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Autore: NonTiScordarDiMe4    17/05/2015    4 recensioni
Una breve storia ambientata dopo l’ultimo capitolo del settimo libro ( prima dell'epilogo) che parla del momento in cui, finita la battaglia, Harry e Ginny si rincontrano, dopo mesi di separazione. Un momento intenso, prima che ci siano potute essere delle spiegazioni, quando non si è neppure del tutto consapevoli che è finita.
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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RINCONTRI

Eravamo appena giunti davanti al ritratto della signora grassa quando sentii uno scalpiccio provenire dalla fine del corridoio. Mi girai e vidi Ginny correre verso di noi.
Aveva i capelli gonfi, il viso graffiato, sporco di lacrime e polvere, i vestiti incrostati di sangue, ma era lei, dio se era lei.
Mi resi a malapena conto che Hermione, dietro di me, aveva appena afferrato Ron per un braccio e lo stava letteralmente trascinando dentro la sala comune: i miei occhi erano fissi nei suoi che, anche se segnati dall’apprensione e rossi di pianto, erano asciutti, fermi, e mi fissavano, insieme traboccanti di parole e terribilmente silenziosi.
Poi, a un certo punto, cominciò a tremare violentemente, e senza rendercene conto corremmo l’una verso l’altro, ci scontrammo, e lì restammo, stretti in un abbraccio da mozzare il fiato, senza alcuna intenzione di separarci.
Non mi ero reso conto di quanto mi fosse mancata, di quanto sembrava difficile persino respirare senza di lei. Le mie mani affondarono nei suoi capelli, la stringevo e lei continuava a tremare e tremava, tremava, il viso premuto contro il mio petto per soffocare i singhiozzi.
Poi, d’un tratto, la sentii cadere tra le mie braccia, sopraffatta dalla stanchezza, dal dolore e dall’emozione.
La raccolsi e la portai nella sala comune, che trovammo deserta. Una volta che l’ebbi appoggiata su uno dei divani sfondati rimasi a guardarla, scostandole dolcemente i capelli dal viso stanco e accarezzandole delicatamente la fronte.
Riaprì gli occhi pochi istanti dopo e rispose con sicurezza al mio timido sorriso. Con una mano mi fece cenno di avvicinarmi, mi prese per la nuca e appoggiò le labbra sulle mie. Mi baciò con forza, come per dirmi di non provare più ad andarmene così.
Mi ero appena ripreso dalla sorpresa che lei si staccò da me appena di qualche millimetro, solo per sussurrare, non senza un pizzico di ironia :“idiota”.
Ci ritrovammo a ridere piano, e tutto scomparve, esistevamo solo noi due e i nostri baci che finalmente ci potevamo scambiare senza fretta, senza il timore che fossero gli ultimi.
Ora sapevo che, insieme, potevamo farcela, avremmo raccolto i pezzi e in qualche modo tutto sarebbe tornato come era prima. Finalmente avevamo tempo.

angolo autrice: salve a tutti! Questa storia mi ronza nella testa da una vita perchè è un momento di cui avrei sempre voluto leggere. Non sono sicurissima che mi convinca, ma io non riesco mai a giudicare i miei lavori perciò sarei felicissima se mi lasciaste una recensioncina, i consigli sono più che ben accetti!

 

   
 
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