa è andato via Leon?-
-Sei giorni fa.- rispose prontamente il ragazzo. -Ha deciso di tornare a Radiant Garden per chiedere consiglio a Merlino, forse lui conosce un incantesimo che può aiutare Riku a tornare normale…-
-Accipicchia, ad averlo saputo prima avrei chiesto consiglio a Yen Sid.- rifletté il Re, incrociando le braccia. -E tu? Hai pensato a qualche soluzione?-
Il castano liberò un lungo sospiro stanco. -Ci penso ogni giorno e ogni notte, ma non mi viene in mente nulla di utile… Ho pensato persino a un esorcismo, ma non credo che faccia al caso nostro.-
Il custode dalle orecchie tonde ridacchiò appena. -Oh, andiamo! Un esorcismo mi sembra un po’ esagerato.-

Quando meno di un’ora dopo, Re Topolino si ritrovò davanti a Capitan Riku e Mr. Paopou pensò che forse l’idea di Sora non fosse poi così assurda.
-Vostra Maestà!- esclamò l’argenteo, correndo ad abbracciare l’amico di tante avventure, che rimase stupito per un attimo dalla formalità con cui era stato chiamato. -È un onore avervi qui sulle nostre umili spiagge! Cosa ci fate qui?-
Finalmente libero dalla stretta del sedicenne, il sovrano diede un’occhiata rapida al custode castano, che gli fece numerosi gesti -anche molto plateali- per fargli capire che non doveva parlare assolutamente del suo messaggio in bottiglia.
-Mi ha chiamato Sora!- esclamò poi e l’interpellato gelò.
Forse la sua mimica non era stata abbastanza chiara? Forse aveva sbagliato qualcosa col cenno negativo della testa e il segno di decapitazione? Forse il Re lo voleva morto, trafitto dal keyblade di un prescelto pazzo? Sora iniziò a mangiarsi le unghie attraverso i guanti arancioni -sfavillante novità di quella sera- e a ragionare su quale potesse essere la causa dell’odio del sovrano di Disney Castle. Forse era stata quella volta ad Hollow Bastion, che aveva disobbedito al suo ordine e si era buttato a capofitto sull’orda di Heartless che stava per invadere la città? Forse…
-Mi ha raccontato dei vostri nobili intenti e così sono venuto a dare una mano!-
…aveva già detto che era felice di averlo lì?
Sobbalzò per la sorpresa quando le mani di Riku gli si posarono con fermezza sulle spalle. Non poteva vederlo bene, ma avrebbe giurato di scorgere uno strano e inquietante luccichio dietro le retine bianche della mascherina.
-Mr. Paopou, sono orgoglioso di te.- pronunciò fiero il sedicenne, stringendo la presa. -Ora ne sono certo, la nostra missione può proseguire solo nel migliore dei modi.-
Topolino osservò in silenzio lo scambio di battute tra i due custodi e l’atteggiamento del maggiore gli fece quasi tenerezza. Nonostante la stramba pazzia che pareva averlo colpito duramente, il suo amico aveva sempre a cuore la salvezza dei mondi prima di ogni altra cosa.
-Benissimo!- esclamò Capitan Riku, battendo un pugno sull’altra mano aperta. -Il Generale Scar è stato sconfitto, ma non possiamo abbassare la guardia! I messi dell’Oscurità sono sempre in agguato!- avvertì, abbassando all’improvviso la voce e guardandosi attorno. -Visto che il Re è qui con noi, stasera rinunceremo ai nostri mezzi di trasporto.-
A quelle parole, Sora mandò una preghiera di ringraziamento a Kingdom Hearts e qualsiasi altra divinità o essere ultraterreno che quella sera aveva deciso di scomodarsi a guardare da quelle parti.
-Seguimi Mr. Paopou! La notte è ancora lunga!- annunciò poi, prima di voltarsi verso il loro illustre ospite. -Vostra Maestà-
-Capitan Riku…- lo interruppe gentilmente il sovrano dalle orecchie tonde. -…puoi chiamarmi per nome, ricordi?- disse, fissando attentamente la mascherina che celava lo sguardo acquamarina del ragazzo.
Riku era suo amico, anche se separati avevano lottato insieme contro l’Oscurità che albergava nei corridoi di Castle Oblivion, ed era stato laggiù che aveva detto al giovane di non usare titoli per rivolgersi a lui. Possibile che quei letali bernoccoli gliel’avessero fatto dimenticare?
-Ricordo perfettamente, Vostra Maestà.- rispose l’argenteo, avviandosi verso l’esterno del cortile di casa dell’amico. -Ma non posso mancarvi di tanto rispetto.- affermò serio. -Io sono solo un umile servitore della Luce che ha l’importante compito di difendere quest’isola!- proseguì, prima di girarsi un’ultima volta. -Andiamo Mr. Paopou!- concluse, avviandosi.
-Visto?- fece Sora, affiancando il Re rimasto attonito. -Completamente andato.-
Topolino non poté far altro che annuire in silenzio. E davvero, forse l’esorcismo non era un’idea così stupida da prendere in considerazione.




Ebbene sì, Riku ha ricevuto un gran colpo sulla capoccia ed è impazzito! ù.ù Come si risolverà la questione lo scoprirete presto.
Nel mentre è arrivato anche Re Topolino a dare sostegno psicologico al nostro povero Martire, che ne ha tanto, tantissimo bisogno ù.ù
Spero che anche questo episodio vi sia piaciuto e che vi abbia fatti divertire! Alla prossima!
See ya!
  
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