Il signor Mario Netta si era appena trasferito in una nuova cittą: certo, piś che una cittą quella sembrava un paese, un paese accogliente,rispetto alla cittą in cui viveva prima. Qui si era trovato bene sin dal primo giorno; le casette erano di varie dimensioni, con colori vivaci e delicati, e non vi erano grattacieli. Gli abitanti erano cortesi, disponibili e gentili: se avevi un favore da chiedere non importava se conoscessi o meno quella persona, perchč ti avrebbe aiutato in ogni caso. Insomma, lģ la vita era cosķ bella che a volte Mario si chiedeva se stesse sognando o se era tutto vero. Per questo questa cittą, per quanto perfetta e tranquilla fosse, aveva un qualcosa di...strano.

Una mattina, mentre il signor Netta stava facendo un giro per il centro della cittą non potč fare a meno di notare che la cittą era diversa quel giorno: i bambini correvano dappertutto e nelle piazze e per le strade vi era un gran vociare. La cittą era in fermento come non l'aveva mai vista prima. La curiositą si impossessó di lui: si avvicinó a due anziane signore che chiacchieravano fra loro, e con fare timido disse:
"Scusate signore se mi intrometto nei vostri discorsi, ma non posso fare a meno di notare che la cittą č diversa oggi, e non riesco a capirne il perchč ..vogliate perdonare la mia sfrontatezza, ma la curiositį ormai ha vinto su ogni altra cosa." 
Allora una signora gli rispose sorridendo: 
"Oh, non preoccuparti giovanotto! Te lo dico con piacere: devi sapere che questa sera arriverį in cittį il piś grande burattinaio mai visto! A quanto pare sta girando per le cittą e tutti dicono che i suoi spettacoli siano fantastici! In questo, devo dirlo, 'paesello' nessuno ne ha mai visto uno, perció non vediamo tutti l'ora di ammirare il suo talento! Vieni anche tu questa sera, scommetto che ti piacerą!"
Cosķ Netta si permise di fare delle ricerche su questo misterioso burattinaio chiedendo un po' in giro: riuscģ a scoprire che nessuno sapeva il nome del burattinaio e che nessuno lo aveva mai visto, dato che non si faceva mai vedere nč prima nč dopo gli spettacoli.
Quando verso sera arrivó a casa, si sentivano giį le voci e i gridolini di eccitazione dei cittadini che attendevano in piazza l'arrivo del grande ospite. Certo, lui non aveva intenzione di andarci, non ne sentiva il bisogno: dopotutto, neanche da bambino gli erano mai interessati i burattini e le marionette. Si chiedeva perchč dovessero sempre avere quel dannato sorriso e  attraverso i loro occhi vuoti si percepiva l'assenza di anima. 
Quindi, dopo aver letto un buon libro, decise di coricarsi.

"Devo andare"
a questo pensiero si alzó all'improvviso, si lavó, si vestķ, si preparó come meglio potč.
Perchč stava sorridendo?
Chiuse la porta, scese le scale e uscģ, come guidato da un misterioso comando.

É ora di entrare in scena, burattino.

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Note dell'autrice
E dopo un sacco di tempo, eccomi ritornata a scrivere! 
Ne approfitto per scusarmi della lentezza nel pubblicare nuovi capitoli nella fanfic Childhood Friends, gomen gomen!! XC Cooomunque....
Questa č la mia prima fanfic creepy, quindi accetto consigli e anche se sono un po' inesperta in questo campo spero che vi piaccia!! ^.^
Arrivederci *scompare nell'ombra*