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Autore: imunfjxable    22/04/2015    1 recensioni
Il tatuaggio vero e proprio racconta una storia. Mi piacciono le storie e i tatuaggi, non importa quanto ben fatti, se non raccontano una storia che ti coinvolge emotivamente, e sono lì solo per decorazione, allora non sono un vero tatuaggio.
E se Justin Bieber avesse così tanti tatuaggi solo perché è follemente innamorato della sua tatuatrice?
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5. Ryan's tattoo.

 

 

Joy si guardava attorno sia incuriosita che spaesata. Sicuramente non era abituata a una casa così grande, e probabilmente la vedeva perfino inutile. Eravamo entrambi stanchi, così andammo direttamente in camera mia e non appena entrai mi tuffai sul mio letto.
Joy invece osservava la stanza, e sfiorò con le dita le foto che avevo attaccato sulla parete della mia camera. Avevo creato una sorta di muro dei ricordi, e avevo da una parte quelli da "cantante", con le foto più belle dei concerti, dei Meet&Greet e degli eventi di beneficenza o delle interviste; dall'altra quelle da "ragazzo normale" con gli amici, i genitori e la mia ex ragazza.
Si sedette accanto a me e mi diede le spalle prendendo dalla sua borsa una maglietta nera con la stampa bianca degli Artic Monkeys corta.
"Justin abbassi la zip?"domandò.
Mi avvicinai a lei e le slacciai la cerniera, rabbrividendo alla vista delle sue spalle nude e tatuate.
La sua pelle diafana era coperta da un'ancora che sfumava in delle rondini; da un tatuaggio con la scritta "freedom" dove la M era spezzata e formava le ali di un gabbiano.
Indossò la maglietta prima che potessi ammirare i suoi altri tatuaggi. Si sfilò il vestito e rimase con gli slip neri. Avevano una mano scheletrica che mostrava il dito medio davanti, e quando le vidi ridacchiai.
Joy si stese accanto a me senza vergogna, e appoggiò la testa sul mio petto.
Più la guardavo così vestita, più avevo voglia di sbatterla sul letto senza pensare ad altro.
"Justin"
La sua voce melodiosa mi risvegliò dai pensieri poco casti che stavano crescendo in me su di lei.
"Mi sono divertita stasera, grazie" disse giocherellando con i suoi piedi.
Mi girai sorridendole e le scostai la frangetta che le ricadeva sul viso.
Fissai le sue gambe, nude, che finalmente potevo ammirare. Non mi ero affatto sbagliato, Joy aveva delle gambe bellissime, ma la cosa che mi colpiva di più era che erano senza tatuaggi. Li aveva ovunque, perfino sul collo del piede destro, eppure le sue gambe erano pulite; tranne per un teschio messicano poco sopra il ginocchio sinistro, messo li come per nascondere qualcosa.
"Joy perché non hai tatuaggi sulle gambe?"
Non rispose. Intuii che non voleva rispondermi, così cercai di sorriderle comprensivamente, nonostante fossi un po' deluso dal suo silenzio.
"Torno subito" dissi alzandomi.
Mi diressi in bagno a cambiarmi, e misi un pantalone della tuta e una canottiera. Mi guardai allo specchio e rimasi spaventato da ciò che vidi.
 Quei baffi insignificanti, che mi stavano male; capelli senza senso, quelle catene messe al collo solo perché "fighe".
Mi sentivo un imbecille. Presi il rasoio e in meno di cinque minuti mi rasai i "baffi" che volevo far crescere. Mi preferivo senza barba. Nonostante ciò mi sentivo ancora strano, come se fossi sporco. Sapevo che era perché grazie a quei paparazzi avevo ricordato tutte le stronzate che avevo fatto poco tempo fa. Ma chi ero diventato? Io non ero così. Io lo so che non sono così. Tornai in camera e trovai Joy che dormiva, raggomitolata su se stessa. Faceva ancora un po' freddo e così, dopo essere entrato nel letto, le misi le coperte e lei si raggomitolò ancora di più.
Aprì gli occhi e si mise su di me.
I suoi occhi nocciola incontrarono i miei caramello, e le nostre iridi si dilatarono contemporaneamente.
"Justin va tutto bene?" chiese percorrendo con il suo indice la mia mascella. Mi leccai il labbro, nervosamente.
"Si Joy" risposi mentre la guardavo.
"Questo?" Domandò indicando il tatuaggio che raffigurava il gufo sul mio braccio.
"Uhm il gufo porta fortuna..."
Ridacchiò.
"Stai meglio così, anche se io preferisco i ragazzi con un sacco si barba" disse indicandomi.
Fece passare le sue dita sul mio viso, tracciando il contorno delle mie labbra.
Joy se non la smetti non so cosa potrebbe succedere.
Sorrisi e si avvicinò al mio orecchio destro mormorando sensualmente "Notte Justin" e lasciandomi un bacio sulla guancia.
Non che l'avesse detto con chi sa quale intonazione ma qualsiasi parola uscisse dalla sua bocca suonava così sexy. Era così bella. Non era bella solo in quel modo del quale parlano i poeti, quella bellezza ideale. Era bella anche nel modo che piace a un ragazzo.
Bel viso, capelli scuri, occhioni nocciola, naso all'insù, labbro inferiore carnoso, proporzionato a quello superiore. Collo lungo, mani grandi dalle dita affusolate. Aveva un bel seno, la pancia piatta e la vita stretta; un paio di gambe lunghe e magre e un bel sedere.
Si girò premendo la sua schiena contro la mia pancia e mise la mia mano sul suo fianco nudo, poiché la maglietta era corta.
"Notte Joy" dissi prima di chiudere gli occhi e rivederla nei miei sogni.
 
