Capitolo 2: E' un maschio!
Il Dottore portò i signori Smith nel TARDIS per aiutare la povera River.
Quando i due entrarono rimasero a bocca aperta come la prima volta che videro l'interno della cabina blu.
-E' diversa dall'ultima volta, hai fatto delle migliorie!- esclamò Martha.
-Ciao, vecchia macchina, ne è passato di tempo!- disse Mickey.
-Ragazzi, River è di qua!- il Dottore li portò in una camera da letto.
Martha osservò per un attimo la paziente che si teneva la pancia e gridava.
-River? Ciao, io sono Martha Jones e lui è mio marito Mickey Smith. Siamo due vecchi compagni del Dottore. Io sono un medico, posso aiutarti a partorire-. Le mormorò dolcemente per cercare di calmarla.
-G-grazie, Martha. Te ne s-sarei m-molto riconoscente-. Rispose l'altra.
Fu una cosa lunga ed estenuante. Ma dopo ore ed ore finalmente si sentì un pianto disperato di un neonato.
-E' nato! È nato!- gridava il Dottore correndo come impazzito.
-River, Dottore, è uno splendido bambino!- esultò Martha contenta.
La riccia prese il piccolo tra le sue braccia deboli e riuscì a farlo smettere di piangere canticchiandogli una ninna nanna.
-Vieni qui, dolcezza. Vieni a vedere il tuo erede!- mormorò River.
-E' così...piccolo-. Disse lui osservando suo figlio con stupore.
-Nella mia lunga vita non ho mai visto qualcosa di più meraviglioso di te. Tu sei sangue del mio sangue, sei ciò che sono io-. Poi con tono triste continuò abbassando lo sguardo: -E questo ti renderà forte e pericoloso-.
-Non dire così, Dottore. Tu non sei pericoloso, hai salvato la vita di tutti noi ben più di una volta! Non sei pericoloso e non lo sarà neanche tuo figlio. Lui sarà esattamente come te: forte, altruista e saggio-. Lo consolò Martha.
-Martha Jones, tu hai visto sempre del buono in me, ma ho fatto degli errori...-
-Come tutti, Dottore. Ognuno fai suoi sbagli, l'importante è chiedere scusa-. Gli sorrise lei.
-Martha ha ragione, dolcezza. Non abbatterti!- esclamò River.
-Spero solo che mio figlio non faccia la stessa fine di Jenny-. Disse il Dottore guardando sempre Martha.
Il giovane medico sospirò.
-Non è colpa tua se Jenny è morta. Hai fatto di tutto per salvarla. Con questo bambino sarà diverso, ne sono sicura!- gli sorrise.
Il Dottore e sua moglie si fermarono per qualche giorno a casa Smith, così che River si potesse riprendere del tutto per gli sforzi.
I piccoli Rita e Jack impararono a conoscere lo strano individuo che si trovava a casa loro, ormai si erano abituati a lui, alla fine lo trovarono davvero simpatico e buffo.
-Non posso credere che abbiate chiamato il vostro povero bambino con il nome di quel Don Giovanni di Faccia di Boe!- diceva sempre il Dottore.
-Eddai, non fare tanto il difficile, tanto sappiamo che sei tanto affezionato anche a Jack!- rispondeva allora Martha. Ma lui continuava a lamentarsi dicendo: -Certo che potevate chiamarlo come me, eh!-
-Ma che nome sarebbe “Dottore” per un bambino? Tutti i suoi amichetti lo prenderebbero in giro, no?- s'intrometteva Mickey.
-Sarà, ma non sono molto convinto. A proposito di quel cascamorto, non si sa più niente di Jack? Ho perso sue notizie da un pò-.
-Jack sta bene, non è molto cambiato da quando l'hai visto l'ultima volta. Ci prova con tutti, entrambi i sessi vanno bene, e lavora ancora nel Torchwood. Se la cava alla grande, come sempre-. Disse Martha.
-Vorrei tanto poter rivedere lui e Donna. È da così tanto che non li vedo!- mormorò un po' triste il Dottore.
-Se ti può consolare, Donna dopo il matrimonio, ha avuto una bambina. Adesso, da quel che so, abita ancora a casa di sua mamma e di suo nonno, insieme a suo marito ed a sua figlia. Sta trascorrendo una vita felice e tranquilla-. Lo rincuorò l'amica.
-E tu come lo sai?-
-Bhe, a volte incontriamo ancora suo nonno e ci dice sempre che va tutto bene. Ha tanta voglia di vederti, dovresti fargli visita una volta ogni tanto!-
-Già, è vero. Ultimamente ho avuto da fare. Comunque gli ho detto che un giorno ci saremmo rivisti, e così sarà. È vero che il Dottore mente, ma su questo argomento sono serio-.
-Lo spero. A volte sembra quasi che tu ti dimentichi dei tuoi vecchi amici. So che non è così, ma a volte il dubbio sorge lo stesso-. Mormorò Martha.
