14. Damerini, maestrine e terzi incomodi invadenti: è tutto sotto controllo! . . . forse
Hinata
procedeva spedita lungo la strada affollata, rasentando il muro; le
braccia strette attorno al corpo a chiudere il maglione pesante e un
paraorecchi bianco e piumoso che creava un bel contrasto coi lunghi
capelli scuri. Teneva lo sguardo incollato ai piedi, facendo del suo
meglio per evitare di essere spintonata qua e là dalla
fiumana di
passanti. Si fermò davanti al semaforo, tirando un sospiro
di
sollievo e approfittandone per riprendere fiato. Se c’era una
cosa
che proprio detestava, era dover camminare in una gran folla come
quella. La gente sgomitava e cercava di passarle davanti, e lei
ovviamente finiva sempre per andare in confusione e sentirsi spaesata
come non mai. Prese un altro respiro, rassegnandosi a dover
riprendere la sua marcia allo scoccare del verde, quando una voce
familiare la costrinse a voltarsi verso il lato opposto del
marciapiede, dove un biondino munito di giubbotto e berretto di lana,
e con due occhi luccicanti per il freddo, sventolava un braccio nella
sua direzione. Lo seguì con lo sguardo stupefatta, mentre
lui le
correva incontro.
-
Hinata! Sei tu? Ehi, Hinata! Che sorpresa!
Come mai da
queste parti? - domandò.
-
Naruto-kun! Io … io … beh,
stavo andando … stavo andando
… ecco, stavo andando -
-
Beh, da qualche parte, suppongo - finì lui per lei aprendosi
in un
sorriso allegro.
-
Sì, esatto. Stavo proprio andando … da qualche
parte - fece Hinata
arrossendo un po’.
-
Grandioso. Perché sai, per pura coincidenza, anche io stavo
proprio
andando da qualche parte. Perciò, ecco qua, che ne dici,
perché non
ci andiamo insieme, da qualche parte? - concluse Naruto con una
risata sbarazzina - In fondo, mi sembra di doverti ancora un
appuntamento, no? -
-
S-Sì. Hai ragione. Scusami, mi era passato di mente, c-con
tutta
quell’assurda storia di d-dover portare il m-mio ragazzo a
cena dai
miei, e quindi … - mormorò lei soprappensiero,
scrollando la
testa. - Oh - fece lui, interrompendola. Hinata si
bloccò,
fissandolo in viso. Naruto fece un sorrisetto tirato, grattandosi la
testa e distogliendo gli occhi dai suoi - Io non sapevo che
… che
tu avessi … ma certo, che scemo a non averci pensato,
capisco.
Scusami Hinata, mi sa che ti ho dato solo fastidi, eh? -
continuò,
ridacchiando nervosamente - Dimenticati tutto, davvero, non volevo
crearti problemi - Hinata lo fissò per qualche secondo, le iridi chiarissime sgranate
su di
lui.
-
Dimenticarmi …? - ripeté,
confusa.
-
Di … intendo, di uscire insieme, adesso … tutto
quanto, ecco -
-
Ma io voglio uscire con te, Naruto-kun! -
esclamò lei in
tutta fretta, arrossendo subito dopo.
-
E scusa, il tuo ragazzo non dice niente? - domandò lui,
accigliandosi.
-
Io non … n-non ho proprio nessun ragazzo -
-
Ma come, hai detto … hai appena detto che dovrai portarlo a
cena
dai tuoi -
Hinata
annuì più volte, deglutendo a malapena - Infatti
è così -
-
Ehm … Hinata, non riesco a seguirti … -
ridacchiò il biondino.
La moretta abbassò lo sguardo con un sospiro, torturandosi
un lembo
del maglione tra le dita nervose. Naruto attese qualche secondo, poi
però vedendola in palese difficoltà, decise di
intervenire. -
Senti, facciamo così. A pochi isolati da qui
c’è una caffetteria
davvero fantastica. Andiamo a prenderci qualcosa, d’accordo?
