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Autore: Elisium    12/05/2015    4 recensioni
Renesmee Miller vive una vita piuttosto semplice, questo finchè un pomeriggio non trova un diario di più di 15 anni fa. A chi appartiene? Una storia d'amore dissolta nel tempo che merita di trovare una soluzione. Riuscirà Nes a trovare tutti i pezzi del puzzle? E cosa accadrà quando passato e presente si scontreranno?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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«4 in storia??! Ma ti rendi conto Nes? In storia! Per l’amor del cielo, dovevi solo imparare qualche data, fosse stata fisica ti avrei anche capito! Mi spieghi che ti succede?? Non ti riconosco più!»

«Mamma io..»
«No! anzi è meglio che non parli, fila in camera tua a studiare, non uscirai di li finche non saprai giorno mese anno, e finche non recupererai questo votaccio»

«Ma mamma io e Jake»

«Non mi importa Nes! Lascia stare Jacob, e questa stupida faccenda del diario ti sta distraendo troppo! Non so più chi sei Nes! Esci nel primo pomeriggio
e torni la sera, non fai più i compiti, arrivi in ritardo a scuola, mi spieghi dov’è finita la mia bambina?!»

Odiava le sfuriate isteriche di sua madre, odiava soprattutto quando sfociavano nel melodrammatico con tanto di lacrimuccia al seguito.

Immerse la faccia nel cuscino e urlò con tutta la forza che aveva in corpo.
Quel compito non c’entrava niente con la sua ricerca, era davvero troppo difficile e lei non aveva avuto abbastanza tempo per ripassare tutti i minimi dannatissimi particolari della rivolta di come si chiama e inoltre l’avevano anche beccata a suggerire ad una sua compagna e quella strega della Martin le aveva ritirato il foglio.

Era questo il prezzo per aver provato ad aiutare qualcuno?
Una strigliata, una punizione e una settimana di “Non meriti che io sprechi le mie parole con te
non osare neppure guardarmi” da parte di sua madre?

Le aveva preso tutto!                      

Aveva fatto in tempo a nascondere i carrillon nel comodino, o avrebbe preso anche quello.

Si ok. Forse era stata un po’ distratta.
Ma aveva trovato la via esatta del post-it.
Era a Chicago e lei ci aveva vissuto per anni, doveva solo trovare un mezzo che le permettesse di arrivarci, e soprattutto una scusa con i suoi.
E questa potenziale perdita di fiducia non giocava certo a suo favore.

Certo, non era mica stupida, aveva provato a intercettare la sorellla di Edward per avere il suo numero, ma a quanto pare sarebbe tornata tra altri sei mesi dall’Università, e poi con quel mastino di sua madre provare a parlare era impossibile per via telematica.

Quindi avendo in mano solo quell’indirizzo si era focalizzata su quello.

Doveva essere nei pressi di Mckinley park. Sua madre ci portava lei e Jane da piccole con i suoi cugini più grandi.

Ma c’erano più di 2000 km a separarla da Edward, ammesso che fosse lui.
Tra un mese ci sarebbe stato il compleanno dei gemelli però… era l’occasione perfetta, e già da un bel po’ di giorni aveva provato a sondare il terreno per vedere cosa avrebbe risposto sua madre..poteva tentare stasera, ma dopo quell’isufficienza la sua doveva essere un’interpretazione da Oscar!

«Mamma» disse con una vocetta piccola piccola a cena

«Mi dispiace tanto, hai ragione…. ultimamente sono distratta, ma non per il motivo che pensi tu… sai che tra un mese i gemelli fanno il compleanno…»

«Ne abbiamo già parlato, non andremo fino a Chicago. È un volo troppo lungo e io e tuo padre dobbiamo lavorare, non si discute!» disse severa mentre suo padre le stringeva il polso come a calmarla.

Si sentì davvero in colpa, ma in parte era vero quello che stava per dire, quindi non appena ebbe gli occhi ancora un po’ lucidi li guardò entrambi con innocenza e delusione

«I-io… avrei solo voluto ritornare… giusto qualche giorno» la voce le si ruppe «Non vediamo lo zio Emmett da almeno due anni, Jane a momenti non sa nemmeno che faccia abbiano i gemelli, sono nostri cugini!... Io volevo….volevo solo stare un pochino con loro. Qui abbiamo solo la nonna… non che non le voglia bene.. ma.. loro mi mancano tanto...» fece sconsolata puntando le sue scarpe da ginnastica mentre tirava su con il naso

«Ness» fece refrattaria sua madre quando suo padre la fermò dolcemente

«Facciamo così  Nes… porta almeno un 9 in storia, e io e tua madre potremo anche prendere in considerazione la tua proposta » sorrise bonario suo padre. Si alzò in un lampo dalla sedia e corse ad abbracciarlo

«Jasper!» fece lei contrariata ma nessuno diede impressione di averla sentita mentre Nes quasi urlava di gioia  e Jane batteva le mani felice.

Fu così, che tra  una moina e 40 pagine di storia più tardi, dopo circa tre settimane e mezzo si ritrovò su un aereo diretto per l’Illinois con un sorriso a trentadue denti  e un libro e un carillon nello zainetto azzuro.

L’unico pensiero ad accompagnarla per tutto questo tempo
“Dio ti prego, fa che sia lui stavolta!”
 








 

Angolo Autrice
Mi scuso per questo epocale ritardo, sto cercando di rimediare aggiornando almeno questa storia visto che mi sono letteralmente bloccata sull'altra (e non voglio arrivare a sospenderla, quindi credo vi tocchi pazientare ancora un po', mi dispiace molto).

Diciamo che questo è da considerasri come un capitolo di passaggio visto che daremo una svolta vera e propria nel prossimo, e se le cose vanno bene, il giorno in cui posterò l'epilogo (che tra l'altro devo ancora scrivere) sarà più vicino del previsto. Spero non abbiate completamente perso la fiducia in questa povera sprovveduta.

Detto questo, oltre alle mie inutili scuse, vi mando un bacio grande grande
Alla prossima (Aggiornerò questa storia ogni Martedi, salvo imprevisti) Baci
Elisium

   
 
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