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Autore: papergirl    13/05/2015    8 recensioni
Questa storia ha l'intento di raccontare un po' le vicende degli Avengers dalla fine di Age Of Ultron a Civil War e magari ancora più in là.
{ Romanogers Centric! }
Dal 1° Capitolo:
“Perché ti ostini a non vedere quello che vedo io, Natasha?” le chiese, osservando l'immagine di lei, del tutto incredulo di doverle spiegare una cosa tanto ovvia.
“Sentiamo la paternale di padre Rogers.”
Steve sorrise al suo sarcasmo, ma non parve arrendersi.
“Sai cosa vedo? Vedo una ragazzina dai capelli rossi fiammeggianti il cui unico grande sogno era quello di ballare..”
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2: Amici?

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Le stelle brillavano sopra il cielo di New York*, mentre Steve le osservava perso in pensieri cupi che avrebbe volentieri scambiato con chiunque.
I suoi viaggi e ricerche per trovare Bucky non avevano portato a nulla e chissà in quale luogo sperduto della terra avrebbe potuto essere ora il suo migliore amico.
Solo, sperduto, vuoto.
Sensazioni che lui stesso aveva provato una volta dopo il suo “disgelo” nel ventunesimo secolo.
Gli era rimasta la sola convinzione di ricongiungersi con lui prima o poi.
 Era tutto ciò aveva. Fino a quel momento.
Tuttavia, il Capitano era ben consapevole che non aveva più senso correre dietro ad un fantasma, soprattutto quando aveva una nuova squadra da gestire.

Ehi, Cap” la voce di Natasha lo richiamò alla realtà.
Ehi”disse, sorpreso di vederla a pochi metri da lui.
Erano passati diversi giorni dall'ultima loro conversazione davanti alla parete di vetro.
Lei stranamente non gli aveva chiesto alcuna spiegazione riguardo alla sua affermazione finale e per lui andava bene così.
La russa gli si avvicinò, passandogli gentilmente una birra.

Come mai qui?” le domandò.
Volevo controllare come stavi”
Natasha era visibilmente preoccupata, riusciva a leggere la sua preoccupazione sotto quel sorriso sghembo che mostrava ogni qualvolta cercasse di sviare discorsi personali.
Ormai aveva imparato a conoscerla.

Non ho trovato Bucky nel caso non l'avessi notato” mormorò.
Steve...” sbuffò lei, stanca di sentirlo colpevolizzarsi continuamente.
Magari è a sotto il sole cuocente delle Maldive, mentre tu sei qui deprimerti inutilmente.”
Vorrei soltanto sapere se sta bene, nient'altro” le dichiarò.
Natasha non aggiunse altro perché involontariamente si ritrovò nei panni del Capitano.
Era vero che aveva archiviato la storia con Bruce, ma alle volte le veniva spontaneo chiedersi dove lui fosse e se stesse bene.

Pensi a Banner?” indovinò Steve.
 “Si, vorrei quantomeno sapere se è vivo” gli confidò.
Forse è alle Maldive” provò il Capitano, rivolgendole un sorriso complice.
Natasha sorrise, colpita da come lui fosse capace di rivoltare ogniqualvolta le loro situazioni personali.
Erano imparagonabili lei e Rogers.
Non avevano alcuna affinità caratteriale, anzi, erano l'uno l'opposto dell'altro.

Il giorno e la notte”, pensò.
Eppure si ritrovavano così spesso in circostanze simili che inevitabilmente soltanto loro due riuscivano a comprendersi fino in fondo.
Non aggiungendo altro si avvicinò a Steve, studiandolo attentamente.
Non si era scordata la loro conversazione precedente.

Eri geloso di me e Bruce?” gli domandò senza mezzi giri di parole.
Il Capitano si morse la lingua, cercando di definire quello che lui stesso potesse provare nei confronti della russa, ma nella sua mente vagavano frammenti di conversazioni avuti con lei, fra cui la loro inusuale proposta di amicizia.

Chi vuoi che sia?”
Che ne dici di un'amica?”
Natasha lo guardò e acconsentì.

Erano questo: amici.
Ero preoccupato per te, Nat” si limitò a dire.
Lei abbassò il capo. Silenzio.
Steve si guardò intorno, sperando che qualcuno potesse spiegargli il mondo femminile un giorno o l'altro.

Meriti qualcuno di meglio” aggiunse poi.
 Natasha gli sorrise di nuovo, mantenendo lo sguardo fisso su di lui.
Steve annegò: quegli occhi verdi erano un mare in tormenta.
Si sentì un marinaio in balia delle onde, del tutto incapace di lasciare la nave perché ammaliato dalla potenza dell'oceano.
Stava affogando, non c'era alcun dubbio.
Le labbra di Natasha erano così invitanti.
Cosa gli stava prendendo? Desiderava baciarla?
Erano amici, provò a ripetersi, eppure i battiti del suo cuore gli dicevano ben altro.

Cap, Tasha... chiamata urgente di Fury” li richiamò Sam, uscendo dal nuovo complesso degli Avengers.

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*Nota: la new Avengers facility che si vede al termine di aou ho letto che è situata anch'essa a NY.

Okay, voglio cercare di postare un capitolo a settimana e ho sforato di due giorni.. pardon.
Dunque, in primis ringrazio le persone che hanno lasciato la propra recensione (davvero grazie, so che non è facile scrivere la propria opinione e spender del tempo così.. quindi un GRAZIE SPECIALE A VOI!)
Poi un grazie tutti coloro che hanno messo la fanfic nelle preferite e seguite.. adoro pure voi.
Infine ringrazio anche chi ha solo letto, perché ciò significa che se state leggendo queste parole alla fine del secondo capitolo vi siete incuriositi e questo mi soddisfa :)

Spero che la storia stia iniziando a incuriosirvi, ovviamente ci saranno diversi sviluppi dai prossimi capitoli.. ehehehe.

Fatemi sapere sempre cosa ne pensate.. Al prossimo capitolo!

Ali

  
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