Ci
sediamo, tu prendi un bel respiro profondo e mi spieghi tutto
… -
Hinata
lo fissò un po’ incerta, ma vedere il sorrisone
spontaneo comparso
sul volto di lui la fece sorridere di rimando, e la tensione
accumulata all’altezza del diaframma si attenuò un
poco, mentre
lei riprendeva fiato e il colore tornava prepotentemente ad affluirle
alle guance.
-
Una cioccolata calda magari, ti va? - domandò lui
soffiandosi sulle
dita intirizzite dal freddo.
-
Mi va - rispose lei annuendo - Assolutamente, mi va -
-
Allora è deciso - esclamò Naruto mostrandole un
altro sorrisone -
Dammi la mano -
-
… c-come? - balbettò Hinata,
sbattendo le palpebre e
domandandosi se avesse capito bene.
-
La mano - ripeté lui, allungando il braccio e prendendo con
gentilezza nella sua la piccola mano guantata della ragazza - Sei
così magrolina che verresti sicuramente trascinata via e io
finirei
per perderti nella folla … - spiegò con una
risata che la fece
arrossire fino alla punta dei capelli - e questo, Hinata … -
aggiunse poi, ammiccando - Non posso assolutamente permettermelo -
Neji
scese dalla macchina e si guardò intorno assumendo un
cipiglio
contrariato.
Come
aveva fatto a cacciarsi in quel casino, lui che non
centrava
assolutamente niente?
Dopotutto,
un conto era se Sasuke decideva di divertirsi a giocare alla
famigliola felice per i fatti suoi, un altro se finiva per
coinvolgere anche lui in quella stupida buffonata. - Uchiha, giuro
che questa me la paghi … - borbottò lisciandosi
la giacca
immacolata con un gesto stizzito. Quel quartiere, poi, non era il
massimo per uno come lui. No, non era esattamente il genere di posto
in cui avrebbe volentieri fatto quattro passi. Quella sottospecie di
ghetto o come diavolo poteva chiamarlo. Si diresse rapidamente
attraverso il cortile interno dell’edificio, mentre alcuni
ragazzini che stavano giocando si fermarono a guardarlo, additando
lui e la sua Cadillac
senza un briciolo di
rispetto. Li ignorò, passando oltre.
Attraversato
il corridoio del primo piano, raggiunse finalmente la classe che
Sasuke gli aveva indicato.
-
Chiedo scusa, stavo cercando … - cominciò,
sporgendosi dalla porta
aperta per sbirciare dentro.
Ma
si bloccò subito, irrigidendosi, sorpreso suo malgrado. Una
ragazza
in jeans e maglietta gli venne incontro sorridente, due codini
attorcigliati ai lati della testa e la mano destra tesa verso di lui
per presentarsi, la sinistra stretta a quella di un bambino
piagnucoloso. - Ehi. Salve. Non l'ho mai vista da queste parti. Posso
esserle d’aiuto? - Neji prese la mano affusolata nella sua, e
fu
stupito dalla stretta energica della ragazza all’apparenza
così
minuta. Si costrinse a richiudere la bocca, riassumendo la sua solita
aria di sufficienza.
-
Sono TenTen, la maestra della sezione B. E scusi, lei ...?
-
-
Neji Hyuga. Un amico di Sasuke Uchiha, sono venuto a prendere la
…
ehm, Chiyo -
-
Ah. Sì, è vero! Sakura mi ha
avvisata - rispose la ragazza
annuendo.
Una
bimba dai grandi occhi scuri si fermò accanto a lui,
inchinandosi e
poi salutando educatamente TenTen.
-
Ah. Sei tu. Okay. Andiamo, ti riporto a casa da tuo … ehm,
padre -
borbottò lui, imbarazzato.
-
Bene. Allora arrivederci, signor Hyuuga. Ciao, Chiyo!
