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Autore: bluemoon89    09/05/2015    0 recensioni
Galeotto fu l'hard disk!
Felicity dovrà occuparsi dell'ultima persona che vorrebbe aiutare...Slade Wilson, avente un risvolto sentimentale.
Inoltre l'informatica verrà rapita e sia il Team Arrow e Slade andranno in suo soccorso.
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Slade Wilson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'INFORMATICA E IL MERCENARIO

CAPITOLO 1

Felicity chiuse e riaprì gli occhi per l'ennesima volta. Aveva desiderato più volte che si trattasse solo di uno strano sogno e nient'altro. Quanto lo avrebbe desiderato, in modo tale che adesso poteva andare a dormire, invece di rimanere a fissare il cellulare e decidere se chiamare o no Oliver per dirgli che cosa le era successo.
Dire cosa?
Non sapeva che cosa fare. Dirglielo era la cosa più giusta visto con chi aveva a che fare. Nello stato in cui era non avrebbe leso nessuno e sarebbe stato facile rimandarlo a Lian Yu. Ma quando ci pensava gli veniva in mente quel suo sguardo spaventato in cui l'aveva guardata...non sapeva come definirlo se non che gli faceva tenerezza.
Lo trovava buffo in un certo senso. Insomma...era arrivato a Starling City con lo scopo di vendicarsi di Oliver...aveva scoperchiato i segreti di Moira, l'aveva uccisa, aveva assediato Starling City...e per giunta gli aveva messo la lama della sua spada a contatto sul suo collo. Era sempre quell'uomo...ma non riusciva a sopprimere quel senso di tenerezza quando risvegliatosi l'aveva vista.
Felicity sprofondò il viso fra le mani e l'unica cosa che gli venne in mente quando alzò lo sguardo e vide l'uomo che dormiva sul suo divano...come diavolo si era cacciata in questo guaio.
Tutto era iniziato quella stessa sera. Aveva appena lasciato il rifugio, e si era appena fermata alla solita rosticceria, quando incrociò per caso il vecchio dottor Else. Era stato il suo medico quando era piccola, inoltre aveva stretto amicizia con la figlia dell'uomo, Magda, la quale aveva dieci anni più di lei. Erano ormai anni che non la vedeva e dall'uomo seppe che lavorava all'estero per un importante uomo d'affari.
La notizia un pò la sorprese. Magda era una ragazza esuberante e non rispettava molto l'autorità del padre...visto che si metteva sempre nei guai e non lo ascoltava. L'uomo ammise che fu anche lui stupito da quella notizia, ma lo interpretò che crescendo era cambiata.
Rimase a parlare con lui e fra una parola e l'altra scoprì che si era appena trasferito e stava mettendo a posto il suo studio. Aveva alcune cose a casa e doveva portarli al nuovo studio.
Felicity si propose di aiutarlo.
Non abitava tanto distante da dove lei risiedeva ed era anche un modo per sapere più di Magda. Erano nei pressi dove abitava la donna, che ad un tratto vide qualcuno sfrecciare sulla strada all'improvviso. La donna inchiodò di colpo. Subito dopo si accorse che quell'uomo era inseguito da un'altra persona. L'uomo di prima parve come sotto l'effetto di qualche droga, l'altro invece non esitò a sparagli uno strano raggio che colpì il bersaglio e cadde. Si muoveva ancora e quello che gli aveva sparato era piuttosto esitante, ma non era intenzionato ad abbassare l'arma. Non sapeva come spiegarlo...solo che accellerò all'improvviso e prese in pieno quello con l'arma. Pensò di averlo ucciso, ma si riprese. Notando che l'arma era stata distrutta e l'altro era vivo scappò via.
Con l'aiuto del dottore, Felicity lo caricò dentro la macchina e poi lo portò a casa sua.
Il dottore disse che non pareva grave. Fu allora che gli tolse la maschera nera che gli copriva il viso.
Felicity sentì un brivido per tutto il corpo quando si accorse che era Slade Wilson.
Non sarebbe stato un problema se quando gli avesse detto di portarlo all'ospedale per sicurezza non gli avesse detto un secco no e aggiunto che era una storia complicata. Il dottor Else la guardò in maniera interrogativa. Non fece nessuna domanda al riguardo, uscì solo per prendere alcune robe per poi ritornare.