-Sai che mi ricordo di tutti voi, dal primo all'ultimo. Se scompaio lo faccio solo per voi, con me stareste sempre in pericolo e rischiereste di finire bloccati grazie a un Angelo Piangente in un tempo diverso e che io non possa riuscire venirvi a recuperare. Non riuscirei nemmeno a salutarvi come si dovrebbe-.
-Ma Dottore a cosa ti riferisci? È vero, è successo un tempo che un Angelo Piangente ci mandasse in un altro tempo, ma poi abbiamo risolto tutto grazie a quella ragazza. Come si chiamava? Sandy? No, no, mi ricordo, si chiamava Sally!- esclamò l'amica.
-Si riferisce ai miei genitori, Martha-. Mormorò River con un po' di tristezza entrando in cucina dopo aver fatto un sonnellino.
-River! Dovresti riposare!-
-Ma sto bene, dolcezza. Senti, so che stai ancora tanto male per i miei genitori, ma lo sai anche tu che hanno vissuto un vita felice e tranquilla. Devi smetterla di continuare ad incolparti, tanto non serve a nulla!- gli disse per poi dargli un leggero bacio sulla bocca.
Ad un certo punto si sentì un pianto provenire dall'altra sala.
-Si è risvegliato!- si lamentò Rita.
-Mi sa che è ora di allattarlo-. Disse River.
Mentre tutti guardavano il piccolino dormire della grossa, Mickey bisbigliò piano: -Come lo chiamerete?-
-In effetti non ci abbiamo ancora pensato. Tu, River, che cosa dici? Hai qualche idea?-
-A me piacerebbe chiamarlo Nate. Nate River, così lo chiamerei-.
-Nate? Perché proprio questo nome?-
-Non so, mi è sempre piaciuto-.
-Bhe, anche a me piace. E dato che non ho nessuna idea, ti accontenterò. E poi mi piace il fatto che come cognome avrà uno dei tuoi nomi, così in un modo o nell'altro sarai sempre con lui-. Disse abbracciandola stretta.
-Cosa?! Non volete tenerlo? E perché?!- si lamentò Martha una volta scoperto che i due volevano lasciare il piccolo in un orfanotrofio.
-E' necessario, Martha-. Rispose il Dottore.
-Vedi, io e River viaggiamo su due linee temporali opposte, è già difficile per noi tutto questo, figuriamoci per un povero bambino. È per il suo bene che lo facciamo. Sarà più al sicuro lontano da tutto questo, poi un giorno, quando sarà più grande, torneremo da lui-.
-Già, in effetti sarebbe troppo pericoloso per un bambino così piccolo viaggiare nel tempo e nello spazio. Avete già trovato un istituto dove mandarlo?-
-No, dobbiamo trovare il posto giusto al più presto-. Intervenne River.
-Se volete, io so di un posto che sarebbe perfetto. Si chiama Wammy's House, è un orfanotrofio per bambini prodigio che si trova a Winchester. Lì vengono cresciuti dei veri e proprio geni, dato che questo è tuo figlio, Dottore, credo proprio che sia il posto adatto a lui-. Disse Mickey.
River e suo marito ci pensarono un attimo e poi decisero che sarebbero partiti il giorno dopo per andare a vedere con i loro occhi la Wammy's House.
Quando arrivò il momento dei saluti tutti i presenti si rattristarono.
-Promettimi che non sparirai per così tanto tempo come hai fatto in passato, ci farebbe piacere rivederti!- mormorò Martha abbracciando forte il Dottore.
-Non cacciarti in guai troppo seri, vecchio mio!- gli disse Mickey dandogli una pacca sulla spalla. -Noi saremo sempre qui ad aspettarti-. Disse poi.
-Lo so, ma forse, miei vecchi amici, è arrivato il momento di dirsi addio per davvero. Sappiate che lo faccio solo per voi, perché vi voglio bene. Dopo gli ultimi avvenimenti non voglio più che succeda del male a nessuno e non voglio che le persone attorno a me soffrano, vi saprei più al sicuro se lontani da me e dai miei problemi-. Rispose abbracciandoli stretti.
Martha si fece sfuggire una lacrima. -Abbi cura di lui, River. Ho sempre avuto l'impressione che il Dottore avesse bisogno di avere sempre qualcuno al proprio fianco, tu sei la compagna perfetta-.
-Grazie, Martha, lo farò finché potrò. Hai la mia parola-. Cercò di rasserenarla.
Quella fu l'ultima volta che Martha Jones e Mickey Smith incontrarono il Dottore. Dopo quell'incontro vissero una vita tranquilla e serena, in compagnia dei due figli Rita e Jack e dei loro futuri nipotini ai quali raccontavano sempre le avventure con quel pazzo e bizzarro Dottore che li aveva portati in giro per l'universo e in mondi paralleli quando erano ancora giovani.
NdA: Mi scuso sempre se il capitolo ha degli errori, ma questo weekend ho avuto davvero poco tempo per rileggerlo >.< comunque spero sempre che vi sia piaciuto e ringrazio chi ha messo questa ff tra le preferite <3 mi farebbe sempre molto piacere ricevere qualche recensione, anche le negative vano bene. A presto!!
The ring guardian