-
esclamò TenTen con tono vivace.
Aveva
due grandi occhi color nocciola e un bel sorriso, registrò
Neji
meccanicamente.
Si
ritrovò inaspettatamente a seguirla con lo sguardo mentre si
allontanava, tenendo gli occhi anche più bassi di quanto non
sarebbe
stato opportuno per un gentiluomo. Quando la maestrina scomparve dal
suo campo visivo, tornò a concentrarsi sulla piccoletta che
aveva di
fianco, accorgendosi solo allora che la bambina lo stava squadrando a
braccia conserte, la fronte aggrottata e la faccia di una che la
sapeva lunga.
-
Stavi guardando il sedere alla signorina TenTen? -
-
C-c … cosa dici. Non stavo affatto
… io non …!
Su, andiamo! -
Riattraversarono
di gran carriera il corridoio e il cortile, con Neji che si sentiva
arrostire le guance.
-
Però la signorina ti piace, vero? - fece Chiyo accomodandosi
sul
sedile posteriore della Cadillac
con un
sorrisetto furbo. Neji alzò gli occhi allo specchietto,
incrociando
lo sguardo della bambina.
-
Che idiozia … - borbottò, mettendo in moto.
-
Uff. Anche tu uguale a papà. Come siete noiosi -
-
In che senso? -
-
A lui piace la mamma. Gli piace tanto tanto! -
-
Mh. Molto toccante - borbottò lui sbuffando.
-
Lui non vuole dirlo. Si vergogna. Ma io tanto lo so -
-
… lo sai? - ripeté Neji,
inarcando un sopracciglio.
Due
fossette le spuntarono ai lati del viso, mentre sorrideva.
-
Sì. Lo so -
-
Grazie, Neji. Sei stato gentilissimo a passare a prendere Chiyo al
posto mio -
La
giovane si abbassò sulle ginocchia per abbracciare la
figlia, che si
appese al suo collo ridendo.
-
Tsk. Guarda che mi doveva un favore, non ha mica
fatto niente
di chissà che … - borbottò Sasuke
sopraggiungendo alle sue
spalle. Sakura si rimise in piedi, reggendo Chiyo con un braccio e
dando un leggero spintone a Sasuke, che le restituì
un’occhiataccia.
- Figurati. Anzi, posso chiederti un favore personale? -
domandò
Neji, esitante. Sakura lo fissò, sorpresa. Sasuke
inarcò un
sopracciglio. Lo Hyuga notò che il suo braccio destro era
andato ad
abbracciare la vita della ragazza, non troppo stretta, ma con un
gesto vagamente protettivo.
-
Certo. Cosa posso fare per te? - domandò
lei, sorridendo.
-
Andrebbe bene se andassi anche lunedì prossimo a prendere
Chiyo a
scuola? Sarebbe un problema, per te?
Sakura
e Sasuke sgranarono contemporaneamente gli occhi, fissandolo come se
fosse impazzito.
- Oh.
Certo che no, ma …
Neji, sei sicuro? Voglio dire, non ce n’è bisogno
che tu … -
-
No, mamma, lui insiste - si intromise la bimba, voltandosi verso lo
Hyuga con un sorrisetto furbo - Vero? -
Neji
inclinò la testa da un lato, ripensando a due grandi occhi
nocciola
che gli sorridevano.
-
Assolutamente. Insisto -
-
Papà? -
Sasuke
si voltò senza nemmeno pensarci, e la bimba si
aprì in un sorrisone
raggiante.
Lui
e Sakura si scambiarono un’occhiata, distogliendo poi
contemporaneamente lo sguardo.
-
Aehm … Che c’è? -
-
Puoi venire a prendermi a scuola lunedì prossimo? -
-
Ma come, tesoro, hai appena chiesto a Neji di fare lo stesso -
intervenne Sakura.
