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Autore: destiel87    23/05/2015    4 recensioni
Cockles
Jensen ha appena litigato con la produzione e con Misha perchè non vuole girare scene destiel, al contrario Misha ne sarebbe felice. I due discutono sui motivi che gli hanno spinti a fare queste scelte, quali segreti e quali emozioni si celano dietro i loro gesti?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jensen Ackles, Misha Collins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jensen era seduto sul letto sfatto della sua stanza, nel lussuoso hotel in cui era alloggiato il cast di supernatural durante le riprese, accanto a lui una bottiglia di rum quasi vuota e una foto consumata di Dean e Castiel.
Jensen prese di nuovo tra le mani la foto e passo il dito sul viso di Castiel, poi la getto con rabbia sul letto e riprese a bere.
"Cazzo quanto sono patetico!" Si disse esasperato.
Quel pomeriggio aveva avuto un altra lite con la produzione, sempre per lo stesso motivo: si rifiutava categoricamente di girare scene destiel, come le chiamavano le sue fan,  e alla fine se l'era presa anche con Misha, che invece era entusiasta di quella svolta.
Si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi, pregando di non dover più affrontare discussioni del genere.
Qualche minuto dopo qualcuno bussò alla porta, due colpi forti, poi tre più leggeri. C'era solo una persona che bussava alla sua porta in quel modo, ed era l'unica persona che non voleva vedere in quel momento. Rimase immobile, sperando che l'amico pensasse che stesse dormendo.
"Jen apri dai, tanto lo so che non dormi! "
Jensen sbuffò e andò ad aprire la porta, cercando di evitare lo sguardo di Misha.
"Senti non stò tanto bene stò riposando, perchè non passi più tardi?"
"Uhmm no!" Misha sorrise ed entrò nella stanza spingendo l'amico dentro.
"Dobbiamo parlare!" Gli disse mentre si sedeva sul letto.
"Senti se vuoi discutere ancora di quella storia sai già come la penso..."
"Si ma non lo capisco, voglio dire sei un attore dovresti saper interpretare qualsiasi ruolo..."
"Il fatto che sappia interpretarlo non vuol dire che voglia farlo!"
Misha sospirò e distolse lo sguardo, vide la bottiglia di rum sul letto e istintivamente la afferrò e ne bevve un sorso. Poi la posò di nuovo sul letto e intravide una foto che spuntava da sotto le lenzuola, la prese e sorrise nel vedere che era una loro foto, anche se non era esattamente una foto reale, era una manipolazione in cui i volti dei due ragazzi erano molto più vicini di quanto non fossero stati, a vederla bene sembrava il ritratto di due innamorati.
"Come mai tieni questa foto nel letto Jen?" Chiese con un sorriso malizioso.
Jensen impallidì, non si ricordava di aver lasciato lì quella foto e se avesse potuto si sarebbe preso a pugni, preso dal panico gliela strappò via dalle mani e la gettò nel cestino.
"Ce l'avrà messa qualche fan! Non avevo idea che fosse lì.."
"Aha, quindi vuoi farmi credere che una fan si è intrufolata in camera tua e ha infilato una foto di noi due insieme nel tuo letto?" 
"Beh tutto è possibile, sai come sono pazze certe fan! E comunque adesso basta parlare di queste stronzate, te l'ho detto sono stanco voglio andare a dormire!"
Il sorriso di Misha svanì, riprese la bottiglia e ne bevve un altro sorso.
"Ti fà così schifo girare una scena d'amore con me Jensen?" Chiese quasi in un sussurro.
Il suo sguardo era triste, e Jensen si chiedeva se stesse recitando o se fosse davvero dispiaciuto per quello che stava succedendo. Quella domanda così diretta lo aveva confuso, il confine tra finzione e realtà si stava assottigliando sempre di più, e ora più che mai si sentiva davvero stanco, stanco di fingere che non gli importasse, stanco di portarsi quel peso dentro, stanco di doversi sempre moderare quando lo toccava o gli parlava. Tutti quei pensieri gli rimbombavano in testa, impedendogli di pensare lucidamente.
"No! E' proprio questo il problema! Credevo che tra tutti tu lo avresti capito!"
