Serie TV > Arrow
Segui la storia  |       
Autore: bluemoon89    16/05/2015    2 recensioni
Galeotto fu l'hard disk!
Felicity dovrà occuparsi dell'ultima persona che vorrebbe aiutare...Slade Wilson, avente un risvolto sentimentale.
Inoltre l'informatica verrà rapita e sia il Team Arrow e Slade andranno in suo soccorso.
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Slade Wilson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 4

Slade rimase per una manciata di minuti a fissarla da dietro alla porta. Gli dava le spalle e stava piangendo. Aveva gli occhiali in mano e si puliva frequentemente il viso.
-evidentemente...nessuno dei due ha avuto una buona esperienza-disse Slade.-mi meritavo quegli schiaffi.-e si avvicinò.
Felicity pose lo sguardo nella parte opposta dov'era lui.
-hai ragione...su tutto-disse Slade.-mi...mi dispiace per quello che ti ho detto...qualunque sia la tua situazione familiare.-
-ascolta...è una situazione forzata...-fece la donna pur di levarselo dai piedi.-ti chiedo solo di non mettere in mezzo la mia famiglia...io mi occupo solo di quel maledetto hard disk e che tu sparisca.-
-d'accordo...-fece l'uomo.
Slade si avviò così alla porta, ma alla soglia si voltò e la guardò un attimo per poi lasciare la sua camera.
Il giorno successivo, meno lo avrebbe visto e meno avrebbe avuto la brillante idea di arrabbiarsi. Fu così che si concentrò interamente sul suo lavoro alle Palmer Technologies  e al rifugio. L'unica sua "distrazione" fu quella di essere presente quando il dottor Else andò a dare un'occhiata a Slade a casa della donna e successivamente quando lei andò allo studio del dottore.
Li incontrò Roy per caso.
-che ci fa qui.-chiese Roy.
-è una domanda che ti potrei fare anch'io.-rispose la donna.
-solo a contrallare se un amico di Sin si trova qui...e tu, stai male?-vedendo delle cartelle.
-cosa? no no...è per un mio amico...ciò è non proprio amico...insomma...uno che conosco...non è stato poco bene.-spiegò la donna.
-niente di grave spero?-chiese Roy.
-no no...-rispose.-ehm...adesso ho un pò di cose da fare...ci vediamo dopo.-
Era sempre difficile mentire ai suoi amici. Sarebbe stato facile dire la verità e levarselo dai piedi, ma oltre a preoccuparsi per lui era curiosa di sapere che diavolo ci fosse in quel maledetto hard disk.
Quando ritornò, non degnò di uno sguardo Slade e se ne ripartì senza dire niente.
Era evidente che fosse arrabbiata con lui per la discussione che avevano avuto. Cercò in un primo momento di fregarsene e interessandosi solamente dell'hard disk da decriptare, ma non ci riuscì. Capì che aveva veramente esagerato, quando non rincasò al solito orario si preoccupò e la volle cercare, ma aperto la porta, trovò una spiacevole sorpresa.

Ray trovò Felicity addormentata nel suo ufficio. Aveva la testa appoggiata sulle sue braccia che fungevano da cuscino.
-Felicity...Felicity...-
-si si...-fece lei svegliandosi.
-hai passato la notte qui.-fece l'uomo.
-io...avevo delle cose da fare-disse lei.-insomma....sarei tornata a casa se...non avrei avuto da fare-fece una pausa.-credo di essermi addormentata.-
-credo proprio di si-fece lui senza rimprovero o altro.
Felicity era un pò stordita.
Pur di non vederlo era ritornata in ufficio. Aveva cercato di occupare la mente con qualcosa, ma alla fine si addormentò.
-perché non vai a casa...giusto il tempo di riprenderti un pò e torni.-propose Ray.
-sto bene...insomma...solo un pò acciaccata...ma sto bene.-fece la donna.
-ascoltami...le aziende saranno ancora qui-fece Ray.-vai a casa, rifrescati un pò e ritorna... penso di riuscire ad andare avanti anche senza di te.-
La donna sorrise e dopo averlo ringraziato se ne andò.
Nel frattempo, Slade si risvegliò.