-
Lo so! - esclamò lei saltellando sul
posto euforica - Ma se
non ci sono io, potrà anche restare! -
-
Mmh. Non so tu Sas’ke,
ma io ho
come l’impressione di essermi persa qualcosa … -
-
Che stai architettando, pulce, si può sapere?
- fece Sasuke
sbuffando. Sakura scoppiò a ridere, aggiustandosi il
cerchietto
argentato.
-
Voglio vederci chiaro in questa storia, e c’è un
solo modo per
farlo! Dichiaro ufficialmente aperta la nostra
riunione di
famiglia. Andiamo a prendere pantofole e gelato - esclamò,
incamminandosi con Chiyo verso la cucina - … beh, non vieni?
-
aggiunse poi, girandosi a guardare Sasuke.
Il
ragazzo aggrottò la fronte.
-
Io? -
-
No, il signor Hisashi che sta russando nella stanza degli ospiti -
-
… -
-
Certo che intendo te! Su, muoviti, o guarda che il
gelato ce
lo pappiamo tutto noi -
Sasuke
alzò gli occhi al cielo, cacciò le mani in tasca
e le raggiunse con
un’occhiata divertita.
-
Voi due siete tutte matte … - borbottò
grattandosi una guancia
imbarazzato.
-
Mmh.
Sì, temo tu abbia
ragione. È proprio per questo che ti stai perdutamente
innamorando
di noi … - fece Sakura inclinando la testa verso di lui e
sbattendo
le ciglia con una risata. Lui fece una smorfia, ruotando gli occhi
esasperato.
-
Ah, ah, certo, ti piacerebbe, Haruno … -
-
Naruto-kun, ehm, ecco, io … -
La
moretta nascose le guance in fiamme dietro la tazza di cioccolata,
bevendone un lungo sorso.
-
Dimmi tutto, Hinata-chan - replicò lui addentando la sua
pasta di
mandorle.
-
… n-non devi chiamarmi così … non
c’è bisogno … -
-
E allora smettila anche tu di chiamarmi Naruto-kun -
-
Va bene, Naruto-kun - rispose lei senza pensarci.
Il
biondino inarcò un sopracciglio, e Hinata si
portò le mani alla
bocca arrossendo.
-
Scusami. Non lo faccio apposta -
Naruto
rise divertito.
-
Comunque, di cosa stavi …? -
-
Ehi. Posso servirti qualcos’altro, dolcezza? -
Il
ragazzo che serviva ai tavoli si frappose inaspettatamente tra loro,
il blocchetto e la penna pronti a prender nota. I capelli castani gli
ricaddero spettinati sulla fronte mentre strizzava l’occhio a
Hinata con un sorriso contagioso dai canini leggermente accentuati.
Lei e Naruto si volsero a fissarlo sorpresi.
-
Scusa tanto, ehm … - fece il biondino aggrottando la fronte
seccato.
-
Sono Kiba. Kiba Inuzuka - si presentò quello sorridendole -
Questo
qui sarebbe il tuo ragazzo? -
-
Non mi pare siano affari tuoi - ribatté prontamente Naruto,
fissandolo storto - Dov’è il cameriere di prima? -
Hinata
li fissò battendo le palpebre, arrossendo suo malgrado di
fronte
all’espressione maliziosa di Kiba. - Gli ho chiesto di
passarmi il
vostro tavolo. La tua ragazza mi è sembrata talmente carina
che ho
pensato valesse la pena di fare almeno un tentativo - spiegò
facendo
spallucce, per nulla imbarazzato. -
Beh, adesso levati di torno - tagliò corto Naruto ringhiando.
-
Se non ti dispiace, preferirei sentirmelo dire da lei -
-
Senti un po’ - scattò il biondino - Ma chi cavolo
ti credi di
essere per … !? -
-
Levati di torno, allora -
Naruto
si bloccò, sorpreso, e lo stesso fece Kiba.
Si volsero contemporaneamente a fissare Hinata, ancora un po’
rossa in
viso ma determinata.
