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Autore: auaura    02/05/2015    4 recensioni
[Disney Crossover ]
Cinque storie, cinque finali modificati...e forse, mai più felici e contenti. Le cose cambieranno? I protagonisti potranno riavere i loro finali? E perchè sono cambiati? Quali sono le storie cambiate? Scopritelo!
Indizi:
"Solo un atto di vero amore può sciogliere un cuore di ghiaccio, ma più il tempo passa e più è difficile sciogliere quel cuore."
"Lei, con i suoi capelli, poteva dare o togliere la vita, ferire o guarire, a sua scelta."
"Quella cicatrice faceva male. Non era dolore fisico, ma interiore; perchè era stata la persona a cui teneva di più, a fargliela."
"Ogni volta che si guardava allo specchio si odiava; non era più un cartone, ma animatronico, ed aveva perso tutto."
"Nel buio si avvicina singhiozzando al mostro, a quella specie di scarafaggio, che ormai è la nuova forma del suo migliore amico."
Curiosi? Leggete!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non mi ricordo di aver mai corso così tanto. Mai. Così tanto che la gola brucia se provo a respirare con la bocca, così tanto che i muscoli scoppiano, le caviglie cedono ogni tre metri, ormai. Merida mi trascina quasi di peso. Questo castello sembra non finire mai, avremo percorso uno o due chilometri fra corridoi oscuri o scarsamente illuminati. Scivolo a terra, Merida fa per tirarmi su, ma io scuoto la testa. Non possiamo andare avanti così.
-Dobbiamo capire dove siamo, cosa dobbiamo fare. O sarà inutile correre in giro.-
Annuisce e risponde in un sussurro:-Cerchiamo gli altri, magari sanno qualcosa di più...insomma,li avranno portati un po' in giro, prima di portarli in cella, o avranno visto qualcosa, no?-
Cerco di essere positiva:-Potresti aver ragione.- osservo il bivio davanti a noi -Dobbiamo dividerci.-
-Sei matta?!- esclama, alzando un poco la voce -Io ho la spada, l'arco...ma tu non hai nulla..e se ti attaccano?-
Guardo le armi. Nessuno gliele ha tolte. Nessuno le ha notate? Possibile? C'è qualcosa che non quadra...
-No.- tiro fuori il pennellino dalla tasca.
Merida solleva un sopracciglio. Il pennello diventa grande, ne stringo il manico con aria grave. 
Lei lo fissa massaggiandosi una guancia:-Va bene.-
Prendo un po' di pittura dalla punta del pennello e ci creo due sgorbi che sembrano due pappagallini, alti otto o nove centimetri.
-Quando trovi qualcuno dillo a lui, se li ho creati bene, saranno come dei telefoni per comunicare.-
-Come che?-
Mi correggo; ovvio che lei non conosce i telefonini:-Uhm, una specie di magia di comunicazione.-
Lei fissa il suo pappagallino verde e giallo, poi il mio blu e viola:-Ah...d'accordo.-
Mi stringe una spalla e corre verso il suo corridoio, augurandomi buona fortuna.
Per alzarmi ci vuole tutta la mia buona volontà, devo trascinare i piedi a forza per non fermarmi, fare meno rumore possibile. Dopo qualche metro, interminabile, vedo delle interessanti porte di ferro robusto. Sono sette, cinque da una parte, due dall'altra. Passo silenziosamente davanti a tutte, tenendo le orecchie ben aperte e spiando nelle serrature. Le stanze sono buie e silenziose, in una si sente russare. Sono le stanze dei servi di Elsa bozzetto. Continuo ad avanzare nella penombra, con il pennello stretto stretto fra le dita.

