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Autore: Queen_V_Introspective    18/05/2015    9 recensioni
Bisogna imparare a guardare ben oltre le apparenze; troppo spesso ci soffermiamo solo su di esse, senza comprendere ciò che le persone custodiscono dentro: le gioie, i dolori o le loro mancanze. In alcuni casi, per comprendere in pieno un dolore, bisogna imparare a guardare con gli occhi e a sentire con il cuore di chi soffre. Non tutti ne sono capaci e non sempre chi sorride è felice. Il sole, però, esiste per tutti.
Questa non è una storia qualsiasi, questa è la storia di Jun Misugi.
Ringrazio Solerena per la disponibilità, la gentilezza e l'accuratezza nel revisionare tutti i miei testi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jun Misugi/Julian Ross, Yayoi Aoba/Amy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Haru no iro






***




 
 
La primavera è, forse, una delle stagioni più affascinanti; è come una nuova vita che nasce: emozionante.

Tutto si risveglia, e riprende il suo percorso che per troppi giorni è stato in letargo.

Il fiorire dei ciliegi, i colori tenui dei petali ed il profumo delicato, ma allo stesso tempo intenso, creano un'atmosfera unica, accompagnata dal cinguettio dolce e melodioso degli uccelli che, felici, festeggiano i primi giorni in cui il sole torna a far capolino. Troppo a lungo, infatti, l'hanno coperto le nuvole nei mesi infiniti, cupi e freddi che hanno gelato anche un po’ il cuore.

Ed è così che proprio in questo periodo, forse, tutti ci sentiamo rinnovati nell' anima e nel corpo.

Scorgo dalla finestra l'immensità del paesaggio sottostante, la bellezza dei colori variopinti che si mescolano tra loro, creando così un arcobaleno maestoso che rallegra gli occhi e scalda il cuore. I flebili raggi dorati del sole, pian piano, mi accarezzano il viso, le gote ed attraversano ogni centimetro della mia pelle trapassandomi dentro, in ogni poro.

Percepisco il loro calore vivido, che a poco a poco diventa sempre più intenso.

Probabilmente, non vi è sensazione più bella appena svegli.

Un'altra giornata intensa ed impegnativa sta per avere inizio.

Tra tutte, la primavera è la stagione che preferisco: rappresenta per me la quiete dopo la tempesta. Il grigiore dell'inverno finalmente inizia a dissolversi nell'aria, lasciando il posto ai profumi dei fiori, che inebriano la mente oltre ai respiri. Le farfalle leggiadre aleggiano nell’aria tiepida, tra la natura, colorando non soltanto il cielo, i fiori o le piante, ma anche l'animo delle persone.

Spesso mi chiedo cosa si prova nel vivere una vita così breve, seppur ricca di cambiamenti importanti.

La metamorfosi di un piccolo bruco che, uscito dal suo bozzolo, diviene una splendida creatura dagli straordinari colori, è tanto affascinante quanto complessa.

Alcune volte ho provato delle sensazioni così forti ed intense che ho avuto l'impressione di sentirmi come quella piccola, splendida creatura dal destino ricco di ogni maestosità, ma troppo breve per essere vissuto in pieno.

Ho affrontato periodi bui, dolorosi, eppure c’è stata una sola cosa che mi ha dato la forza di andare avanti: la speranza.

Non ho mai smesso di sperare:

In un nuovo giorno.

In una nuova opportunità.

In un nuovo inizio.

Ed ho lottato… Sì, io ho lottato tanto per rimanere qui, per realizzare tutti quei sogni che, da bambino, troppo presto ho rischiato di abbandonare.

Il tempo è qualcosa di prezioso; alcuni lo sprecano, altri credono di averne in quantità infinita. Altri ancora, invece, vivono con la consapevolezza di non aver abbastanza tempo per fare tutto ciò che desiderano.

Ecco: io sono, forse, una di quelle persone che ha troppi sogni, troppe cose che vorrebbe realizzare e troppo poco tempo a disposizione.

Ho affrontato l'ennesima operazione, l'ennesimo dolore; un semplice taglietto a parer dei medici.“Vedrai”, mi hanno detto, “non avrai cicatrici troppo visibili”.

A volte, queste parole suonano quasi buffe per me. Come può un “semplice  taglietto”, come lo definiscono loro, causare tanto dolore e sofferenza?

Un piccolo taglio, ma la ferita è piuttosto profonda.

È proprio vero che, a volte, bisogna guardare al di là della prospettiva che si ha di fronte.

Ed io ho dovuto imparare sulla mia pelle cosa significhi guardare oltre le proprie possibilità, le proprie aspettative ed i propri sogni.