Non era in pericolo di vita, ma doveva essere sotto l'effetto di qualche stupefacente. Con delle analisi veloci che fece era sotto l'influsso di un potente allucinogeno. La donna riconobbe che la composizione era la stessa della nuova Vertigo che gli avevano inniettato a Oliver. Il dottor Else gli disse che si doveva riposare...e per un certo senso non aveva calcolato che si doveva curarsi di lui.
Felicity rimase a fissare una manciata di secondi la porta che si chiudeva quando il dottore se ne andò. In quel momento voleva fare qualcos'altro...anche ad aiutare il dottore, piuttosto di non rimanere sola con lui. Cosa che però il dottore le sconsigliò.
La prima cosa che fece dopo aver posto lo sguardo sull'uomo a dorso nudo con le bende, fu di trarre fuori il cellulare e chiamare Oliver.
In quel momento Slade si svegliò di soprassalto. Felicity ebbe un colpo che fece cadere il cellulare.
-tu...-e la prese.
Felicity sbiancò e si maledisse di avergli salvato la vita.
-stai bene...sei ferita...lui ti ha toccata...-chiese Slade respirando a fatica.
Felicity scosse la testa in senso di negazione.
La lasciò.
Con lo sguardo cercò i vestiti e si diresse verso di essi.
-che...che cosa fai...-chiese la donna.
-con lui in giro...non è sicuro...-rispose l'uomo.
-non puoi...-fece lei meledicendosi quella piccola parte di sé che si preoccupava del suo stato di salute.
-perché...-chiese Slade.
-sei ferito...e...non pare pericoloso...visto che è scappato...-rispose Felicity.
-cosa?-fece lui come incredulo.
Volse l'attenzione ai vestiti e tastò nelle tasce della giacca.
Trasse fuori un hard disk grigio.
-ti starai...sbagliata...-disse l'uomo
Respirava a fatica e di certo non si era ripreso.
-non puoi...-fece la donna.
-è pericoloso...lui...-ebbe una fitta.
-è scappato...te lo detto.-lo assicurò la donna soccorrendolo.
Slade la guardò.-come...scappato?-
-si...-
-non capisco...-fece l'uomo come incredulo di quella affermazione.-ma di chi diavolo...stai parlando.-
-di quello che con quella strana arma ti ha sparato una sorta di raggio...-disse la donna.
Slade la guardò in maniera interrogativa.
-se ne è andato a gambe levate quando...l'ho investito...per sbaglio.-aggiunse.
L'uomo parve non capire.
-calvo, non tanto alto, vestito di nero...-disse la donna descrivendolo.
-cosa? io...non era lui-disse Slade confuso.-io...l'ho visto...-
-ascoltami...hai solo visto solo qualcuno che tu temi...e questo mi risulta strano-disse la donna.-insomma...è una nuova Vertigo che ti mostra ciò che hai più paura e...era solo una tremenda allucinazione...oltre alla grande dose che avevi in corpo...forse per questo che hai qualcuno da cui temere....sempre se non c'è l'avevi in precedenza.-
Slade volse lo sguardo altrove e incominciò a respirare pesantemente tanto ad avere un iperventilazione per poi svenire.
La prima cosa che fece fu di prendere il cellulare e chiamare Oliver, ma quando lo vedeva ebbe un momento di esitazione. Provò a sistemarlo, ma l'effetto non cambiò.
Non seppe quando desiderò che fosse solo uno strano sogno e che non fosse la realtà.
I suoi pensieri furono interrotti quando l'uomo si agitò piuttosto pesantemente nel sonno. Si avvicinò a lui e cercò di calmarlo, quando ad un tratto gli prese la mano. In quel momento aprì leggermente l'occhio. Non aveva messo a fuoco l'immagine che scambiò Felicity per un'altra persona.
-sei tu...sei...sei tornata....-disse l'uomo.
Felicity esitò.
-si...-rispose più per tenerlo calmo che altro.
L'uomo sorrise per poi riaddormentarsi.
Felicity rimase per qualche minuto al suo fianco e sfilò la mano dalla sua. Lui ebbe una sorta di sossulto e instintivamente la donna gli mise la mano sopra la sua. Lo calmò e continuò a dormire.
Pesantemente la donna si sedette per terra.
-come diavolo ho fatto a cacciarmi in questa situazione.-si disse.
 
   
 
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