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Autore: giuliasantomasi    02/05/2015    2 recensioni
Dove il coraggio sconfiggerà l'amore
Genere: Avventura, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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01. Tremante

Aveva paura di tornare a casa, paura perché sarebbe potuta essere l'ultima volta. Era sull'aereo di ritorno con i suoi compagni, ed era tremante. Nemmeno durante la guerra dal quale stava tornando a casa aveva avuto così paura.

Era tremante. Aveva paura di andare dai famigliari dei dodici eroi che erano morti in battaglia, per la patria, per i propri figli, per le loro amate e per proteggere anche i genitori.

Sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe toccato quella terra? Voleva andare dalla madre, abbracciarla, dirle che c'è l'aveva fatta? Era la cosa che più voleva. Ma non poteva. Ed era tremante. Il comandante Sullivan- pilota dell'aereo su cui stavano volando- annunciò di allacciare le cinture di sicurezza per l'imminente atterraggio, ma era ancora tremante.

Atterrarono. Finalmente atterrarono. Ma era ancora tremante, le mani erano strette l'una all'altra, le gambe tremavano.

Il petto, coperto solo da ha canotta nera aderente, lasciava che la sua pelle respirare aria fresca, perché in Canada l'aria era molto più fresca dei paesi africani. E aveva caldo. Tutti avevano caldo. I pantaloni larghi fasciavano le gambe di tutti e le loro giacche (anche esse mimetiche) erano legate alla vita di tutti quanti, felici di tornare a casa.

Slacciarono le cinture. Erano pronti per scendere, il sorriso sulle labbra, elettrizzati di riverere, dopo sei mesi e ventuno giorni, le loro amate famiglie. L'adrenalina scorreva nelle vene si tutti.

Il comandante Roy si mise vicino all'uscita dell'aereo.
"Spero di non rivedervi piu" disse e sospirò "non voglio sottrarvi ancora dalla vostre famiglie" e sorrise ancora tremante. Sorrise. I compagni gli erano difronte, in riga, pronti a ricevere il comando di poter correre a casa dalle proprie famiglie ed abbracciare, baciare la fronte dei figli e piangere con loro, poter fare l'amore con la propria donna, piangere con loro, dirgli -c'è l'abbiamo fatta, c'è l'ho fatta. Sono qui- e festeggiare.

"Riposo" disse il comandante, tutti misero le braccia ai fianchi ancora sorridendo.
Il comandante Roy non poteva essere più fiero di loro, quando c'erano le regole venivano rispettate, quando un compagno era in difficoltà si sarebbero farti uccidere al posto suo. 
Era fiero, ma tremante. 
"Andate dalle vostre famiglie"

Appena scesero dall'aereo si sentirono delle urla. Urla di gioia. Una bambina di appena quattro anni, appena individuò il padre, il suo principe azzurro, gli corse incontro e questo pianse abbracciando la sua principessa. Donne corsero ad abbracciare il marito, il proprio amore, amici piangevano per il ritorno dei compagni liceali chiamati a militare. Donne ferme. Non vedevano il proprio uomo.

Ferme, inermi, la loro gioia era morta. 

Piangevano, avevano capito che i loro mariti, i loro ragazzi, i loro figli non erano tornati a casa, che non sarebbero più tornati. Ma erano i più fieri.

Anche i genitori del comandante Roy piangevano, singhiozzavano, erano sfiniti. non potevano pensare che il proprio figli potesse essere morto. Sapevano, in cuor loro, che sarebbe successo. La guerra era sempre stato un punto fermo delle loro discussioni: non volevano che la loro dolce e indifesa bambina andasse in guerra. 

Ma poi scese, e vide i suoi genitori. E gli venne da piangere, ed era tremante, completamente immobile. Aveva paura, paura che questa fosse l'ultima volta che li potesse vedere. Ed era tremante, completamente tremante. E alla fine anche i genitori si accorsero della loro amata figlia, per conto di una donna che avava appana visto le bare scendere dall'aereo, tra le quali sapeva di trovare suo marito, il padre dei suoi due figli, e di quello in arrivo. E piangendo gli disse che la loro bambina era salva, e la madre pianse più forte singhiozzando sulla spalla della donna sconosciuta.

Il comandante Roy camminò piano, ancora tremante, avendo paura che sarebbe potuto cadere. E si trovarono a pochi metri di distantanza, quando corse vero i genitori e il piccolo fratellino attaccato alle gambe del padre. E si abbracciarono e pianse tra le braccia della madre. E baciò la fronte, le guance, le mani del fratellino. 
   
 
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