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Autore: the angel among demons    08/05/2015    0 recensioni
Hailey Ross si è trasferita da poco dalla sua amica Ruby,a Storybrook. Ma non sa che gli studenti dell'Accademia sono personaggi delle favole. In effetti...nessuno lo sa.
Ho sempre pensato che la storia sarebbe stata più interessante se i personaggi fossero stati degli adolescenti,quindi ho voluto provare a scrivere questa fanfiction (:
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: avviso che i capitoli già dal prossimo sono molto più lunghi (:

° NUOVA ARRIVATA °

 

Uno squillo svegliò Hailey dal suo dolce sonno. La luce del mattino l'accecó per un attimo. Si stropicció gli occhi e allungò una mano sul comodino alla ricerca del cellulare, ma non era lì.  

Dov'era finito? 

Sicuramente era vicino perché quella suoneria era assordante. Voleva decisamente cambiarla, ma ogni volta che ne cercava altre tra le impostazioni non c'era niente da fare: erano tutte orrende, quindi alla fine rimaneva sempre con la stessa. 

Lo cercó ancora, tra le coperte. Niente, allora si decise ad alzarsi e tentò di capire da dove provenisse la suoneria . Si guardò un po in torno e finalmente lo trovò. Era sotto il letto - evidentemente la notte si era mossa così tanto da farlo cadere;era proprio un elefante quando dormiva -. 

Si accovacció per prenderlo. Quando lesse da chi proveniva la chiamata innarcó un sopracciglio.

Cosa voleva Ruby alle 7 e 30 del mattino?.

"Pronto?" sbadiglió alzandosi da terra.

"Vero che hai già fatto colazione, ti sei lavata, vestita, truccata e improfumata?" Ruby sapeva che non aveva fatto niente di queste cose, ma comunque un po ci sperava.

"Avrei dovuto?..." a questa domanda l'amica sospirò. 

"Non hai ancora capito che giorno è."

Ci fu un breve silenzio, poi Hailey spostò velocemente lo sguardo sul calendario. Si sbatté la testa al muro.

"Cazzo! È lunedì ed è oggi il mio primo giorno all'Accademia!" sbatté una seconda volta. Sentì una breve risata da parte di Ruby. "Brava ci sei arrivata! Hai ancora mezzora per prepararti e arrivare a scuola. Fai in fretta."

"Si...ma tu sei già lí? È presto per te"

"Ehm...sai c'è un ragazzo molto carino va a un bar tutte le mattine presto e.." Hailey si mise a ridere.

"Non aggiungere altro, stalker" anche Ruby rise "Almeno non sono io quella in ritardo, ti ricordo"

Giusto, doveva muoversi.

"Ora vengo, a dopo" staccò la chiamata senza neanche dare il tempo all'amica di salutarla. Guardò l'ora: 7 e 35. Si precipitò in bagno per una sciacquata veloce. Prese un paio di jeans stretti e una maglia a maniche lunghe dall'armadio e infilò gli stivali, non curandosi se aveva abbinato il tutto - anche perché i suoi vestiti erano tutti abbastanza neutri; non le piaceva essere al centro dell'attenzione con colori troppo accesi o maglie tanto scollate; aveva paura che pensassero cose del tipo 'ma quanto se la tira?'-. 

Dopo essersi messa un velo di mascara e lucidalabbra prese lo zaino e uscì dalla stanza. Scese le scale del palazzo e prima di uscire completamente diede un bacio sulla guancia a Granny, che si trovava dietro il bancone della segreteria del motel. Lei spalancò gli occhi, non solo per il bacio inaspettato, ma anche per il fatto che non era già sulla strada per la scuola.

"In ritardo già il primo giorno?" 

"Non me ne parlare..." Granny scuoté la testa, come dire 'sei sempre la solita'.

"Non perdere altro tempo allora. Va. In bocca al lupo!" detto questo Hailey sfrecció fuori, correndo per la strada più velocemente che poteva facendo attenzione a non cadere. Non voleva presentarsi con graffi o ginocchia sbucciate.

I suoi parenti e quelli di Ruby sono sempre stati amici, quando vivevano a New York. Le due famiglie si vedevano così spesso che ormai per Hailey, Ruby era come una sorella. 

Da piccole si scambiavano bambole, trucchi - di cui Ruby aveva già la passione -, si divertivano a mettere i tacchi delle loro mamme e far finta di parlare al cellulare con i loro ragazzi immaginari, per non parlare di quando baciavano gli armadi come se fossero loro, e i pupazzi i loro figli...classiche cose che facevano le bambine. Crescendo iniziavano a litigare, ma sempre per piccole cose. A tutte e due piaceva tenere il muso, ma alla fine una delle due chiedeva sempre scusa e tornava tutto come prima, dimenticandosi per cosa avevano litigato. 

Per questo fu il giorno più triste della sua vita quando Ruby le diede la notizia che si sarebbe trasferita nel Maine. Non aveva altri se non lei.

Quattro anni dopo, però ,al suo diciasettesimo compleanno, sua madre vedendola spesso triste e sola - perché fare amicizie non era tra le qualità migliori di Hailey - le disse che poteva trasferirsi anche lei da Ruby se voleva, e che si sarebbe fermata dalla nonna perché possedeva un motel oltre a una tavola calda. Granny avrebbe fatto un eccezione sul fatto che Hailey non avesse ancora diciotto anni, solo perché era un'amica di famiglia.

