Who Do You Want Me To Be?
Capitolo 1: Fantasmi Del Passato.
Si
era ritrovata a fissare l'opaco riflesso di se stessa di nuovo.
Quella
parete scura, in un modo o nell'altro, la faceva sentire a suo agio,
quasi a casa.
Così
vicina a quel suo passato violento, lontano, ma tuttora vivido nella
sua mente.
Era
rimasta sola per l'ennesima volta, mentre la persona con cui aveva
condiviso la visione di un futuro migliore se ne era andata, portando
con sé anche quel briciolo di speranza.
Ma
Natasha aveva già voltato pagina, era stata addestrata per
quello:
le perdite non erano altro che gli effetti collaterali di un lavoro
come il suo.
Era
il suo passato, invece, che faticava a lasciarselo alle spalle.
“Ancora
con questo muro?” le domandò una voce che
conosceva molto bene.
“Sai,
se vuoi possiamo chiedere a Fury di comprare un bel divano.. Sam dice
che all'IKEA ci sono ottime occasioni.”
“Captain
America che fa spese all'IKEA?! Non ci credo. Hai provato con
l'e-commerce? E' comodossimo” scherzò lei,
standogli al gioco.
“No,
ma è sulla mia lista” le confessò il
Capitano, accennando una
risata.
“Che
succede, Nat?” le chiese poi, facendosi più serio.
Lei
lo studiò attentamente, indecisa se confessargli o meno quei
suoi
pensieri tanto intimi.
“I
soliti fantasmi del passato” biascicò infine.
Silenzio.
Diede un'occhiata al Capitano e ritrovò anch'egli a fissare
il
riflesso di se stesso sulla parete.
“Ora
capisco” ammise lui, non aggiungendo altro.
Tuttavia
dopo qualche minuto sembrò riprendere il contatto con la
realtà e
la guardò con comprensione.
“Non
ci rimane che accettare chi siamo ora, Nat”
Osservò
l'immagine di Steve e lo maledì.
“E'
facile per te” commentò.
“Cosa?”
“Andiamo,
Rogers. Sei la persona più genuina, leale, casta e pura che
esiste
su questo pianeta. Se non fossi cattolico gli ebrei sicuramente ti
proclamerebbero il loro messia. Non dovrebbe essere così
difficile
per te.”
“E'
questo che pensi?”
Le parve quasi offeso.
“Si,
Steve”
Lui
sospirò come cenno di dissenso.
“Dimentichi
che sono stato in guerra, Natasha. Ho ucciso delle persone, solo
perché ree di essere nate in un stato diverso dal mio. Per
non
parlare di Bucky..”
Ecco
che stava iniziando a colpevolizzarsi per tutti crimini commessi
dall'intera umanità nell'ultimo secolo.
“Oh
smettila, ti prego. Non è colpa tua.”
“Potrei
dire lo stesso per te.”
“Rogers,
smettila”tagliò corto lei prima di dare le spalle
al Capitano e
andarsene da lì.
Tuttavia
Steve fu più rapido di lei e la bloccò per un
braccio, obbligandola
a fissare ancora quel dannato muro.
“Perché
ti ostini a non vedere quello che vedo io, Natasha?” le
chiese,
osservando l'immagine di lei, del tutto incredulo di doverle spiegare
una cosa tanto ovvia.
“Sentiamo
la paternale di padre Rogers.”
Steve
sorrise al suo sarcasmo, ma non parve arrendersi.
“Sai
cosa vedo? Vedo una ragazzina dai capelli rossi fiammeggianti il cui
unico grande sogno era quello di ballare..”
Natasha
lo fissò esterrefatta per qualche secondo: non immaginava
che Rogers
sapesse del suo passato da ballerina.
“Ma
il destino è stato crudele con lei e alcuni uomini cattivi
le hanno
portato via ogni cosa, anche il suo sogno..” roteò
gli occhi,
arrendendosi al fatto che realmente Steve aveva intenzione di farle
la predica, decise, tuttavia, di lasciarlo parlare.
