Dean e Castiel avevano deciso di trascorrere una giornata diversa dal solito, erano mesi che non passavano un pò di tempo da soli, ed entrambi avevano bisogno di rilassarsi e svagarsi un pò dopo il duro lavoro delle ultime settimane.
Dean aveva deciso di portare Cas in un posto molto speciale per lui, il lago dove suo padre portava lui e Sam a pescare quando erano piccoli, erano anni che non ci andava e aveva proprio voglia di tuffarsi nei bei ricordi della sua infanzia.
Erano partiti il mattino presto e in un paio d'ore avevano raggiunto il bosco, avevano lasciato la macchina in un posto riparato e si erano diretti a piedi verso il lago. 
Era una splendida giornata estiva e faceva un gran caldo, era proprio il tempo ideale per stare all'aria aperta e godersi la natura, ed era rilassante non doversi preoccupare di niente se non di non inciampare nelle spesse radici degli alberi.
Camminarono a lungo tra i sentieri del bosco e le verdi e fiorite vallate, non c'era nessun suono eccetto quello del canto degli uccelli e il frusciare delle foglie spinte dal vento caldo.
Castiel non aveva mai pescato, così Dean approffittò della lunga camminata per spiegargli come funzionava e cosa avrebbe dovuto fare, era divertente cercare di spiegargli i vari lanci che poteva fare con la canna da pesca, perchè Cas era come un bambino entusiasta ed era molto ansioso di imparare, il che gli ricordava com'era lui quando suo padre gli spiegava le stesse cose, molti anni addietro.
Raggiunsero il lago nel primo pomeriggio e si misero subito all'opera, preparando le esche e le canne da pesca.
Era buffo vedere Castiel che cercava di imitare i lanci di Dean, continuava ad impigliarsi con gli aghi e a schizzare acqua dappertutto, dopo un paio di tentativi Dean era già fradicio e alquanto irritato dalla sua goffagine, ma cercava di essere paziente e di insegnargli, come suo padre aveva fatto con lui.
Cas non riusciva a capire come posizionare bene la canna da pesca in modo da non sbilanciarsi quando lanciava, Dean cercò di mostraglielo e di dargli dei consigli pratici, ma dopo vari insuccessi la sua pazienza iniziò ad esaurirsi, così si posizionò dietro di lui e gli fece afferrare la canna da pesca tra le sue mani, facendogli vedere gli esatti movimenti che doveva fare.
Sperò che questo avrebbe risolto il problema, ma Cas si era improvvisamente distratto e sembrava ancora più imbranato di prima, inoltre invece che osservare la canna da pesca e gli obbiettivi che lui gli fissava si girava sempre a guardarlo, cosa che lo metteva un po' a disagio vista la vicinanza dei loro volti.
Alla fine si era talmente spazientito dalla sua distrazione che finì per dargli una spinta, Cas scivolò e finì in acqua, il che lo fece ridere a crepapelle, anche se l'angelo non sembrava altrettanto divertito, e lo guardava imbronciato e gocciolante.
"Scusami Cas, non volevo farti cadere in acqua, è che sei così tonto alle volte che mi fai diventare matto!" Disse porgendogli la mano per rialzarsi.
Cas afferrò la sua mano e lo trascinò con forza in acqua.
"Scusa, non l'ho fatto apposta, è che sono un po' tonto!" Aggiuse ridendo.
Dean imprecò e gli diede una spinta al braccio, Cas ricambiò il gesto e finirino entrambi per bagnarsi completamente, mentre ridevano come bambini e si buttavano in acqua a vicenda.
"A questo punto tantovale farsi un bagno come si deve tontolone!" Disse Dean alzandosi e sfilandosi la camicia fradicia.
Castiel rimase seduto in acqua a guardarlo mentre si spogliava, cosa che Dean non mancò di notare: "Hai intenzione di spogliarti anche tu o di rimanere lì a fissarmi?" Chiese spazientito.
Cas si alzò con uno scatto e iniziò a spogliarsi anche lui, senza però distogliere lo sguardo dal corpo semi nudo di Dean, che ormai aveva addosso solo i boxer rossi e si stava tuffando in acqua, invitandolo ad entrare a farsi una nuotata con lui.
