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Autore: Kamyu    27/04/2015    3 recensioni
[dal testo] erano le 03.24 quando una serie indefinita di insulti alle persone più diverse risuonò nell’aria; Eustass Kid, che era appena riuscito a chiudere occhio dopo una discutibile serata passata tra donne, alcol e qualcos’altro, era finalmente riuscito a raggiungere il suo adorato letto. Neanche a dirlo, in meno di due secondi aveva iniziato a farsi avvolgere dalle invitanti spire del sonno… quando il suo cellulare si illuminò all’improvviso e un tono graffiante risuonò nella stanza.
Genere: Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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AU – Carry on my wayward son

 
Sono le 03.24 quando un tranquillo quartiere di Brooklyn viene svegliato dalle rumorose imprecazioni provenienti dalla villetta che fa angolo tra due strade strette e non molto trafficate. Eustass Kid si era trasferito da poco in America, ma grazie al lavoro e ad alcuni contatti era già riuscito a sistemarsi. La casa era molto carina, all’apparenza. Il giardino curato, le siepi della stessa altezza, un paio di aiuole qua e là, la casetta per il cane nuova e addirittura una coppia di nani da giardino. Una casa normale, all’apparenza, perché chiunque fosse stato tanto sconsiderato da oltrepassare la soglia di casa si sarebbe trovato davanti al caos più totale.

Ma dicevamo, erano le 03.24 quando una serie indefinita di insulti alle persone più diverse risuonò nell’aria; Eustass Kid, che era appena riuscito a chiudere occhio dopo una discutibile serata passata tra donne, alcol e qualcos’altro, era finalmente riuscito a raggiungere il suo adorato letto. Neanche a dirlo, in meno di due secondi aveva iniziato a farsi avvolgere dalle invitanti spire del sonno… quando il suo cellulare si illuminò all’improvviso e un tono graffiante risuonò nella stanza.

Un messaggio? Ma chi diavolo era così pazzo da disturbare Eustass Kid proprio durante del sue ore di sonno?!

Quando il rosso afferrò il telefono, un ringhio risuonò nella stanza “Trafalgar! Ma figlio di puttana, se non riesci a dormire tu perché cazzo devi svegliare il mondo?!”

Trafalgar Law era uno studente, aspirante medico, che si era trasferito proprio in quel quartiere nella speranza di trovare un posto tranquillo in cui cominciare una nuova vita. Fino a qui, tutto bene, il problema stava nel fatto che Law era tutto tranne che una persona normale; non che fosse una cattiva persona, intendiamoci, ma non era esattamente il tipo di medico gentile e rassicurante che la gente spera di trovare in ambulatorio… varie leggende circolavano sul suo conto, e non erano particolarmente confortanti.
Ovviamente l’attenzione di Law era stata catturata proprio da quell’unica persona che invece, a detta dei vicini, avrebbe fatto meglio ad ignorare. Qualche idea? Sì, proprio Eustass Kid.

Kid stava ancora guardando lo schermo del suo telefono con la peggiore aura omicida mai vista in quel quartiere … e forse in tutta New York.

Non sapeva ancora se voleva sacrificare il suo telefono e lanciarlo fuori dalla finestra o se mantenere una parvenza di calma, ironico dopo tutto il casino che era riuscito a fare, e ignorare il messaggio con classe. Eppure c’era qualcosa che aveva attirato la sua attenzione su quelle poche parole

- I hear the voices when I'm dreaming… -

Perché c’era qualcosa di così famigliare in quella frase? E perché lui non riusciva ad ignorarla e a tornarsene a dormire? No, aspetta
“Trafalgar! Non puoi conoscere i Kansas!” aveva ringhiato tra l’esasperato, l’incredulo e lo sconvolto.

-Trafalgar, torna a dormire e non rompere il cazzo a chi già lo faceva!”-
-I can hear them say…
-No, Trafalgar, non so cosa tu ti sia fumato, ma smettila!

Già non sapeva perché continuava a rispondergli!