Sono passati sette o otto minuti, credo. Non ci sono più porte. Solo questo tunnel nero che non finisce più. Ho i piedi doloranti. E non ho incontrato nessuna guardia o bozzetto. E' strano. Molto strano. Il pappagallino è dentro il cappuccio della mia felpa e sonnecchia. Beh, contento lui. Poi li sento. Sono bisbigli, quasi impercettibili. Ora sono nel buio totale, a tastoni trovo il muro, lo rasento fino a sentire una porta. Mi accuccio a terra, sono così sollevata! Posso riposarmi un po'. E ascoltare! Certo! Sì, ascoltare...
Realizzo con il pennello di Topolino una piccola lampadina, non troppo deforme e funzionante, senza bisogno di attaccarsi a nulla. Ci sto prendendo la mano, a quanto pare. La metto a terra. Anche se la luce è molto, molto fioca, mi ci vuole un po' per abituare lo sguardo.
Spio nella serratura: la prima cosa che vedo è la nuca del design originale di Elsa. Sta parlando con Ralph e Oswald. Cosa vuole da loro quella maledetta?!  Sono tenuti sulle sedie a forza da una brutta copia di Flynn Rider e una di Kristoff. Mi fa strano vedere Ralph come è realmente, dopo averlo visto solo come scarafoide. Una goccia di sangue scivola lungo la tempia di Ralph, lui sospira profondamente. Oswald ha un brutto livido viola sotto l'occhio. MI tappo la bocca con le mani per non gridare.
-Forse non avete capito...-fa il bozzetto-capo -Questa non è una occasione da sprecare.-
Ralph ride fissando il pavimento:-Certo, come no.- per poi sputare con rabbia -Preferisco diventare un cartone dimenticato, piuttosto che allearmi con TE!-
Elsa sbatte il pugno contro il muro, ghiacciandolo:-Sì, ne riparliamo poi.- fissa Oswald -E tu, coniglio?-
Oswald fissa il compagno, il cui sguardo è più interessato al pavimento che ad altro:-Io...io...-
Elsa dai capelli neri gli stringe le spalle:-Potresti tornare famoso...unisciti a me! Strapperemo i cuori di tutti i cartoni famosi! Ce ne andremo da qui, saremo NOI famosi e LORO saranno dimenticati! Lo so, lo so che lo desideri quanto me!-
-Oswald!- lo rimbecca Ralph -Ti sta mentendo e tu lo sai!-
Ralph riceve da quel Flynn una sberla sulla nuca, talmente forte da farlo rimanere senza fiato un paio di secondi. Sono messi male entrambi. Sia lo spaccatutto che il coniglio. Oswald strizza gli occhi:-NO.-
-Co-come?- balbetta Elsa.
-Ho detto NO.-ripete.
Elsa si accuccia fino a incontrare gli occhi bassi di Ralph:-Ammiro il tuo coraggio, devo ammetterlo.-
-Davvero?- ringhia lui per risposta voltando il viso.
Lei sorride:-Tanto. Ma ti stai schierando dalla parte dei perdenti, lo sai.-
-Wow, so così tante cose.- Ralph rotea gli occhi -Smettila non ci casco.-
Lei si alza:-Però! Cambia il finale, e il protagonista da burro diventa pietra.-
-Sono d'accordo con lui.- concorda Oswald, deglutendo.

-ERICAAAAAAA!!!- il pappagallino vola fuori dal cappuccio e urla in modo assordante. Gli tappo il becco. Ma è troppo tardi.
-Cos'è stato?!!!- il lato oscuro di Elsa viene verso la porta.
Cavoli! MERIDA! Se il pappagallino...dev'essere successo qualcosa..devo..devo...
Elsa spalanca la porta. Con la lampadina in una mano e il pappagallino nell'altra, corro via. Verso il mio punto d'incontro con Merida. L'Elsa oscura grida, molti design corrono verso di me, uscendo da porte invisibili nel buio.
Sento un dolore fortissimo alla testa, crollo a terra. Mentre svengo, l'ultima cosa che vedo è lo sguardo gelido di un bozzetto di Madre Ghotel.

 
  
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