 
 
Aprii gli occhi faticosamente, e osservai Joy che dormiva ancora accanto a me. Eravamo rimasti nella stessa posizione di ieri sera.
Dormiva beatamente, sembrava serena quando dormiva. Si girò e aprì gli occhi.
"Dio mio ho sonno" sbottò rigirandosi nel letto portando la testa sotto il cuscino.
Risi e la raggiunsi sotto le coperte.
Restammo nel letto per una manciata di minuti, fino a quando ci alzammo per fare colazione.
"Che fai oggi?" domandai.
Emise un verso ancora assonnata, continuando a stropicciarsi gli occhi. Prese una ciambella al cioccolato del piatto che avevo messo sul tavolo e la morse. Guardò il cellulare e sgranò gli occhi.
"Oh porca puttana!" urlò "Justin scusami devo correre al negozio. È tardissimo" disse abbracciandomi e baciandomi la guancia velocemente.
La guardai aprire la porta di casa mia, poi tornò indietro mormorando
"Giusto, sono praticamente nuda"
Continuai a ridere divertito e la condussi di sopra dandole un mio pantalone nero, che le stava perfetto. Fasciava i suoi fianchi, cadendo morbido sulle gambe; lasciò la maglietta con la pancia da fuori e mi salutò nuovamente.
"Passa più tardi a prenderti i pantaloni" urlò uscendo.
 
 
 
"Vedrai Ryan, ti farà un tatuaggio stupendo" dissi eccitato.
Dopo che Joy era uscita di casa, Ryan mi era venuto a trovare facendomi una sorpresa.
Mi aveva aiutato molto nell'ultimo periodo provando a farmi ritornare in me, e ci stava riuscendo. Gli avevo parlato di Joy, ma non sembrava convinto. Diceva che non era il mio tipo, che mi sarei fatto male, di nuovo. Ma non era vero. Lo sapevo.
Entrammo nel negozio, facendo tintinnare il solito acchiappa sogni. Ci sedemmo sul divanetto dell'ingresso e aspettammo li Joy, che era dentro a fare un tatuaggio. Sentivo un leggero lamento provenire dallo studio, era chiaramente la voce di una ragazza.
Feci un respiro profondo. L'odore di inchiostro penetrò nel mio naso, era piacevole e pungente.
Joy uscì fuori accompagnata da una ragazza bionda con gli occhi tra l'azzurro e il verde.
"Ci vediamo la prossima volta Abigail" disse Joy dandole il resto, poi uscì dal bancone e si avvicinò a noi. Portava delle converse nere, dei pantaloni larghi di jeans a vita bassa, strappati, e un top colorato.
I suoi capelli erano raccolti dalla solita bandana che lasciava fuori la frangetta.
"Hey Justin" disse salutandomi con un bacio sulla guancia.
"Joy lui è Ryan, questa volta si tatua lui" ridacchiai.
"Va bene" sorrise "cosa vuoi farti?"
"Una rosa con le spine sul braccio"
Entrammo nello studio e Ryan si stese sul lettino, togliendo la felpa e restando con la t-shirt a mezze maniche. Joy prese l'ago e lo caricò, sedendosi su uno sgabello bordeaux. Disegnò lo stencil e lo applicò sul braccio di Ryan, che osservava attentamente Joy.
Io ero appoggiato allo stipite della porta e guardavo la scena curioso.
Sul viso di Ryan si dipinse una piccola smorfia di dolore, non appena l'ago perforò la sua pelle.
Dopo un'ora il suo tatuaggio era finito. Era davvero bellissimo, aveva usato il chiaroscuro per rendere la rosa realistica, saturando i colori e lasciando alcuni punti bianchi. Io amavo quel tatuaggio, e credevo che a Ryan piacesse tanto quanto me.
"È bellissimo, grazie"
Joy sorrise, e mostrò i suoi denti bianchi e perfetti.
Pagammo e prima di uscire, Joy mi restituì i pantaloni della tuta che le avevo prestato.
Varcammo la porta e Ryan la richiuse alle mie spalle.
"Joy è fantastica, vedi di non mandare le cose a puttane"mi avvertì puntandomi il dito contro. Scossi il capo e alzai il pollice. Dovevo solo trovare il modo di piacere a Joy, e sarebbe andato tutto per il verso giusto, forse.
 
 
 
 
AYEEE.
Okay, ho ricevut una recensione negaiva e una positiva, quindi ho bisogno di almeno un'altra recensione per vedere cosa fare con questa storia;poichè se non vi piace la cancello, è inutile che perda tempo a scrivere questa, magari mi concentro sulle altre.
Spero solo che il capitolo vi sia piciuto, peronatemi gli eventuali errori di battitura.
Grazie, conrinuo ad 1 recensione c:

 

 

 

   
 
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