“...
queste persone erano davvero malvagie tanto che insegnarono alla
ragazzina delle abilità che mai avrebbero dovuto far
imparare ad una
persona di quell'età. E poi lei doveva ascoltare i loro
piani
crudeli e metterli in atto, ma alla ragazzina tutto ciò non
stava
bene.. Così un giorno si ribellò con enorme
coraggio e iniziò ad
usare le sue abilità per salvare altre ragazzine come lei e
il mondo
intero...” stava faticando a rimanere impassibile davanti al
racconto di Steve, non tanto per il dramma del suo passato, quello lo
conosceva fin troppo bene, ma rimase sorpresa di come lui avesse
evitato
in ogni modo di darle dell'assassina. Lei ogni qualvolta ripensasse
alla sua vita prima dello SHIELD non riusciva a non darsi
dell'assassina. Quella parola equivaleva alla sua macchia rossa nel
registro, non si poteva cancellare o evitare di nominarla. Eppure
Rogers ci era riuscito.
“E
ora vedo una donna forte, brillante e coraggiosa che combatte ogni
giorno per gli altri... E' un vero peccato che lei non si accorga di
quanto speciale sia, sai, Romanoff?”
Steve
smise di fissare la parete, girandosi verso di lei e le sorrise.
Da
parte sua, Natasha lo maledì per la seconda volta, lui e il
suo
dannato sentimentalismo.
In
più si ritrovò a pochi centimetri dai suoi occhi
azzurro mare così
maledettamente puri ed attraenti.
Faticò
più del previsto a riprendere il contatto con la
realtà.
“Bella
storia, Rogers, davvero” mormorò ancora instabile,
toccandogli il
petto con un dito, mentre Steve continuava a fissarla.
“E
come finisce questa storia?” tentò di provocarlo.
“Dipende
da lei”
Erano
vicini, troppo vicini.
“Niente
principe azzurro?”
Il
Capitano abbassò lo sguardo d'un tratto e lei avrebbe pagato
oro per
sapere cosa gli passò per la mente.
Tuttavia
il suo desiderio si avverrò poco dopo.
“E'
difficile se lei preferisce la bestia” le rispose Steve,
allontanandosi e lasciandola sola.
Natasha
tornò a guardare il riflesso di sé stessa, del
tutto sconcertata.
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Oh signore. Non ci credo
di aver ideato una sorta di long fic sui Romanogers in mezzo pomeriggio.
Pensate quanto presa male sono io con questi due.
Dunque l'idea di base è questa: raccontare un po' le vicende
che
girano intorno a Cap e Tasha dalla fine di Age Of Ultron a
Civil
War e magari ancora più in là, ovviamente io non
so cosa
accadrà in CW quindi andando avanti la ff si
discosterà
dal mcu.
Nei prossimi capitoli verrannò sicuramente introdotti anche
gli altri Avengers e ci saranno più spoilers su AOU.
Non so quando aggiornerò, però potete contare sul
mio fanatismo per RR (Rogers+Romanoff) :)
Note sul capitolo:
- spero di aver rispettato i personaggi, soprattutto Natasha, dato che si è già occupato Whedon di sperimentare l'ooc su di lei;
- il fatto che Steve sia cattolico me lo sono puramente immaginato;
- la
storia di Natasha è
molto più complessa di come l'ho descritta, lo so, ma l'ho
fatto
intenzionalmente perché volevo che Steve racontasse il suo
passato in maniera semplice, come una favola, in modo che
Tasha
stessa si rendesse conto che c'è di più della
figura
dell'assassina nella vecchia lei.
Chiudo ricordando che le
recensioni sono sempre bene accette, compresi suggerimenti e
critiche.
Ringrazio chiunque si sia soffermato anche solo a leggerla.
Al prossimo capitolo!
Ali