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Autore: Annie B    24/05/2015    6 recensioni
Mini Os ambientata dopo Cohf, per l'esattezza quindici anni dopo.
C'era solo un piccolo rimorso, al quale una volta all'anno permetteva di infilarsi nel suo cuore e oscurare un po' il verde dei suoi occhi.
Faceva parte di quella categorie di cose che succedono mentre si cresce, mentre si devono prendere decisioni difficili e purtroppo quasi mai si può sapere prima quale impatto avranno su di noi.
Con il senno di poi, aveva pensato tante volte se avrebbe potuto agire diversamente, ma nonostante fossero passati quasi quindici anni dalla morte di suo fratello ancora non aveva trovato una risposta.
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio ragazze, dal momento che recentemente in diverse si sono fatte sentire ridandomi un po' di voglia di scrivere, ho pensato di pubblicare questa piccola cosa che avevo sul pc! Nella speranza che vi fermiate anche solo un secondo per dirmi "bello" o "schifo", vi saluto e spero di trovarvi tra i commenti! Sarebbe importante come incentivo e per sapere che ci siete ancora!
Vi abbraccio e buona domenica a tutte!
Annie :**


Clary infilando le braccia nelle maniche del cappotto di velluto, gettò un'occhiata veloce allo specchio nell'ingresso.
Dopo tanti anni, iniziava a notare la somiglianza con sua madre, quella che una volta non riusciva proprio a scorgere sul proprio viso. Ora invece, con qualche anno in più, piccole rughe sottili, ancora troppo giovani per essere evidenti, ma comunque più marcate di un tempo, stava imparando a scorgere piccoli tratti di Jocelyn che rivivevano in lei.
Mani forti ma dolci, con qualche piccolo callo frutto di anni e anni in cui avevano maneggiato armi di ogni tipo, si posarono sui suoi fianchi.
Osservandosi nello specchio, vide le labbra di Jace posarsi sulla guancia mentre da dietro l'abbracciava.
-Sei bellissima.- le sussurrò dolcemente contro il collo.
Clary sorrise e arrossì. Erano passati tredici anni da quando si erano sposati, ma a lei tremavano ancore le gambe come il primo giorno in cui gli era svenuta tra le braccia.
Si girò verso di lui e lo baciò lentamente e a lungo, era in quei momenti che l'amore di Jace le era più necessario che mai.
-Mamma! Anche io, anche io!- Una piccola furia dai capelli biondi e gli occhi verdi, si infilò tra loro e iniziò a tirare insistentemente la manica del cappotto di Clary.
Jace lasciandola andare si inginocchiò davanti a loro figlio e lo prese in braccio ridacchiando -Vuoi baciare la mamma anche tu?-
Il piccolo annuendo convinto si sporse verso Clary allungando le manine e costringendo Jace a tenerlo sospeso come un piccolo elicottero.
Clary ridendo allungò le braccia verso di lui e se lo tirò contro il petto scompigliandogli i capelli e dandogli un bacio leggero sulla fronte.
-Fila da papà piccola peste!- gli disse poi porgendolo a Jace.
Il bimbo senza fare troppe storie, si lasciò prendere in braccio e si aggrappò alle spalle larghe di suo padre.
Jace prendendo la mano di Clary e stringendola appena se la portò alle labbra e la baciò, poi guardandola con amore le disse -Vuoi andare da sola anche quest'anno?-
Clary annuì con un'ombra sul viso, sentiva che era giusto così, lo sarebbe stato per sempre.
Si sporse verso Jace e lo baciò prima di uscire -Ci vediamo più tardi da Izzie e Simon, vi raggiungo là.-
Jace annuì e aprendole la porta la lasciò uscire. Ormai non provava nemmeno più a farle cambiare idea e Clary lo apprezzava.
Una volta all'anno, c'era una cosa che doveva fare e nessuno, né Jace, né il loro bellissimo bambino, potevano fare nulla per sollevarla da quel dolore.
Stringendosi addosso il cappotto, Clary attraversò il prato della loro tenuta a Idris. Era un posto stupendo, immerso in mezzo al verde, vicino a un fiume nel quale d'estate Jace e il loro bambino si divertivano come matti a farsi il bagno e schizzarsi. Erano felici ora, la loro vita era come avrebbe dovuto essere e Clary non poteva essere più contenta di così. C'era solo un piccolo rimorso, al quale una volta all'anno permetteva di infilarsi nel suo cuore e oscurare un po' il verde dei suoi occhi.
Faceva parte di quella categorie di cose che succedono mentre si cresce, mentre si devono prendere decisioni difficili e purtroppo quasi mai si può sapere prima quale impatto avranno su di noi.
Con il senno di poi, aveva pensato tante volte se avrebbe potuto agire diversamente, ma nonostante fossero passati quasi quindici anni dalla morte di suo fratello ancora non aveva trovato una risposta.
Con gli occhi leggermente lucidi, continuò a camminare verso le sponde del lago Lynn, voleva salutare Jonathan, non il mostro che tutti avevano odiato.
Come ogni anno, voleva dire addio ancora una volta al fratello che non aveva mai avuto, al ragazzo dagli occhi verdi, che aveva conosciuto solo per pochi secondi, prima che il fuoco dentro Eosforos, si portasse via la sua vita insieme a quella di Sebastian.
Giunta sulle sponde del lago, la cui superficie brillava nera e lucida come uno specchio su un altro mondo, Clary si tolse il cappotto e lasciò che il vento leggero di Idris le accarezzasse gli abiti bianchi che indossava. Si sedette nell'esatto punto in cui quindici anni prima, aveva incendiato la pira funeraria di suo fratello. Si sedette e chiuse gli occhi, ricordando ancora una volta quelli verdi di lui, pieni di rimorso e dolore.
Era la cosa più dolorosa forse, non avere un'immagine di lui che fosse felice, sereno...lo aveva conosciuto solo nel momento in cui con un buco nel petto, le chiedeva perdono per tutto il male che in realtà non aveva mai commesso.
Le lacrime iniziarono a scenderle lungo le guance.
-Ave atque vale frater.- sussurrò in modo quasi impercettibile.
Nemmeno il vento poté sentire quelle parole, ma vibrarono forte nel cuore di Clary, rimbombando come il cozzare di pietre.
Una mano si posò sulla sua spalla e per un attimo Clary sussultò, le parve di sentire qualcuno sedersi dietro di lei e stringerla, ma quando si girò, lì non c'era nessuno.
Succedeva ogni anno, ed ogni anno, Clary si chiedeva se davvero tutte le leggende fossero vere, forse da qualche parte, in un mondo più giusto, in cui le persone buone avevano quel che si meritavano e le seconde occasioni non erano solo cibo per nutrire i rimpianti, forse in quel mondo suo fratello era vivo e forse... vegliava su di lei come avrebbe voluto fare.
Clary si alzò rimettendosi il cappotto, gettò un'ultima occhiata alla terra piatta e arida, sulla quale anni prima si erano consumate le ceneri di una parte di lei.
Parlando al vento sussurrò -Mi manchi anche tu Jonathan.-
Chiudendo il cappotto e incamminandosi verso Alicante, tornò la donna forte e sicura di tutti i giorni, anche per quell'anno stava richiudendo suo fratello in un angolo del suo cuore, tornando a vivere la vita felice, che lui aveva sognato per lei nei suoi soli e ultimi respiri.

Un sincero grazie a Shasha1993, non ero per niente sicura che meritasse di essere pubblicata!
   
 
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