Cas finì di spogliarsi ed entrò in acqua, solo che a differenza dell'amico, lui era completamente nudo, e quando Dean se ne accorse distolse immediatamente lo sguardo imbarazzato, ed esclamò: "Dannazione Castiel ma che cavolo fai?" 
"Perchè che cosa ho fatto?" Rispose lui confuso.
"Sei... Sei nudo!"
"Certo che lo sono, è così che si fà il bagno no?"
"Non quando si è in compagnia accidenti!" Rispose lui, sempre guardando altrove.
"Ma siamo entrambi uomini... E poi mi hai già visto nudo ricordi?"
All'improvviso Dean si ricordò dell' incidente delle api, si girò sconvolto verso di lui ed urlò:
"Certo che me lo ricordo stupido pazzo, per poco non mi facevi schiantare quella volta!!"
"Lo sò, scusami ancora... Pensavo che ti sarebbe piaciuto!" Disse abbassando lo sguardo.
"Vorrei tanto sapere come sei giunto ad una conclusione simile..."
"Beh perchè..."
"Ok lascia perdere, forse è meglio non saperlo!"
Per un attimo preso dal ricordo di quella folle avventura con le api, Dean si era dimenticato che Cas era nudo di fronte a lui, ma ora lo stava guardando e con sua enorme sorpresa, non riusciva più a smettere di farlo.
Quando Cas alzò lo sguardo e lo vide immobile che lo fissava lo chiamò per capire cosa stesse guardando, ma solo al terzo richiamo Dean si accorse di quello che stava succedendo e si affrettò a girarsi, in preda alla vergogna.
"F-forza andiamo a nuotare!" Aggiuse poco dopo per rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.
I due fecero una nuotata verso il largo e poi tornarono indietro, gareggiando su chi fosse il più veloce tra i due. Castiel arrivò per primo a toccare la roccia che segnava il traguardo, emerse dall'acqua quasi senza fiato, Dean era poco distante da lui, e quando lo vide emergere e tirarsi i capelli all'indietro, con le goccioline d'acqua che gli colano sulla schiena e sul fondoschiena non potè fare a meno di restare a guardarlo ancora una volta, mentre seguiva il percorso delle gocce d'acqua che scivolavano armoniose sul suo corpo.
Cas si girò verso di lui con un espressione trionfante, ma il suo sorriso svanì quando si accorse della direzione in cui puntava lo sguardo dell'amico.
"Mi stai guardando il culo Dean?" Disse poco dopo, gustandosi l'espressione imbarazzata di Dean che scrollava la testa e ripeteva che non era assolutamente vero.
Continuarono a nuotare e a gareggiare, e continuò anche quello strano gioco di sguardi tra di loro, Dean che lo guardava e restava imbambolato a fissare il suo corpo, Cas che lo riprendeva divertito e Dean che negava tutto con fermezza accusandolo di avere le allucinazioni.
Castiel era quasi sulla riva del lago, con l'acqua gli arrivava all' inguine, quando improvvisamente dispiegò le sue ali, prima le sbattè, come se volesse stiracchiarsi le braccia, e poi ne immerse lentamente le punte nell'acqua, piacevolmente divertito.
Dean era davanti a lui e si apprestava a fargli uno scherzo, quando si bloccò davanti a quella splendida visione.
"Cosa stai facendo?" Chiese quasi sussurrandolo, tanta era l'emozione di vedere per la prima volta le sue ali.
"Voglio lavare le mie ali, sapessi com'è rilassante immergerle nell'acqua fredda!"
"Non le avevo mai viste così da vicino... Sono davvero enormi!"
"Si è vero, ma ci sono abitutato ormai... E poi io le trovo davvero bellissime!"
"Si... Hai ragione sei davvero bellissimo!" rispose lui, mentre fissava a bocca aperta il suo corpo.
"Cosa?!" Cas si girò immediatamente verso di lui, sorpreso da quelle parole.
"Cosa?! Oh cazzo!" Dean si mise una mano sulla bocca, come a voler ricacciare dentro le parole che aveva appena detto, ma ormai era troppo tardi, e lui totalemente in preda al panico.
"Grazie..." Sussurrò poco dopo Castiel, sorridendogli.