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Autore: SniperShy    21/04/2015    2 recensioni
Sono tempi difficili per la magica terra di Equestria, da quando una devastante frana ha distrutto il monte Canterlot, portando con sé il centro nevralgico della politica Equestre. Ma una misteriosa corporazione, venuta da un altro mondo, si è offerta per dare una mano a ricostruire, portando però con sé altri problemi. Gli eroici elementi dell' Armonia vengono semplicemente inglobati da questo flusso di eventi, e a me, Fluttershy, si può dire che sia toccata la mansione più improba all' interno della corporazione: mi sono posta negli zoccoli di un discutibile medico parascientifico per assolvere al mio compito nella maniera più efficiente, cambiando irreversibilmente il mio modo di pensare, di agire, di atteggiarmi. Adesso sono determinata, calma e totalmente immersa nel mio nuovo lavoro: ora sono una cacciatrice, un mercenario della Mann Brothers Corporation.
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Fluttershy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Furry, Violenza
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Snipershy atto 1: Cos' è Un Problema capitolo 4: Nel Bene e Nel Male.
Aprii le ali dopo qualche istante di caduta libera; atterrai dolcemente sugli zoccoli posteriori e slacciai la corda. Adesso avrei dovuto farmi qualche centinaio di metri di giardino brulicante di possibili nemici, in direzione dei miei compagni; la presenza anche dei miei amici animali in quella selva aggiungeva della sfida alla mia maratona ad ostacoli: non potevo correre alla cieca tra le siepi e sparare a casaccio ad ogni movimento che rilevavo. Dottore aveva rimosso i miei sentimenti, ma i miei ricordi erano rimasti chiari. E mi ricordavo chiaramente che gli animali erano sotto la mia protezione, per un motivo che in quel momento mi sfuggiva.
Snobbando il mio ingombrante fucile semiautomatico1 foderai la mia pistola, la puntai di fronte a me e mi avviai cautamente attraverso il giardino, con i tuoni delle armi delle guardie che accompagnavano il mio cammino.
Ero giunta in vista delle luci che illuminavano la festa, gli spari si erano fatti più nitidi e mi causavano leggere fitte alle tempie. Sperando che la sparatoria contro le mura terminasse presto, magari sarei riuscita anche a concentrarmi sui terroristi.
All' improvviso sentii un rumore ovattato di aria compressa verso la mia destra: sul limitare degli alberi che circondavano l' ampia radura c' era un unicorno kaki che si era levitato una lunga cerbottana alla bocca ed aveva emesso un forte soffio; il dardo era partito verso gli invitati, quindi non ero ancora stata indiviua-
Un mio passo falso spezzò un ramo secco, che emise un forte schiocco. Manco a evocarlo l' unicorno si girò di scatto verso di me e tirò fuori il suo revolver. Riuscì ad esplodere un solo colpo prima che io lo colpissi ripetutamente alla spalla che teneva sollevata la seicolpi, ma il colpo calibro .357, sebbene peccasse di precisione, trapassò la mia coscia destra; l' impatto fu forte abbastanza da sbalzarmi indietro di alcuni passi, e dovetti sbattere le ali per mantenere l' equilibrio.
Ero in ginocchio, e la gamba formicolava intorpidita. Zoppicando raggiunsi la mia vittima: i miei proiettili lo avevano colpito nella parte alta del petto, dovevano avergli sfiorato un polmone, ed essersi fermati incontrando la scapola destra.
"Sei caduto, eh? Bastardo2" dissi sputando a terra. L' altro non rispose al mio insulto; era svenuto per il forte dolore istantaneo che miei colpi gli avevano portato.
Non avevo garze sterili nella bardatura, quindi non potevo curarlo troppo bene, ma riuscii a trovare del nastro isolante che usai per bloccare temporaneamente l' emorragia e per legarlo strettamente per gli zoccoli.
Visto che la gomma del nastro era anche antimagia bloccai anche il suo corno, il quale brillava lievemente; quel residuo magico doveva essere frutto di una qualche operazione molto avanzata... ma ci avrei pensato dopo.
