Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: kamy    10/05/2015    0 recensioni
Tony è un gatto a due code umanoide che si trova a occuparsi di una Kyuubi ingenua.
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
bev.i Ringrazio anche solo chi legge.



Cap.2 Presentazioni

La Kjuubi socchiuse gli occhi, mugolò e socchiuse gli occhi. Un rivolo della sua saliva gocciolò sulla gamba di Tony che teneva stretta a sé. Alzò il capo, le sue orecchie tremarono e sorrise.
"Sei rimasto" sussurrò.
Tony dimenò le code, roteò gli occhi stringendo le labbra.
"E dove potevo andare?" chiese. Abbassò gli occhi sulla Kyuubi stretta alla propria gamba, sospirò.
Steve dimenò le varie code, gli lasciò andare la gamba e strisciò all'indietro. Si stiracchiò uggiolando, abbassò le orecchie e la punta del suo naso tremò. Socchiuse gli occhi e sorrise nuovamente.
"Il cacciatore se ne sarà andato?" chiese. Tony annusò l'aria, si mise a gattoni e camminò in tondo.
"Da circa mezz'ora" disse. Arricciò il naso, dimenò le orecchie. "Ancora non è sicuro uscire, visto che sei ferita".
Steve si rotolò a terra, sbadigliò e si stese a faccia in su.
"Sicuro che non ti senti obbligato?" chiese. Si avvolse nelle sue stesse code e si leccò le labbra.
Tony inspirò, espirò e affondò le unghie nel terreno.
< Certo che mi sento obbligato, volpe cretina! > pensò. Scosse il capo continuando a dimenare le code.
"Nah, tra animaletti in difficoltà bisogna aiutarsi"
. Steve si mise seduto, si piegò in avanti ed iniziò a leccarsi la ferita. La sua lingua ruvida passava sopra il sangue, pulendolo e lasciando una scia umida di saliva.
"Non ci sono altre volpi sulla Terra?" chiese.
Tony strinse le labbra fino a farle sbiancare, si allontanò a gattoni raggiungendo l'angolo.
"Non ne ho viste, girovagando. Tu non ne conosci?".
Steve rizzò il capo, si voltò verso di lui e fece ondeggiare il ciuffo biondo.
"Io non sono terrestre" sussurrò.
Tony inarcò un sopracciglio, si accucciò.
"Non sei così speciale. Ci sono come me, o simili". Si morse il labbro, roteò gli occhi.
< Sei un'idiota. Tieni la bocca chiusa! > pensò.
Steve si voltò nuovamente e si piegò sulla ferita, dandole un altro paio di leccate.
"Io mi chiamo Sutefano Yuki, per gli amici Steven" si presentò.
Tony saltò sul davanzale di una finestra, lo guardò dall'alto accoccolandosi.
"Tony. Solo Tony" disse. Dimenò le code, intrecciandole tra loro. "E suppongo tu abbia molti amici, visto quanto sei gentile".
Steve si passò la mano tra i corti capelli biondi e socchiuse le sottili labbra rosee, sospirando.
"Ne ho avuto solo uno, a dire la verità. Nel mondo da cui provengo non esiste l'amicizia" spiegò.
Tony ingoiò un sospirò, trattenendo il fiato.
"Oh" disse. Poggiò il capo sulle mani. "Certo. Come ho fatto a non pensarci io".
Steve finì di strapparsi la maglia, i suoi pettorali si alzavano e abbassavano a ogni respiro. Con i lembi di stoffa si strofinò le varie ferite pulendole dal sangue rappreso e le leccò. I tagli brillarono di riflessi dorati, dimenò la coda e le ferite si richiusero.
"Così va meglio" sussurrò.
Tony si acquattò, respirò profondamente.
< Rimani calmo. O è troppo stupido, o gli piace far finta di esserlo. Sei più rapido di lui, mal che vada fuggi > si disse. Appiattì le code contro la schiena, sorrise.
"Se non esiste l'amicizia, cosa fate nel tuo pianeta di volpi carine?".
Steve abbassò il capo, le sue iridi azzurre divennero liquide.
"Nel mio mondo v'è sempre pace. Danze, musica e pioggia di fiori incessante. Non si provano emozioni, ma solo serenità pacata" spiegò.
Tony emise un miagolio, tirò fuori la lingua e sventolò le code.
"Che il cielo ci salvi!" esclamò. Roteò gli occhi, rizzando le orecchie.
"Da queste parti quelli come te la fanno da padroni, e quelli come me obbediscono".
Steve piegò le ginocchia e le strinse al petto, chinando il capo.
"Anche lì posso comandare, sono un principe" bisbigliò. Tony sbadigliò, miagolò poggiando la guancia contro la finestra.
"Non si tratta di potere, ma di dovere. Esistono delle gerarchie, e non esiste possibilità di fuga". Le iridi gli brillarono di riflessi caffè, chiuse gli occhi.
< Se è davvero così ingenuo, sono al sicuro. Devo solo rimanere calmo e vicino alla via di fuga più vicina >.

"Ancora grazie allora, solo Tony" sussurrò Steve, avvampando.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: kamy