I momenti di sconforto sono tanti, fin troppi, ma ho sempre lottato e continuerò a farlo proprio come quel bruco che, impaziente, lotta per uscire dal suo bozzolo e vivere il suo giorno da vincitore.

Perché anche io, sì, mi sento un vincitore.

E lo devo alla mia famiglia, a me stesso e alla donna che amo più di quanto io ami la mia stessa vita.

Ricordo ancora quando, da bambino, ogni volta che ho provato ad osare in qualcosa, lei in modo goffo e quasi con timore ha sempre cercato di proteggermi, a costo di sgridarmi o svelando il mio piccolo segreto a Tsubasa, pur di non vedermi soffrire.

Forse ho esagerato… La mia reazione è stata troppo impulsiva ma, ahimè, anche io sono umano, più di quanto si possa credere. Anch'io sbaglio.

Spesso ho letto sui volti altrui l'invidia per la mia “posizione privilegiata” in molti campi. Posso affermare con certezza, però, che la suddetta posizione agli occhi degli altri è apparsa come uno scudo che, in realtà, ha celato ben altro.

C'era dolore nei miei occhi, sofferenza nel mio cuore ed angoscia nella mia anima.

Poi ho incontrato lei ed ho rivisto la luce in fondo al mio tunnel.

Grazie a lei ho finalmente varcato la soglia del baratro della mia sofferenza.

Certo, dovrò ancora lottare; ho ancora tanto dolore dinanzi a me e tante prove difficili, ma se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è non smettere mai di lottare.

Bisogna crederci, bisogna andare avanti, anche se l’oscurità prende il sopravvento. Se l'angoscia, la sofferenza e il dolore lancinante in alcuni casi ci sovrastano e ci annientano, noi dobbiamo essere forti. Dobbiamo combattere.

Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta, mai.

Quando alzo gli occhi al cielo, esso mi sovrasta; sento la sua forza su di me, incessantemente, e questo mi dà la carica giusta per affrontare un nuovo giorno, per credere in me.

Non è stato semplice accettare di convivere con la mia malattia, di dover giocare una manciata di secondi quando avevo sulle spalle, oltre al peso del mio cuore, anche quello della mia squadra.

Sono stato per anni il capitano della Musashi e ho cercato, nonostante tutte le difficoltà, di essere un buon capitano: presente, paziente e tenace.

Spero di esserci riuscito; spero di avercela fatta, perché la mia vittoria più grande è proprio questa.

- Jun, sei pronto? –

- Eccomi, Yayoi. Arrivo.  -

- Ultimamente, sei troppo distratto…Quasi assente, direi. –

- Ma no, sciocchina! Guarda: non trovi che sia bellissima la primavera? Senti che bel profumo emanano i fiori, e il cinguettio dolce degli uccelli! Ecco: questo è il motivo della mia distrazione. –

- Sicuro che non ci sia altro, Jun? –

- No, non c’è altro. Nient'altro, a parte te. –

 

 

***





Credits:
Haru no iro ( I colori della primavera)

 

 

 ***

 

 

Note dell'autrice
Salve a tutti, volevo spendere due paroline per voi lettori e lettrici.
Non mi aspettavo una così calorosa accoglienza per il mio ritorno, e vi posso assicurare una sola cosa: Sono felicissima delle vostre bellissime parole che mi avete rilasciato nei messaggi in privato, nelle recensioni o su altre piattaforme. Sono sul serio entusiasta, di tutto l'affetto che mi state regalando e di aver trovato delle splendide persone.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE A TUTTI DI VERO CUORE!
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto voglia di leggere e condividere queste mie righe.
Ringrazio chi  ha inserito e chi avrà piacere nell'inserire le mie shot tra le Seguite/Preferite/Da Ricordare.
Grazie ai lettori silenziosi, a coloro ( se ne avranno piacere ovviamente!) che recensiranno, a chi ha già recensito e soprattutto ringrazio la mia Beta - Reader Solerena  che ha revisionato i miei testi. Grazie a tutti voi amici miei, che in questo periodo difficile mi siete stati vicini!

 
 

Questa è la mia pagina personale di Facebook, ove potrete seguire in tempo reale tutti gli aggiornamenti sulle mie fanfiction: Queen_V_Introspective
Gestisco anche un gruppo nel fandom di Captain Tsubasa: Captain Tsubasa (EFP)
(Basta cliccare sopra i Nickname scritti in azzurro e potrete giungere alle pagine o sul gruppo).

Con affetto,
Annalucia.



***

 
 

© Disclaimer. Tutti i personaggi tratti dal Manga/Anime Captain Tsubasa non mi appartengono, il suo autore originale è Yoichi Takahashi e le case editrici che pubblicano le storie di Captain Tsubasa nei vari paesi.
La Fanfiction non è stata scritta con finalità di lucro.

 
 
 
   
 
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