Dopo essermi occupata del terrorista mi osservai la gamba terribilmente dolorante: il mio manto giallo in corrispondenza della zona colpita era pregno di sangue, ma invece di un grosso buco sanguinante mi ritrovai ad osservare un preoccupante alone nero in corrispondenza del foro d' entrata del proiettile. Quello stesso livido nero si trovava nel punto dove il colpo doveva essere uscito, proprio al centro delle tre farfalle del mio Cutiemark. Trassi fuori da una tasca l' Ubercaricatore e lo collegai con i suoi due cavetti all' alloggiamento nel mio polso sinistro, e percepii una leggera scossa all' interno dello zoccolo; dopo un paio di secondi di caricamento. sullo schermino nero della scatoletta di plastica apparvero due linee azzurrine. La prima, quella più in alto che rappresentava la percentuale l' Ubercarica, stava andando piano piano andandosi a riempire. La barra inferiore era invece fissa all' ottantasette percento della sua carica. Celestia vacca, quel colpo aveva parzialmente smagnetizzato la mia unica protezione dal venire dispersa nell' etere.
Non avevo dei medikit con me, ma la Corporazione aveva allestito prima del galà una tenda medica dove se fosse scorso tutto liscio avrei trovato quello che mi serviva per ripristinare quel tredici percento di magnetismo. Raccolsi il revolver dell' unicorno; era l' unica arma che sembrava portare, a parte qualche grimaldello, una radiolina e un piccolo coltello a serramanico. La compatta arma a tamburo argentata era dotata di un ingombrante spegnifiamma, utile a celare l' assassino nel caso in cui avesse dovuto usarla. Nella sua bardatura di stoffa trovai una decina di cartucce per la seicolpi che mi misi in tasca, e solo un altro dardo per la cerbottana. Quel terrorista doveva aver avuto poco budget o una mira micidiale, ma per un attacco terroristico ci deve essere un grande numero di vittime, come dice la parola stessa, per incutere terrore. Controllai meglio il dardo: la minuscola capsula di vetro sul retro era piena di uno strano fluido verde chiaro. Se le cose stavano come si stavano delineando nella mia mente la situazione stava precipitando verso un inferno. Mi avviai al galoppo per quanto la mia gamba malsana mi permettesse, verso le barricate fatte di tavoli, dove le sentinelle reali sopravvissute si erano asserragliate assieme agli invitati. Gli spari si erano diradati; un altro dato preoccupante a conferma della mia ipotesi.
Scavalcai di slancio un lungo tavolo di acciaio e mi ritrovai in mezzo ad una selva di fucili puntati dritti alla mia testa, che subito si diradò quando i loro possessori mi riconobbero. Ignorando le bocche da fuoco, mi rivolsi ad un pony di terra verde lime che reggeva un fucile a leva.
"Quante vittime, sergente?"
"La principessa Cadance è svenuta dopo che un dardo l' ha colpita nel collo. A parte lei, nessun altro pony, grifone o zebra"
"Come immaginavo. Devo parlare subito con il Signor Mann, è in ballo qualcosa di grosso"
"Faccia pure, mercenario. Lo trova in quella direzione" disse lui, puntando con lo zoccolo da qualche parte.
"Grazie, sergente. Nel frattempo mi serve che andiate a recuperare uno dei pony che ci hanno attaccato. Lo trovate in un cespuglio ad una ventina di metri nel folto da dove sono uscita io. Servirà un infermiere. Ah, e non si preoccupi per i suoi stalloni; se ho ragione non partirà nessun altro colpo, stasera" rassicurai infine la sentinella.
"Mi permetto di esprimere i miei dubbi, Mercenario. molte delle guardie sono già morte, là sulle mura, e non ho intenzione di sprecare altri pony per raccattare un dannato terrorista"
Fossi stata la vecchia Fluttershy, avrei lasciato correre. Ma un mio nuovo amico era appena morto, e non ero proprio dell' umore, tra il mal di testa e il dolore alla gamba, di farmi mettere gli zoccoli in testa da un cazzo di soldato volontario.
"E io mi permetto di ricordarle a quale compagnia è stata affidata la protezione del Gran Galà Galoppante, ovvero alla Mann Co. Dunque, non me ne frega oggettivamente un cazzo del suo spirito di conservazione della forza di fuoco, adesso lei prende una squadra e un paramedico, va nella selva, e raccoglie da terra quel fottuto terrorista. Questo E'. UN. ORDINE" La mia ira era salita molto in fretta, come il tono della mia voce; mentre parlavo, mi ero avvicinata alla guardia, e le ultime parole gliele avevo sputate addosso quasi con risentimento. La guardia si era impressionata, e mentre gli urlavo addosso era giunta a sporgersi all' indietro con la testa, facendo qualche passo indietro, intimorita.
