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Autore: I_m a cool baka girl    04/05/2015    0 recensioni
Death The Kid è un nuovo studente del 3°anno alla Shibusen, è distaccato e silenzioso e per questo ha un gran fascino sulle ragazze.
Allo stesso tempo, di notte, è un assassino specializzato nei Kishin e per svolgere il suo lavoro usa due pistole ed è noto con il nome di Death Angel anche per la sua abilità nell'usare delle ali meccanizzate.
Nessuno è a conoscenza della sua doppia identità anche perché lui la nasconde molto bene.
È alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto e di cui non sa che pochi dettagli che erano scritti nel diario di sua madre, morta quando aveva solo tre anni, perché vorrebbe sapere il motivo dell'abbandono.
La coppia principale è Kid x Liz
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Kishin Ashura, Liz Thompson, Sommo Shinigami, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 8- INIZIANO I GUAI: COPERTURA SALTATA Dopo aver camminato a lungo e con passo piuttosto veloce, il gruppo capitanato da Kid e Shinigami era arrivato a destinazione: era una casa/albergo di otto piani collegati da varie scale interne e da una d'emergenza esterna, le pareti fuori erano di un giallo tenue mentre dentro erano bianche, nere, grigie o oro. Erano appesi vari quadri con paesaggi e ritratti e si vedeva che ce ne sarebbe dovuto essere uno molto grande appeso in bella mostra nell'atrio principale, ma che era stato tolto. C'erano anche molte statue di creature mistiche, come Pegaso o i centauri, e di Demoni, Angeli e animali tutte in marmo bianco. Le stanze erano arredate in stile antico, probabilmente il mobilio era l'originale, con mobili in legno d'ebano nero intagliati a mano e decorazioni in vetro soffiato. In ogni camera da letto c'era un letto a baldacchino, una cassapanca vuota provvista di lucchetto e chiave, un armadio che riempiva mezza parete, vari specchi ed una scrivania posizionata sotto la finestra. Non mancavano lampade da muro e decorazioni, ed ogni stanza era collegata ad un bagno privato con i sanitari perfettamente puliti e bianchi con decorazioni in oro. Le ragazze avevano le stanze al sesto piano mentre i ragazzi al quinto ad eccezione di Kid, che era stato portato fino all'ottavo. In un'ora, sistemarono i loro bagagli e scesero a mangiare. La cosa che notarono tutti una volta riuniti, fu l'espressione di Kid: era un misto tra la rabbia, lo shock e il malinconico. Ma nessuno osò chiedere, zittiti da uno solo sguardo dorato. "C-come sono le vostre stanze?" chiese Maka per alleggerire la tensione. "La mia è cool, proprio come me. Ed è enorme con un letto comodissimo!" le rispose estasiato Soul. "La mia è adatta ad ospitare un Dio come me!! Hahaha!! Io sono ancora più splendente delle decorazioni in oro!!" urlò Black*Star. "Black*Star....calmati..." cercò di calmarlo Tsubaki "Ah, anche la mia stanza è molto bella e spaziosa. È accanto a quella di Liz, vero?" continuò con un sorriso. "Vero. Il letto e l'armadio sino enormi!! Oltretutto ci sono anche degli altri abiti di ricambio...ne ho guardati alcuni e sono bellissimi. Da me c'è anche un bagno, voi?" commentò l'interpellata. Tutti annuirono, dicendo che anche loro avevano un bagno collegato alla stanza, poi si girarono verso Kid. Il moro aveva già finito di mangiare e stava per andarsene quando sentì gli occhi degli altri puntarglisi addosso. "Che c'è?" chiese apaticamente. "Com'è la tua stanza?" gli richiese Liz con un sorriso. Il ragazzo arrossì leggermente "Bella. E simile alle vostre. Penso che siano tutte uguali." rispose andandosene. "Kid!" lo richiamò Liz, correndogli dietro fino alla sua stanza all'ultimo piano. "Liz, perché mi segui ogni volta?" chiese Kid prima di entrare nella sua stanza. E quella camera da letto, una delle due in quel piano, era proprio la sua: la stanza di un bambino di quattro anni in cui c'erano ancora dei peluches di animali e strane creature, con pareti verniciate di bianco e stelle dorate e mobili differenti di un marrone chiaro e acceso. "Tu mi incuriosisci, tutto qua."rispose lei con un sorriso, spiazzando completamente il ragazzo. "Haaa, se sei curiosa al