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Autore: Rcbs    14/05/2015    9 recensioni
Un biondino al verde in una ricerca disperata di aiuto e un moretto ricco e viziato che vuole fare un dispetto al padre...
Si può dare amore in affitto senza soffrire se prima o poi finisce?
---- Dal Testo ----
"Che dovrei fare allora? Non posso trovare un altro lavoro!! E non ho intenzione di pesare sulle tue spalle o su quelle di Kiba e Choji..."
"Pesare sulle spalle di qualcuno... Ma certo!"
"Come ma certo? Ma non mi hai sentito?"
"Si che ho sentito! Non vuoi essere un peso per i tuoi amici! Ma se lo fossi di qualcuno che non conosci?"
"Che intendi dire Shika?"
"Semplice! Devi trovarti un fidanzato ricco!"
"No scusa COSA??"
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Amore a buon rendere'
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Cap. 6: La verità
 
 
 
 Silenzio in quei lunghi corridoi bianchi. Il caldo artificiale che avvolge piano e tutta quella luce anomala, potevano anche rassomigliare al paradiso, ma il forte odore di disinfettante e tutto quel sentore di morte addosso appena varchi l'entrata, non può certo farti confondere.
 
Non era ancora entrato nella stanza, non aveva ancora attraversato quella porta. Ciondolava in uno stato di trance, vagando nel limbo vuoto della sua mente, mentre osservava distrattamente il cartello *Terapia intensiva*. 
 
"Che ci fai qui?" chiese apatico, senza muoversi da quella posizione.
 
Nessuna risposta.
 
Abbassò lo sguardo e lo inchiodò a terra.
 
"Vattene" pronunciò quasi a fatica, mordendosi l'interno della guancia e stritolandosi un polso con la mano per non urlare *Resta*, ma non c'è ne fu comunque bisogno.
 
Due braccia gli cinsero la vita e un bacio gli fu dato sulla zazzera bionda.  
 
"No" sussurrato piano, all'orecchio, un "no" che urlava *Tranquillo, adesso sono qui*.
 
"Te lo ha detto Shikamaru?"
"Si"
 
Naruto si rigirò nell'abbraccio e si staccò un poco.
 
"Sparisci, non ho bisogno di te"
*Non andartene, ho paura*
 
"Entriamo insieme"
*Sono qui, non me ne vado*
 
"Non voglio essere compatito"
*Non voglio che mi guardi in modo diverso... Ti prego*
 
"Ti amo"
 
Naruto sgranò gli occhi, la gola si seccò e le iridi si inumidirono.
 
Non rispose a Sasuke, ma gli tese la mano e lo portò nella stanza e ciò bastò a fare da risposta.
 
Un solo passo dentro quella stanza e già la temperatura sembrava essersi abbassata di 10 gradi, l'ossingeno sembrava mancare.
Un incessante bip dei macchinari scandiva il tempo, alternandosi al rumore della pompa del ventilatore. 
 
Tutto in quella stanza sapeva di morte... Sapevano di morte le tende ingiallite dal tempo, la sedia vuota con una gamba storta, il vaso di fiori sulla scrivania spoglia con un giglio semi appassito...
 
L'unica macchia di colore, erano i lunghi capelli rossi, sparsi sul cuscino, della paziente. Gli stessi che, assieme ai macchinari, a tutti quei tubi e alle flebo, facevano apparire quella figura ancora più piccola, minuta, indifesa... In attesa di una fine che non sembra poi tanto lontana.
 
Naruto si avvicinò al letto e prese la mano pallida della donna.
 
"É tutto ciò che mi resta..." Iniziò, cercando di tenere ferma la voce e bloccare il nodo alla gola.
"So che non c'è niente da fare, so che tutto ciò serve solo a rimandare l'inevitabile, i dottori me lo ripetono tutti i giorni... Tutte le volte che vengo... Tutte le volte che..."
 
Le parole si persero con il primo singhiozzo, il biondo cercò di reprimere gli altri per riuscire a continuare.
 
"...Tutte le volte che ha una ricaduta"
 
"È per questo che prima ti ho trovato in quello stato sul pavimento?"
 
