Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: Raeiki    24/05/2015    0 recensioni
Albert è ormai arrivato a un punto decisivo della sua avventura; Mich e Light, i suoi ostacoli principali, sono morti. Adesso i due Team che si contendono la vittoria, Selen e Creeps, sono la grande barriera tra Albert e la gloria tanto agognata. Accompagnato dalla sua ragazza Juliet e dalle due killer Katrine e Majora, cercherà di raggiungere il suo obbiettivo, ma non sarà una passeggiata per lui.
Da qui inizia il suo graduale declino, che lo porterà inesorabilmente a una sempre più prossima caduta.
Genere: Dark, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Albert e Juliet stavano insieme da un mese e mezzo ormai, e lui non aveva ancora trovato un modo per sfidare e sconfiggere una volta per tutte i Selen. Ciò che lo bloccava era la paura; anche se non voleva ammetterlo, era terrorizzato all'idea di doversi confrontare con quelli che una volta erano suoi amici, e aveva ancora più paura di essere ucciso da loro. A peggiorare la situazione arrivarono Majora e Katrine, in un giorno normalissimo.

Juliet e Albert si trovavano dentro al rifugio, ovvero il capannone abbandonato nella zona portuale della città. Stavano discutendo sui frequenti incubi di Albert, che si era finalmente deciso di parlarne alla sua ragazza: "E infine vedo quella specie di demone alato. Cosa significa tutto questo?" "Forse sono i sensi di colpa per le persone che hai ucciso, forse il continuo nervosismo... Non pensarci, passerà." Lei lo baciò sulle labbra, e lui ricambiò sorridendo. La amava davvero tanto. Furono interrotti bruscamente dalle due ragazze compagne di Juliet, che avevano un'espressione non troppo allegra sul viso: sembravano preoccupate da qualcosa. Juliet si alzò: "Che succede?". Majora si fece avanti, poco convinta: "Noi...ecco...noi vogliamo...no, no. Noi ci uniremo ai Selen." "Non se ne parla! Perchè dovreste?". Katrine fece un passo avanti, posando una mano sulla spalla di Majora come a dirle di stare calma e che ci avrebbe pensato lei: "Jul, ci hanno offerto una posizione nel loro team. Non sono odiosi come pensavamo. Sono molto gentili, il loro capo anche. In più con loro saremo al sicuro, avremo dei nuovi amici, sconfiggeremo i Creeps. Questo vale anche per te... ma non per lui.". Katrine fece un cenno con la testa verso Albert, quasi un segno di sprezzo. Juliet aveva un'espressione disperata, era sul punto di piangere: "Non potete dirmi questo...Io lo amo...Era noi contro tutti, ricordate?". Majora si asciugò una lacrima e Katrine distolse lo sguardo, senza dire nulla. Juliet continuò, con la voce rotta dal pianto: "Va bene. Andate. Ma io non vi seguirò." "Non dire idiozie, tu vieni con noi. Sei mia sorella, devo prendermi cura di te." "No. Io lo amo. Rimarrò con lui, costi quel che costi.". Katrine la fissò a lungo, poi si voltò e se ne andò insieme a Majora. Girò la testa, senza guardare direttamente Juliet: "Stai attenta, ti prego.". Detto questo se ne andarono dal capannone. Juliet scoppiò a piangere e Albert la abbracciò, tenendola stretta. Nei suoi occhi si leggeva la furia cieca: non solo i Selen lo avevano cacciato, ma gli volevano togliere ogni possibilità di potersi vendicare. Era il colmo. 

