“Dovresti
proprio cambiare
abbigliamento, Remus.” affermò convinta Tonks, di
prima mattina, guardando il
marito fare colazione.
“Dora…sono
in pigiama.”
ribatté lui, ironico.
Lei
sventolò la mano in aria.
“Non
mi riferivo a quello, ma a come
ti vesti di solito. Dovresti cambiare stile. Credo che
provvederò a rifarti il
guardaroba!”
Remus
sbiancò improvvisamente.
“Rifarmi
il…? Dora, non ce n’è
bisogno!”
“Oh, e
invece sì! Non fare
complimenti!”
“Non
sia mai. E, di grazia, com’è che
avresti deciso di conciarmi?”
“Conciarti?
Grazie della fiducia,
dico davvero, potrei anche commuovermi…” Tonks era
chiaramente risentita.
“No,
è che – sai – conoscendo i tuoi
gusti…”
“Perché?
Cos’hai da ridire sui miei gusti??”
“Be’,
ecco…non sono – come dire – normali…”
Un biscotto lo
centrò in piena
fronte.
“Ahio,
Dora! Mi hai appena tirato un biscotto!”
“Perché
te lo meriti, razza di…di…di…!”
Ma Remus non
sentì che razza di cosa
fosse, perché Tonks era già uscita dalla cucina,
i capelli che viravano a un
tempestoso blu elettrico.
“Dai,
Dora… Non prendertela! Stavo
scherzando…” cercò di calmarla lui,
seguendola in corridoio.
“Lasciami
stare, marito ingrato!”
“Marito
ingrato?” le fece eco. Lei lo
inchiodò con un dito puntato e lo sguardo assassino:
“Adesso
vado a farmi una doccia e
guai a te se osi proferire un’altra sola parola!”
“M-ma,
Dora… Aspe’…”
SBAM!
Tonks gli
sbatté la porta del bagno
in faccia, Remus costernato. Ma prima di lasciargli il tempo di fare
alcunché,
lei riapparve sull’uscio, gridando come una furia impazzita:
“E
– TANTO PER LA CRONACA – I MIEI
GUSTI SONO ECCELLENTI! TANT’E’ VERO CHE HO SCELTO TE!”
E si richiuse in
bagno, rischiando di
far crollare la casa. Remus rimase lì impalato a fissare la
porta chiusa.
Touché.
NdA: Ecco il
prequel
di Trappola per una tregua. ^^
Me lo lasciate
un commentino? *.*