Un lieve movimento del capo come conferma.
 
"È per questo che hai chiesto quel prestito? Che hai accettato di lavorare in quel posto?"
"Ero disperato... Costa... Costano davvero tanto tutte queste cure"
 
Naruto premette il viso contro la mano della madre, come in cerca di conforto.
 
"Perché non me lo hai detto? Perché hai continuato a lavorare in quel postaccio? Avrei potuto pensare io a questo lo sai..."
 
L'Uzumaki sollevò il visto e puntò gli occhi umidi in quelli scuri del corvino.
 
"Non potevo lasciare che tu mi guardassi in quel modo! No, non anche tu..."
 
Sasuke si avvicinò al ragazzo, gli accarezzò un poco la testa, come invito a sfogarsi e dare spiegazioni.
 
"Tutti mi guardano con quello sguardo compassionevole! Come se fossi un povero pazzo che non sa cosa sta facendo capisci? Tutti mi giudicano! Io non ce la faccio più! E Non c'è la potevo fare a vedere anche te guardarmi così... No..." 
 
"Non ti guarderei mai così"
"Avresti detto lo stesso due mesi fa?"
"Si"
"Non puoi esserne certo..."
"Lo sono"
"E come?"
"Tu perché non me lo hai detto due mesi fa? Quando ci conoscevano appena, quando abbiamo iniziato tutto?"
 
Naruto si torturò un poco il labbro inferiore, cercando una risposta.
 
"Non... Non lo so... Ma il modo in cui mi guardavi, mi parlavi... Il modo in cui scherzavamo e ridevamo... Il modo in cui litigavamo anche... Tutto era... Troppo bello per essere rovinato... Anche se non c'era ancora niente"
 
Sasuke faticò a trattenere un sorriso.
 
"Ecco come faccio ad esserne sicuro, per me era lo stesso"
 
Il biondo sorrise e si sporse un poco per baciare l'altro, ma un leggero movimento attirò la sua attenzione e lo fece voltare di scatto. 
 
L'Uchiha, che stava aspettato il contatto con l'altro, con gli occhi chiusi, li dovette riaprire per comprendere il motivo del mancato bacio.
Seguendo lo sguardo del compagno incontrò il viso pallido e scarno della donna e non poté fare a meno di sussultare quando vide le labbra sottili piegarsi lievemente verso l'alto come in un piccolo sorriso.
 
Naruto non fece in tempo a chiamarla che scattò l'allarme. L'elettrocardiogramma divenne completamente piatto e quel lungo bip si diffuse per tutta la stanza.
 
Sasuke dovette allontanare l'Uzumaki con forza per lasciare via libera agli infermieri. Alla fine lo sollevò di peso e lo portò nella sala d'attesa in braccio. Il ragazzo si dimenò e scalciò un poco, ma poi si calmò e si aggrappò all'altro con tutte le forze diventando completamente apatico. 
 
 
 
Lo teneva ancora tra le braccia quando arrivarono i dottori, lo sentì tremare quando dissero quel "Mi dispiace"... Non si mosse, non urlò e non pianse... Forse per questo per Sasuke fu molto peggio, perché non aveva idea di come reagire.
 
 
"Sono qui..." Esordì, senza sapere ancora esattamente come continuare
"Io... Io non me ne vado... Non ti lascio da solo okay? Non sarai mai più da solo, mai più"
 
Finalmente una piccola reazione provenne d'altro, un guizzo di vita nelle iridi fino a quel momento spente.
 
"Davvero?"
"Si"
"Lo giuri?"
"Si"
 
Un abbraccio, una stretta forte, calda, un po' disperata, sancisce la loro promessa.
 
 
 
 
 
 
 
 
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Scrivere questa parte é stata... Dura... Si insomma non sono abituata a cose serie, tristi eccetera... Spero vi sia piaciuta e che vi abbia trasmesso qualcosa! 
Dopo questo manca solo l'ultimo capitolo, l'epilogo! 
 
Alla prossima!! Un bacio a tutti e Grazie di cuore a chi recensisce, ha messo tra i preferiti/ricordati/seguiti e anche a chi semplicemente legge! Ciaoooo
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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