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Autore: Jessikina_Vampirina    02/01/2009    3 recensioni
Questa è la mia prima FF,quindi andateci piano eh xD
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia scrosciava fortemente contro il vetro delle finestre della scuola. La noia cominciava a farsi sentire quando la prof iniziò a spiegare una strana formula matematica. Bhe,la matematica non è mai stato il mio forte,ne sono sempre stata consapevole,ma non mi interessava. Eravamo tutti in attesa del nuovo arrivato,il nostro nuovo compagno. Chissà che tipo era. Ecco la prof che con un balzo fece entrare il nuovo arrivato e lo fece presentare davanti alla classe. "Ragazzi,vi presento il vostro nuovo compagno,Luca Colletti...ha cambiato scuola...fatelo sentire come a casa sua. hihi" Rise.Lui abbassò lo sguardo,imbarazzato.Poi lo rialzò e diede un'occhiata alla classe "dove ti vuoi sedere?" disse la prof. Poco dopo mi accorsi che l'unico posto vuoto era quello di fianco a me,cosi non ebbe molta scelta. "Visto che non vuoi decidere,li ce un posto" indicando il secondo banco alla mia destra. Lui,si trascinò insieme alla sua cartella dritto dritto verso di me. Mi guardò e mi disse "Ciao" anche io per non essere da meno,lo salutai,ma solo per educazione. L'idea di conoscerlo meglio non mi stuzzicava per niente. Il suo astuccio era pieno di scritte indelebili,come lo stesso era sulla cartella...molto probabilmente venivano dalla scuola in cui stava prima "Che c'hai da guardare?" Mi sorprese. Non mi ero accorta che mi stava guardando. Continuò a parlare nonostante io feci finta di niente " Che cosa ti interessa sapere del mio astuccio?? Non credevo fosse cosi interessante" Sorrise. Infatti,io non ci trovavo nulla di interessante. Era un astuccio come gli altri. "Va bene,mi presento. Sono…” io lo interruppi proprio mentre stava per dire il suo nome "So come ti chiami"Lui mi guardò e disse "Si,si lo so che lo sai hihi...ma io non so come ti chiami tu" Intanto la pioggia non cessava,anzi aumentava sempre di più. Decisi di rispondergli “ Mi chiamo Margherita,ma puoi chiamarmi anche Marghe..Rita no,assolutamente!” precisai. Rita era un nome proprio out per me, “Ah,capisco…solo dai tuoi amici ti fai chiamare Marghe?” Che risposta credeva di ottenere con quella domanda? Comunque gli risposi tranquilla “Si” “Ok” disse lui …”Allora,anche io sono un tuo amico adesso” aggiunse,ma io precisai “ un conoscente””aah,va gia meglio.” “Perché?” chiesi e lui rispose “meglio un conoscente,che un compagno di classe” mi fece l’occhiolino. Ma da dove spuntava tutta quella confidenza? Non potevo continuare a parlare con un soggetto simile…che cosa si credeva di ottenere? E infine come diavolo andava in giro vestito? I pantaloni,faceva prima a lasciarli a casa e a venire a scuola in mutande eppure era …molto carino tutto sommato. Al suono della campanella tutti schizzarono fuori. Luca si girò verso di me,e mi salutò sempre sorridendo mentre con una mano si tirava su i pantaloni. Io tranquillamente misi i libri e i quaderni nello zaino e intanto vidi Ilenia che si avvicinava a Luca. Stavano chiacchierando,chissà di cosa. Io presi la cartella e me la tirai su in spalla,con tutto il suo peso e cercai di passare il più vicino possibile per ascoltare cio che dicevano. Luca,ovviamente quando passai la vicino fece finta di niente. Ilenia era cool io no, E’ normale,anzi ero sicurissima che avrebbe legato più con lei che con una come me. E poi comunque l’amicizia di Luca non mi importava granchè. Era solo