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Autore: PoisonLover    26/05/2015    0 recensioni
[Lucky Luke/Cocco Bill]
[Lucky Luke/Cocco Bill]“Chi sei tu?”
Dopo eterni minuti d'attesa, delle mani gli cinsero le spalle, e il sangue gli si gelò nelle vene.
“....Io. Sono. Te.”
Storia ispirata al capolavoro di R. L. Stevenson, "Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde", ma che ha come protagonisti Lucky Luke e Cocco Bill.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Beh. Non se l'era cavata poi male. A parte un livido sul grugno. Uno stivale tra le scapole. E qualche altro oggetto che gli era piovuto addosso.

Ultimamente Luke era parecchio isterico, ma una scenata del genere...mai successa.
Ciò lo divertiva e lo terrorizzava allo stesso tempo.
Alla fine, però, aveva recepito il messaggio: prima doveva riposare, riprendere le forze... altrimenti era tutto inutile.

Bill si convinse di essere nel giusto nell'aver messo da parte il suo compagno, il quale lo aveva sbattuto fuori di casa con modi poco gentili, quindi non provava sensi di colpa.
A questo punto, era da solo.

Passeggiando nella zona dell'omicidio, non potè fare a meno di notare che al suo passaggio finestre e serramenti si chiudevano di botto e il suono di chiavi che giravano nelle serrature seguiva un ritmo preciso: passo, serratura, passo, finestra, passo, porta...

Lui ci aveva provato. Davvero tanto. Ma se c'era qualcosa che non riusciva a sopportare era la codardia. Fatta eccezione naturalmente per donne e bambini; sbatté lo stivale a terra creando un brusco eco tra le mura e a gran voce gridò rabbioso:

“MA INSOMMA!! MONDO PISTOLA E CANNONE! E' MAI POSSIBILE CHE NESSUNO DI VOI ABBIA VISTO NIENTE?? SERVONO INFORMAZIONI PER SBATTERE IN CELLA QUESTO PSICOPATICO! PENSATE ALLE DONNE E AI BAMBINI! TIRATE FUORI LE PA...”
“Buongiorno anche a te, viso pallido.”

Cocco rimase con le labbra semi aperte, mentre volgeva lo sguardo su chi l'aveva interrotto; era una donna anziana, pellerossa, con un grande scialle colorato che l'avvolgeva. Si teneva in piedi con un bastone pieno di amuleti, cristalli e strani segni incavati nel legno.

Lo scrutava scettica, il sopracciglio alzato e nemmeno l'ombra di un sorriso;

qualche secondo dopo, Cocco tossicchiò e tolse la polvere inesistente dalla camicia.

“Buongiorno, signora.”

“Il tuo è un modo strano di trovare informazioni, cowboy.”
“Ahem...è un metodo poco ortodosso, ma spesso efficace.”
“Non troverai niente così. Il male ha attraversato questo luogo, lasciando il segno del suo passaggio...trova la fonte.” Disse la vecchia in tono serio e solenne.

Mentre stava per ribattere con una delle sue solite battute sarcastiche, Bill incrociò lo sguardo di lei e rimase in silenzio. Sembrava sapesse molto più su questa faccenda di quanto volesse far credere.
“Ehi, tu non sarai coinvolta in tutto questo, vero?!” Disse puntando il dito accusatore.
L'indiana sorrise.
“Anche io come te, faccio indagini, seguo tracce...vi aiuterò a tempo debito.”

All'improvviso, s'alzò un vento molto forte, che trascinò molta sabbia con sé; Cocco ad un certo punto fu costretto a tapparsi bocca e naso e a chiudere gli occhi.

Quando li riaprì, la vecchia era sparita.

Lievemente scioccato dall'accaduto, si guardò intorno cercando la donna in ogni angolo di strada; finito ciò, si massaggiò il collo e sospirò:
“Decisamente, ho scelto il posto sbagliato per una vacanza.

Osservando divertita da un vicolo lo sguardo perso del viso pallido, la donna annuì convinta.
“Oh, Grande Spirito Wakan Tanka, sono molto vicina a trovare l'ombra maligna che vaga per questi luoghi...non ti deluderò.” E così, con una breve preghiera, si avviò lenta verso l'esterno della cittadina, nella prateria aperta, in un tipi un poco sbiadito dal tempo.

Aprì un piccolo scrigno di legno intagliato con sopra la figura di un gufo, e prese in mano una cordicella con attaccate una piuma candida e un cristallo azzurro.

Sussurrò qualcosa nella sua lingua natia, e il cristallo cominciò ad emettere un pallido bagliore; soddisfatta, lo rimise nello scrigno.

“E' quasi ora.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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