Il
biondino sgranò gli occhi azzurri, la bocca semiaperta. Kiba
invece
fece spallucce, divertito.
-
Beh, dolcezza, ci ho provato. Casomai cambiassi idea, fammi un
fischio -
-
Grazie. Lo terrò presente - rispose Hinata ridendo.
Quando
si volse di nuovo verso di lui, Naruto la stava ancora fissando
incredulo.
-
Ehm. Io volevo s-solo che se ne andasse - balbettò
imbarazzata
distogliendo lo sguardo dal suo - ecco, pensavo di doverlo dire,
Naruto tu stavi … -
- Come? - fece lui stupito.
-
Insomma, cioè, pensavo c-che almeno così se ne
sarebbe and… -
ripeté lei scuotendo la testa.
-
No, no, intendo … mi hai appena chiamato Naruto - le fece
notare il
biondino sorridendo.
-
Oh - mormorò Hinata - …
sì, è vero … Naruto -
aggiunse aprendosi in un sorriso dolce.
Il
biondino avvolse le mani intorno alla sua tazza di cioccolata
fumante, lo sguardo che luccicava.
Il
suo nome non gli era mai sembrato tanto bello.
Sasuke
riuscì a districarsi con qualche difficoltà dal
groviglio di
coperte in cui si era ritrovato avvolto. Doveva
essersi appisolato senza nemmeno accorgersene. Sul tappeto del soggiorno erano ammucchiate almeno altre tre o quattro coperte di
lana, e due vaschette di gelato alla panna completamente svuotate. Si
girò su un fianco, passandosi una mano sugli occhi gonfi, e
solo
allora si accorse di Sakura e Chiyo. Le
due erano ancora addormentate; Sakura stava distesa accanto a lui, un
paio di buffi ciuffi rosa scivolati sugli occhi chiusi. La sua mano
destra, vide Sasuke, si era stretta inconsapevolmente a stringere la
stoffa del suo maglione, come per attirarlo più vicino a
sé. Chiyo
si era raggomitolata tra di loro, le braccia strette a circondare la
vita della madre. Sciolse delicatamente la presa delle dita di lei,
facendo attenzione a non svegliare nessuna delle due. Almeno quando dormivano, si disse ridacchiando, erano innocue. Rimase a fissarle per qualche altro secondo di troppo, mordendosi il labbro
inferiore che, per quanto si sforzasse, non voleva saperne di stare
abbassato. Odiava doverlo ammettere, ma … Sakura aveva
ragione.
Si
stava perdutamente innamorando di loro.
Angolino
di Sisya
Bene,
ecco qui un capitolo appena sfornato di fresco ^O^
In
teoria dovrei essere a studiare greco, ma tecnicamente …
beh,
eccomi qua, accidenti a me XD
Ah,
più Sasuke si innamora di Sakura e Chiyo più io
mi innamoro di loro
tre insieme, non c’è niente da fare <33
E
finalmente sono riuscita a tirare in mezzo anche Neji e TenTen, sono
contenta!!
^O^ L’apparizione di Kiba non era assolutamente prevista, ma
alla
fine è stato trascinato dentro anche lui, poveretto. Ormai
non
escludo più niente … anzi, mi è venuta
una mezza idea di
coinvolgere un pochettino Gaara e Matsuri. E la cosa mi spaventa, non
li so mica gestire tutti questi personaggi insieme O.O Ho come il
vago sospetto che presto o tardi la mia testa esploderà XD
Hachi92:
sei carinissima a
recensirmi sempre, mi fa
tanto piacere davvero ^O^ Sono contenta che la storia ti crei
dipendenza, fa lo stesso effetto anche su di me, ma più che
altro
perché mi fa disperare XD Hai ragione, il cuore di Sasuke
comincia a
palpitare eccome, e finalmente, era anche ora XD Ino e Shikamaru sono
un po’ un punto interrogativo, ma prima o poi si sveglieranno
anche
loro. Grazie infinite, spero che questo capitolo non ti abbia deluso!