La sua prima preoccupazione era l'hard disk. Fortunatamente lo aveva nascosto prima di andare a cercare Felicity, anche se non era uscito poiché si trovò davanti lei. Non sapeva come lo avesse trovato, ma gli disse che nessuno sapeva dove si trovasse. Avevano parlato del più e del meno, per poi passare all'hard disk. Slade gli disse che era andato distrutto a causa di uno degli uomini di Laser...e gli rinfacciò anche il fatto di averlo drogato con la nuova versione della Vertigo. Lei non si scompose. Cercò di sedurlo per capire se gli diceva la verità, ma con scarso risultato. L'ultima cosa che si ricordava fu che aveva bevuto qualcosa per poi perdere conoscenza.
Trovò l'hard disk dov'era e lo rimise al suo posto. Fortunatamente non lo aveva trovato. Lo aveva cercato, visto che la casa era sotto sopra, evidentemente gli aveva creduto che si era distrutto. Sperava solo che Felicity non tornasse e vedesse tutta la confusione che c'era. Dopo cercò i vestiti. Come al solito glieli aveva tolti, ma il fatto positivo fu che almeno non era in un locale pubblico e che non lo arrestassero.
In quel momento arrivò Felicity. La prima cosa che notò furono i vestiti di Slade accanto alla porta di casa.
-ma che...-e li prese.-se è uno scherzo è di cattivo gusto...e poi che cosa ti saresti mess...-aprì la porta e se lo ritrovò davanti completamente nudo.
Felicity rimase per una manciata di secondi con gli occhi sgranati e la bocca aperta per poi chiuedere la porta e fare delle ampie respirazioni.
-okay...d'accordo...-fece la donna.
-Felicity...Felicity...-fece l'uomo da dietro la porta.-i vestiti...Felicity...-
-si.-fece lei dall'altra parte.
-i vestiti.-
Felicity aprì uno spiraglio e li buttò dentro.
Ritornò in macchina e dopo delle profonde respirazioni partì di nuovo.
Fece dietro front e andò al lavoro.
Ray fu piuttosto sorpreso di vederla già di ritorno. La donna non gli dette nessuna spiegazione e si chiuse in ufficio.
Era letteralmente rossa, il cuore a mille, emotivamente scossa...e di certo non si sarebbe aspettata di vederlo in quello stato.
Il rumore del telefono la fece sobbalzare.
-pronto...-
-puoi parlare.-chiese Slade.
-che vuoi.-fece la donna.
-ti dovrei spiegare...del perché della casa sotto sopra.-
-cosa!?!-esclamò la donna.
-non è per questo che...-
-ascoltami...io ti ho dato un tetto, dei vestiti...e di certo non mi aspettavo di vederti...nudo-lo disse a bassa voce.-e adesso hai messo la casa sotto sopra.-
-è una cosa complicata...ma tutto è a posto-fece lui.
-si certo...sono emotivamente scossa e tu dici che va tutto bene.-fece lei cercando di mantenere un tono basso.
-non c'è niente di cui mi possa vergognare.-disse Slade.
Felicity gli chiuse il telefono in faccia.
Alla sera andò al rifugio. Aveva un diavolo per capello e se la prese con Oliver perché, localizzato Laser, aveva catturato solo i suoi uomini e non lui.
Fece una piccola sosta in rosticceria per poi ritornare a casa.
Esitò un pò prima di entrare.
Fece una profonda respirazione, per poi entrare.
La sua casa era in ordine, inoltre era stato apparecchiato tutto ben bene per uno e al lume di candela.
Era una cosa che non si sarebbe aspettata.
-ti piace?-
Felicity ebbe un sobbalzo quando vide l'uomo dietro di sé.
-quello...no altre cose.-fece lui.
-io...non me lo aspettavo.-ammise lei.
Gli prese il cartoccio e il cappotto.
-tu..insomma...-
-è un modo per scusarmi...per stamattina, per ieri...un pò tutto.-fece lui.
-ah!-esclamò.
-non devi prenderla come una cena per due...-disse Slade.
-oh...certo...-fece lei.
La fece accomodare, ma quando lo vide che stava allontanandosi, la donna lo richiamò e lo convinse a stare con lei.