-e queste voci mi dicono che quando sarà tutto finito ci sarà la pace per me! Pensi davvero che ci troverò la pace?

Beh, a questo punto Kid era pronto a tornare a dormire e ignorare per sempre quella conversazione surreale, quando venne distratto nuovamente da un rumore sospetto. Kill aveva iniziato a ringhiare contro qualcosa, o qualcuno. E Kid sperava che fosse qualcuno, perché a questo punto aveva voglia di sfogarsi a discapito del povero malcapitato che aveva osato disturbarlo!

Kid ormai aveva imparato ad aspettarsi di tutto, ma sicuramente non era pronto a vedere Law, seduto in mezzo al suo giardino, circondato dai suoi nani in miniatura -  neanche fosse Biancaneve

“Che cazzo fai?” non sapeva neanche lui se era irritato o sorpreso

“Tu non rispondevi, allora ho pensato di parlare un po’ con Dotto… o era Pisolo?”

A questo punto anche Kill aveva iniziato a guardare il suo padrone sentendosi leggermente confuso… avanti, la gente solitamente si allontana da un mastino che ringhia, non si mette a parlare allegramente con i nani da giardino dei vicini. Ma ovviamente Trafalgar Law non era esattamente il classico tipo di vicino, e forse neanche il vicino che tutti vorrebbero avere. Sicuramente era il tipo di vicino che Kid non voleva avere.

E come se non bastasse ora Law aveva iniziato a cantare allegramente, nel cuore della notte, nel suo giardino e con un nano in miniatura.

“O sei ubriaco o sei pazzo!” aveva ringhiato il rosso prima di trascinarlo dentro casa, ma perché capitavano tutte a lui? Non era già abbastanza fortunato ad averlo come vicino di casa?! "Entra, prima che i vicini ci denuncino!"

“Hey, che modi Eustass-ya!”

Oh, lo avrebbe ucciso un giorno o l’altro! Oh se lo avrebbe fatto! Magari a mani nude, quello sarebbe stato molto più soddisfacente, ma conoscendolo, quello stronzo sarebbe stato in grado di rovinare anche un momento come quello!

“Ora trovati un angolo sul divano, chiudi quella bocca e lasciami dormire!” aveva ringhiato ancora una volta, ancora non riusciva a capire cosa lo aveva spinto ad autorizzare quel chirurgo ad entrare nella sua camera

Il divano, come no! Come se Trafalgar Law potesse davvero ascoltarlo e starsene buono buono sul divano! Infatti non fu così sorpreso quando sentì una parte del materasso abbassarsi sotto il peso dell’altro ragazzo.

Facciamo che non lo uccido ora solo perché ho troppo sonno per avere la sua vita sulla coscienza!

Kid stava quasi per addormentarsi quando una parte del suo cervello decise di dichiarare indipendenza e si ribellò dal controllo del rosso “Scusa, ma davvero senti una voce che ti parla?!” ecco, l’errore più grande della sua vita!

Law, come se niente fosse, si era steso supino e aveva occupato bene o male la metà del letto, cosa che stava per fargli vincere un calcio ben assestato da parte del rosso, ma prima che questo potesse aprire bocca Law era riuscito a prenderlo in contropiede
“Tu credi alla vita dopo la morte? Eustass-ya? Credi che esista un paradiso?”

Kid al momento stava guardando Law con un’espressione più o meno esterrefatta “Ok, tu non puoi essere solo ubriaco…” sì, perché effettivamente quella di Law non era proprio una domanda leggera, una di quelle curiosità che ci si scambia quando si conosce l’altro da poco… Ma Kid aveva ormai intuito che probabilmente a Law non importava molto delle normali regole di convivenza sociale.
“Ti ci vedrei proprio bene come uno di quegli angioletti da cartolina!” aveva ghignato il rosso che ormai aveva abbandonato sia ogni speranza di dormire sia di portare quella conversazione ad un livello di razionalità accettabile.