Un bacio!
Lely1441:
ma ciao gemu X33 Anche
tu qui? Cavolo, ci hai azzeccato, dovevano entrare in scena proprio
Hinata e Naruto *O* Brava la mia gemu veggente XD Sono commossa, tu
vieni a recensirmi anche la SasuSaku e io invece devo ancora
recensire un sacco di tue fic … sono una gemy degenere,
chiedo
perdono, prometto che arriverò ç.ç
Abbi un po’ di fiducia. Ma
adesso basta, devo concentrarmi sulla nostra LingFan, e speriamo bene
XD *corre
incontro alla gemu e le si butta addosso spupazzandosela tutta*
*la
gemu cerca di scappare ma ormai è troppo tardi*
Muahmuahmuah
*O* Ti adoro <33
eleanor89:
non so cosa dire, davvero,
so solo che
quando ho aperto la pagina mi è preso un colpo XD No,
scherzi a
parte, non ho parole per ringraziarti, la tua recensione …
come
posso dire? Mi ha fatto ridere e piangere insieme, sembravo una
cretina che si commuoveva davanti al pc XD Perciò, grazie,
grazie,
grazie, di tutto cuore *O* Recensioni come la tua mi tirano su il
morale da sotto le scarpe. Ho cercato di mantenere tutti i personaggi
e il loro carattere originario il più possibile (o almeno
così come
li vedo io), ma dovendoli adattarli alla trama qualche cambiamento
era necessario. Sasuke, per esempio, l’ho reso un gran
bastardo nei
primi capitoli, ma adesso (e per fortuna) si sta addolcendo ^O^
Sakura invece l’avevo immaginata fin da subito come una
ragazza
indipendente e matura (un po’ matta forse, ma ci stava XD)
prendendo come riferimento la Sakura forte e determinata che emerge
col tempo nel manga.
Prendendo
un Sasuke un po’ meno egoista e ossessionato, e una Sakura un
po’
meno piagnucolosa, beh a mio parere insieme sono semplicemente
esplosivi XD Passando a Chiyo, tendo a renderla fin troppo coccolosa,
forse a volte esagero anche, ma non posso farci nulla, adoro questa
bambina <33
Tutte
le altre coppie secondarie (a proposito, ma allora abbiamo proprio
gli stessi pair preferiti, bene XD) si evolveranno col tempo, anche
se dare spazio a tutte quante sta diventando complicato … E
il
padre di Chiyo, vuoi sapere? Mah … chi lo sa? Magari
comparirà,
magari no … eeeh,
chi può dirlo? ^O^ *schiva una ciabatta* Veramente devo
ancora
pensarci, perché (per rispondere all’altra
domanda) i capitoli li
scrivo volta per volta, anche se il filo conduttore della trama
c’è
e qualche episodio è già scritto, ma va tutto
rattoppato insieme,
cosa che richiede mooolto tempo. In conclusione, beh, ti ringrazio.
Ma ti ringrazio davvero tanto, non lo dico per cortesia. Grazie per
avermi fatta sorridere come un’idiota per ore dopo aver letto
la
recensione, grazie. Un
abbraccio forte <33 Anzi, doppiamente forte, perché
tu adori il
RoyAi e il SasuSaku, e io adoro te <33 E
un bacio anche a tutte le altre anime generose che hanno commentato e/o letto ^O^
This thing called love I must get round to it
I ain't ready
Crazy little thing called love
This thing called love
It cries
In a cradle all night
It swings
It jives
It shakes all over like a jelly fish
I kinda like it
Crazy little thing called love
There goes my baby
She knows how to rock'n'roll
She drives my crazy
She gives me hot and cold fever
Then she leaves me in a cool cool sweat
Currently playing on: Crazy Little Thing Called love <33