Quello stesso pomeriggio decise di andare a casa di Crystal. Si ricordò di avere una tanica di benzina di scorta in garage, e andò a prenderla. Poi prese un accendino di quelli di suo padre, se lo mise in tasca e partì. Andava spedito, con la stessa rabbia negli occhi che aveva quel mattino. Arrivato davanti a casa di Crystal si posizionò dietro a un albero e si connesse a Login 'n Kill. Ormai non era più in una squadra, quindi poteva scegliere dove spawnare. Prese la tanica e l'accendino, si avvicinò alla porta di casa e sparò alla serratura, aprendola. Entrò in casa e trovò i genitori di Crystal sconvolti dal rumore nel corridoio, e la madre urlò. Dark ordinò con voce decisa: "Uscite di casa. Adesso.". Vedendo la coppia ferma e tremante, alzò la voce: "ORA! VELOCI!". I due si diressero verso l'uscio con la pistola di Dark puntata. Una volta usciti sparò nella schiena dell'uomo, e la donna urlò. Tempo di caricare, poi sparò anche a lei mentre scappava. Aprì la tanica velocemente, e percorse buona parte della casa rovesciando benzina sul pavimento. Finito il lavoro, prese l'accendino, lo accese e lu buttò a terra. La benzina prese fuoco, e così tutta la casa pochi minuti dopo. Si disconnesse, e vedendo Crystal tornare verso casa urlando scappò via. Quello sarebbe bastato come messaggio ai Selen.

 Da quel giorno non solo Dark era ricercato, ma anche Albert. Crystal aveva rivelato la sua identità alla polizia, che era andata a casa sua per cercarlo. Non lo avrebbero mai trovato però, perchè si era "trasferito" nel capannone insieme a Juliet. Albert si stava via via estinguendo, lasciando il posto a Dark. Infatti rimaneva sempre più loggato che non, e l'avatar stava prendendo il sopravvento. Dark era stato modificato per un'ultima volta: era tornato a indossare l'impermeabile nero con il colletto alto, indossava una bandana nera che copriva solo la bocca, su cui c'era scritto "DIE", ovvero "MUORI". Aveva cambiato il colore dell'iride degli occhi, rendendola bianco alabastro. Sotto aveva sempre i soliti jeans strappati e gli anfibi neri. Aggiunse dei guanti di ferro con delle dita sottili e appuntite, e infine allungò ancora di poco i capelli all'indietro, tenendo sempre il colore azzurro/verde benzina. 

Appena finito di modificare Dark, arrivò un messaggio sul telefono di Albert, da parte di Lawrence: "Dobbiamo parlare. Incontriamoci al parco.". Albert non si fidava affatto, quindi loggò e ci andò come Dark. Disse a Juliet che andava a fare un giro di ricognizione, per non metterla in alerta inutilmente. Arrivò al parco saltando da un tetto all'altro, che ormai era diventato per lui un metodo efficace e necessario per muoversi. Guardò in basso, notando Lawrence. Non c'era nessuno nei paraggi, quindi scese tirando su il colletto per provare a coprire la maggior parte del viso: "Volevi vedermi?" "Si. Al, sei davvero andato oltre. Era necessario bruciare casa di Crystal? E uccidere i suoi?" "Era ancora poco. Avrei fatto di peggio, se avessi avuto ancora un po' di sanità mentale in meno. Sei venuto per farmi il terzo grado? Se è così me ne vado." "No, nulla del genere. Voglio proporti una tregua. Crystal si è rifiutata di venire, ma ho deciso di pensarci io. Non voglio una guerra tra noi. Siamo amici. Per favore, basta." "Siamo amici? Davvero? Ma a me non è sembrato che tu abbia fatto o detto qualcosa per dissuadere Crystal dal cacciarmi, nè tu nè Anthony. Se vi definite miei amici, perchè mi avete abbandonato?" "Perchè pensavamo che fosse una cosuccia da niente, che tutto si sarebbe risolto. Ma non sta andando come pensavamo. Ti prego, a Crystal ci penserò io, la convinverò a lasciarti in pace, ma tu lascia in pace lei. Ripartiamo da zero, come se Login 'n Kill non fosse mai esistito. Torniamo Al, Law e Tony. Perfavore.". Dark rimase impassibile: "Non meritate il mio perdono. Vattene ora, se non ti uccido adesso è perchè sei disarmato e sarebbe da infami. Quindi vai via. E Lawrence..:" Prima di andarsene Dark disse queste ultime parole: "Dì agli altri di non cercarmi, non contattarmi, non seguirmi. Non ce ne sarà bisogno, perchè verrò io. Quindi, digli di aspettarmi.". Dark, aprì le ali e saltò su una terrazza, per poi andarsene verso il capannone saltando sui tetti. Lawrence lo seguì con lo sguardo, poi se ne andò con quella frase fissa nella mente: "Digli di aspettarmi.". 