un…conoscente e compagno di classe,nulla di più per fortuna.. Purtroppo sono riuscita solo a sentire una cosa “Vuoi una sigaretta’” Ok,fumava. E Speriamo che non fumava altro. Arrivata a casa mangiai qualcosa al volo,non avevo molta fame. I miei genitori si erano trattenuti a lavoro,mentre i due fratelli non erano quasi mai a casa quindi era una solitudine abitudinaria. Dopo aver mangiato cercai di studiare un po’ ma non avevo proprio la testa per farlo. Pensai e ripensai a quel conoscente o compagno di classe che era. Alla nostra piccola conversazione. Al suo modo bizzarro di vestire. A Ilenia . Che rabbia mi faceva pensare a lei. Come se tutto il mondo potesse cadere ai suoi piedi. Dopo un po’ mi arresi a certi pensieri assurdi. E decisi di andare a prendere un po’ di aria fresca visto che la pioggia era finita,cosi magari pensavo ad altro. Mi portai un ombrello per sicurezza. Non si sa mai. Feci una lunga camminata per tutto il quartiere e vidi che i nostri vicini stavano traslocando,cosi andai a dare un occhiata alla situazione…Il vicino si accorse di me e mi salutò. Io non sapevo che dovevano traslocare cosi iniziai a tirargli fuori informazioni “avete deciso di traslocare…cosi di punto in bianco?” lui mi guardò perplesso “non sapevi niente?” mi chiese,come se io abitassi nella sua stessa casa “Ehm…no” gli risposi . Intanto caricava un po’ di valige nella sua macchina. Gli chiesi “Sa gia chi verrà ad abitare??” lui mi rispose “ Mmm…si…i Colletti” “ I che?” chiesi perplessa,non avendo capito bene il nome “sono la famiglia Colletti! Una famiglia davvero d’oro…l’abbiamo conosciuta quando sono venuti a vedere la casa,e gli è piaciuta subito e hanno detto che è comoda perché è proprio vicino la scuola del loro figlio…” “Come si chiama?” “Accidenti,questo proprio non me lo ricordo. Comunque è un ragazzo davvero in gamba,vedrai che ti sarà simpatico” “Ok,lo spero!” COLLETTI,COLLETTI,COLLETTI eppure questo nome l’avevo gia sentito da qualche parte ma non mi ricordo dove. Il vicino mi interruppe proprio nel bel mezzo dei miei pensieri “ Va be Marghe…ti saluto!! Salutaci i tuoi genitori da parte di tutti…magari chissà un giorno ci rivedremo!” “Ohh,lo spero tanto…è stato bello conoscervi!” Cosi girai i tacchi con un “Arrivederci”. Ora però avevo un nuovo pensiero che mi tormentava: dove avevo sentito quel nome? Eppure mi sembrava cosi fresco di giornata. Odio dover pensare senza mai arrivare ad una conclusione. Intanto la giornata iniziava a spegnersi e io dovetti ritirarmi. A casa con mia grande sorpresa trovai i miei fratelli “WoW” esclamai “Cosa vi è successo? Comè che siete gia di ritorno?!” “Mamma ci ha detto di rientrare prima…aveva detto le 16 ma era troppo presto per noi…” “Ma perché?” “ Per salutare i vicini,in caso non l’avessi fatto te in nome della famiglia dato che loro per stasera non potranno muoversi da lavoro e per dare il benvenuto ai nuovi vicini!” “Ah…” “Il che include pure te,quindi muoviti!” “Bhe,che dovrei fare??” “Niente Marghe,andiamo! Devi solo camminare!” “Non possiamo andare più tardi?” “No,tu devi legare con il figlio perché verrà proprio nella tua stessa scuola” a quella frase mi senti trasalire,non so perché eppure le cose iniziavano a farsi più chiare. I miei fratelli camminavano davanti a me,io dietro di loro in mezzo. Davanti casa dei vicini (ancora anonimi) vidi Ilenia. A quel punto decisi di tornare indietro. Carl se ne accorse e mi urlò dietro “HEY,MARGHE!” Avevo capito. Era Luca. Luca Colletti.
  
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