punto di diventare una stalker basta chiedere...."sospirò lui, chiudendo la porta una volta che la ragazza fu entrata. "K-Kid?"Liz non capiva le intenzioni del ragazzo ed il suo sguardo cupo non la aiutava a tranquillizzarsi. "Non preoccuparti."le disse togliendosi gli indumenti fino a rimanere a petto nudo, la pelle bianca spezzata dalle cicatrici di un colore ancora più bianco "Avevo promesso che ti avrei detto tutto, ma da Marie ho omesso certe parti che ora voglio spiegarti meglio."le disse sicuro. "Non sei obbligato, in fin dei conti non ci conosciamo da molto e-" "Voglio raccontarti tutto, Liz. Mi sento male al sapere che potresti rimanere coinvolta in qualcosa di molto pericoloso per te. Almeno permettimi di proteggerti."la interruppe lui guardandola negli occhi. "O-ok, Kid. Ti ascolto." "Devi solo guardare, ok Liz?" La ragazza annuì e Kid si lasciò sfuggire un sospiro, prima che una leggera aura viola lo avvolgesse dalla testa ai piedi, un cerchio magico anch'esso viola apparve sotto i suoi piedi e un rumore di pelle lacerata fu udibile poco dopo, quando due ali d'angelo color argento spuntarono all'altezza delle scapole. "Questo te lo volevo far vedere."disse dopo aver completato la sua trasformazione, sotto gli occhi stupiti dell'amica. Liz, a differenza dei pensieri del ragazzo, gli si avvicinò e con cautela accarezzò piano un'ala facendolo stupire. "Anche quella notte le avevi- lo guardò intensamente e lo abbracciò- ti fanno sembrare un angelo, sai? Molto probabilmente ci sono ancora tante cose che non so sul tuo conto e lo stesso vale per te nei miei confronti. Quello che so' è che non è importante come sei esternamente o chi sei, ma ciò che hai dentro. Hai un cuore ed un'anima, un carattere ed un modo di comportarti tutti tuoi. Quindi sei umano e VIVO. Questo è importante. Capito Kid?"Liz si staccò da lui e gli fece un sorriso brillante per poi guardare più attentamente la stanza: il letto ad una piazza e mezza aveva le lenzuola color crema ricamate a roselline dorate e vari cuscini di diverse dimensioni sopra alternati a peluches di gatti ed uno di Pegaso, appoggiati sopra delle mensole a muro c'erano vari giocattoli in legno e statuette di piccole dimensioni, davanti al letto c'era una porta-finestra coperta da un tendaggio bianco che conduceva in una piccola terrazza sul giardino dietro la casa e come nelle altre stanze, una scrivania era posizionata sotto un'altra finestra ed un bagno era collegato alla stanza da una porta. Liz uscì in terrazza, il lungo abito rosso che indossava veniva inondato dai colori del tramonto e una leggera brezza le smuoveva i capelli e la stoffa. Kid la raggiunse, ancora con le ali richiuse sulla schiena, e l'abbracciò d'impulso iniziando a versare lacrime nostalgiche e disperate, il corpo scosso da tremiti e singhiozzi mentre la sua mente rievocava immagini della sua infanzia. "Io...non ce la faccio...Liz....Tu sei....estremamente uguale a Lei....non voglio...non posso....non anche Tu....perché non....non mi odi?...perché?!.......... PERCHÉ DANNAZIONE?!?!.....nnnh......Liz....perché sei riuscita a cambiarmi cosi tanto?....come hai fatto?....è strano.....però- Kid la lasciò andare e si asciugò le lacrime con la mano- non è una brutta sensazione. Ora dammi la mano e non lasciarla."la ragazza obbedì e subito le ali argentee del ragazzo ai spalancarono e li fecero sollevare da terra. Dalle loro mani unite, Kid la sentì tremare leggermente e allora con uno strattone deciso l'avvicinò a sé e la abbracciò da dietro, in modo che entrambi potessero vedere lo spettacolo del sole che tramontava dietro le montagne ed il colore del cielo che mutava da arancio a rosso, a rosa e viola ed infine al blu della notte puntata di stelle luminose. Rimasero in volo per molto tempo, fino a che l'aria non si fece fredda e il ragazzo ridiscese nel giardino, inconsapevole che l'avevano visto. E prima che potesse far sparire le ali, dei volti familiari ad entrambi spuntarono da dietro una siepe. E sia Kid che Liz li riconobbero subito, i loro compagni di classe venuti in gita con loro che li guardavano spaventati ed increduli.
  
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