Porca Celestia, lo avevo paralizzato. Ma nella nuova Equestria non c' era spazio per le puledrine pre-mestruate, e serviva uno zoccolo d' acciaio per mantenere la disciplina.
"S-sì, signora"
"Era ora. Adesso, dove ha detto che era andato Redmond Mann?"
"A-a nord... Gli altri mercenari lo hanno scortato verso il teletrasporto"
"Molto bene. Rimarrei ancora a parlare con voi volontari, ma devo scappare!" dissi io infine, e mi avviai verso la zona settentrionale del parco memoriale.
Avevo ormai raggiunto la zona sicura targata Mann Co., ma invece di un brillante disco rosso vivido, il teletrasporto, trovai solo Ingegnere, che stava chiudendo una cassa degli attrezzi. Accortosi del mio arrivo, lo stallone arancione si voltò verso di me.
"Oh, heylà Fluttershy! Scusami, se volevi parlare con Mister Mann qui ho già spacchettato tutto. L' uscita del teletrasporto è nella base RED, quindi dovrai sbrigarti, se vorrai rivederlo qui, in Equestria. oh, e dovresti farti vedere la gamba da Medico; l' ultima volta che ho visto una macchia del genere, il suo proprietario è andato a concimare le aiuole di casa sua, e non mi riferisco al giardinaggio" mi avvisò lui, levandosi il suo elmetto da lavoro con lo zoccolo guantato, e asciugandosi la fronte dal sudore con l' altro. Un lungo brivido mi attraversò le ali, ma ignorai la sensazione di torpore agli zoccoli che iniziavo a percepire.
"Perfetto, ci mancava solo questa. E... cos-" Venni interrotta da un bizzarro accento germanico dietro di me.
"Aach, e io che zperavo di avere una bella vizta! Qvella macchia non ha proprio un bell' azpetto, meine keine pony" voltandomi trovai medico, che stava pulendo i suoi occhiali su di un panno di velluto rosso. Sul suo muso erano sparse numerose gocce di sangue evidentemente non suo, anche se non sembrava curarsene.
"Ingegnere, qvello di là non è 'zopravvizzuto' all' operazione, quindi abbiamo bisogno di dizfarci della carcazza prima che qvalche pony zi chieda dove zia l' infermeria; tu hai vizto Pyro in giro?" fece il dottore, rivolto allo stallone al mio fianco.
"Il forno a microonde vestito di spandex? Scortava Mister Mann alla base RED, e qui ho già smontato il teletrasporto. Spiacente amico, non lo vedrai per un pò"
"Scheisse. Per fortuna ho portato mit mich, al 'Gran Galà Galoppante', qvalche litro di zoda cauztica. Adezzo veniamo a te, Flatterzei. Zeguimi, cozì diamo un occhiata al tuo cutiemark, e vediamo cosa non va. Anche ze ho già un ideuzza di coza zi tratti"
All' improvviso, tutto il mio corpo cessò di rispondere ai miei comandi; mi ritrovai senza forze senza alcun preavviso, e mi accartocciai su di me stessa pur essendo ancora cosciente. Un alone nero attanagliò gli angoli del mio campo visivo.
"Appunto. Dai, Ingegnere; aiutami a portarla in infermieria, bitte" non riuscii a sentire la risposta dell' altro; svenni prima ancora di avere il buon gusto di avvisarli. Gemetti più per la sensazione fastidiosa di non potermi muovere che per l' inusuale dolore alla spina dorsale.
"Zu, zu, non piangere puledrina; tra poco zarà tutto finito, nel bene e nel male.
Ripresi la piena padronanza delle mie facoltà motorie una mezzora dopo, dopo la somministrazione di un kit medico Mann Co e di un veloce controllo 'invasivo' attraverso le fibre muscolari della mia gamba destra. I volontari equestri avevano intanto recuperato il terrorista che avevo atterrato poco prima, e lo avevano portato in infermeria, posizionandolo nel lettino di fronte al mio. Nella squadra era presente anche il sergente di prima, che squadrai con astio; lo stallone deglutì, e se ne andò.
Medico finì di ricucire l' apertura che lui stesso aveva aperto nel mio arto inferiore, e mi sorrise, sicuro.
"Ja, come penzavo, il proiettile del noztro amico all' altro tavolo ha trapazzato la tua gamba, uzzendo senza cauzare alcun danno. Detto quezto, ho una notizia buona e una notizia cattiva"
"Avanti, sentiamo la cattiva"
"Qvella macchia è un tumore benigno, e ze non vuoi che ti amputi la gamba, te lo dovrai tenere per tutta la vita. Non è una coza che la mia piztola medica pozza curare"
"Se non mi impedirà di svolgere il mio lavoro, a me può anche stare bene. Se questa era la notizia cattiva, chissà la buona..."