Per lei fu tutto fantastico. Non solo perché avrebbe rivisto Ruby - quando si vedevano su skype o parlare al telefono non era la stessa cosa - ma avrebbe avuto anche un appartamento tutto suo con un bagno tutto suo. Era sicura che i suoi genitori non le sarebbero mancati più di tanto, visto che non c'erano mai a casa per il lavoro, praticamente era come se vivesse già da sola. In più aveva sentito in giro che la Storybrook Academy era una scuola che ti dava una buona base per quello che sarebbe stato il tuo lavoro in futuro o qualsiasi università  avresti voluto fare in seguito. Mentre la scuola in cui andava prima non era niente di che.

Insomma, finalmente poteva essere tutto perfetto.

 

Guardò di nuovo l'ora sul telefono. Mancava un minuto alle 8.00.

Bene, era arrivata. Hailey si era trasferita da solo tre giorni prima e per fortuna Ruby le aveva spiegato la strada più volte, in caso (in un giorno come quello) sarebbe dovuta andare da sola.

La scritta 'Storybrook Academy', situata al centro del grande edificio ,era così grande che chi passava di lì non poteva non notarla. Chi aveva deciso di costruire la scuola sembrava volesse che venisse essere ammirata come un monumento. Allora le storie che aveva sentito in giro riguardo alla sua maestosità non erano palle, pensò. 

A fissarla bene sembrava un castello, con il suo aspetto un po antiquato e di colore dorato scuro, quasi bronzo, e alcuni particolari che ricordavano il medioevo.

La campanella suonò alle 8.00 in punto. Una mandria di alunni si avviò all'ingresso, ed era un guaio, perché non aveva ancora trovato Ruby, che avrebbe dovuto accompagnarla per la scuola, visto che non ci era mai entrata, e visto la grandezza dell'edificio ci si poteva perdere facilmente. E poi era l'unica che conosceva lì dentro.

Mentre la massa di studenti la spingeva di qua e di là cercava ancora la sua amica. Forse era già entrata, pensò. Tutti gli alunni entrarono. 

Sbuffó. Era obbligata ad andare in segreteria e farsi accompagnare da qualcuno che l'avrebbe portata al suo corso. Già, non sapeva neanche in quale corso doveva iniziare e che materia avrebbe avuto. Solo lì si accorse che non aveva chiesto niente della scuola alla sua amica, era troppo impegnata ad abbracciarsi e parlare con lei dopo tutto quel tempo che non si vedevano. 

Appena aprì la porta d'ingresso una mano le toccò la spalla. "Eccoti finalmente!"

Hailey si girò "Ruby!" l'abbracció. Era felice di vederla, come sempre,ma mai come in quel momento. Lei l'allontanó. 

"Che ne dici se ci salutiamo più tardi?"

"Si, scusa" entrarono.

Superata la prima rampa di scale, mentre correvano tra i corridoi vuoti. Hailey rallentó sempre di più fino a fermarsi. Era colpita dai vari premi che la scuola aveva vinto. Notò che a ogni coppa c'era la foto di una donna appesa al muro. Capelli castani che toccavano appena le spalle, occhi scuri, labbra rosse dal rossetto, vestiti eleganti, e una posa quasi regale con le braccia conserte.

Chissà perché ma le metteva soggezione.

Ruby le prese la mano "Non è il momento del giro turistico" disse ricominciando a correre, trainando Hailey ancora concentrata dai premi e dalle foto della donna dall'aspetto così sicuro di se.

Superato l'angolo Ruby si fermò e ripresero fiato.

"Siamo arrivate al nostro corso" a queste parole Hailey iniziò a sudare. L'idea di essere la novellina non le piaceva per niente, in più nessuno sapeva del suo arrivo, quindi le avrebbero puntato gli occhi addosso ancora di più, e lei cosa poteva fare in quel momento? Solo restare ferma e aspettarsi sicuramente qualche battutina sgradevole che solitamente si fa al ragazzo/a nuovo/a. O peggio si sarebbero tenuti le cose per loro e poi con lei facevano gli amichetti. L'avrebbero giudicata appena avrebbe superato la porta, avrebbe dovuto conquistare la loro amicizia, o per lo meno il loro rispetto.

Ruby appoggiò l'orecchio alla porta. Poi guardò attraverso la serratura. Fece una smorfia.

"Oh no...il signor Gold è già entrato in classe" il suo tono non era per niente felice e questo fece solo aumentare l'ansia di Hailey.

"Chi è il signor Gold...?"

"Ora lo vedrai". 

No. Non voleva vederlo. Voleva andarsene, scappare da quella scuola così seria. Cosa le era venuto in mente? Trasferirsi in una cittadina sperduta...voleva tornare a New York, anche se la sua vita lì era più che noiosa. Non era troppo tardi per cambiare idea...o si? Però era venuta lì per Ruby,l'unica amica che aveva dopotutto. 

Mentre si stava facendo ancora quei complessi mentali, istintivamente fece per andarsene, ma l'altra le afferrò il polso e con l'altra mano la maniglia. 

No, non lo stava per fare...

Troppo tardi. Ruby aveva già aperto la porta. 

 
   
 
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