Jensen si passo le mani tra i capelli in un gesto nervoso e si voltò a guardare fuori dalla finestra, mentre lo stomaco gli si ritorceva e il cuore gli martellava nel petto.
Misha rimase qualche minuto in silenzio, poi si alzò dal letto e gli andò incontro, rimanendo in piedi a poca distanza da lui.
"Di che parli Jen?" Chiese timidamente guardandolo con gli occhi lucidi.
Jensen sapeva che non doveva dirlo, sapeva che avrebbe dovuto andarsene prima di fare qualcosa di cui si sarebbe pentito per tutta la vita, ma non ne poteva più, era arrivato al limite della sopportazione, si sentiva esplodere, l'unica cosa che voleva era far sparire quella sensazione di panico che lo attenagliava, o forse voleva solo sapere che non era l'unico a pensarla in quel modo, a soffire così.
"Parlo del fatto che faccio una fatica inimmaginabile per non perdere il controllo quando sono con te, per non lasciarmi andare e fare quello che davvero vorrei fare. Tengo duro e sopporto perchè entrambi abbiamo una famiglia e io non voglio vederle distrutte, ma non posso, non ce la faccio a baciarti sul set e a mantenere il controllo della mia vita, non posso Mish."
Ecco, lo aveva detto, tutti quegli anni passati a trattenersi duramente erano stati spazzati via da quel unico momento di debolezza, e ora non gli rimaneva che accettare le conseguenze delle sue azioni, lo avrebbe perso, la loro amicizia, la loro intesa, sarebbe svanito tutto.
"L'unico motivo per cui voglio girare quelle scene è perchè so che è l'unico modo per poter stare con te Jen.. Dio mi odio per averlo detto!"  Gli occhi erano ancora più lucidi, la voce era spezzata, respirava a fatica, come se ogni respiro fosse una sofferenza.
Jensen non poteva crederci, questa risposta era ancora peggio che perderlo, perchè ora sapeva che provava gli stessi sentimenti, gli stessi dubbi, e non aveva idea di come avrebbe fatto a resistergli sapendo che anche lui lo desiderava.
"Non dovevo dirtelo. Non avremmo dovuto parlarne, questo non farà che complicare le cose Mish. Io non... Non posso innamorarmi di te maledizione!"
"E io non posso innamorarmi di te, ma l'ho già fatto."
"Cazzo Mish! Cazzo perchè me lo hai detto? Non capisci che adesso sarà una tortura per me starti vicino sapendo che mi ami? Come se già non fosse difficile guardarti ogni singolo giorno senza poter... Senza poter..." 
Jensen si girò e andò verso la bottiglia, se la scolò tutta e poi la lanciò contro il muro con rabbia.
Misha gli corse incontro e si gettò tra le sua braccia, baciandolo.
La sua bocca sapeva di rum, e quel bacio sapeva di proibito, di vergogna e di amore.
"Non posso Mish, non posso farlo e neanche tu puoi!" Disse Jen staccandosi da lui.
"Jen ti prego, so che non possiamo stare insieme, ma concedimi almeno una notte, solo per una notte fingiamo di essere solo io e te, come se non ci fosse nessun'altro al mondo."
"Sai che non è così, sai che abbiamo delle persone che ci amano a casa!"
"Certo che lo sò credi che non mi odi per quello che stò facendo? Credi che sia felice di tradire mia moglie? Ma non ce la faccio più a sopportare questa situazione, a doverti guardare sul set come se ti amassi, fingendo che non sia così... Ironico se penso che nella vita reale è il contrario!" 
Misha si sedette sul letto, mentre una lacrima gli rigava il volto.
Con la mano tremante Jensen si avvicinò al suo viso, asciugandogli la lacrima con il dito.
Rimase ad accarezzare la sua guancia, mentre mille ricordi della sua famiglia lo trafiggevano come spilli.
Gli diede un bacio sulla guacia, assaporado le sue lacrime, quelle lacrime che stava versando per lui, poi scese lentamente sulla sua bocca e baciò anche quella.
"Solo per una notte Mish." 
"Solo per una notte Jensen."
  
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