“No, Eustass-ya, è qui che ti sbagli! Gli angeli sono creature terribili e violente!” aveva risposto il moro, muovendosi un po’ per trovare una posizione confortevole “si fanno guerra, uccidono gli altri angeli, combattono il male e hanno grandi ali!”

“Stai fermo, idiota, altrimenti avrai presto una risposta alla tua domanda!” aveva minacciato Kid, non troppo felice di avere quella pulce nel suo letto “Trafalgar, tu stai parlando di un film, non sappiamo come sono gli angeli! E cosa cazzo centrano le ali?! Anzi no, non rispondere! Smetti di parlare e dormi!”

Law ci aveva anche provato, ma la pace era durata esattamente 7 minuti e pochi secondi

“Trafalgar, che cazzo ti passa per la mente! Staccati da me!” aveva urlato il rosso, per la gioia di tutto il vicinato che prima o poi sarebbe andato a scambiare due paroline con la testa rossa.

“Fa freddo!” aveva commentato Law “la morte non è mica una cosa tanto bella, sai?”

Kid aveva sbuffato irritato, lui sperava solo di riuscire a dormire qualche ora! “Ma non mi dire?!” aveva replicato annoiato

“No davvero, la morte è proprio una brutta cosa! Può arrivare così, da un giorno all’altro … può colpire te, me, Kill o uno dei tuoi nani da giardino… arriva e basta e …”

Kid nel frattempo aveva già pensato ad un paio di modi per far arrivare la morte dell’aspirante medico il prima possibile! Ma no, la sua fedina penale era già abbastanza inguaiata, non gli serviva certo un omicidio. Non ora!

“Trafalgar, cazzo, stai zitto!

“Canta!”

Eh certo, perché non aveva tirato abbastanza la corda quel pazzo, no?! A parte al fatto che era stato più a lungo lui nel letto di Kid di tutte le donne, e gli uomini, che il rosso si era portato a letto, gli chiedeva pure di cantare! Ma forse i neuroni di Kid erano troppo assonnati per pensare lucidamente, o forse Kid contava sul fatto che l’indomani Law non avrebbe ricordato niente del loro incontro… fatto sta che si era ritrovato a rispondere con uno sbuffo seccato

“Se canto poi chiudi quella bocca del cazzo e mi lasci dormire?!”

“Promesso ~” aveva risposto il moro e Kid aveva provato di nuovo l’istinto di buttarlo fuori a calci per tanto falsa era suonata quella promessa… ma ormai era troppo tardi! Kid aveva già iniziato a cantare la stessa canzone che Law aveva scritto nel primo messaggio, la stessa che aveva attirato la sua attenzione all’inizio

Carry on my wayward son
There'll be peace when you are done
Lay your weary head to rest
Don't you cry no more
 
Once I rose above the noise and confusion
Just to get a glimpse beyond this illusion
I was soaring ever higher, but I flew too high
 
Though my eyes could see I still was a blind man
Though my mind could think I still was a mad man
I hear the voices when I'm dreaming,
I can hear them say
 
Carry on my wayward son,
There'll be peace when you are done
Lay your weary head to rest
Don't you cry no more
Law era stato costretto ad ammettere che Kid aveva una bella voce dopotutto e che sentire il rosso cantare così bene lo aveva sorpreso… e non poco!

“Ora non voglio sentire la tua voce, dormi!” aveva ordinato, ma non gli era sfuggito il ghigno poco rassicurante che aveva attraversato i suoi occhi

“Law?”

“Eustass-ya?”

“Ma tu sei davvero ubriaco?” eccolo, quel leggero ed irritante timore che non aveva smesso di crescere da quando aveva visto quel ghigno… ghigno che riapparve magicamente sulle labbra sottili del moro

“Lo scopriremo domani, Eustass-ya, buonanotte!”
 
 
 
L'angolo del folletto

Ed eccomi qua con una nuova storia! non è niente di che, solo un piccolo sclero demenziale ~ spero che vi sia piaciuto almeno un po', come sempre pareri/critiche/suggerimenti sono ben accetti!
Alla prossima ~

Kamyu
   
 
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