Il giorno seguente qualcuno decise di fare visita a Dark e a Juliet: i due furono visitati direttamente al capannone da Pasey e dai Creeps: nel team mancavano i cloni di Light, tranne 61 che era diventato membro fisso della squadra. Juliet stava ribollendo dalla rabbia: "Cosa volete? Andatevene fuori dalle palle!". Ci fu una risata generale, e Pasey scese dal dorso di 61, facendo cozzare le lunghe dita di ferro tra loro: "Tranquilla signorina, non sei tu il problema. Ma lui.". Pasey indicò Dark, e tutti i Creeps tirarono fuori le armi. Juliet scagliò una freccia verso Pasey, che fu intercettata dalla spada di Shade. Era stato troppo veloce. Shade era, ad avviso di Dark, il migliore dei Creeps subito dopo Light. Era interamente vestito di nero, con dei capelli biondi a spazzola e una cicatrice che percorreva tutta la faccia, incrociando gli occhi color ghiaccio. La sua katana aveva stroncato tantissime vite. Era veloce, preciso, silenzioso, spietato. Si chiedeva perchè non fosse sempre stato lui il capo. 

I Creeps erano sul punto di attaccare, quando furono fermati dal rumore del motore di una moto. Tutti si voltarono e notarono una persona che arrivava, su una moto cromata, imbracciando due fucili a pompa. La moto era strana; non aveva un volante, aveva solo due vani per le gambe, e dentro di essi c'erano rispettivamente acceleratore e freno. Svoltava spostando il peso del corpo, e questo gli permetteva di avere le mani libere, con cui poteva tenere i due fucili a canne mozze puntati verso i Creeps. Pasey sbarrò gli occhi e alzò un braccio per fermare i suoi accoliti: "Via. Adesso.". Skydrops intervenne: "Capo, ma Selen..." "Non mi interessa di Selen, non voglio perdite prima della battaglia. Ritirata!". I Creeps si disconnetterono in massa, sparendo nel nulla. Il tizio in moto si parcheggiò vicino alla coppia, aprendo i vani per le gambe e scendendo: "State bene?". Il ragazzo indossava una tuta da motociclista nera, con una scritta sul petto: "ROAD EATER". Sul dorso ce n'era un'altra: "LnK", la sigla di Login 'n Kill. Mise i due fucili in due fondine dietro la schiena, e tese una mano verso Dark: "Sono Francis Rodd, in arte Road Eater, e tuo grandissimo fan. So chi sei, so chi è lei, so cosa hai fatto e so che loro non erano tuoi amici.". Dark non sapeva cosa rispondere, quindi si limitò a stringere la mano al ragazzo. "Ti aiuterò nella tua vendetta contro i Selen, a costo di doverci morire. Stanne certo.". Dark non sapeva come faceva Road Eater a sapere tutte quelle cose sul suo conto, ma un aiuto non era mai da rifiutare.

Quindi erano rimasti in tre: Dark, Juliet e Road Eater. Ormai era questione di poco tempo, e poi Dark avrebbe finalmente invaso la Base dei Selen e li avrebbe uccisi. Doveva trovare un modo, ma aveva già un piano che poteva funzionare. Sapeva cosa fare, e lo avrebbe fatto presto. Molto presto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Raeiki