Non avevano tanti argomenti per cui affrontare e detestava quel silenzio che si era creato, nonostante il gesto carino che le aveva fatto nei suoi confronti.
-per ieri...quelle cose...non le pensavo veramente-disse lei ad un tratto.-insomma...per un certo senso le pensavo e che...mi sono messa nei panni di tuo figlio e...ho avuto una reazione come se avessi davanti lui.-
-tuo padre.-chiese Slade.
-lui mi...ci ha abbandonate...me e mia madre.-rispose.
-mi dispiace...-disse l'uomo.-non avevi tutti i torti nel dirmi quelle cose.-
Felicity lo guardò.
-ci ha pensato a lui.-chiese lei.
-ultimamente si...-rispose e abbasò lo sguardo.-l'aspetto positivo è che lui non sa niente...e non lo saprà mai.-
Ci fu un momento di silenzio.
-non pensi...che sarebbe giusto che lui sappia che sei vivo.-disse Felicity.
Slade fece una smorfia.-lo faccio per il suo bene...voglio che abbia un buon ricordo di me...e non di come sono diventato.-
-non pensi...che lui abbia bisogno di te.-disse la donna.
-ascoltami...se davvero sarei stato un buon padre...non lo avrei abbandonato.-puntualizzò l'uomo.
-non è colpa tua...almeno in parte...-fece la donna.-insomma...il Mirakuru ti ha reso super forte e poco lucido...per niente lucido.-
-sarebbe stato lo stesso anche senza-ammise Slade.-l'odio che provo per Oliver non è a causa del Mirakuru.-
Felicity esitò.
-e adesso...lo odi ancora.-chiese.
Slade la guardò.
-una volta...mi promisi che non avrei mai superato un certo limite di una persona. E per quanto sia stato un killer...non ho mai superato quel limite...fino a sei mesi fa-rispose.-non voglio che tu comprenda o altro...solo che in questo momento io sono come questa persona...e la cosa mi fa talmente male...che non sento più niente.-
-davvero in tutto.-chiese la donna.
-si.-rispose lui.
-anche della faccenda di questo hard disk, di tuo figlio, della casa sotto sopra e di te nudo.-fu una domanda stupida.
Slade la guardò.-da questo punto di vista no.-
-oh...bè non sei proprio come lui.-fece Felicity.
Slade sorrise piuttosto divertito per quella affermazione.
Si creò un'atmosfera piuttosto piacevole fra i due.
Senza accorgersi stava giocherellano con le dita della donna, la quale non gli faceva più timore anzi...era quell'anzi che la metteva un pò a disagio.
In quel momento suonarono alla porta.
-scusami...-fece lei alzandosi.
Slade la seguì con lo sguardo.
Aprì la porta.
Appena vide Oliver, gli impedì di entrare e uscirono entrambi.
-che succede.-chiese la donna.
-è una cosa che ti volevo chiedere anch'io.-fece l'uomo.
-perché?-fece la donna timorosa che lo vedesse.
-Felicity...ti sei cacciata in qualche guaio.-chiese Oliver con tono calmo.
-cosa? perché io...no.-rispose la donna.
-Diggle mi hai detto del tuo amico...-fece l'uomo.
-cosa?-esclamò lei.
-l'ho collegata alla tua reazione quando Laser è riuscito a fuggire...il tuo amico ha qualche guaio con quell'uomo.-chiese Oliver.
-no no...e che...è complicato.-rispose lei.
-Felicity...lo sai che su di me puoi contare.-fece l'uomo.
-lo so e che...non è niente...io non c'è l'avevo con te e che...ero un pò nervosa e non volevo gettare le mie frustazioni su di te che...non c'entri nulla.-ammise la donna.
-sul serio?-fece l'uomo.
-si.-disse la donna.
-Felicity...ho notato che in questi giorni sei sfuggente e che c'è qualcosa che non va-disse Olliver.-come adesso.-
-come?-eslcamò lei.
-Felicity...c'è qualcosa che ti turba e...ti prego perdonami.-fece l'uomo.
Con un gesto veloce, aprì di scatto la porta ed entrò.
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: bluemoon89