"Infatti; Qvel tumore è il risultato di una, come dire, fluttuazione di cariche elettriche nel tuo corpo. Dopo che il proiettile è entrato in contatto con i tuoi nervi, le 'fluttuazioni' sono cezzate. Qvezto zignifica in parole povere che il tuo primo tumore zarà anche l' ultimo"
"Questa sì che è una buona notizia! Adesso, devo parlare con Redmond a proposito della principessa Cadance, l' hai già visitata?"
"Purtroppo no, al Galà erano prezenti paramedici Eqvestri, che l' hanno zubito portata via, verso un ozpedale di Ponyville. E' trizte vedere come alcuni di voi pony non vogliano accettare il cambiamento che abbiamo già portato in Eqvestria, e rifiutino un intervento medico tempeztivo, zul campo. Avrei potuto fare la differenza tra la vita e la morte della Principezza Vedova"
"Ne dubito; il terrorista che ti ho fatto portare dai volontari è l' assassino di Cadance, e la sua cerbottana aveva come munizioni questi" dissi a Medico, levitando3 fuori dalla mia bardatura da combattimento il dardo che avevo raccolto dal corpo dell' unicorno color kaki; il proiettile passò dal mio campo magico a quello color fragola del mercenario, che lo esaminò attentamente portandoselo davanti al muso.
"Credo di aver ztudiato abbaztanza le zoztanze pericoloze equeztri per poter già dire di che zi tratta; e ze vuoi una zeconda opinione, qvezto ci porterà moltò più avanti nelle indagini rizpetto alla polizia eqveztre. Danke Schon, mercenario"
"Dovere, Doc. Adesso, quando posso parlare con il Signor Mann?"
"Ho paura che ti ci vorrà un bel pò. Innanzitutto perchè Redmond mann a qvezt' ora avrà già varcato il portale per la Terra, e tu non hai il permezzo di zeguirlo. Dovrai azpettare che ritorni, tra circa zette giorni, mi ha detto. In più, ti impongo l' obbligo medico di non zforzare la tua gamba; il taglio che ho aperto ha bisogno di giuzto una zettimana per richiuderzi completamente, qvindi hai zette giorni di licenza per ripozarti. Penzerò io al rapporto, e potrete leggerlo tutti da domani pomeriggio. Io qvi ho finito, puoi volare a caza per adezzo. Ti invierò perzonalmente una mail circa il destino del nostro nuovo amico" disse lui, guardando di sottecchi il terrorista nell' altra barella.
Poco dopo feci come mi aveva detto Medico; arrivata al mio cottage, trovai Snowdrop sdraiata sul divano, che leggeva qualcosa da un tablet. Non era potuta venire anche lei al Galà perchè il suo addestramento era appena concluso, e aveva anche lei una settimana di licenza, prima di iniziare a lavorare con me. Aspetta, ho detto che stava 'leggendo'? Ok, ripensandoci, non ho ancora capito come avesse fatto innanzitutto a scorrere tra i caratteri dello schermo, ma sembrava leggere davvero, persino con concentrazione.
"Com' è andata al Gala? Sei tornata molto prima dell' orario per cui ti aspettavo, avrei potuto farti la cena. O meglio, la colazione, è quasi la ventitreesima lunare" mi fece lei, spostando il suo muso dalla tavoletta nella mia direzione.
"E' successo un casino, Snowdrop. Leggerai tutto nel rapporto di Medico, entro domani. Rimarrei volentieri a parlare con te, ma mi scoppia la testa, dunque vado a dormire. Svegliami quando esce il rapporto" liquidai così la conversazione, e salii le scale per andarmi a coricare.

  1. Sì, perchè i cecchini usano anche dei semiautomatici; lo sapevate, ignoranti coddari del cazzo, che chiamate 'cecchino' solo le armi bolt action? Sì, Snipershy è un cecchino, nel caso possa sorgere il dubbio, visto che avrà ruoli 'molto variabili', nella storia.
  2. AAAAH, voi lo dovete vedere questo unicorno, tenetelo bene a mente!
  3. Se vi ricordate, la placca frontale impiantatale un anno prima le ha permesso di poter svolgere magie non troppo impegnative. Questa è un esempio.
   
 
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